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Lo sconosciuto sbadigliò nel sonno e si rigirò, scoprendosi fino all’inguine. Era davvero un giovane ragazzo. Il viso, sporco e provato, possedeva le fattezze di un angelo, la chioma color del grano ricadeva morbidamente sulle spalle, conferendogli un’aria quasi soave e le labbra ben disegnate, davano l’impressione di essere morbide e succose come una pesca matura.
Era bellissimo.
Johann provò l’istinto feroce di tenerlo tra le braccia, carezzare quei riccioli d’oro con le sue grandi mani e lambire quella bocca con la propria. Con urgenza si liberò della camicia e si infilò nel letto.
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