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Mio padre suonava il violino, mia madre il qin. Ho scelto il primo, ma avrei potuto studiare tutti e due. A volte me ne sono pentito, perchè ci sono melodie cinesi che non posso suonare con il violino e che mia madre sarebbe stata felice che conoscessi. Mi raccontava la storia di Yu Boya, che era un grande suonatore di Qin. Aveva un amico del cuore, un taglialegna di nome Zhong Ziqi, e suonava per lui. Dicono che quando Yu Boya suonava una canzone ispirata all'acqua, il suo amico capiva subito che stava descrivendo torrenti impetuosi, e quando suonava qualcosa sulle montagne, Ziqi ne vedeva le cime. E Yu Boya diceva: ''È perchè capisci la mia musica.'' Jem abbassò lo sguardo sulla propria mano, leggermente serrata sul ginocchio. ''La gente usa ancora l'espressione ''zhi yin'' per dire ''amici intimi'', ma il suo significato letterale è ''capire la musica''.'' Allungò la mano e prese quella di Tessa. ''Quando suonavo, hai visto ciò che vedevo io. Hai capito la mia musica.''
''Io non so niente di musica, Jem. Non distinguo una sonata da una partita...''
''No... non è quella la musica che intendo. Io intendo...'' Fece un verso sconfortato, le prese la mano, se la portò al petto e la spinse contro il cuore. Il battito regolare martellò contro il palmo della ragazza. ''Ogni cuore ha la sua melodia. Tu conosci la mia.
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