“
la lettura di Delitto e castigo lo cambiò, Delitto e castigo fu il fulmine che si abbatté dal cielo e lo mandò in frantumi, e quando riuscí a riprendersi Ferguson non ebbe piú dubbi sul futuro, se un libro poteva essere questo, se un romanzo poteva fare questo al tuo cuore, alla tua mente e ai tuoi sentimenti piú profondi sul mondo, allora scrivere romanzi era senz’altro la cosa migliore che potevi fare nella vita, perché Dostoevskij gli aveva insegnato che le storie inventate potevano andare ben oltre il semplice divertimento e lo svago, potevano rivoltarti come un calzino e scoperchiarti il cervello, potevano scottarti e gelarti e metterti completamente a nudo e scaraventarti tra i venti furiosi dell’universo e da quel giorno in poi, dopo aver annaspato per tutta l’infanzia, perso nei miasmi sempre piú fitti dello smarrimento, finalmente Ferguson capí dove stava andando, e negli anni successivi non tornò mai sulla sua decisione, nemmeno in quelli piú duri, quando gli sembrò quasi di cadere dai confini della terra. Aveva solo quindici anni, ma aveva già sposato un’idea, e il giovane Ferguson decise di onorarla, nella buona o nella cattiva sorte, in ricchezza o in povertà, in salute o in malattia, per tutta la vita.
”
”