Aria Anime Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Aria Anime. Here they are! All 11 of them:

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— Perché mi dici che mi ami solo quando sei ubriaco o sogni? — chiese lei. — Ho un tempismo terribile — ammise Simon — ma ciò non significa che non lo pensi sul serio. Ci sono cose che vogliamo, celate sotto ciò che sappiamo e perfino sotto ciò che sentiamo. Ci sono cose che le nostre anime vogliono, e la mia vuole te. La sentì buttare fuori l’aria. — Dillo. Dillo da sobrio. — Ti amo — disse Simon. — Non voglio che lo dica anche tu a meno che non lo pensi davvero, ma ti amo. Isabelle si chinò su di lui e premette i polpastrelli contro i suoi. — Lo penso davvero.
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Cassandra Clare (City of Heavenly Fire (The Mortal Instruments, #6))
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Se amava quel viso non indulgente, era perché era netto, espressivo e risoluto. Vedeva, o gli sembrava di vedere, come tali qualità fossero state mascherate o soffocate da atteggiamenti più convenzionali: una modestia simulata, un'appropriata pazienza, un disprezzo che si spacciava per calma. Al suo peggio - oh, lui la vedeva chiaramente, malgrado la possessione che esercitava su di lui - al suo peggio guardava in basso e di traverso e sorrideva timidamente, e questo sorriso era quasi una smorfia meccanica, perché era una bugia, una convenzione, un breve forzato riconoscimento delle aspettative del mondo. Lu aveva visto subito, così gli pareva, ciò che lei era in essenza, seduta alla tavola di Crabb Robinson ad ascoltare dispute maschili, credendosi osservatrice inosservata. Se, rifletté, la maggior parte degli uomini avesse visto la durezza e la fierezza e la tirannia, sì, la tirannia di quel volto, se ne sarebbe ritratta. Il suo destino sarebbe stato di essere amata solo da timidi inetti, segretamente desiderosi che lei li punisse o li comandasse, o da anime candide, convinte che la fredda aria di delicato riserbo esprimesse una sorta di purezza femminile che tutti a quei tempi facevano mostra di desiderare. Ma lui aveva capito immediatamente che lei era per lui, che lei aveva qualcosa in comune con lui, lei com'era veramente o avrebbe potuto essere, se fosse stata libera.
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A.S. Byatt (Possession)
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Ci sono anime che hanno addosso un’incrinatura segreta, una frattura sospesa che sfugge anche a chi la porta dentro. Quella linea sottile può restare invisibile per lungo tempo, animando l’illusione dell’intero come fa la crepa nel cuore di un piatto scheggiato. Quando quella frattura cede è sempre a causa di un niente: basta un grado in meno nell’aria a provocare la contrazione della materia e metterne a nudo la ferita. Altre volte a far cessare il patto silenzioso delle molecole è un tocco lieve, uno sfiorare il bordo dorato del piatto senza altra intenzione che la carezza. Allora la finzione dell’integrità cade all’improvviso e rivela l’anima in cocci, irreversibile. Bisogna essere molto attenti per riconoscere nei gesti altrui il suono sordo della ceramica scheggiata. Io non lo ero. Nell’anima infranta di Nin quel suono non lo avevo mai sentito, impegnata com’ero ad ascoltare l’eco della mia.
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Michela Murgia (ChirĂą)
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Did dinosaurs sing? Was there a teeming, singing wilderness with all the species thumping around, tuning up for the next millennia? Of course, dinosaurs sang, I thought. They are the ancestors of the singing birds and cousins to the roaring crocodiles…turns out, no. Turns out the syrinx, the organ that produces birdsong and the larynx, the organ that produces operatic arias, didn’t evolve until after the dinosaur extinction event…Some dinosaurs blew air into their closed mouths and through nasal cavities into resonance chambers, which we see in fossils as bony crests. They made the forest echo with clear, ominous tones, eerily like a cello. I have heard it in recordings scientists made of the sound they produced when they blew air through crests constructed to mimic lambeosaurus’s. Some dinosaurs cooed to their mates like doves…turns out that even if dinosaurs didn’t sing, they danced. There is evidence in vigorous scrape marks found in 100-million year old Colorado sandstone. From the courting behavior of ostriches and grouse, scientists envision the dinosaur males coming together on courting grounds, bobbing and scratching, flaring their brilliant feathers and cooing. Imagine: huge animals, each weighing more than a dozen football teams, shaking the Earth for a chance at love. What the story of the dinosaurs tells me is that if the earth didn’t have music, it would waste no time inventing it. In birds, tantalizing evidence of birdsong is found in 67-million-year old fossils, marking the first know appearance of the syrinx. Now the whole Earth can chime, from deep in the sea to high in the atmosphere with the sounds of snapping shrimp, singing mice, roaring whales, moaning bears, clattering dragonflies, and a fish calling like a foghorn. Who could catalog the astonishing oeuvre of the Earth? And more songs are being created every year.
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Kathleen Dean Moore (Earth's Wild Music: Celebrating and Defending the Songs of the Natural World)
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FAUST: Ah, Faust, hai solo un'ora di vita, poi sarai dannato per sempre. Fermatevi sfere del cielo che eternamente ruotate, che il tempo finisca e mezzanotte non venga mai. Occhio lieto della natura, sorgi, sorgi di nuovo e fai un giorno eterno, o fai che un'ora duri un anno, un mese, una settimana, un giorno, che Faust possa pentirsi e salvare l'anima. "O lente lente currite noctis equi". Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio suonerà, verrà il demonio e Faust sarà dannato. Salirò fino a Dio! Chi mi trascina in basso? Guarda, il sangue di Cristo allaga il firmamento e una sola goccia mi salverebbe, metà d'una goccia. Ah, mio Cristo, non uncinarmi il cuore se nomino Cristo. Lo dirò di nuovo. Risparmiami, Lucifero. Dov'è? E' scomparso. Vedo Dio che stende il braccio e china la fronte minacciosa Montagne e colline, venite, franatemi addosso, nascondetemi all'ira terribile di Dio. No, no? Allora mi getto a capofitto nella terra: apriti, terra. No, non mi dà riparo. Stelle che regnavate alla mia nascita e che mi avete dato morte e inferno, risucchiatevi Faust come una nebbia nelle viscere di quelle nubi incinte, affinché, quando vomitate in aria, il corpo cada dalle bocche fumose ma l'anima salga al cielo. (L'orologio suona) Ah, mezz'ora è passata. Presto passerà tutta. Dio, se non vuoi avere pietà di quest'anima almeno per amore di Cristo il cui sangue mi ha riscattato, assegna un termine alla mia pena incessante: che Faust resti all'inferno mille anni, centomila, e alla fine sia salvato. Ma non c'è fine alle anime dannate. Perché non sei una creatura senz'anima? Perché la tua dev'essere immortale? Metempsicosi di Pitagora, fossi vera, l'anima mi lascerebbe, sarei mutato in una bestia bruta. Felici le bestie che morendo cedono l'anima agli elementi, ma la mia vivrà torturata in eterno. Maledetti i genitori che mi fecero! No, Faust, maledici te stesso, maledici Lucifero che ti ha privato del cielo. (L'orologio suona mezzanotte). Suona, suona! Corpo, trasformati in aria, o Lucifero ti porterà all'inferno. Anima, mùtati in piccole gocce d'acqua e cadi nell'oceano, nessuno ti trovi. (Tuono, ed entrano i diavoli) Mio Dio, mio Dio, non guardarmi così feroce! Serpi e vipere, lasciatemi vivere ancora un poco. Inferno orribile, non aprirti. Non venire, Lucifero. Brucerò i miei libri. Ah, Mefistofele. (Escono con Faust. [Escono in alto Lucifero e i diavoli]) Christopher Marlowe, La tragica storia del Dottor Faust [Atto V, Scena II]
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Christopher Marlowe (Dr. Faustus)
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But we have, if not our understanding, our own experience, and it feels to me sealed, inviolable, ours. We have a last, deep week together, because Wally is not on morphine yet, because he has just enough awareness, just enough ability to communicate with me. I’m with him almost all day and night- little breaks, for swimming, for walking the dogs. Outside it snows and snows, deeper and deeper; we seem to live in a circle of lamplight. I rub his feet, make him hot cider. All week I feel like we’re taking one another in, looking and looking. I tell him I love him and he says I love you, babe, and then when it’s too hard for him to speak he smiles back at me with the little crooked smile he can manage now, and I know what it means. I play music for him, the most encompassing and quiet I can find: Couperin, Vivaldi, the British soprano Lesley Garret singing arias he loved, especially the duet from Lakme: music of freedom, diving, floating. How can this be written? Shouldn’t these sentences simply be smithereened apart, broken in a hurricane? All that afternoon he looks out at us though a little space in his eyes, but I know he sees and registers: I know that he’s loving us, actively; if I know nothing else about this man, after nearly thirteen years, I know that. I bring all the animals, and then I sit there myself, all afternoon, the lamps on. The afternoon’s so quiet and deep it seems almost to ring, like chimes, a cold, struck bell. I sit into the evening, when he closes his eyes. There is an inaudible roaring, a rush beneath the surface of things, beneath the surface of Wally, who has now almost no surface- as if I could see into him, into the great hurrying current, that energy, that forward motion which is life going on. I was never this close to anyone in my life. His living’s so deep and absolute that it pulls me close to that interior current, so far inside his life. And my own. I know I am going to be more afraid than I have ever been, but right now I am not afraid. I am face to face with the deepest movement in the world, the point of my love’s deepest reality- where he is most himself, even if that self empties out into no one, swift river hurrying into the tumble of rivers, out of individuality, into the great rushing whirlwind of currents. All the love in the world goes with you.
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Mark Doty (Heaven's Coast: A Memoir)
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E' sudato. E' sporco di terra. Ha le mani segate dalla fune. - Visto? - commenta raggiante. - Fortuna che aveva la corda. - Non è fortuna. E' preparazione. - Ah, certo. Preparazione. In effetti non si può dire che l'Alpinista non sia preparato, per quanto un po' sovrappeso. Metri di cordino arrotolati sulla spalla. Moschettone alla cintura. Zaino tattico. Elmetto da minatore. - Comunque, è dura prepararsi per tutto. Se scivolando si faceva male... - Macché scivolando. E' solo allenamento. - Allenamento? E per che cosa? - Per il peggio. Come dice il motto: prepararsi per il peggio, pregare per il meglio! - Ah, molto interessante. Lo sa che io faccio l'esatto contrario? Preparati, Ciccione. E' il tuo turno di rimanere basito. - Voglio dire: mi preparo per il meglio, cioè per stare meglio, insomma, una società migliore, e intanto prego che la corda del mondo si spezzi, perché vede, ho l'impressione che sia già piuttosto tirata, e allora non vorrei che cede di schianto e ci troviamo gambe all'aria, tanto vale che si rompe prima, quando ancora non tutto è perduto, capisce?, quindi se l'Occidente vuole suicidarsi, niente in contrario, l'eutanasia mi trova favorevole, purché non la si eserciti sul sottoscritto, che nel frattempo preferisce senz'altro dedicarsi ad altri tipi di eu: l'eudemonia, certo, ma anche l'eupepsia, se vogliamo guardare all'immediato, e l'eugenetica, perché no?, mi offro volontario per qualsiasi esperimento.pag.185 Sono contento di non aver concluso il baratto. Nulla è fatto per essere scambiato, nessuno si fa trapiantare un polmone al posto di un rene. Per questo il sottoscritto è contro ogni salario. Da lavoro dipendente. Da lavoro autonomo. Dal solo fatto di esistere. Quest'ultimo, per carità, mi spetterebbe con gli interessi: per anni si è tratto profitto dal mio corpo, dalle mie relazioni, dai miei desideri, senza degnarsi di pagarmi uno stipendio, un affitto, un contratto d'uso. La buona notizia è che non passerò a riscuotere. Mi riprendo la vita, e tanti saluti.
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Wu Ming 2 (Guerra agli umani)
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la humanidad en el fondo sigue teniendo su lado animal; no razonan, aunque tenga virtud para razonar.
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Libros de Arias (Oasis: PrĂ­ncipes del Amor (Spanish Edition))
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It’s a tiny bandit with flamboyant red wingtips and a brash streak of yellow across the end of its tail feathers. An operatic aria of a bird. A flying jungle flower. A weightless coalescence of air and light and animation.
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Margaret Renkl (Late Migrations: A Natural History of Love and Loss)
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«Mi mancherai.»Aggrottai la fronte. «Che stai dicendo? Non parlare come se stessi per morire, non è divertente.»«No, hai ragione. Non è divertente. Solo che… sono quasi certo che dopo oggi non ci vedremo più.»«Sei preoccupato per mio padre o per quello che diranno i medici?» Risi. «Non ci pensare. Non possono certo vietarmi di entrare in ospedale.» Ma non ne ero del tutto certo. In qualche modo avrei dovuto risolvere, non avrei lasciato Ivan da solo, glielo avevo promesso. E io non potevo stargli lontano.«Non era quella cartella clinica a tenermi in ospedale, non sono nemmeno i medici. Sono io. Non sto bene e sto peggiorando. Nessuno può cambiare questa situazione. Nemmeno tu.»Mi sentii uno sciocco. Lo sapevo benissimo. Non era buttando all’aria dei fogli che Ivan sarebbe guarito. Avevo solo cercato di farlo stare meglio, ma la realtà non si poteva cambiare.Ivan notò il mio rammarico e subito aggiunse: «Ma mi hai fatto stare bene. Mi hai donato un giorno perfetto. Hai già fatto troppo per me, mi hai portato qui. Non mi devi altro. Hai ripagato il tuo debito.»Era per ripagarlo di essermi rimasto accanto quando mia sorella stava male che ero lì? No, non era quello il motivo.Non riuscii a trattenermi e allungai un braccio dalla sua parte. Ivan guardò la mia mano con un pizzico di paura, ma questa volta non si scansò quando arrivai a sfiorargli la guancia.
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Sara Santinato (Due anime)
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Gironzolai da quelle parti correndo e urlando e alla fine tornai alla spiaggia. Andai a recuperare la mia giacca, scoprendo che era fredda e piena di granellini di sabbia. Avevo ancora il fiatone per aver corso. La testa aveva preso a farmi male. Rimasi immobile, circondato dal vento e accompagnato dal rumore del mare. L’aria era fredda e piena di sale. Quell’odore improvvisamente mi diede fastidio. Non si sentiva nulla all’infuori del sibilo del vento, delle onde che si scontravano con gli scogli. La spuma che si creava scompariva l’istante dopo in cui si era formata.Non c’era nessuno accanto a me. Rimasi ad aspettare, sperando di vedere Ivan spuntare da dietro l’angolo con un sorriso sulle labbra. Mi diceva che andava tutto bene, che era stato solo un momento. Si scusava per avermi fatto preoccupare e mi prendeva in giro per essermi allarmato in quel modo. Poi mi ringraziava e con un sorriso dolce mi diceva che era felice di essere lì con me. Ma questo non accadde. Ivan non tornò
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Sara Santinato (Due anime)