Fa Fa Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Fa Fa. Here they are! All 100 of them:

l(a le af fa ll s)o ne li ne ss
E.E. Cummings
Atra esterni' ono thelduin Mor' rana li'fa unin hjarta onr Un du evari'nya ono varda (May good fortune rule over you peace live in your heart may the stars watch over you)
Christopher Paolini (Eragon & Eldest (The Inheritance Cycle, #1-2))
A girl nearby muttered,"If that's a lady, I'm a cat." Reaching out, Sandry lifted the pitcher of milk from the table. Cradling it in both hands, she walked over to the mutterer. I am Sandrilene fa Toren, daughter of Count Mattin fer Toren and his countess, Amiliane fa Landreg. I am the great-niece of his grace, Duke Vedris of this realm of Emelan, and cousin of her Imperial Highness, Empress Berenene of the Namorn Empire. You are Esmelle ei Pragin, daughter of Baron Witten en Pragin and his lady Colledia of House Wheelwright, a merchant house. If I tell you my friend is a lady, then you"- carefully she poured milk into Esmelle's plate-"you had best start lapping, kitty." She set the pitcher down and returned to her chair.
Tamora Pierce (Sandry's Book (Circle of Magic, #1))
Uno scrittore non vive la vita come se questa gli cadesse addosso dal cielo, ma prevede e disegna ogni istante con metodo e precisione. Scoperchia e studia il mondo alla ricerca del congegno che lo fa funzionare, per poterlo sovvertire. Non gli interessa veramente chi sei e cosa fai, ma quanto materiale emozionale puoi fornirgli, quanta parte di te può trovare spazio, e in che modo, all'interno della sua opera.
Sara Zelda Mazzini (Cronache dalla fine del mondo)
I am certain, however, that nothing has done so much to destroy the juridical safeguards of individual freedom as the striving after this mirage of social justice.
Friedrich A. Hayek
Men don't rape women because their women are ugly," cousin Jostien said, but there was a protest at his words. "That's what my fa said! He says that inside their hearts and spirits they are nothing but little men who need to feel powerful.
Melina Marchetta (Froi of the Exiles (Lumatere Chronicles, #2))
Quelli come te, che hanno due sangui diversi nelle vene, non trovano mai riposo né contentezza; e mentre sono là, vorrebbero trovarsi qua, e appena tornati qua, subito hanno voglia di scappar via. Tu te ne andrai da un luogo all’altro, come se fuggissi di prigione, o corressi in cerca di qualcuno; ma in realtà inseguirai soltanto le sorti diverse che si mischiano nel tuo sangue, perché il tuo sangue è come un animale doppio, è come un cavallo grifone, come una sirena. E potrai anche trovare qualche compagnia di tuo gusto, fra tanta gente che s’incontra al mondo; però, molto spesso, te ne starai solo. Un sangue-misto di rado si trova contento in compagnia: c’è sempre qualcosa che gli fa ombra, ma in realtà è lui che si fa ombra da se stesso, come il ladro e il tesoro, che si fanno ombra uno con l’altro.
Elsa Morante (L'isola di Arturo)
Acquaintances, in sort, represent a source of social power, and the more acquaintances you have the more powerful you are.
Malcolm Gladwell (引爆趨勢 : 小改變如何引發大流行 [Yin bao qu shi: xiao gai bian ru he yin fa da liu xing])
In Samoa we have three different genders, if you will - men, women and fa'afafine. It's tradition. Don't stare. Don't be rude.
Lani Wendt Young (Telesa: The Covenant Keeper (Telesa, #1))
Scese, evitando di guardarla a lungo, come si fa col sole; ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare.
Leo Tolstoy
Un sangue-misto di rado si trova contento in compagnia: c'è sempre qualcosa che gli fa ombra , ma in realtà è lui che si fa ombra da se stesso, come il ladro e il tesoro, che si fanno ombra uno con l'altro
Elsa Morante (L'isola di Arturo)
And I, the for­mer mys­tic, was think­ing: Yes, man is stronger, greater than God. When Adam and Eve de­ceived You, You chased them from par­adise. When You were dis­pleased by Noah’s generation, You brought down the Flood. When Sodom lost Your fa­vour, You caused the heav­ens to rain down fire and damna­tion. But look at these men whom You have be­trayed, al­low­ing them to be tortured, slaugh­tered, gassed, and burned, what do they do? They pray be­fore You! They praise Your name!
Elie Wiesel (Night (The Night Trilogy, #1))
You sound worked up. Really worked up. No, that's not it. You sound agitated...flustered...aroused." I could feel her eyes widen. "He kissed you, didn't he?" No answer. "He did! I knew it! I've seen the way he looks at you. I knew this was coming. I saw it from a mile away." I didn't want to think about it. "What was it like?" Vee pressed. "A peach kiss? A plum kiss? Or an al-fal-fa kiss?" "What?" "Was it a peck, did mouths part, or was there tongue? Never mind. You don't have to answer that. Patch isn't the kind of guy to deal with preliminaries. There was tongue involved. Guaranteed.
Becca Fitzpatrick
Did you ever get the feeling that you wanted to go, But still had the feeling that you wanted to stay, You knew it was right, wasn't wrong. Still you knew you wouldn't be very long. Go or stay, stay or go, Start to go again and change your mind again. It's hard to have the feeling that you wanted to go, But still have the feeling that you wanted to stay. Do, re, mi, fa, so, la, si, do. I'll go. I'll stay.
Jimmy Durante
Girl! I'm here to make you look Fa-Bu-Lous!
Fake Cinna
Bisogna chiamare le cose con il loro nome, la paura del nome non fa altro che aumentare la paura della cosa stessa.
J.K. Rowling (Harry Potter and the Sorcerer's Stone (Harry Potter, #1))
A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave". Ci rimasi secco. Fran.
Alessandro Baricco (Novecento. Un monologo)
Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.
Alberto Moravia (The Time of Indifference)
I am Fa Mulan, a girl who would sacrifice her life for her family and for China. I am a girl who journeyed into the Underworld to save her friend from dying. I am a girl who has fought battle after battle to finally recognize herself in the mirror. And now I do.
Elizabeth Lim (Reflection)
Someone asked me the other day if I believe in conspiracies. Well, sure. Here's one. It is called the political system. It is nothing if not a giant conspiracy to rob, trick and subjugate the population.
Jeffrey Tucker
Sono l'anello che si fa i cazzi suoi nella catena alimentare.
Zerocalcare (Dimentica il mio nome)
La mia solitudine è dignitosa, la affronto a testa alta, ma se la guardo in faccia mi deride, mi ferisce fa ritornare tutte le solitudini del passato. E' così: ogni solitudine contiene tutte le solitudini vissute.
Stefano Benni (Di tutte le ricchezze)
Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, con meno letteratura.
Ennio Flaiano (Frasario essenziale per passare inosservati in società)
But how has it happened that millions of fables, tales, legends, have been blended with both Jewish and Christian revelation that have made them the most bloody religion that ever existed? How has it happened that all the fine arts, architecture, painting, sculpture, statuary, music, poetry, and oratory, have been prostituted, from the creation of the world, to the sordid and detestable purposes of superstition and fraud? [Letter to judge F.A. Van der Kamp, December 27, 1816.]
John Adams (Familiar Letters of John Adams & His Wife Abigail Adams, During the Revolution)
Lo sai che penso? Che è facile stare insieme quando va tutto bene. Il difficile è quando si devono superare le montagne, fa freddo e tira vento. Allora, forse, per trovare calore, uno si deve fare un poco più vicino. Te lo dice uno che campa nel freddo. E che non ha nessuno per trovare calore.
Maurizio de Giovanni (La condanna del sangue: La primavera del commissario Ricciardi)
Non è invidia, giuro. È quella cosa che ti fa rimanere male se i cazzi tuoi mettono a disagio qualcun altro. Misto tra dispiacere e senso di colpa.
Zerocalcare (Ogni maledetto lunedì su due)
Learning how to endure your disappointment and frustration is part of the job o fa creative person...Frustration is not an interruption of your process; frustration is the process.
Elizabeth Gilbert (Big Magic: Creative Living Beyond Fear)
Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua.
Alessandro Baricco
«Se non ci fermiamo adesso, temo che non ricorderò più come si fa a respirare». Dissi ansante, mentre Logan mi spingeva a scivolare sull’erba. Con le mani contro il suo petto lo obbligai a indietreggiare, interrompendo quel momento che stava diventando spaventosamente intimo. Avevo bisogno di fermarmi e tornare alla realtà, se non volevo rischiare di abbandonare ogni briciolo di pudore e razionalità in pieno giorno. «Sei davvero sicura di voler ricordare come si fa a respirare?». Il sorriso da pirata che Logan sfoggiava facendosi un po’ più distante, mi incantò.
Glinda Izabel (Shades of Life)
Ópalo y Ámbar forman el primer par, Ágata canta en si, del lobo el avatar, Dueto —¡Solutio!— con Aguamarina. Siguen poderosas las Esmeralda y la Citrina, los gemelos cornalina en Escorpión, y Jade, el número 8, digestión. En mi mayor: negra Turmalina, Zafiro en fa se ilumina. Y casi al mismo tiempo el Diamante, 11 y 7, del León rampante. ¡Projectio llega! Fluye el tiempo, Y Rubí constituye el final y el comienzo. De los Escritos secretos del conde de Saint Germain.
Kerstin Gier (Ruby Red (Precious Stone Trilogy, #1))
«Scrivere, immaginare sono cose che si fanno in solitaria, perché così deve essere. Ma poi arrivano le persone che ti leggono, ti recitano. E allora sì che succede il miracolo. Perché chi entra nei tuoi mondi li fa diventare immensi e veri. Io avevo solo una storia nel cassetto, ora ho tanti cuori in petto quanti siete voi»
Bianca Marconero (La prima cosa bella)
he tried to prepare himself for disappointment, even as he yearned to be proven wrong
Hanya Yanagihara (A Little Life)
Quando tutto ti fa paura, hai bisogno di un sogno ancora più che di qualcosa da mangiare.
Silvana De Mari (The Last Dragon)
Eleven Nobel laureates are not going to win the FA Cup.
Alex Ferguson (Leading: Lessons in leadership from the legendary Manchester United manager)
A quanto pare, tutta la storia umana non fa altro che ripeterci una cosa: è solo ciò che è stato.
Pier Paolo Pasolini (Petrolio)
La nobiltà non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo. Tutto il mio piacere consiste nel vedermi servita, desiderata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne...
Carlo Goldoni (La locandiera)
Non possiamo dire in quale preciso momento nasca l’amicizia. Come nel riempire una caraffa a goccia a goccia, c’è finalmente una stilla che la fa traboccare, così in una sequela di atti gentili ce n’è infine uno che fa traboccare il cuore.
Ray Bradbury
At this point two elderly security guards in parkas, the guys who normally work the front desk at the plant, asked John to step behind the tape. John claims that here he told the guards that he could not speak English and when that failed to persuade them, he fa...ked a violent seizure. I am unclear as to the purpose of this part of his plan. John flung himself down and began rolling around in the snow, thrashing his limbs about and screaming “EL SEIZURE!!! NO ES BUENO!!!” in a Mexican accent.
David Wong
Quando uno ha troppa tristezza, la magia ci annega dentro, come le persone dentro l'acqua. Però nonna sapeva come si fa. Se pensi forte le cose, loro diventano vere. Ma, se dentro hai la tristezza, tutto quello che ti esce dalla testa è la tristezza.
Silvana De Mari (The Last Dragon)
Fidatevi e passate del tempo con chi vi fa sorridere spesso, con chi sa guardarvi, farvi sentire meglio. La vita è breve. Datele qualità!
Antonio Romagnolo
Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati...
Nelson Mandela
L'amor d'homes dolents es converteix en por; la por en odi, i l'odi fa que l'un, o bé tots dos, esdevinguin perill d'una mort merescuda.
William Shakespeare (Richard II)
Ognuno si racconta la vita come gli fa comodo.
Elena Ferrante (Those Who Leave and Those Who Stay (The Neapolitan Novels, #3))
Nelle favole si fa come si vuole e nella realtà si fa come si può.
Elena Ferrante (Those Who Leave and Those Who Stay (The Neapolitan Novels, #3))
Così finì per capire che si trovava in una situazione nota a molti umani, ma non per questo meno dolorosa: ciò che, solo, li fa sentire vivi, è qualcosa che però, lentamente, è destinato ad ammazzarli. I figli per i genitori, il successo per gli artisti, le montagne troppo alte per gli alpinisti. Scrivere libri, per Jasper Gwyn.
Alessandro Baricco (Mr Gwyn)
Decalogul nesimtitului 1. Fii strident. Lupta cu toate mijloacele împotriva discretiei. 2. Nu te gândi la ceilalti. Fii egocentric. 3. Patrunde pretutindeni. Nu te lasa marginalizat. 4. Fa prozeliti. O sa vezi ca nu e foarte greu. 5. Batjocoreste lucrurile grave. Practica persiflarea mai ales când nu e cazul. 6. Arata-te opac la argumentele celorlalti. Eventual refuza-le de plano. 7. Cauta mereu prim-planul. Încearca sa fii contaminant. 8. Evita sa-ti pui întrebari. Drumul tau e unul al certitudinilor. 9. Convinge lumea sa se plieze pe setul tau de non-valori. Nu accepta compromisuri. 10. Nu uita ca marele tau dusman e bunul-simt. Combate-l cu fiecare gest si cuvânt.
Radu Paraschivescu (Ghidul nesimţitului)
Qualche giorno fa, mentre pensavo alla mia vita, mi sono chiesta quanti uomini ci sono voluti perché potessi essere pronta per quello di oggi. In realtà ho capito che la domanda era sbagliata: quante donne ho dovuto indossare per essere pronta per l'uomo di oggi?
Fabio Volo (Le prime luci del mattino)
Gli eroi non sempre sono quelli che vincono. Sono quelli che perdono, a volte. Però continuano a combattere, continuano a provarci. Non si arrendono. Ed è questo che fa di loro degli eroi.
Cassandra Clare (City of Heavenly Fire (The Mortal Instruments, #6))
Non c'è niente di più bello che starsene lì sdraiati con un bel libro avuto in regalo, un libro nuovo che non si è ancora mai visto e che nessun altro in casa conosce, e sapere che si può leggere pagina dopo pagina finché si riesce a stare svegli. Ma come si fa la Notte di Natale, se non si sono ricevuti libri?
Selma Lagerlöf
Le persone più belle, quelle veramente belle, sia dentro che fuori, sono proprio quelle meno consapevoli dell'effetto che hanno sugli altri. Chi va in giro a vantarsi in realtà non fa che svilirsi. La bellezza è passeggera, questo corpo è solo un guscio.
Jennifer L. Armentrout (Obsidian (Lux, #1))
Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai." "E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?" "Io uccido...
Giorgio Faletti (Io uccido)
Dunque, pare che alle anime viventi possano toccare due sorti: c'è chi nasce ape, e chi nasce rosa... Che fa lo sciame delle api, con la sua regina? Va, e ruba a tutte le rose un poco di miele, per portarselo nell'arnia, nelle sue stanzette. E la rosa? La rosa l'ha in se stessa, il proprio miele: miele di rose, il più adorato, il più prezioso! La cosa più dolce che innamora essa l'ha già in se stessa: non le serve cercarla altrove. Ma qualche volta sospirano di solitudine, le rose, questi esseri divini! Le rose ignoranti non capiscono i propri misteri. La prima di tutte le rose è Dio. Fra le due: la rosa e l'ape, secondo me, la più fortunata è l'ape. E l'Ape Regina, poi, ha una fortuna sovrana! Io, per esempio, sono nato Ape Regina. E tu, Wilhelm? Secondo me, tu, Wilhelm mio, sei nato col destino più dolce e col destino più amaro: tu sei l'ape e sei la rosa.
Elsa Morante (L'isola di Arturo)
Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.
Alessandro Baricco
You know, you spend your childhood watching TV, assuming that at some point in the future everything you see will one day happen to you: that you too will win a Formula One race, hop a train, foil a group of terrorists, tell someone 'Give me the gun', etc. Then you start secondary school, and suddenly everyone's asking you about your career plans and your long-term goals, and by goals they don't mean the kind you are planning to score in the FA Cup. Gradually the awful truth dawns on you: that Santa Claus was just the tip of the iceberg - that your future will not be the rollercoaster ride you'd imagined,that the world occupied by your parents, the world of washing dishes, going to the dentist, weekend trips to the DIY superstore to buy floor-tiles, is actually largely what people mean when they speak of 'life'.
Paul Murray (Skippy Dies)
... dove trovare il tempo per leggere? grave problema. che non esiste. nel momento in cui mi pongo il problema del tempo per leggere, vuol dire che quel che manca è la voglia. poiché, a ben vedere, nessuno ha mai tempo per leggere. né i piccoli, né gli adolescenti, né i grandi. la vita è un perenne ostacolo alla lettura. "leggere? vorrei tanto, ma il lavoro, i bambini, la casa, non ho più tempo..." "come la invidio, lei, che ha tempo per leggere!" e perché questa donna, che lavora, fa la spesa, si occupa dei bambini, guida la macchina, ama tre uomini, frequenta il dentista, trasloca la settimana prossima, trova il tempo per leggere, e quel casto scapolo che vive di rendita, no? il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (come il tempo per scrivere, d'altronde, o il tempo per amare.) rubato a cosa? diciamo, al dovere di vivere. [...] il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac
I viaggi che riescono meglio sono quelli che non si fa a tempo a preparare. Quelli che si affrontano senza una zavorra di libri. In leggerezza. Portandosi dietro nient’altro che l’esperienza dei nomadismi precedenti.” – Trans Europa Express –
Paolo Rumiz
Suonavamo perché l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era, e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede. Su cui Dio ballava, se solo era negro.
Alessandro Baricco (Novecento. Un monologo)
Magari arrivi che senti la tua solitudine farsi pesante ma è un gioco diverso ed essere soli fa molto più male in mezzo alla gente, allora sì che è doloroso e pungono le ossa e il respiro è davvero brutto, come vivere un trip scannato e troppo lungo.
Pier Vittorio Tondelli (Altri libertini)
o•cean (ˈōSHən) n. pl. -s. 1. The endless part of yourself you never knew but always suspected was there. [2015, Whittier]
Nicola Yoon (Everything, Everything)
«E la storia è su di loro che…?» «Cazzeggiano. Cioè, in realtà viaggiano e cercano la Pietra Filosofale, che annulla lo scambio equivalente.» «Per riavere i loro corpi.» «Esatto. Lo aspetto con ansia perché voglio vedere se trombano.» «Tra loro?» «Sì.» «…ma sono fratelli.» «E…?» Lui tace, sprofonda nella poltrona e continua a guardare. Dopo un po’ si sporge in avanti con slancio. «No, sul serio, sono fratelli!» «Ebbè, c’è tensione sessuale.» «Come fa a esserci tensione sessuale tra fratelli, uno dei quali è un’armatura?» «Sono giapponesi, creerebbero tensione sessuale tra un ravanello e il piatto.» Ci riflette e poi, persuaso, torna ad appoggiare la schiena. «Va bene, ha senso.»
Eleonora C. Caruso (Comunque vada non importa)
I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire pur di star dietro a un proprio desiderio. Si fa la schifezza e poi la si paga. E solo questo è davvero importante: che quando arriva il momento di pagare uno non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare. Solo questo è importante.
Alessandro Baricco (Castelli di rabbia)
Lui avrebbe voluto chiederle che rumore fa un cuore quando si rompe per la gioia, quando è sufficiente la vista di qualcuno per riempirti come né il cibo, né il sangue, né l'aria potranno mai fare; quando ti senti come se fossi nato per vivere un momento preciso e quel momento, per qualche ragione particolare, era proprio quello.
Dennis Lehane (Shutter Island)
Bisogna fare la propria vita, come si fa un'opera d'arte. Bisogna che la vita d'un uomo d'intelletto sia opera di lui. La superiorità vera é tutta qui. Bisogna conservare ad ogni costo la libertà, fin nell'ebbrezza. La regola dell'uomo d'intelletto, eccola: - Habere, non haberi.
Gabriele d'Annunzio
The dragon is withered His bones are now crumbled; His armour is shivered, His splendour is humbled! Though sword shall be rusted And throne and crown perish With strength that men trusted And wealth that they cherish, Here grass is still growing, And leaves are yet swinging, The white water flowing, And elves are yet singing Come! Tra-la-la-lally! Come back to the Valley! The stars are far brighter Than gems without measure, The moon is far whiter Than silver in treasure: The fire is more shining On hearth in the gloaming Than gold won by mining, So why go a-roaming? O! Tra-la-la-lally Come back to the Valley! O! Where are you going, So late in returning? The river is flowing, The stars are all burning! O! Wither so laden, So sad and so dreary? Here elf and elf-maiden Now welcome the weary With Tra-la-la-lally Come back to the Valley, Tra-la-la-lally Fa-la-la-lally Fa-la!
J.R.R. Tolkien
Siamo o non siamo su un’invisibile trottolina, cui fa da ferza un fil di sole, su un granellino di sabbia impazzito che gira e gira e gira, senza saper perché, senza pervenir mai a destino, come se ci provasse gusto a girar così, per farci sentire ora un po’ più di caldo, ora un po’ più di freddo, e per farci morire – spesso con la coscienza d’aver commesso una sequela di piccole sciocchezze – dopo cinquanta o sessanta giri?
Luigi Pirandello (Il fu Mattia Pascal)
- Tu sei Lilac Zinna, sei fatta di coraggio e di testardaggine. Non c'è spazio in te per la paura. Senza contare che la paura conduce all'ira, e l'ira produce odio, e l'odio genera sofferenza. Parola di Yoda. - Yoda? - Un piccolo animaletto protagonista di un film proibito che ho visto tempo fa. Molto saggio.
Alessia Esse (Perfetto (La Trilogia di Lilac, #1))
Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così, io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. È lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatto tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare.
Alessandro Baricco (Ocean Sea)
Spesso dicevo che la vita era uno schifo. Anche quella frase mi stava fregando, perché avrei dovuto dire: "La mia vita è uno schifo". Allora, magari avrei iniziato a chiedermi se potevo fare qualcosa per cambiarla. Se era tutta colpa del destino, del caso, della sfortuna, o se invece anch'io ne ero colpevole. Perché dire che la vita fa schifo è come dire che non c'è niente che si possa fare. Che bisogna accettarlo come un dato di fatto imprescindibile. Fortuna che poi ho cambiato idea. Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni. Ho imparato a pormi una domanda ogni sera prima di addormentarmi: cosa hai fatto oggi per realizzare il tuo sogno, la tua libertà? Alla seconda sera in cui mi sono risposto: "Niente", ho capito quanto in fondo una parte del problema fossi io. Quindi, o smettevo di lamentarmi o iniziavo a darmi da fare.
Fabio Volo (È una vita che ti aspetto)
Ho da poco scoperto che la mia amica Mary, quando finisce un libro, fa passare qualche giorno prima di cominciarne un altro - vuole dare all'ultima lettura un po' più di respiro, prima che venga soffocata dalla prossima. È una cosa sensata, e mi sembra una linea di comportamento assolutamente lodevole. Noi che leggiamo nevroticamente, tuttavia - per scongiurare la noia e il timore dell'ignoranza e della nostra morte imminente - non possiamo permetterci di farlo.
Nick Hornby (Shakespeare Wrote for Money)
he suddenly swerved in the other lane and there was the screeching of brakes and screams and curses and he gave them all the finger out the window and continued to weave his way through the traffic, giving his perpetual finger to the horn blowers as he pounded his own, and yelling to them, What else ya get fa Christmas besides a new horn,
Hubert Selby Jr. (Requiem for a Dream)
Era abbastanza bella, ma molto comune. Il tipo di ragazza che in un serial televisivo fa la parte dell'amica della protagonista, quella che va a bere qualcosa con lei al bar, e le chiede: «Cosa ti succede? Non mi sembri molto in forma di questi tempi.» Fa solo una breve apparizione e appena scompare dallo schermo nessuno si ricorda più che faccia avesse.
Haruki Murakami (Hard-Boiled Wonderland and the End of the World)
Unemployment or the loss of income which will always affect some in any society is certainly less degrading if it is the result of misfortune and not deliberately imposed by authority.
Friedrich A. Hayek
In un altro tempo io ero il falco e vivevo di giorno: della vita vedevo le luci. Lui era il lupo e viveva di notte: della vita vedeva le ombre. Io ero sempre in ritardo, mentre lui correva alla velocità del suono. Com’è logico supporre, non ci saremmo mai potuti incontrare, se non si fosse creato uno squarcio nel tempo per cui ci trovammo nello stesso luogo nell’istante in cui io non ero ancora un falco, e lui aveva già smesso di essere un lupo. Per ventiquattro ore appena sovvertimmo l’ordine del tempo, finché il giorno divenne notte e la notte divenne giorno, e il falco vide attraverso le ombre, senza esserne aggredito, e il lupo guardò verso la luce, senza esserne accecato. Poi io mi rituffai nella lentezza dei miei giorni, e lui riprese a correre nella frenesia delle sue notti. E ora vorrei non desiderare di ricondurlo dentro al mondo insieme a me. Vorrei non osservare ogni suo gesto segreto cercando di capire se posso accettare quella segretezza dentro la mia vita, e conoscere già la risposta. Vorrei non provare vergogna di me stessa al pensiero che lui non mi avrebbe ancora chiesto niente di tutto questo. Mi fa rabbia la sua lucida follia, che sottintende un coraggio più grande del mio. Ci vuole coraggio per essere pazzi, perché il mondo non ce lo permette.
Sara Zelda Mazzini (I Dissidenti)
A forza di soffrire per te ho contratto un debito intellettuale nei confronti del tempo che attraverso. Sono un militante del pensiero critico. Mi attirano libri che fino a qualche tempo fa m’innervosivano solo a leggerne il titolo. Sei compatibile con tutto: con il privato, il pubblico, la politica, l’etica, l’estetica, la religione, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, l’informazione, la tecnologia, la pubblicità dei pannolini e persino quella delle macchine. Ogni cosa è compromessa con te. E io sono obbligato a speculare su tutto, perché tutto ti riguarda. Sei ovunque, tranne dove vorrei che fossi. Indovina dove.
Diego De Silva (Sono contrario alle emozioni)
Ada sebuah ungkapan bijak yang mengatakan bahwa manusia itu ada empat macam. Pertama, mereka yang tahu bahawa dirinya tahu. Yang ini patut dipercaya dan diikuti. seperti disinyalir dalam al-Qur’an: ula’ika l-ladziina hadallah, fa-bi-hudaahum iqtadih! (al-An’aam: 90). Kedua, mereka yang tidak tahu bahwa dirinya tahu. Yang seperti ini harus diingatkan dan disadarkan dulu sebelum diikuti. Ketiga, mereka yang tahu bahwa dirinya tidak tahu. Yang semacam ini perlu dibimbing dan ditunjukkan. Keempat, mereka yang tidak tahu bahwa dirinya tidak tahu. Yang model begini tidak perlu dilayani, kerana cenderung ngeyel ‘merasa tahu tetapi tidak tahu merasa’. Kepada golongan ini kita disarankan cukup berkata: salaamun ‘alaykum la nabtahghi l-jaahiliin (al-Qashash: 55).
Syamsuddin Arif (Orientalis & Diabolisme Pemikiran)
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. [...] Il potere e il mondo che, pur non essendo del potere, tiene rapporti pratici col potere, ha escluso gli intellettuali liberi - proprio per il modo in cui è fatto - dalla possibilità di avere prove e indizi.
Pier Paolo Pasolini
Per tutti questi secoli le donne hano avuto la funzione di specchi, dal potere magico e delizioso di riflettere raddoppiata la figura dell'uomo. [...]Perciò Napoleone e Mussolini insistono tanto enfaticamente sull'inferiorità delle donne, perché se esse non fossero inferiori cesserebbero di ingrandire loro. Questo serve in parte a spiegare la necessità che gli uomini spesso sentono delle donne. E serve a spiegare come li fa sentire inquieti la critica femminile; come a lei sia impossibile dir loro che il libro è brutto o il quadro difettoso, o cose del genere, senza provocare assai più dolore e suscitare assai più rabbia di quanta potrebbe suscitarne un uomo con la stessa critica. Perché se la donna comincia a dire la verità, la figura nello specchio rimpicciolisce; l'uomo diventa meno adatto alla vita.
Virginia Woolf (A Room of One’s Own)
«Ja me n'adono, de les trampres que em fa la memòria. Dels paranys que em para el cap, que em pensa només les coses bones, que tria les pomes boniques de la safata, i llença, com peladures, com castanyes bordes, les coses dolentes, com si no haguessin sigut. I no sé jo què fa patir més: si pensar només els records bons i deixar fer a l'enyor, tan punxegut, i a la frisança aquesta que mai s'assedega, i que emborratxa l'anima. O si banyar-me als rierols de pensament que em porten cap als records tristos, dolents i tèrbols, i m'ennuegen el cor i em deixen encara més òrfena de pensar que el meu home no era pas l'àngel que jo corono»
Irene Solà (Canto jo i la muntanya balla)
Le parole sono anche molto democratiche; pensano che una parola sia buona come un’altra; che le parole rozze valgano quanto quelle educate; che quelle incolte siano uguali a quelle colte, non esistono classi o titoli di merito nella loro società. E non amano essere sollevate in punta di penna ed esaminate una per una. Restano sempre unite in frasi, in paragrafi, e a volte per intere pagine di fila. Odiano essere utili; odiano dover far soldi; odiano andare in giro a tenere conferenze. In breve, odiano qualsiasi cosa che imponga loro un unico significato, o che le immobilizzi in un’unica posa, perché cambiare fa parte della loro natura.
Virginia Woolf
Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi. Seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento di Libri Che Non Hai Letto che ti guardavao accigliati dai banchi e dagli scaffali cercando d'intimidirti. Ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro s'estendono per ettari ed ettari i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere, i Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura, i Libri Già Letti Senza Nemmeno Bisogno D'Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D'Essere Stato Scritto. E così superi la prima cinta dei baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Più Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono. Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri, dei Libri Troppo Cari Che Potresti Aspettare A Comprarli Quando Saranno Rivenduti A Metà Prezzo, dei Libri Idem Come Sopra Quando Verranno Ristampati Nei Tascabili, dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta, dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque E' Quasi Come Se Li Avessi Letti Anche Tu. Sventando questi attacchi, ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere, i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli, i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento, i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza, i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggerli Magari Quest'Estate, i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Nel Tuo Scaffale, i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile. Ecco che ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D'Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.
Italo Calvino (If on a Winter’s Night a Traveler)
All is indeed a Blessing IF you can just see beyond the veils; for it is ‘all’ an illusion and a test, and one of the greatest Divine Mysteries of this life cycle.” This IS my constant prayer, my mantra, my affirmation, reverberation, reiteration and my ever-living reality.
The Divine Prince Ty Emmecca
—¿”Rubí”? —repetí yo. —Sí —dijo mamá—. Cada uno de los doce viajeros del tiempo está relacionado con una piedra preciosa. Y tú eres rubí. —¿De dónde has sacado eso? —«Ópalo y Ámbar forman el primer par, Ágata canta en si, del loba el avatar, dueto —¡Solutio!— con Aguamarina. Siguen poderosas la Esmeralda y la Citrina, los gemelos Cornalina en Escorpión, y Jade, el número ocho, digestión. En mi mayor: negra Turmalina, Zafiro en fa se ilumina. Y casi al mismo tiempo el Diamante, once y siete, del León rampante. ¡Projectio llega! Fluye el tiempo, y Rubí constituye el final y el comienzo». —Mamá me miró con una sonrisa más bien triste—. Aún me lo sé de memoria. Por alguna razón, durante su recitado, se me había puesto la carne de gallina. Sus palabras no me habían parecido tanto una poesía como un conjuro, algo que las brujas malvadas murmuraban en las películas mientras dan vueltas con una cuchara a una olla llena de vapores verdosos. —¿Qué se supone que significa?
Kerstin Gier (Ruby Red (Precious Stone Trilogy, #1))
«Lascia che si avvicini con i suoi tempi, nel modo che preferisce. Studia ogni sua minima reazione a ogni tuo gesto. Lascia che tenti di carpire i tuoi pensieri». Mi si fermò di fronte, osservandomi con intensità. «Guardalo». Mi chiuse la mano a coppa sotto il mento per sollevare il mio viso verso il suo. «Con questi occhi. Fagli credere di essere in grado di vederlo. Spingilo a provare dei sentimenti per te». Le sue dita affondarono con forza nelle mie guance, mentre ringhiava: «E fa’ sì che lo strangolino fino a ridurlo in cenere». Proprio quando pensavo che la mia mandibola si sarebbe sbriciolata sotto la sua morsa, lei la allentò gradualmente, trasformandola in una carezza carica di significato. «Danza per me, Ekaterina», mi comandò, in tono saturo di lussuria. «Come non hai mai fatto prima».
Chiara Cilli (Non Toccarmi (Blood Bonds, #7))
E sì, mi manca ancora. Per quanto incomprensibile possa essere, sento ancora la sua mancanza. La sento soprattutto in questo tipo di situazione, quando esco, quando mi siedo in un ristorante con qualcuno, quando viene un po’ di sole dopo che ha piovuto, quando la gente intorno parla del più e del meno, quando la normalità incalza. E’ soprattutto in quei momenti che mi domando cosa ci faccio lì. Perché rimango. Perché non me ne vado. E perché quello che mangio non sa di niente. E perché delle cose che mi dicono gli amici, cose per le quali dovrei provare un qualche interesse, non m’importi assolutamente nulla. E risponda per pura cortesia, sperando che se la bevano e pensando che se pure non se la bevono fa lo stesso. E perché quando mi sembra di cominciare a rilassarmi, finalmente, vengo subito assalito dal solito stormo di piccoli ricordi felici che vuole portarmi via da dove sto. E perché mi sembra di aver lasciato la vita da qualche parte. Ma dove? Fanculo, va’.
Diego De Silva (Sono contrario alle emozioni)
Eiffel Tower" To Robert Delaunay Eiffel Tower Guitar of the sky Your wireless telegraphy Attracts words As a rosebush the bees During the night The Seine no longer flows Telescope or bugle EIFFEL TOWER And it's a hive of words Or an inkwell of honey At the bottom of dawn A spider with barbed-wire legs Was making its web of clouds My little boy To climb the Eiffel Tower You climb on a song Do re mi fa sol la ti do We are up on top A bird sings in the telegraph antennae It's the wind Of Europe The electric wind Over there The hats fly away They have wings but they don't sing Jacqueline Daughter of France What do you see up there The Seine is asleep Under the shadow of its bridges I see the Earth turning And I blow my bugle Toward all the seas On the path Of your perfume All the bees and the words go their way On the four horizons Who has not heard this song I AM THE QUEEN OF THE DAWN OF THE POLES I AM THE COMPASS THE ROSE OF THE WINDS THAT FADES EVERY FALL AND ALL FULL OF SNOW I DIE FROM THE DEATH OF THAT ROSE IN MY HEAD A BIRD SINGS ALL YEAR LONG That's the way the Tower spoke to me one day Eiffel Tower Aviary of the world Sing Sing Chimes of Paris The giant hanging in the midst of the void Is the poster of France The day of Victory You will tell it to the stars
Vicente Huidobro (The Cubist Poets in Paris: An Anthology (French Modernist Library))
Oggi come oggi il professor Guidoberto parla e scrive correntemente in duecentoquattordici lingue e dialetti della Terra, imparati, si sa, soltanto nei momenti di ozio. La sua barba è diventata grigia, e sotto il suo cappello non è rimasta che una ciocca striminzita. Ogni mattina egli corre al Museo e si immerge nel suo studio prediletto. Per lui il "cippo" è il cuore di Perugia, anzi, dell'Umbria, anzi, dell'Universo. Quando qualcuno ammira la sua cultura linguistica e si profonde in lodi al suo cospetto, Guidoberto fa un cenno seccato con la mano e risponde: - Non dica sciocchezze; sono ignorante quanto lei. Lo sa che in trent'anni non sono riuscito a imparare l'etrusco? Quello che non si sa ancora è sempre più importante di quello che si sa.
Gianni Rodari (Il libro degli errori)
«Benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati, Daniel. ... «Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. Molti anni fa, quando mio padre mi portò qui per la prima volta, questo luogo era già vecchio, quasi come la città. Nessuno sa con certezza da quanto tempo esista o chi l'abbia creato. Ti posso solo ripetere quello che mi disse mio padre: quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro viene cancellato dall'oblio, noi, i custodi di questo luogo, facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel. Pensi di poter mantenere il segreto?»
Carlos Ruiz Zafón
Ambiades, I realized, was the kind of person who liked to put people in a hierarchy, and he wanted me to understand that I was at the bottom of his. He was supposed to treat me politely in spite of my subservient position, and I was supposed to be grateful. For my part, I wanted Ambiades to understand that I considered myself a hierarchy of one. I might bow to the superior force of the magus and Pol, but I wasn't going to bow to him. Neither of us moved.
Megan Whalen Turner (The Thief (The Queen's Thief, #1))
Her reflection's hair was short, but she wore a simple violet robe tied at the waist with a blue sash. At her hip was her father's sword, and tucked in her hair- a blossom from their family's cherry tree. Mulan knelt and lowered her fingers to the glass. It rippled at her touch. "This one. This is me." A beat. Are you sure? asked the girl in the mirror. "Yes," said Mulan firmly. "It doesn't matter whether I'm a girl dressed like a bride, or a girl dressed like a soldier. I know my heart." Mulan flattened her hand against the glass, facing her reflection. Together, they said, "I am Fa Mulan, a girl who would sacrifice her life for her family and for China. I am a girl who journeyed into the Underworld to save her friend from dying. I am a girl who has fought battle after battle to finally recognize herself in the mirror. And now I do.
Elizabeth Lim (Reflection)
“Anni fa era il più bel lago di Whistle stop. D’estate ci venivamo a nuotare e pescare e ci si poteva anche fare un giro in barca, volendo.” Idgie scosse tristemente la testa. “Sapesse quanto mi manca!” Smokey guardò il prato. “Come mai non c’è più? Si è prosciugato?” Lei accese una sigaretta e glie la porse. “Peggio. Un novembre, un enorme stormo di anatre, almeno una quarantina, andarono a posarsi proprio in mezzo al lago e nel pomeriggio, mentre nuotavano tranquillamente, successe quella cosa strana. La temperatura scese di colpo e l’acqua si ghiacciò. Divenne solida come pietra nel giro di tre secondi. Uno, due, tre. Così” Smokey la guardò stralunato. “Dice sul serio?” “Certo!” “Le anatre saranno morte.” E’ questo il punto. Non morirono, ma volarono via e portarono con sé il lago. E adesso il nostro lago sarà da qualche parte in Gerogia…” Lui si girò a guadarla e, quando capì che stava scherzando, raggrinzì gli occhi celesti e cominciò a ridere così forte che gli venne da tossire e lei dovette dargli una botta sulla schiena.
Fannie Flagg (Fried Green Tomatoes at the Whistle Stop Cafe (Whistle Stop #1))
Dandogli le spalle apro il rubinetto ed aspetto si riempia l’acquaio per lavarli. Thomas mi raggiunge senza fare alcun rumore. Me ne accorgo solo quando poggia contemporaneamente le mani sui bordi del ripiano, bloccandomi tra le sue braccia. Quel contatto improvviso mi fa trasalire ed uno dei due piatti che reggo mi scivola di mano, sprofondando nella schiuma. «Ok, facciamo così» mi sussurra ad un orecchio, avvicinandosi al mio viso. «Oggi è il tuo giorno fortunato: voglio essere comprensivo. Fingerò di non aver rischiato di rompermi l’osso del collo cadendo in una buca di più di due metri. Sorvolerò sulla storia della macchina e dimenticherò di aver trascorso un’ora cercando di convincere mia zia che non sono il crudele maschilista insensibile che crede. Tu, d’altro canto, verrai con me nello studio, ti siederai e ti impegnerai a trovare un accordo ragionevole. Considera che mi sento particolarmente generoso, cosa che capita di rado».
Cecile Bertod (Wife with Benefit)
Non posso più ascoltare tacendo. Devo parlarvi con i mezzi che ho a disposizione. Voi mi trafiggete l'anima.Io sono tra l'agonia e la speranza. Non ditemi che è troppo tardi, che questo prezioso sentimento è svanito per sempre. Vi offro di nuovo il mio cuore, vi appartiene ancor più di quando otto anni e mezzo fa voi quasi me lo spezzaste. Non dite per carità che l'uomo dimentica più della donna, che il suo amore è più rapido a morire. Non ho mai amato nessuna all'infuori di voi. Posso essere stato ingiusto, forse debole e offeso, ma incostante mai. Solo voi mi avete condotto a Bath. Penso e faccio progetti solo per voi. Non ve ne siete accorta? Possibile che non indoviniate i miei desideri? Non avrei atteso neanche questi dieci giorni se avessi conosciuto i vostri sentimenti. Devo andare senza conoscere il mio destino ma tornerò qui o vi seguirò non appena possibile. Una parola, uno sguardo saranno sufficienti a farmi entrare in casa di vostro padre questa sera o mai più.
Jane Austen (Persuasion)
Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c'è proprio bisogno di affrettarsi, nessuno preme dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l'orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo. Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l'impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada. Così continua il cammino in un'attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto. Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualcosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa in tempo a fissarlo che già precipita verso il confine dell'orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l'una all'altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà pur finire. Chiudono a un certo punto alla nostre spalle un pesante cancello, lo rinserrano con velocità fulminea e non si fa in tempo a tornare.
Dino Buzzati (The Tartar Steppe)
«Incolpi la gente di credere in Dio considerandola una massa di poveri illusi. Tu ti conforti nella scienza che fa solo congetture. Quali prove concrete hai a sostegno della tua tesi della malattia da cinquecento milioni di dollari?». Scossi la testa come per dire che non ne avevo, ed era la verità. Ipotesi più accreditata non è sinonimo di certezza. È solo più facile per me da accettare, com’è più semplice per chi ha fede pensare che i vampiri siano i dannati terreni che Dio non vuole nemmeno all’inferno. Una lacrima mi rigò la guancia e immediatamente Adam sciolse la presa ad un passo da quella che sarebbe potuta essere la mia fine. Rimasi sdraiata nella stessa posizione in cui mi aveva costretto, supina, e ricominciai a respirare gradualmente senza allontanare i miei occhi dai suoi. Era bello tornare a vivere sotto il suo sguardo. Si avvicinò ulteriormente al mio viso parlandomi sopra le labbra. Le sfiorò più volte con le sue, senza il minimo proposito di baciarmi. «Forse potrebbe essere la morte la vera malattia e noi la legittima cura. Guardami, Elizabeth» bisbigliò alzandomi il mento col pollice. «Ho quasi duecentocinquanta anni e non ne dimostro nemmeno trenta. Magari tra qualche anno scoprirete le origini della patologia che ammorba gli angeli, e allora la rivenderete a coloro che vorranno volare».
Giorgia Penzo (Red Carpet)
Lo so, lo so, ma ascoltami. Hai letto L’idiota, vero? Sì. Beh, L’idiota è un libro molto inquietante per me. Mi ha fatto così effetto che dopo non ho quasi più letto romanzi, a parte roba tipo ‘Uomini che odiano le donne’. Perché… provavo a intromettermi, …be’, magari me lo dici dopo, a cosa pensavi, lasciami finire di dirti perché l’ho trovato inquietante. Perché tutto quello che Myškin fa è buono… altruista… tratta tutti con compassione e comprensione e a cosa porta tutta quella bontà? Omicidi! Disastri! Una volta mi preoccupavo un sacco di questa cosa. Me ne stavo sveglio a letto di notte e mi preoccupavo! Perché – perché? Com'era possibile? Ho letto quel libro tre volte, pensando di non averlo capito. Myškin era gentile, amava la gente, era tenero, perdonava sempre, non faceva mai niente di sbagliato – ma si fidava di tutte le persone sbagliate, prendeva solo decisioni sbagliate, faceva soffrire tutti quelli che gli stavano intorno. Quel libro contiene un messaggio oscuro. “A che pro essere buoni?” Ma – questo è ciò che ho capito ieri notte, mentre guidavo. E se… se fosse più complicato di così? Se fosse vero anche il contrario? Perché se è vero che il male può discendere dalle buone azioni… dove sta scritto che da quelle cattive può venire solo il male? Magari a volte – il modo sbagliato è quello giusto? Magari prendi la strada sbagliata e ti porta comunque dove volevi? O vedila in un altro modo, certe volte puoi sbagliare tutto, e alla fine viene fuori che andava bene?
Donna Tartt (The Goldfinch)
New York November 10, 1958 Dear Thom: We had your letter this morning. I will answer it from my point of view and of course Elaine will from hers. First—if you are in love—that’s a good thing—that’s about the best thing that can happen to anyone. Don’t let anyone make it small or light to you. Second—There are several kinds of love. One is a selfish, mean, grasping, egotistical thing which uses love for self-importance. This is the ugly and crippling kind. The other is an outpouring of everything good in you—of kindness and consideration and respect—not only the social respect of manners but the greater respect which is recognition of another person as unique and valuable. The first kind can make you sick and small and weak but the second can release in you strength, and courage and goodness and even wisdom you didn’t know you had. You say this is not puppy love. If you feel so deeply—of course it isn’t puppy love. But I don’t think you were asking me what you feel. You know better than anyone. What you wanted me to help you with is what to do about it—and that I can tell you. Glory in it for one thing and be very glad and grateful for it. The object of love is the best and most beautiful. Try to live up to it. If you love someone—there is no possible harm in saying so—only you must remember that some people are very shy and sometimes the saying must take that shyness into consideration. Girls have a way of knowing or feeling what you feel, but they usually like to hear it also. It sometimes happens that what you feel is not returned for one reason or another—but that does not make your feeling less valuable and good. Lastly, I know your feeling because I have it and I’m glad you have it. We will be glad to meet Susan. She will be very welcome. But Elaine will make all such arrangements because that is her province and she will be very glad to. She knows about love too and maybe she can give you more help than I can. And don’t worry about losing. If it is right, it happens—The main thing is not to hurry. Nothing good gets away. Love, Fa
John Steinbeck
Non sono tipo da messaggi o da idee io… Le idee, ne è piena l’enciclopedia… Io sono uno stilista. Un maniaco dello stile. Oh una cosa da nulla, una certa musichetta introdotta nello stile, tutto qui. Sono l’ultimo musicista del romanzo! Il resto, immaginazione, creatività e roba del genere, non mi interessa. La lingua, nient’altro che la lingua, ecco l’importante. La foto non è il vero: il vero lo si fa barando al modo giusto. Se prendi un bastone e vuoi farlo apparire diritto nell’acqua, devi prima curvarlo sennò sembra rotto. Bisogna romperlo prima di immergerlo. È un vero lavoro, è il lavoro dello stilista. Ci vuole un enorme respiro, grande sensibilità, è difficilissimo da fare, perché bisogna girarle attorno. Attorno a che? All’emozione! Perché in principio non era il verbo, era l’emozione. L’argot non si fa con il dizionario, ma con immagini nate dall’odio; è l’odio che fa l’argot! Tutti hanno voluto imitarmi, nessuno c’è riuscito… Mi prendono per un primitivo, un rozzo… Io invece sono un raffinato, un aristocratico, e quei cretini credono che improvvisi… Io so far ballare i tavolini e loro no, ecco la verità! I miei libri moriranno anche loro, e presto, si capisce, ma almeno avranno vissuto! Tanto i posteri saranno i cinesi… E quelli se ne fregheranno altamente della mia letteratura fessa e del mio stile vacca e dei miei tre puntini…
Louis-Ferdinand Céline
mi viene solo in mente quella storia dei fiumi, […] e al fatto che si son messi lì a studiarli perché giustamente non gli tornava 'sta storia che un fiume, dovendo arrivare al mare, ci metteva tutto quel tempo, cioè scelga, deliberatamente, di fare un sacco di curve, invece di puntare dritto allo scopo, […] c'è qualcosa di assurdo in tutte quelle curve, e così si sono messi a studiare la faccenda e quello che hanno scoperto alla fine, c'è da non crederci, è che qualsiasi fiume, […], prima di arrivare al mare fa esattamente una strada tre volte più lunga di quella che farebbe se andasse diritto, sbalorditivo, se ci pensi, ci mette tre volte tanto quello che sarebbe necessario, e tutto a furia di curve, appunto, solo con questo stratagemma delle curve, […] è quello che hanno scoperto con scientifica sicurezza a forza di studiare i fiumi, tutti i fiumi, hanno scoperto che non sono matti, è la loro natura di fiumi che li obbliga a quel girovagare continuo, e perfino esatto, tanto che tutti, dico tutti, alla fine, navigano per una strada tre volte più lunga del necessario, anzi, per essere esatti, tre volte virgola quattordici, giuro, il famoso pi greco, non ci volevo credere, in effetti, ma pare che sia proprio così, devi prendere la loro distanza dal mare, moltiplicarla per pi greco e hai la lunghezza della strada che effettivamente fanno, il che, ho pensato, è una gran figata, perché, ho pensato, c'è una regola per loro vuoi che non ci sia per noi, voglio dire, il meno che ti puoi aspettare è che anche per noi sia più o meno lo stesso, e che tutto questo sbandare da una parte e dall'altra, come se fossimo matti, o peggio smarriti, in realtà è il nostro modo di andare diritti, modo scientificamente esatto, e per così dire già preordinato, benché indubbiamente simile a una sequenza disordinata di errori, o ripensamenti, ma solo in apparenza perché in realtà è semplicemente il nostro modo di andare dove dobbiamo andare, il modo che è specificatamente nostro, la nostra natura, per così dire, cosa volevo dire?, quella storia dei fiumi, sì, è una storia che se ci pensi è rassicurante, io la trovo molto rassicurante, che ci sia una regola oggettiva dietro a tutte le nostre stupidate, è una cosa rassicurante, tanto che ho deciso di crederci, e allora, ecco, quel che volevo dire è che mi fa male vederti navigare curve da schifo come quella di Couverney, ma dovessi anche andare ogni volta a guardare un fiume, ogni volta, per ricordarmelo, io sempre penserò che è giusto così, e che fai bene ad andare, per quanto solo a dirlo mi venga da spaccarti la testa, ma voglio che tu vada, e sono felice che tu vada, sei un fiume forte, non ti perderai…
Alessandro Baricco (City)
There is one aspect of the change in moral values brought about by the advance of collectivism which at the present time provides special food for thought. It is that the virtues which are held less and less in esteem and which consequently become rarer and precisely those on which the British people justly prided themselves and in which they were generally agreed to excel. The virtues possessed by Anglo-Saxons in a higher degree than most other people, excepting only a few of the smaller nations, like the Swiss and the Dutch, were independence and self-reliance, individual initiative and local responsbility, the successful reliance on voluntary activity, noninterference with one's neighbor and tolerance of the different and queer, respect for custom and tradition, and a healthy suspicion of power and authority.
Friedrich A. Hayek
The man of system, on the contrary, is apt to be very wise in his own conceit; and is often so enamoured with the supposed beauty of his own ideal plan of government, that he cannot suffer the smallest deviation from any part of it. He goes on to establish it completely and in all its parts, without any regard either to the great interests, or to the strong prejudices which may oppose it. He seems to imagine that he can arrange the different members of a great society with as much ease as the hand arranges the different pieces upon a chess-board. He does not consider that the pieces upon the chess-board have no other principle of motion besides that which the hand impresses upon them; but that, in the great chess-board of human society, every single piece has a principle of motion of its own, altogether different from that which the legislature might chuse to impress upon it. If those two principles coincide and act in the same direction, the game of human society will go on easily and harmoniously, and is very likely to be happy and successful. If they are opposite or different, the game will go on miserably, and the society must be at all times in the highest degree of disorder.
Friedrich A. Hayek