Amleto Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Amleto. Here they are! All 13 of them:

Arthur alzò gli occhi. “Ford!” disse “qui fuori c’è un’incredibile moltitudine di scimmie che vogliono parlarci di una sceneggiatura dell’Amleto che avrebbero appena finito di scrivere!
Douglas Adams (The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy (The Hitchhiker's Guide to the Galaxy, #1))
Come sono fortunati gli attori! Loro possono scegliere se recitare in una tragedia o in una commedia, se soffrire o gioire, ridere o piangere. Ma nella vita reale è diverso. Uomini e donne sono costretti per lo più a interpretare personaggi che non sono tagliati per loro. Ai nostri Guildenstern tocca il ruolo di Amleto, e i nostri Amleti devono fare i buffoni come il principe Hal. Il mondo è un palcoscenico, ma le parti sono mal distribuite.
Oscar Wilde
Be all my sins remembered Siano ricordati tutti i miei peccati Amleto, Atto III, Scena I
William Shakespeare (Hamlet)
Sai che è sorte comune: ogni cosa vivente è dovuta alla morte, attraverso natura e eternità.
William Shakespeare (Amleto)
In breve, Shakespeare non è tanto una figura storica, quanto un'ossessione accademica. Una rapida occhiata agli indici delle molte riviste dedicate a lui e alla sua epoca disvela risolute indagini quali: «Entropia linguistica e informativa nell'Otello», «Mal d'orecchi e omicidi nell'Amleto», «Distribuzioni Poisson nei sonetti di Shakespeare», «Shakespeare e la nazione del Quebec», «Amleto era uomo o donna?» e altre ricerche di simile tenore inventivo.
Bill Bryson (Shakespeare: The World as Stage)
Amleto, experimentando pela primeira vez a visão próxima da saída de uma chalupa guarnecida e equipada para matar os grandes bichos que com uma rabanada demoliriam uma casa, se admirou em sofrer inveja daqueles pretos que para ele agora, muito a seu contragosto, se transformavam em guerreiros expedicionários, escravos mas com poderes que ele não tinha, e achou no último instante que devia falar qualquer coisa, dar alguma ordem, passar alguma instrução imprescindível, mostrar-lhes o que realmente eram.
João Ubaldo Ribeiro (Viva o Povo Brasileiro)
Supponiamo, ad esempio, che gli uomini venissero rappresentati in letteratura solo in qualità di amanti delle donne e non fossero mai amici di altri uomini, o soldati, pensatori, sognatori; quanti pochi ruoli potrebbero venir assegnati loro nelle opere di Shakespeare; e come soffrirebbe la letteratura! Ci rimarrebbe forse buona parte del ruolo di Otello; e gran parte di quello di Antonio; ma niente Cesare, niente Bruto, né Amleto, né Lear, né Jacques – la letteratura ne risulterebbe incredibilmente impoverita, come in effetti è stata incalcolabilmente impoverita da tutte quelle porte che sono state chiuse per le donne. Fatte sposare contro la loro volontà, rinchiuse in una stanza, costrette a una sola occupazione, come avrebbe potuto mai un drammaturgo fare un ritratto della vita di queste donne che fosse completo o interessante o veritiero? L’amore era l’unico interprete possibile.
Virginia Woolf (A Room of One's Own / Three Guineas)
La popolazione era presa costantemente d'assedio dalla tubercolosi, dal morbillo, dal rachitismo, dallo scorbuto, da due tipi di vaiolo (confluente ed emorragico), dalla scrofola, dalla dissenteria e da un vasto, amorfo assortimento di flussi e febbri (febbre terzana, febbre quartana, febbre puerperale, febbre navale, febbre quotidiana, febbre a macchie) così come di «frenesie», «mali impuri» e altre curiose malattie di vaghi e numerosi tipi. [...] Meno di tre mesi dopo la nascita di William, la sezione sepolture del registro parrocchiale della chiesa di Holy Trinity di Stratford riporta le sinistre parole: Hic incepit pestis, qui comincia la peste, accanto al nome di un bambino chiamato Oliver Gunne. L'epidemia del 1564 fu terribile. [...] In un certo senso, la più grande conquista di William Shakespeare non fu quella di aver scritto l'Amleto o i Sonetti, ma semplicemente di essere sopravvissuto al suo primo anno di vita.
Bill Bryson (Shakespeare: The World as Stage)
Alcuni sostengono che i bambini debbano conoscere la morte, che è un fatto naturale e perché nasconderglielo. A me invece sembra che non ci sia proprio niente di naturale nel parlare di morte ai bambini, i quali hanno il sacrosanto diritto di credere il piú a lungo possibile che esista solo la vita e basta. Diritto a vivere senza sapere di dover morire, la cosa piú rivoluzionaria che possa esserci. A che pro spezzare l’incantesimo? Tanto prima o poi i bambini acquisiranno il concetto, ovvio, ma nel frattempo avranno creduto un giorno in piú nell’esistenza dell’omaccione barbuto sulla slitta. Babbo Natale non esiste e siamo esseri mortali. Ok. Ma a che serve saperlo prima? A che serve saperlo e basta, in verità. «Io potrei viver confinato in un guscio di noce, e tuttavia ritenermi signore d’uno spazio sconfinato», diceva l’Amleto di Shakespeare. Se solo non sapessi, aggiungerei.
Lorenzo Marone (Inventario di un cuore in allarme)
آه ليت هذا الجسد الصلد يذوب، يموع وينحل قطرات من ندى. ياليت الأذلي لم يضع شريعته ضد قت الذات، رباه، رباه. ما أشد ما تبدو لي عادات الدنيا هذه مضنية، عتيقة، فاهية لا نفع منها. ،ألا تبًا لها! تبًا تبًا لها! إنها لحديقةٌ لم تعشّب شاخت وبزّرت، لا يملؤها إلا كل مخشوشن نتئت رائحته.
William Shakespeare (Amleto; Otello; Macbeth; Re Lear)
Perché ancora quelle nubi sulla tua fronte? Nubi? Monsignore, c'è fin troppo sole.
William Shakespeare
Disperato dolor trova sua cura nell'altrui pena.
William Shakespeare (Romeo e Giulietta - Amleto - Otello)
In the diegesis of Lubitsch's To Be or Not to Be, 1942, the Polish actor Josef Tura is each time interrupted by the disruptive departure of an audience member at the moment when he declaims on stage Hamlet's "to be, or not to be--that is the question." We quickly discover that this line that begins Hamlet's soliloquy is the coded signal for the pilot infatuated with Tura's wife to meet her backstage. But maybe the more basic reason Tura is recurrently interrupted at that point is that "to be, or not to be" is not the question; the question is rather the one that theater artist Romeo Castellucci poses in and apropos of his Amleto, 1992: to be and not to be. Indeed soon enough Tura, who is now impersonating the Nazi collaborator Professor Alexander Siletsky, is ushered by the Gestapo into a room where the corpse of the "real," murdered spy Siletsky is seated: Tura is thus intimately implicated in a situation where someone is in both states of being and non-being, is and is not.
Jalal Toufic