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Probabilmente, non ti avremmo mai visto se non fosse stato per la tua dolce sorella" riprese il dorniano. "Non venivi mai portato al desco, ne' nella sale. Ma di notte, a volte, udivamo le grida di un neonato provenire dalle profondita' della rocca. Avevi una voce mostruosamente forte, questo te lo riconosco. Continuavi a urlare per ore, e nulla poteva acquietarti eccetto la tetta di una donna."
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"Cersei arrivo' addiruttura a sciogliere i nodi dei tuoi pannolini per consentirci di vedere bene" continuo' il principe di Dorne. "In effetti, avevi un occhio malefico e la peluria nera sul capo. Forse la tua testa era piu' grande del normale... ma non c'era nessuna coda, nessuna barba, niente artigli ne' zanne, e niente tra le tue gambe tranne un piccolo cazzo rosa. Dopo tutti quei meravigliosi bisbigli, il Flagello di lord Tywin si era rivelato nient'altro che un orribile neonato, rosso e con le gambe leggermente tozze. Elia emise il tipico suono che le ragazze emettono di fronte a un infante, sono certo che sai di che cosa sto parlando. Quel verso che fanno anche davanti ai cuccioli di cane e ai gattini appena nati. Credo lei stessa, a dispetto della tua bruttezza, sia stata tentata di allattarti. Al mio commento che come creatura mostruosa tutto sommato valevi poco, tua sorella disse: 'Ha ucciso mia madre', dopo di che afferro' quel tuo piccolo cazzo e lo torse talmente forte da farmi temere che te lo avrebbe strappato via. Tu urlasti, ma Cersei abbandono' la presa solo dopo che tuo fratello Jaime disse: 'Lascialo stare, gli stai facendo male'. 'Tanto non importa" ci disse "lo sanno tutti che morira' presto. Non avrebbe neppure dovuto vivere cosi' a lungo.
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George R.R. Martin (A Storm of Swords (A Song of Ice and Fire, #3))