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Valancy era perfettamente felice. Alcune cose si fanno lentamente strada dentro di noi. Altre arrivano in un lampo. Valancy era stata folgorata.
Comprese in quel momento con una certezza quasi assoluta di amare Barney. Appena il giorno prima apparteneva solamente a se stessa. Ora apparteneva a quell'uomo. Eppure lui non aveva fatto niente, non aveva detto niente. Non l'aveva neppure guardata come si guarda una donna. Ma questo non aveva importanza. Né l'aveva che cosa lui fosse o che cosa avesse fatto. Lo amava senza alcun riserva. Tutto in lei gli apparteneva. Non aveva alcun desiderio di soffocare o ripudiare il proprio amore. Sembrava appartenergli così totalmente che pensare a qualcosa che non lo riguardasse – qualcosa in cui non fosse lui a predominare – le risultava impossibile.
Aveva compreso di amarlo, con semplicità e pienezza, nel momento in cui si protendeva verso la portiera dell'auto per spiegare che Lady Jane era senza benzina. Aveva guardato in fondo ai suoi occhi al chiaro di luna e aveva capito. In quell'infinitesimo lasso di tempo, tutto era cambiato. Le vecchie cose erano scomparse e tutto aveva assunto un nuovo aspetto.
Lei non era più l'insignificante e vecchia zitella, Valancy Stirling.
Era una donna piena di amore e, per questo, ricca e importante – sufficiente a se stessa. La vita non era più vuota e futile e la morte non poteva più defraudarla di niente. L'amore aveva estinto il suo ultimo barlume di paura.
L'amore! Come era ardente, straziante e intollerabilmente dolce questa ossessione del corpo, dell'anima e della mente! Bello, vago e puramente spirituale dentro al suo intimo, proprio come la minuscola scintilla blu nel cuore dell'indistruttibile diamante. Nessun sogno era mai stato così. Non era più sola. Apparteneva a una vasta sorellanza; era una fra le tante donne al mondo che avessero mai amato.
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L.M. Montgomery (The Blue Castle)