Cuore Book Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Cuore Book. Here they are! All 32 of them:

E ora, Rhysand, voglio che tu sappia che ti amo. Voglio che tu sappia... Voglio che tu sappia che sono frantumata e non sono ancora guarita del tutto, ma che ogni parte del mio cuore ti appartiene. E ne sono onorata... Onorata di essere la tua Metà. -Feyre, Corte di Nebbia e Furia. Capitolo 55.
Sarah J. Maas
Beatriz Aquilar : i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e (...) la lettura coinvolge mente e cuore. - L'ombra del vento
Carlos Ruiz Zafón
Sai qual è la frase che più ammiro? È: "Lo splendido giorno è finito, e noi siamo maturi, ora, per la tenebra". Quanto avrei voluto conoscere quelle parole, il giorno in cui vidi le truppe tedesche che sbarcavano da un aereo dopo l'altro e le navi che attraccavano in porto! Invece riuscivo solo a pensare: maledetti maledetti maledetti. Se mi fossero venute in mente le parole "Lo splendido giorno è finito, e noi siamo maturi, ora, per la tenebra", mi sarei in qualche modo consolato e sarei stato pronto a uscire e affrontare le circostanze, e non mi sarei sentito sprofondare il cuore.
Mary Ann Shaffer (The Guernsey Literary and Potato Peel Pie Society)
Le parole che hanno avvelenato il cuore di un figlio, pronunciate per meschinità o per ignoranza, si sedimentano nella memoria e lasciano un marchio indelebile.
Carlos Ruiz Zafón (The Shadow of the Wind (The Cemetery of Forgotten Books, #1))
Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale – non importa quanti altri libri leggeremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo – prima o poi faremo ritorno.
Carlos Ruiz Zafón (The Shadow of the Wind (The Cemetery of Forgotten Books, #1))
«Quando ami qualcuno, questo qualcuno diventa parte di ciò che sei. È in tutto quello che fai. È nell’aria che respiri, nell’acqua che bevi, nel sangue che ti scorre nelle vene. Il suo tocco ti resta sulla pelle, la sua voce ti resta nelle orecchie, i suoi pensieri ti restano nella mente. Conosci i suoi sogni perché quelli brutti ti trafiggono il cuore e quelli belli sono anche i tuoi. E non pensi che sia perfetto, ma conosci i suoi difetti, la verità profonda dentro al suo cuore, le ombre di tutti i suoi segreti, che però non ti spaventano: anzi, te lo fanno amare ancora di più, perché tu non vuoi la perfezione. Vuoi quella persona. Vuoi…»” “Signora della mezzanotte (Italian Edition)”. iBooks.
Cassandra Clare
Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa e per i bambini le cose non stanno diversamente che per i grandi. Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere. Ci sono persone che mettono in gioco la loro esistenza per raggiungere la vetta di una montagna. A nessuno, neppure a se stessi, potrebbero realmente spiegare perché lo fanno. Altri si rovinano per conquistare il cuore di una persona che non ne vuole sapere di loro. E altri ancora vanno in rovina perché non sanno resistere ai piaceri della gola, o a quelli della bottiglia. Alcuni buttano tutti i loro beni nel gioco, oppure sacrificano ogni cosa per un’idea fissa, che mai potrà diventare realtà. Altri credono di poter essere felici soltanto in un luogo diverso da quello dove si trovano e così passano la vita girando il mondo. E altri ancora non trovano pace fino a quando non hanno ottenuto il potere. Insomma, ci sono tante e diverse passioni, quante e diverse sono le persone. Per Bastiano Baldassare Bucci la passione erano i libri.
Michael Ende
Non rendetemi felice. Non riempitemi, per favore, non lasciate che mi persuada che qualcosa di buono possa venire fuori da tutto ciò. Guardate i miei lividi. Guardate questo taglio. Vedete il taglio che ho nel cuore? Lo vedete allargarsi proprio sotto i vostri occhi, lo vedete consumarsi? Non voglio più sperare. Non voglio pregare che Max sia sano e salvo. O alex Steiner. Il mondo non li merita.
Markus Zusak (The Book Thief)
Un romanzo non è un'allegoria” dissi verso la fine della lezione “È l'esperienza sensoriale di un altro mondo. Se non entrate in quel mondo, se non trattenete il respiro insieme ai personaggi, se non vi lasciate coinvolgere nel loro destino, non arriverete mai a indentificarvi con loro, non arriverete mai al cuore del libro. È così che si legge un romanzo: come se fosse qualcosa da inalare, da tenere nei polmoni. Dunque, cominciate a respirare. Ricordate solo questo. È tutto; potete andare.
Azar Nafisi (Reading Lolita in Tehran: A Memoir in Books)
Sei stata per me come un corso d’acqua. Un piccolo affluente giunto dal nulla che, nel cuore dell’inverno, ha nutrito le mie radici. Hai tramutato ogni singolo detrito che spingevo con rabbia alla foce in un urlo vitale e, seppur non abbia riconosciuto la tua voce per molto tempo, ho memoria di ogni tuo piccolo gesto. La tua linfa non ha perso proprietà e oggi quelle radici risalgono in superficie in attesa di una nuova primavera. Grazie per avermi fatto ritrovare da solo senza mai esserti assentata.
Davide Vinci (Un cielo senza luna (Italian Edition))
Penelope”. Intrappolato negli abissi del proprio spirito, Valo la stava chiamando. In quella realtà priva di sostanza, a Penny non servì muovere le labbra per rispondere, il nome sgorgò direttamente dal suo cuore. “Valo”. Era incredibile come la sua voce fosse in grado di generare un’eco, sembrava quasi che il suono rimbalzasse sulle pareti incorporee dell’animo di Valo. “Sono qui, amore, sono venuta a salvarti”. La discesa durò eoni. Un’eternità iniziata nell’attimo in cui il fuoco dei loro spiriti era divampato per la prima volta: dapprima sottoforma di un’unica fiamma selvaggia, che in seguito si era scissa, trovando equilibrio e armonia, in due fuochi gemelli. Uno tinto dell’azzurro cristallino dei ghiacci eterni e l’altro infuso del verde intenso delle luci evanescenti che risplendono talvolta sopra di essi. Due spiriti, una sola anima. Cadere nel calore di Valo fu come abbracciare nuovamente la vita. Penny raggiunse la minuscola scintilla che aveva resistito, in attesa, nel nucleo originale del suo spirito e le fu sufficiente sfiorarla con il primo alito di potere per sentire l’energia divampare tra loro. Erano insieme, finalmente.
Aurora R. Corsini (Le Fiamme dell'Olimpo (Bacio Immortale, #3))
Ho il cuore pesante, mi sembra di avere dentro di me un alieno che vuole aprirmi il petto e venire fuori. Il ricordo di Giulia che mi guarda con amore infinito e mi bacia per ore non vuole proprio andare via. La fine di un amore rende impotenti e i ricordi sembrano fatti apposta per metterti davanti tutto ciò che vorresti invece dimenticare. Sembra quasi che esista uno spazio nel cervello che si aziona con un input involontario e ti fa rivivere tutte quelle situazioni che vorresti cancellare con un click. I ricordi possono essere invadenti e più vorresti allontanarli più rimangono lì, come un corvo sulla spalla, facendoti sentire un totale cretino
Davide Vinci (Un cielo senza luna (Italian Edition))
L'insensibilità è tipica anche dei personaggi negativi di Jane Austen: Lady Catherine, Mrs Norris, Mr Collins o i Crawford. Il tema ricorre inoltre nell'opera di Henry James e negli eroi-mostro di Nabokov, Humbert, Kinbote, Van e Ada Veen. In questi romanzi l'immaginazione è equiparata all'empatia, alla capacità di immedesimazione: non possiamo vivere ciò che hanno vissuto gli altri, però in letteratura siamo in grado di comprendere anche i personaggi più mostruosi. Un bel romanzo è quello che riesce a mostrarci la complessità degli individui, e fa sì che tutti i personaggi abbiano una voce; è allora che un romanzo si può definire democratico - non perché sostiene la democrazia, ma per la sua stessa natura. L'empatia è il cuore di Gatsby, come di molti altri grandi romanzi - non c'è niente di più riprovevole che restare ciechi di fronte ai problemi e ai dolori altrui. Non vederli significa negare la loro esistenza.
Azar Nafisi (Reading Lolita in Tehran: A Memoir in Books)
Un romanzo non è un'allegoria, è l'esperienza sensoriale di un altro mondo. Se non entrate in quel mondo, se non trattenete il respiro insieme ai personaggi, se non vi lasciate coinvolgere nel loro destino, non arriverete mai ad identificarvi con loro, non arriverete mai al cuore del libro. È cosi che si legge un romanzo: come se fosse qualcosa da inalare, da tenere nei polmoni. Dunque, cominciate a respirare.
Azar Nafisi (Reading Lolita in Tehran: A Memoir in Books)
Il nostro cuore sarà più felice di poter vedere chiaramente con un'anima onesta. ~ Angelica Hopes, citazione dal mio libro letterario, Onestopia #3 Stronzata Trilogia “Our heart will be happier to be able to see clearly with an honest soul.” ~ Angelica Hopes, an excerpt from Onestopia Book 3, Stronzata Trilogy
Angelica Hopes
La desidero come non ho mai desiderato nulla prima d’ora, so che potrei averla, lo leggo nelle occhiate furtive che mi lancia quando è convinta che io stia guardando altrove. Ma so anche che la distruggerei, oppure distruggerei me stesso nel tentativo di non farlo. Leia è una pura di cuore, io ho un demone dentro che se l’è mangiato, il mio cuore.
Jo Rebel (RunAway)
Prima di cadere in un sonno profondo c’è ancora il tempo perché una domanda si faccia strada nei miei pensieri confusi: un cuore torturato può azzardarsi a provare nuove emozioni rischiando di spezzarsi un’altra volta dopo che in parte ha smesso di esistere?
Jo Rebel (RunAway)
Non sapeva che cosa farsene, di quella rabbia. La bruciava ancora e la braccava. Le faceva ancora venire voglia di lacerare le cose, di urlare e di fare a pezzi il mondo. Percepiva tutto con troppa intensità, con troppa acutezza. A volte pensava di odiare e di prendere a cuore, di amare e di temere più delle altre persone. Poteva vivere tutte quelle emozioni in pochi momenti, come se si stesse provando diversi vestiti, e nessuno se ne accorgeva o se ne preoccupava. -Nesta, Ali e Braci.
Sarah J. Maas
Allora la Bambina ha innalzato un muro di mattoni tutto attorno al suo cuore. E ha chiuso gli occhi. Anche nei giorni in cui tornava il sole, lei li teneva chiusi.
Valérie Fontaine (The Big Bad Wolf in My House)
Devo ridere di nuovo. Perché su questo si sbaglia. È solo che quando il tuo cuore è già andato davvero in pezzi, una telefonata come questa non significa nulla. Una fitta, magari un gorgoglio. Di certo non uno schianto.
Emily Henry (Book Lovers)
È questo il guaio di essere donna. Non c’è un modo giusto. Se esprimi tutte le tue emozioni, sei un’isterica. Se le nascondi in modo che il tuo fidanzato non debba occuparsene, sei una stronza senza cuore.
Emily Henry (Book Lovers)
Se fossi stata normale avrei potuto mettermi a piangere. Invece restavo seduta lì, abbracciata al vaso, e non facevo altro che tremare. Come se dentro di me, in profondità, ci fossero delle emozioni, ma sepolte sotto troppi strati di cenere, che le riducevano a un semplice ronzio tettonico. Ho un punto nel piede dove non ho sensibilità. Ho calpestato una scheggia di vetro e adesso i nervi sono morti. (...) Era così che si era sentito il mio cuore per anni. Come se tutte le crepe avessero fatto il callo.
Emily Henry (Book Lovers)
Nella chiara mattina domenicale camminavo lungo Olive Street. La città sembrava deserta, la strada era tranquilla. Mi fermai ad ascoltare. Sentivo qualcosa. Era il suono della felicità. Era il mio cuore che batteva dolcemente, ritmicamente. Un orologio, ecco cosa era, un piccolo congegno della felicità.
John Fante (Dreams from Bunker Hill (The Saga of Arturo Bandini, #4))
Why do I love Italy? Do not a hundred answers present themselves to you on the instant? I love Italy because my mother is an Italian; because the blood that flows in my veins is Italian; because the soil in which are buried the dead whom my mother mourns and whom my father venerates is Italian; because the town in which I was born, the language that I speak, the books that educate me, because my brother, my sister, my comrades, the great people among whom I live, and the beautiful nature which surrounds me, and all that I see, that I love, that I study, that I admire, is Italian. Oh, you cannot feel that affection to the full! You will feel it when you become a man; when, returning from a long journey, after a prolonged absence, you step up in the morning to the bulwarks of the vessel and see on the distant horizon the lofty blue mountains of your country; you will feel it then in the impetuous flood of tenderness which will fill your eyes with tears and will wrest a cry from your heart. You will feel it in some great and distant city, in that impulse of the soul which will draw you from the strange throng towards a working man from whom you have heard in passing a word.
Edmondo de Amicis (Cuore)
Cerchi di calmarsi o le verranno i calcoli al fegato" mi consigliò. "Corteggiare una donna è come ballare il tango: tutta scena. Ma l'uomo è lei e quindi le tocca prendere l'iniziativa." La faccenda buttava male. "L'iniziativa? Io?" "Cosa pretende? È il prezzo che dobbiamo pagare per il privilegio di pisciare in piedi." "Ma Bea ha detto che si sarebbe fatta viva lei." "Non conosce le donne, Daniel. Mi gioco la gratifica di Natale che in questo preciso momento la fanciulla è a casa, languidamente affacciata a una finestra, tipo signora delle camelie, ad aspettare che lei la sottragga dalle grinfie di quello zoticone di suo padre e la trascini in un'incontenibile spirale di lussuria." "Sicuro?" "Ne ho la certezza matematica." "E se avesse deciso di non vedermi più?" "Guardi, Daniel, le donne, con rare eccezioni, quali la sua vicina Merceditas, sono più intelligenti di noi o, perlomeno, più sincere con se stesse rispetto a ciò che vogliono. Che poi te lo facciano sapere è un altro paio di maniche. La femmina, Daniel, è un enigma della natura. È una babele, un labirinto. Se le lascia il tempo di pensare, non ha più scampo. Si ricordi: cuore caldo e mente fredda.
Carlos Ruiz Zafón (The Shadow of the Wind (The Cemetery of Forgotten Books, #1))
Devo dirti una cosa." Ogni volta che esordiva così non sapevo bene cosa aspettarmi, quindi restai in silenzio. "L'altra sera mi hai confessato qualcosa di incredibilmente importante e io non sapevo come farti capire cosa provo per te. Non sono molto bravo con le parole, non so spiegarmi quindi ho deciso di fartelo capire nell'unico modo in cui riesco a esprimermi". Si levò la camicia e fu allora che lo notai. All'altezza del cuore, sotto un leggero strato di cellophane, c'era dell'inchiostro. Lo guardai interrogativa. "È un'equazione". Questo l'avevo capito anche da sola, ma aspettai la sua spiegazione. "Più precisamente è l'equazione di Dirac, un fisico". Sorrisi. "Non sapevo t'intendessi di fisica". Lui alzò le spalle. "Se non avessi fatto il tatuatore sarei senz'altro diventato un fisico, supersexy, ma il punto non è questo", disse guardandomi. "Scusa". Mi sorrise. "Questa equazione serve per descrivere il fenomeno dell'entanglement quantistico". In quel momento ero terribilmente confusa. Cosa c'entrava un'equazione con quello che provava per me? "In pratica dice che : se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo diventano un unico sistema. Quello che accade ad uno di loro continua ad influenzare l'altro, anche se distanti chilometri o anni luce. Noi siamo quei sistemi, Joey, e siamo diventati un unico sistema. Sei tutto per me, sei parte di me e non importa dove siamo o cosa la vita ci riserva, noi saremo sempre un tutt'uno".
Adelia Marino (Il mio segreto più dolce)
In certi libri ci sono passi in grado di penetrarci così a fondo che non possiamo più scordarli, non tanto per la bravura dell'autore quanto perché "la vicenda pare scorrere per conto suo", quasi "si fosse scritta da sé". Simili passi ci rimangono nella mente, o nel cuore - o comunque tu voglia chiamarlo - non tanto come portentose creazioni di un mastro artigiano quanto come momenti teneri, strazianti e dolorosi, che ricorderemo per anni e addirittura oltre alla stregua dei periodi d'inferno (o paradiso) che viviamo realmente. Quindi, vedi, se fossi un eccellente maestro della parola invece che l'ultimo arrivato tra i rubricisti, sarei sicuro che questa è una delle pagine della mia opera intitolata Rüya e Galip che potrebbero rimanere in mente per anni ai miei sensibili e intelligenti lettori. Ma è un tipo di certezza di cui non dispongo. È per questo che su questa pagina, caro lettore, vorrei lasciarti solo con i tuoi ricordi. E il modo migliore per farlo sarebbe suggerire al tipografo di coprire del tutto le pagine successive con un inchiostro nero. In modo che potessi essere tu a usare la tua fantasia allo scopo di creare ciò a cui io non so rendere giustizia con la mia prosa. E, per descrivere il nero del sogno in cui mi sono trovato sprofondato nel punto in cui ho interrotto la mia storia, ricordati il silenzio da cui è stata inondata la mia mente nel corso delle successive vicende, che ho vissuto come fossi sonnambulo. Considera dunque le pagine che seguono, le pagine nere, alla stregua dei ricordi di un sonnambulo.
Orhan Pamuk (The Black Book)
Il cuore di una donna è un meccanismo complesso, insensibile ai rozzi ragionamenti del maschio avventuriero. Se si vuole davvero possedere una donna, bisogna imparare a pensare come lei. Tutto il resto, il morbido involucro che ti fa perdere la ragione e l'onore, viene di conseguenza.
Carlos Ruiz Zafón (The Shadow of the Wind (The Cemetery of Forgotten Books, #1))
Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale - non importa quanti altri libri leggeremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo - prima o poi faremo ritorno.
Carlos Ruiz Zafón (The Shadow of the Wind (The Cemetery of Forgotten Books, #1))
L'empatia è il cuore di Gasby, come di molti altri romanzi. Non c'è niente di più riprovevole che restare ciechi di fronte ai problemi e ai dolori altrui.
Azar Nafisi (Reading Lolita in Tehran: A Memoir in Books)
Quando per tanti anni ti leghi ad una persona, tranciare il filo che ti tiene avvinta è impossibile. Il filo delicato diviene una catena con lucchetti a doppia mandata e non esiste modo per liberarsi del ricordo, del sentimento che ti fa battere il cuore, incendiare il sangue e amare il passato che ti fa sentire ancora viva.
Vanessa Vescera (Le parole di una Rosa)
Ho seminato così male il mio percorso che la gente pensa che io sia senza cuore, quando in verità sono loro stessi a non averne.
Laura Ravy (La vita segreta di un Cacciatore di Spettri)