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[...] La tendenza naturale di un uomo, o conatus, non è quella di incarnare un esemplare rappresentativo o perfetto della propria specie, dando corpo con il proprio agire all'ideale generico di umanità, ma piuttosto quella di preservarsi, come individuo, quale essere agente che sia, quanto più possibile, indipendente. Egli consegue la virtù, e riesce in ciò che di necessità desidera, quando e solo quando è relativamente libero e può autodeterminare il proprio agire.
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