Prima Hermana Quotes

You, my Perez women, understand because you are the throne and the dance. You shook your asses as the world’s walls tried to crush you. Mami, primas, hermana, no one else qualifies for the job. We must be our own librarians because we alone are literate in our bodies. By naming our pain and voicing our imperfections, we declare our tremendous survival. Our offspring deserve to inherit these strategies. We have worked hard to be here. We owe them ourselves. We owe each other.

España daba vueltas en círculos desde los días de los Reyes Católicos: guerras, dictaduras, reyes engendrando hijos idiotas con primas, tías y medio hermanas, la Iglesia, el perpetuo anclaje en el pasado, los militares, más guerras, más curas, más incultura...

Quell'ordine perfetto intorno alla morte suscitava un forte disagio, aveva qualcosa di ambiguo, sinistro, maniacale. Quando ci si prepara a lanciarsi nel caos supremo, nel grande nulla, nell'annientamento totale, prima si fa ordine intorno a sé, con cura, senza trascurare il minimo dettaglio: ecco quale era la nostra sensazione, e per questo tacevamo atterriti.

«A ognuno di noi» disse lentamente, strascicando le parole «tocca prima o poi assumersi il peso della passione, come fosse una croce. Solo nel fuoco si consuma il peccato che alberga nell'uomo e nel mondo. Crede che il mondo stia bruciando senza motivo, adesso, a ogni ora del giorno e della notte?»

Se le cose ci piombassero addosso all'improvviso, forse sarebbe terribile. Ma ogni cosa ha un tempo e un luogo! Prima che ci si trovi in una situazione totalmente mutata passa molto tempo, e così ci abituiamo a poco a poco.

Anche stavolta dovetti constatare quanto la materia prima del mio mestiere, la parola, non sia un elemento irrinunciabile per la comunicazione tra esseri umani, come talvolta sono portati a credere, nella loro cieca superbia, gli scrittori: gli uomini, nei momenti critici, riescono a comprendere l'essenziale anche senza, o con pochissime, parole.

Regreso a mi estudio, le echo un vistazo a la prensa y decido contestar algunas llamadas que tengo pendientes. Empiezo por mi editora, pero, misteriosamente, responde una prima hermana de mi madre de la que no tenía noticias desde hace años. Creía que estaba muerta. Quizá, por el modo de hablar, lo esté. Cuando nos despedimos, observo el teléfono con desconfianza. Lo apago y vuelvo a encenderlo, para ver si se arregla. Una voz interior me dice que sería a mí mismo a quien debería apagar y encender de nuevo, pero ignoro dónde tengo el interruptor.

La reina se reclinó en su asiento con tristeza, pensando que la inteligencia era, efectivamente, prima hermana de la soberbia”.