Mio K On Quotes

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Mi ero troppo affezionato a te" spiegò Silente con semplicità. "Tenevo più alla tua felicità che a farti conoscere la verità,più alla tua serenità che al mio piano.Ho agito esattamente come Voldemort si aspetta che agiscano gli sciocchi in grado di amare
J.K. Rowling (Harry Potter and the Order of the Phoenix (Harry Potter, #5))
Non vergognarti mai’ mi diceva il mio vecchio, ‘e se qualcuno te lo rinfaccia, è gente che non vale una cicca’.
J.K. Rowling (Harry Potter and the Goblet of Fire (Harry Potter, #4))
È una di quelle notti, di luna nuova, quando il buio è spesso come un muro, e non si riesce a scorgere le proprie dita nemmeno a un palmo dagli occhi. La notte giusta per sguinzagliare il mio Shinigami. La notte giusta per morire.
J.P.K. Dike (Passaggio a Westfield (Il Ciclo di Lexington, #3))
Non avrai le mie lacrime, non avrai la mia rabbia, non avrai neanche gocce d'oddio, non avrai i miei rimorsi, non avrai la mia porta aperta, ma ho sempre aperto l'orrizonte verso la verità e quella verità non c'è nelle tue mani, quella verità è il tuo incubo, quella verità è la tua tribulazione, quella verità è il tuo fallimento, quella verità è il tuo nemico, quella verita è il tuo veleno, quella verità è la tua fine. ~ Angelica Hopes, via dei pensieri belli #poesia © Ana Angelica Abaya van Doorn 2019 Introduzione del mio libro giallo, The K.H. Trilogy
Angelica Hopes
Ho seguito le istruzioni di mio padre, mi sono tolto i vestiti e ho messo tutto in un sacco, e poi ho pulito con uno straccio la piccola pozza di sangue sul sedile posteriore. Adesso tutto quello che mi rimane è il tempo. Il tempo per immaginarmi come sarebbero potute essere diverse le cose per lei al momento. Non posso essere condannato per essermi fermato ad aiutare una donna con uno pneumatico sgonfio. Quella fu una scelta giusta, innocente. Ma ogni altra scelta che ho fatto dopo quella… Avrei potuto dirle che la marmitta era danneggiata andandomene via subito dopo dalla sala d’attesa dei clienti. Avrei potuto restare con il culo sul divano a guardare il baseball invece di andare al The Cellar quella seconda sera. Avrei potuto dire di no alla Barracuda che Viktor mi agitava davanti agli occhi. Avrei potuto lasciare che l’assistenza stradale si occupasse di lei quando rimase senza benzina. Avrei potuto non darle il mio numero di telefono; avrei potuto evitare di andare in quell’albergo… Così tante scelte, e ho continuato a fare quella sbagliata. Tutto perché ho permesso a una ragazza senza volto di baciarmi sul ciglio di una strada. E poi però, forse non ha mai contato sul serio quello che ho fatto o quello che ho scelto. Forse la verità è che eravamo destinati a trovarci. Una verità semplice che avrebbe continuato a cercare la sua strada per raggiungerci nonostante le difficoltà, indipendentemente da quale via avrei cercato di evitare. Indipendentemente da quanto avrei seppellito nel profondo i sentimenti che lei mi aveva scatenato dentro con un solo dannato bacio. Se aspetti abbastanza a lungo, la verità trova sempre la sua strada nonostante le difficoltà. Proprio come quel ruscello. Proprio come l’acqua."[99 giorni]
K.A. Tucker (Burying Water (Burying Water, #1))
«Mi hai preso le patatine fritte?» Abe protestò dentro di sé. Quando usciva da solo, era così perso nei suoi pensieri che dimenticava metà delle faccende che doveva sbrigare. Era colpa sua, così decise di soffrire in silenzio e cedere a Sid le sue.«Sì. Sto cercando di diminuire i carboidrati, ma il piatto completo era più conveniente, quindi sono nel mio contenitore,» mentì e versò le patatine su un piatto rimasto dal loro ultimo pasto. Sid scoppiò a ridere e si lanciò sulle patatine. «Tu? Stai diminuendo i carboidrati? Mangi almeno dieci lecca-lecca al giorno.» Abe si lamentò, succhiando la caramella che gli spuntava dalla bocca come prova di un crimine che voleva nascondere. «Esatto. Devo cercare di non abusarne proprio nei cibi di cui posso fare a meno,» disse e si sedette a gambe incrociate sul letto per mangiare il piatto con carne e insalata. Avrebbe tanto voluto anche le patatine. Sid tornò a sedersi sul letto e appoggiò i piedi sullo sgabello. Anche se non faceva altro che ingozzarsi di patatine, da quando Abe lo aveva conosciuto, sembrava dimagrito. Con i suoi tatuaggi e la cresta, sembrava fuori posto seduto sulla coperta decorata con dei fiori sgargianti. «Lo sperma non contiene carboidrati.» Per un attimo, Abe pensò di aver sentito male. «Eh?» «Non devi limitarti su quello,» proseguì Sid, come se fosse la cosa più normale da dire mentre immergeva una patatina nel ketchup
K.A. Merikan (Manic Pixie Dream Boy (The Underdogs, #1))
«Dobby doveva punirsi, signore» disse l’elfo che era diventato strabico a furia di testate. «Dobby ha quasi parlato male della famiglia, signore...» «La tua famiglia?» «La famiglia di maghi presso cui Dobby è al servizio, signore... Dobby è un elfo domestico... costretto a servire per sempre una sola casa e una sola famiglia...» «Loro sanno che sei qui?» chiese Harry curioso. Dobby rabbrividì. «Oh, no, signore, no... Dobby dovrà punirsi molto severamente per essere venuto a trovarla, signore. Dobby dovrà chiudersi le orecchie nello sportello del forno per quel che ha fatto. Se mai loro venissero a saperlo, signore...» «Ma non si accorgeranno che ti chiudi le orecchie nello sportello del forno?» «Dobby ne dubita, signore. Dobby deve continuamente punirsi per qualcosa, signore. E loro lasciano fare Dobby, signore. A volte gli ricordano di darsi qualche castigo in più...» «Ma perché non te ne vai? Perché non scappi?» «Un elfo domestico deve ottenerla, la libertà, signore. E la famiglia non darà mai la libertà a Dobby... Dobby servirà la famiglia fino alla morte, signore...» Harry lo guardava con tanto d’occhi. «E pensare che credevo non ci fosse niente di peggio del dover restare qui per altre quattro settimane» disse. «A sentire te, i Dursley sembrano quasi umani. Non c’è nessuno che possa aiutarti? Non posso aiutarti io?» Subito dopo Harry desiderò di non aver parlato. Dobby si sciolse di nuovo in gemiti di gratitudine. «Ti prego» bisbigliò Harry freneticamente, «ti prego, non far rumore; se i Dursley sentono qualcosa, se si accorgono che sei qui...» «Harry Potter chiede se può aiutare Dobby... Dobby ha sentito parlare della sua grandezza, signore, ma della sua bontà Dobby non sapeva niente...» Harry, che si sentiva il viso decisamente in fiamme, disse: «Qualsiasi cosa tu abbia sentito dire sulla mia grandezza... sono tutte stupidaggini. Non sono neanche il primo del mio corso, a Hogwarts. Hermione lo è; lei sì che...» Ma si interruppe subito, perché pensare a Hermione gli faceva male al cuore. «Harry Potter è umile e modesto» disse Dobby reverente, e i suoi occhi rotondi erano raggianti. «Harry Potter non parla del suo trionfo su Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato».
J.K. Rowling (Harry Potter and the Chamber of Secrets (Harry Potter, #2))
- L'ignoto [...] L'imprevisto, l'indimostrato, è tutto questo la base della vita. L'ignoranza è la base del pensiero. La mancanza di prove è il terreno dell'azione. Se fosse provato che non esiste un Dio, non ci sarebbe religione. [...] Ma anche se fosse provato che esiste un Dio, non ci sarebbe religione... Ditemi, Genry, che cosa è conosciuto? Che cos'è sicuro, prevedibile, inevitabile... la sola cosa certa che voi sappiate sul vostro futuro e sul mio? - Che dobbiamo morire. - Sì. In realtà c'è una sola domanda alla quale si può rispondere, Genry, e noi sappiamo già la risposta... La sola cosa che rende la vita possibile è la permanente, intollerabile incertezza: non sapere che cosa verrà dopo.
Ursula K. Le Guin (The Left Hand of Darkness)
«Stai bene?» chiede Adam. «Sì, sono solo molto felice che esista un posto come questo.» «Anch’io,» concorda. «Mi sono sempre chiesto se le cose sarebbero andate in modo diverso per Johnny, se avesse saputo di un posto come questo e avesse avuto gente con cui relazionarsi. Forse, se gli avessi detto che sono bisessuale… Forse, se milioni di cose fossero state diverse…» Metto una mano sulla sua spalla. «Non lo hai deluso.» «Come puoi saperlo?» ribatte lui. «Perché non è da te lasciare che qualcuno soffra, se c’è qualcosa che puoi fare. Alcune cose sono al di fuori del nostro controllo. Lo avresti aiutato, se lo avessi saputo. Non è colpa tua.» Adam si rilassa al mio tocco e lascia andare un respiro tremante.
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Ti fidi di me?» «Ti affiderei la mia vita,» sussurra Nox. Un brivido corre lungo la mia schiena, prima di prendergli la mano e condurlo lungo il corridoio verso la mia stanza. Ogni cellula del mio corpo lo sta desiderando. Le nostre mani afferrano e armeggiano nel tentativo di spogliarci a vicenda, come se, se non riuscissimo a essere nudi in meno di trenta secondi, potremmo morirne. La velocità con cui ci togliamo i vestiti probabilmente potrebbe raggiungere un nuovo record mondiale. Gli occhi di Nox vagano sul mio corpo e quando si fermano sul mio addome, si spalancano. Allunga una mano tremante e guardo in basso per vedere cosa abbia catturato il suo sguardo. Le sue dita accarezzano il tatuaggio che mi sono fatto lo scorso anno, quando parlavamo online. Per un momento, avevo perfino dimenticato di averlo. «Risorgiamo dalle ceneri,» mormora Nox, tracciando ogni parola con un dito tremante. «Quando?» «L’anno scorso. Anche quando ti conoscevo solo attraverso uno schermo, c’era qualcosa di te che non mi lasciava andare. Volevo salvarti da te stesso, ma era più di quello. Ero così attratto da te, ma avevo anche paura di cosa sarebbe successo se non ti avessi convinto a venire qui. Quando mi hai detto queste parole, mi sono rimaste nella testa e dovevo tatuarmele, nel caso in cui…» La mia voce si spezza e devo schiarirmi la gola per continuare. «Nel caso in cui tu non fossi riuscito a venire qui. Nel caso in cui una chat online fosse rimasta tale.» Gli occhi di Nox si inumidiscono e, invece di parlare, si avvicina per baciare le parole tatuate sulla mia pelle. Poi inizia a lasciare baci sui miei pettorali, finché non raggiunge il collo. Avvolge le braccia intorno a me e, quando la sua lingua mi lecca il lobo dell’orecchio il mio autocontrollo si infrange.
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Una volta, per la vigilia di Capodanno, gli dissi che non avevo mai usato i fuochi d’artificio, così li rubò dal vicino per fare colpo su di me. Tuttavia, quando li accese, combinò un casino. Hai notato che gli manca un dito. Ecco il motivo. Lo chiamo piromane da allora.» Clover avvicinò le ginocchia al petto. Avrebbe tanto voluto che qualcuno lo avesse fatto per lui. Forse era una storia un po’ raccapricciante per via del dito mancante, ma anche romantica in un modo che solamente Pyro e Boar potevano rappresentare. «La cosa più carina che un mio ex ha mai fatto per me è stata ricordare che non mi piacciono i cetrioli nell’hamburger.» Boar scoppiò a ridere ma continuò a mangiare. «Così capisci quando una persona ci tiene davvero a te. Quando ricordano piccole cose. Quando fanno qualcosa di carino per te. Pyro sarà anche un po’ folle a volte, ma tiene molto alle persone importanti della sua vita. Puoi fidarti di lui.» Clover si strinse nelle spalle. «Se ho imparato qualcosa sul mondo, è di non fidarmi di nessuno. Il mio ex, quello del cetriolo, mi ha tradito, e Jerry, il mio capo, il mio padrone di casa e amico, mi ha venduto a dei trafficanti di uomini, quindi non mi aspetto più molto dalle persone. Niente aspettative, niente problemi»
K.A. Merikan (Their Bounty (Four Mercenaries, #1))
«Ho promesso di proteggerti, e farò di tutto per prestare fede alla mia parola.» Clover sentì delle scintille esplodere nella sua testa, quando Tank si avvicinò sfiorandolo con le dita ancora coperte dal lattice, e gli succhiò il labbro inferiore, provocando una sensazione così intensa da farlo gemere «Adesso fai parte della nostra squadra, ragazzo, e capisco che tu voglia imparare,» disse Tank, sfiorandogli le labbra con le sue. «Ma non credere nemmeno per un momento che questo cambi le cose. Sei ancora nostro. Sei il mio ragazzo, fine della storia. Ti tratterò sempre diversamente dagli altri, anche se credo che potrai diventare più forte. Ma avrò sempre un occhio di riguardo per te.» Clover accettò le sue parole con un altro bacio. Avere una relazione complicata con quattro uomini non sarebbe mai stata una passeggiata, ma ricevette il messaggio di Tank forte e chiaro. Era il più giovane. Era un compagno in un senso romantico in maniera diversa dagli altri. Aveva senso che Tank lo trattasse diversamente. In un certo qual modo, era piacevole piuttosto che una seccatura. Gli sorrise, nonostante il bruciore alla spalla. Era la prima volta che si sentiva davvero parte di qualcuno. «Grazie, Paparino. Sei tutto quello che un ragazzo potrebbe sognare.» Tank sbuffò. «Sei davvero uno stronzetto a volte. Non capisco mai se dici sul serio o se sei sarcastico..»
K.A. Merikan (Their Bounty (Four Mercenaries, #1))
«È per questo che hai lasciato i Marines?» «È stata la ragione principale. Non potevo più fidarmi del sistema. Come posso rispettare l’organizzazione, dopo che hanno lasciato che accadesse una cosa del genere a una marine come Julie, senza fare nulla perché le fosse resa giustizia? Non è una cosa che appartiene al mio animo.» «E cosa c’è nel tuo animo?» «Non lo so ancora. Lo capirò,» mi rassicura. «So che lo farai.» Gli do un piccolo morso affettuoso sul mento, il che mi fa guadagnare una strizzata a un capezzolo, e ci azzuffiamo sul divano finché non ridiamo entrambi, con parte del dolore della giornata che finalmente sparisce. «Se devo essere onesto, quando l’ho organizzato lo stavo facendo per me. Vedendo quanto significa per loro, sono perfino più felice di averlo fatto. Non voglio che abbiano paura del mondo, o paura di amare. L’amore è il modo per sanare ciò che è danneggiato e oscuro.» Le parole di Madden mi danno un’idea. Afferro un pennello grande e, lungo il margine basso del murales, a caratteri cubitali, scrivo #lamoreèlacura. Poi, faccio una foto e la posto su Twitter con lo stesso hashtag. Ne scatto un paio ai ragazzi che dipingono e posto anche quelle, prima di tornare al lavoro accanto a Royal
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
Quando ero piccolo, mia nonna diceva che la vita può cambiare in una frazione di secondo, senza poterlo prevedere. Questa è la terza volta che vivo l’essenza di quella frase sulla mia pelle. La prima è stata a quattordici anni, quando i miei genitori hanno scoperto che ero gay e mi hanno buttato fuori casa. La seconda è stata quando Adam ha avuto l’intenzione di dare una possibilità a un fattone senza casa per un tirocinio da tatuatore, basandosi soltanto sul mio quaderno dei disegni. La terza è stata quando il dottore mi ha detto che potrei non avere più il pieno utilizzo della mia mano destra. Niente più tatuaggi, niente più arte. Chi sono senza la mia arte? Ero un tossicodipendente e un perdente prima di diventare un artista dei tatuaggi. Quindi chi sono adesso?
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Allora, perché il pompiere?» «Beh, per quanto malsana fosse l’idea di unirmi ai Marines, capii che salvare la vita delle persone era la mia vocazione. Quindi ho riflettuto su un paio di cose e quando ho terminato il mio periodo nei Marines, ho deciso di entrare nel corpo dei pompieri.» «Sei fantastico. Mi sento un fannullone in confronto a te, a fare scarabocchi per vivere,» mi lamento. «Rendi il mondo più bello. È una vocazione meravigliosa.» La mia gola si stringe all’elogio di Thane.
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
In pochi minuti, Madden si addormenta sul mio petto, sbuffando e russando nel modo più adorabile possibile. Gli bacio velocemente la fronte e lui si accoccola ancora di più, sempre dormendo. Darei qualunque cosa per cancellare il suo dolore. Come sarebbero andate le cose se fosse finita diversamente quella notte? Permetto alla mia mente di vagare in un sogno a occhi aperti, dove non c’è stato alcun attentatore. Io e Madden saremmo andati a casa mia e avremmo fatto l’amore fino al sorgere del sole e poi avremmo dormito profondamente nel mio letto fino al pomeriggio. Ci saremmo svegliati e avremmo poltrito per tutto il pomeriggio parlando, conoscendoci a vicenda. Poi gli avrei chiesto il numero di telefono e avrei promesso di chiamarlo. Non avrei aspettato nemmeno un giorno per scrivergli e fargli sapere che era nei miei pensieri. Lo guardo adesso mentre dorme tra le mie braccia e ho una fitta al cuore. Avremo ancora modo di arrivare a quello che desidero prima o poi? Non ho alcuna fretta. Sono felice di aspettare tutto il tempo necessario, finché Madden starà bene, sia a livello fisico che mentale. E poi… forse un giorno… chissà
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Se mi piace indossare le gonne, significa che sono gay?» «Niente affatto.» «Mio padre dice di sì.» «Quanti anni hai?» «Dodici.» «Perfetto, questa è un’ottima età per imparare una lezione molto importante sulla vita. Sei pronto?» Annuisce sicuro, e si siede in avanti, come se stessi per svelargli il segreto dell’universo. «La verità è che la vita è molto più complicata di così.» «Lo è?» «Certo. Potresti essere un maschio a cui piace indossare le gonne, ma a cui piacciono comunque le femmine. Oppure, ti potrebbero piacere i maschi, o magari entrambi. Potresti essere anche un ragazzo che sente di dover essere una ragazza. E se sei una ragazza, potrebbero piacerti i maschi, le femmine, o entrambi. Oppure, potresti essere un maschio etero che era solo curioso di cosa si provi a indossare una gonna.» «Wow. Sono tante cose. Come faccio a sapere di quale si tratta?» «Lo saprai. Potrebbe essere difficile adesso, perché sei confuso dal modo in cui tuo padre ti dice che dovresti essere e dal modo in cui i tuoi amici e la società si aspettano che tu sia. Ma una volta che guarderai dentro te stesso e ti chiederai cosa sia giusto per te, lo saprai e basta.»
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Ti devo una spiegazione, Harry» riprese Silente. «La spiegazione degli errori di un vecchio. Perchè ora capisco che il mio comportamento nei tuoi confronti ha tutti i segni delle debolezze dell'età. I giovani non possono sapere quello che i vecchi pensano e provano. Ma i vecchi sono colpevoli, se dimenticano che cosa significa essere giovani... e ultimamente sembra che io l'abbia dimenticato...»
J.K. Rowling (Harry Potter and the Order of the Phoenix (Harry Potter, #5))
THE CHARM OF THE STONES CONSECRATED TO DIANA To find a stone with a hole in it is a special sign of the favour of Diana, He who does so shall take it in his hand and repeat the following, having observed the ceremony as enjoined: — Scongiurazione della pietra bucata. Una pietra bucata U ho trovato; Ne ringrazio il destin, E k) spirito che su questa via Mi ha portata, Che passa essere il mio bene, E la mia buona fortuna! Mi alzo la mattina al alba, E a passegio me ne vo Nelle valli, monti e campi, La fortuna cercarvo Della ruta e la verbena, Quello so porta fortuna Me lo tengo in senno chiuso £ saperlo nessuno no le deve, £ cosi cio che commendo, " La verbena far ben per me ! Benedica quella strege! Quella fata che mi segna!" Diana fu quella Che mi venne la notte in sogno E mi disse : " Se tu voir tener Le cattive persone da te lontano, Devi tenere sempre ruta con te, Sempre ruta con te e verbena!" Diana, tu che siei la regina Del cielo e della terra e dell* inferno, E siei la prottetrice degli infelici, Dei ladri, degli assassini, e anche Di donne di mali afifari se hai conosciuto, Che non sia stato V indole cattivo Delle persone, tu Diana, Diana li hai fatti tutti felici! Una altra volta ti scongiuro Che tu non abbia ne pace ne bene, Tu possa essere sempre in mezzo alle pene^ Fino che la grazia che io ti chiedo Non mi farai! THE CHARM OF THE STONES Invocation to the Holy-Stone} I have found A holy-stone upon the ground. O Fate! I thank thee for the happy find, Also the spirit who upon this road Hath given it to me; And may it prove to be for my true good And my good fortune I I rise in the morning by the earliest dawn, And I go forth to walk through (pleasant) vales. All in the mountains or the meadows fair, Seeking for luck while onward still I roam, Seeking for rue and vervain scented sweet, Because they bring good fortune unto all. I keep them safely guarded in my bosom, That none may know it—'tis a secret thing. And sacred too, and thus I speak the spell: " O vervain ! ever be a benefit, And may thy blessing be upon the witch Or on the fairy who did give thee to me ! " It was Diana who did come to me, All in the night in a dream, and said to me: " If thou would'st keep all evil folk afar, Then ever keep the vervain and the rue Safely beside thee I" I hole ii . But such a slone is IS really a claim to the ARADIA Great Diana I thou Who art the queen of heaven and of earth, And of the inferna! lands—yea, thou who art Protectress of all men unfortunate, Of thieves and murderers, and c Who lead an evil life, and yet hast known That their nature was not evil, thou, Diana, Hast still conferred on them some joy in life.' Or I may truly at another time So conjure thee that thou shalt have no peace Or happiness, for thou shalt ever be In suffering until thou grantest that Which 1 require in strictest faith from thee! [Here
Charles Godfrey Leland (Aradia, Gospel of the Witches)
Posso fare l'impossibile perché sono io l'artefice del mio destino...
Stephanie K. Sinclair
L'apparenza inganna... non giudicatemi dal mio sorriso... c'è ben altro dietro.
Stephanie K. Sinclair
Mi sentivo scivolare Dalle labbra tutti i miei taboo Sempre di più Rossetto rosso amarena Rosso amarena Che mi hai lasciato quella sera Dura da una vita intera Quella bocca amarena Mi toccava a mala pena Pelle d'oca sulla schiena Indelebile, ti ho su di me Mille notti aspetto Di trovare un'altra te Un'altra stella nel mio letto Brucia come cenere A sapere che poi l'alba Ti avrebbe portata via Avrei detto a quelle labbra "Tu sei mia" Tu ti avvicinavi e io dicevo sì Alla fine varrà la pena arrivati fino a qui Sussurravi vestita di brividi Rosso amarena
Baby K
Lei sa che cosa voglio, Chifoilisk. Voglio che il mio popolo esca dall'esilio. Sono venuto qui perché non credo che vogliate la stessa cosa, in Thu. Voi avete paura di noi, laggiù. Voi temete che noi possiamo riportare in vita la rivoluzione, la vecchia rivoluzione, quella vera, la rivoluzione per la giustizia che voi avete cominciato e poi fermato a mezza via. Qui nell'A-Io hanno meno paura di me, perché hanno dimenticato la rivoluzione. Qui non credono più ad essa. Qui pensano che quando il popolo può possedere abbastanza cose, è contento di vivere in prigione. Ma io non lo crederò mai. Io voglio che i muri cadano. Io voglio la solidarietà, la solidarietà umana. Voglio il libero scambio tra Urras e Anarres.
Ursula K. Le Guin
Lei sa che cosa voglio, Chifoilisk. Voglio che il mio popolo esca dall'esilio. Sono venuto qui perché non credo che vogliate la stessa cosa, in Thu. Voi avete paura di noi, laggiù. Voi temete che noi possiamo riportare in vita la rivoluzione, la vecchia rivoluzione, quella vera, la rivoluzione per la giustizia che voi avete cominciato e poi fermato a mezza via. Qui nell'A-Io hanno meno paura di me, perché hanno dimenticato la rivoluzione. Qui non credono più ad essa. Qui pensano che quando il popolo può possedere abbastanza cose, è contento di vivere in prigione. Ma io non lo crederò mai. Io voglio che i muri cadano. Io voglio la solidarietà, la solidarietà umana. Voglio il libero scambio tra Urras e Anarres.
Ursula K. Le Guin
Non mi fido abbastanza di te da permetterti di avvicinare i denti al mio uccello.” Colin ringhiò, agitando il capo per mostrargli quanto gli dispiacesse. «Va bene. Ci penseremo più avanti.» Taron lo baciò di nuovo, come se volesse dimostrargli che non aveva problemi ad avere i suoi denti sulla sua lingua, però. Colin non poté più tenergli il muso. Andava bene così. Forse le circostanze non erano quelle ideali, ma provare a scappare in quel momento sarebbe stato troppo rischioso e stupido. Taron, come tutti gli uomini, aveva dei punti deboli, e lui li avrebbe sfruttati per guadagnarsi la sua fiducia. A quel punto ne avrebbe approfittato per fuggire. Dopotutto, non desiderava un anno sabbatico?
K.A. Merikan (Wrong Way Home)
«Naturalmente non importa il suo aspetto... non f-fa niente... ma era un b-bambino così carino... sempre stato un bel ragazzo... e s-stava per sposarsi!» «Cosa vuol dire?» gridò Fleur all’improvviso. «Perché disce che stava per sposarsi?» La signora Weasley alzò il viso coperto di lacrime, stupita. «Be’... solo che...» «Ponsa che Bill non mi vuole più?» continuò Fleur. «Ponsa che per colpa di quei morsi scesserà di amarmi?» «No, non volevo dire...» «E invesce mi amerà!» esclamò Fleur, ergendosi in tutta la sua altezza e gettando indietro la lunga chioma argentea. «Sci vuol altro che un uomo lupo per impedir a Bill di amarmi!» «Be’, sì, ne sono certa» balbettò la signora Weasley, «ma pensavo che forse... visto come... come lui...» «Ponsa che io non lo volio più? O forse lo spera?» incalzò Fleur, le narici dilatate. «Cosa importa il suo aspetto? Io sono abbastonsa bella per tutti e due! Tutte quelle scicatrisci sono il segno del courage di mio marito! Fascio io!» aggiunse con forza, spingendo da parte la signora Weasley e strappandole di mano l’unguento. La signora Weasley si appoggiò al marito e guardò Fleur curare le ferite di Bill con un’espressione assai curiosa. Nessuno disse nulla; Harry non osò muoversi. Come tutti gli altri, stava aspettando l’esplosione. «La nostra prozia Muriel» esordì la signora Weasley dopo una lunga pausa, «ha un diadema molto bello, fatto dai goblin, e sono sicura che te lo presterà per le nozze. È molto affezionata a Bill, sai, e il diadema starà benissimo coi tuoi capelli». «Grazie» ribatté Fleur, rigida. «Sono scerta che sarà delisioso». E poi – Harry non capì come era successo – le due donne si stavano abbracciando, in lacrime.
J.K. Rowling (Harry Potter and the Half-Blood Prince (Harry Potter, #6))
Sono un succubo. Sono una vampira che invece di succhiare sangue si nutre di sesso, e se non mi nutro assorbo l'energia di Damian e di Nathaniel, col rischio di ucciderli. Io stessa morirei senza nutrirmi. Credo che Jean-Claude possa proteggere se stesso e Richard da me. Nonostante questo, potrei ucciderci tutti se non imparassi ad amministrare il mio triumvirato di potere.
Laurell K. Hamilton (Danse Macabre (Anita Blake, Vampire Hunter, #14))
«Benissimo. Il tuo peccato è la lussuria, Anita, cioè lo stesso del tuo master e di tutti i suoi vampiri.» Scossi la testa, sentendo un sorriso sgradevole incurvarmi le labbra. Lo stesso sorriso che lascia freddi i miei occhi e di solito significa che sono davvero incazzata. «No, non è questo il mio peccato. Non è quello più vicino e più caro al mio cuore.» «E qual è allora il tuo peccato?» «L'ira, Malcom. L'ira.»
Laurell K. Hamilton (Harlequin)
«Allora perché sei qui?» chiese Micah. «Sono stanco di scappare da me stesso.» Non mi parve una risposta, benché Richard sembrasse pensarla diversamente. Comunque sentii Micah annuire dietro di me. «Smettila di scappare», disse il mio Nimir-Raj. «Non sono sicuro di sapere come fare.»
Laurell K. Hamilton (Harlequin)
A mio parere, chi è volutamente privo di immaginazione vede più mostri. Spesso ha più paura.
J.K. Rowling
Amnesty mobilita migliaia di individui che non hanno mai subito la tortura o la detenzione a causa delle proprie idee e chiede loro di agire per conto di chi invece ne è stato vittima. Il potere dell'empatia umana, quando si concretizza nell'azione collettiva, riesce a salvare vite e liberare prigionieri. Un numero enorme di persone normali, il cui benessere e la cui sicurezza sono garantiti, si uniscono per salvare gente che non conoscono e che non incontreranno mai. Partecipare nel mio piccolo a quel risultato è stata una delle esperienze che più mi hanno ispirata e resa umile nella vita.
J.K. Rowling
Le pareti del mio appartamento merdoso sembrano richiudersi su di me. Le droghe non sono più sufficienti per attenuare il dolore. Il pensiero di vivere in questo modo ancora per un altro giorno è un’agonia. L’unica cosa che mi ha impedito di prendere una lametta e trascinarla sui miei polsi è stato proprio Inked. Non capisco perché, ma a lui importa se vivo o muoio. O, almeno, così sembra. Per una qualche inspiegabile ragione non voglio deluderlo. Voglio trovare un modo per uscire da questo pozzo di disperazione, piuttosto che soccombervi dentro. Ma, cazzo, se non sembra uno degli ostacoli più insormontabili. Sono come un ragno in un lavandino, che lotta per un appiglio, ma che inevitabilmente viene tirato giù nello scarico
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
Il morso tagliente dell’ago che buca la mia pelle è una scarica di per sé. Il mio corpo vibra di desiderio per le endorfine che sto per ricevere. Aspiro, il cuore che martella quando uno spruzzo di sangue appare nella siringa. Poi spingo giù il pistone fino alla fine, la mia testa che ciondola all’indietro mentre l’euforia mi colpisce con la forza di mille orgasmi. Vivo per questo momento. L’unico secondo di meraviglia in cui il mio cervello si inebria delle belle sensazioni che mi danno le sostanze chimiche. Tutto il resto della mia vita sparisce, anche se solo per poco. Mi distendo sul materasso logoro e lascio che la sensazione di galleggiamento mi trasporti via. Ondate pacifiche di estasi mi portano in un mondo diverso. Un mondo in cui non ho mai usato il mio corpo per poter pagare una dipendenza. Un mondo in cui non ho mai dovuto vivere in auto e supplicare per un po’ di cibo. Un mondo in cui sono qualcuno e non qualcosa. È incredibile come le droghe ti facciano avere certe idee assurde
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
Phoenix: Ucciderei per un biscotto con le gocce di cioccolato in questo momento. Inked: Comprali. Phoenix: Uff, non posso. Niente soldi. Il mio ragazzo prende i soldi per la roba e poi si lamenta che non c’è da mangiare in casa. Inked: Odio sapere come ti tratta. Sei così divertente e fantastico. Sei una delle mie persone preferite in tutto il mondo. Voglio che tu sia felice e al sicuro. Voglio sapere che si prendono cura di te. Phoenix: Smettila, così mi fai piangere. È questa la mia vita, Inked. Inked: Non deve esserlo per forza. Raccontami un tuo sogno. Se potessi avere qualunque cosa al mondo? Phoenix: Una montagna di biscotti con le gocce di cioccolato :) Inked: Furbone
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Sono orribile. Nessuno mi vorrà mai in questo stato.» Ammetto la mia paura, gli occhi rimangono in basso. Non riesco a guardare Adam durante il mio piagnisteo. Ne sono già abbastanza consapevole. Lui entra nel mio spazio personale e mi costringe ad alzare il viso, così da non poter evitare il suo sguardo. Col dito indice traccia una linea sul mio braccio, accarezzando attentamente ogni centimetro di pelle cicatrizzata. «Sei perfetto. Chiunque sarebbe fortunato a stare con te, a toccarti.» Un brivido di piacere corre giù per la mia spina dorsale al suo tocco gentile e alle parole dolci. Di certo vuole solo essere carino. Non può voler dire che lui vorrebbe toccarmi. Non nel modo in cui vorrei, in ogni caso. «Perché sei così gentile con me?» «Perché…» Sembra avere difficoltà nel rispondere. «Perché ti ricordo Johnny?» chiedo, con voce tremante. Adam sembra colpito, come se lo avesse appena investito un secchio d’acqua. Ritira la mano e fa un passo indietro per darmi spazio. «Sì, è per Johnny,» concorda. «Vuoi ballare ancora un po’ o sei pronto per tornare a casa?» «Sono piuttosto stanco.» Annuisce e piega la testa accennando al parcheggio. Mi spingo via dal muro e lo seguo, provando a non farmi soffocare dalla delusione
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
Non sono mai stato così ossessionato da un bacio prima d’ora, ma il mio cervello è come un disco rotto ultimamente. Inconsciamente, sento che mi sto avvicinando e, con mia sorpresa, anche Adam lo sta facendo. L’approccio da parte di entrambi è lento e misurato, come se temessimo di far paura all’altro. Il suo alito odora di cioccolata mentre si avvicina al mio viso e le mie mani iniziano a tremare. Invio una muta preghiera a qualunque divinità che mi venga in mente perché Adam torni in sé solo dopo aver avuto modo di baciarlo e sapere cosa si provi, almeno per un paio di secondi. Quando le sue labbra si poggiano finalmente sulle mie, è come se una scarica elettrica corresse per tutte le mie terminazioni nervose. Poi, emette un suono sommesso, apre le labbra e il cuore quasi mi esplode fuori dal petto. Il bacio è dolce e cauto, con la sua lingua che passa sulle mie labbra, cercando di entrare. Apro la bocca per lui senza esitazione, avvolgendogli le braccia attorno al collo, schiacciandomi su di lui. Sembra che la mia pelle sia l’unica in grado di contenermi, impedendomi di scoppiare in milioni di fasci di luce. Le sue mani scorrono con dolcezza sul mio corpo. Non nel modo rude e pretenzioso a cui sono abituato, ma con reverenza. Ogni suono ansimante che esce dalle sue labbra scava nel mio cuore per trovare dimora. Adam allontana le labbra dalle mie e gemo in protesta. Posa la sua fronte sulla mia, ed entrambi cerchiamo di riprendere fiato.
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Scusami. Dio, è stato inappropriato,» si lamenta, con tono addolorato. «No.» Mi aggrappo disperatamente al davanti della sua maglietta, non volendo che si allontani. «Ti prego, non dirmi che il momento migliore della mia vita è stato un errore.» «Sei un mio impiegato, ne hai passate tante e ti stai ristabilendo solo ora,» ribatte debolmente Adam. «Non mi interessa. Ti prego, Adam, dammi una possibilità. Dai a noi una possibilità.» Non so cosa mi renda così spavaldo, ma adesso che ho avuto un assaggio di cosa si prova ad avere qualcuno che si preoccupa per te, non posso lasciarlo andare, non senza lottare. «Okay,» sussurra lui dopo un secondo e io quasi piango per il sollievo, prima di arrampicarmi sul suo grembo e baciarlo di nuovo
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Sei sicuro di aver bisogno di portarmi a un appuntamento, prima?» lo provoco, ruotando i fianchi per strofinare il culo sul suo uccello sempre più duro. Adam geme piano e solleva i fianchi contro di me. «Sì, ho bisogno di portarti a un appuntamento prima, perché te lo meriti. Non sei solo un posto in cui voglio infilare il mio cazzo, sei una persona importante per me. Voglio fare le cose nel modo giusto.» Sento la gola stringersi e i miei occhi iniziano un po’ ad appannarsi. Incapace di formulare una risposta, avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo tiro nell’abbraccio più forte che riesco a dargli. Le sue braccia sono solide intorno alla mia vita mentre ricambia l’abbraccio, il suo alito caldo che mi solletica il collo, il suo tocco che riempie il mio corpo di un calore pacifico che non ho mai sentito prima
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Sai, non sei costretto a fare tutto ciò.» «Perché non dovrei?» chiede. «Sto solo…» Adam mi zittisce con un bacio. «Sei meraviglioso. Sei un combattente. Tu, Lennox Dalton, sei il mio eroe.» «Stai zitto, abbiamo già deciso che se qualcuno deve essere un eroe, quello sei tu,» ribatto, cercando di nascondere il bruciore agli occhi. «Tu puoi essere l’eroe e io la tua spalla,» suggerisce.
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Beh, è diventata seria l’atmosfera,» ride Adam. «Momento battuta. Come si fa a far piangere un idraulico?» «Come?» «Gli uccidi la famiglia.» «Oh mio Dio.» Cerco di non ridere e fallisco miseramente. «Le tue battute sono pessime.» «Già, ma ti piaccio lo stesso.» «Che Dio mi aiuti, ma è vero.» L’ago smette di vibrare per un secondo e sento una veloce pressione delle labbra di Adam dietro la mia spalla, prima che si rimetta al lavoro
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
Non sono sicuro di quanto tempo abbia passato a stare sdraiato godendomi la sensazione di averlo tra le mie braccia, immaginando come potrebbe essere il nostro futuro non appena raccoglierò il coraggio di dire al mio migliore amico che gli ho mentito per anni. Nox, però, ne vale la pena. Vale qualunque cosa io possa perdere per tenerlo con me. E se dovrà essere per tutta la vita, mi assicurerò che lui sia consapevole di ciò che vedo io in lui.
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Ti amo, Nox, puoi dirmi qualunque cosa. Si tratta della stronzata dello stalker? O hai difficoltà con la tua dipendenza?» «Tu mi ami?» chiedo meravigliato. «Certo che ti amo.» «Pensavo…» Faccio un respiro profondo e poi espiro, prima di guardarlo finalmente negli occhi. «Pensavo che lo avessi detto per via del sesso, l’altra sera.» Adam continua a sembrare confuso per diversi secondi, prima di comprendere. «Oh, no, uccellino.» Mi stringe ancora più forte. «Mi dispiace di averti fatto dubitare, ma tu sei importante per me. Tu, non il tuo corpo e non il sesso.» Sento un nodo che mi chiude la gola. Come può tutto ciò essere reale? Come può un uomo come lui provare questo per me? «Cosa c’è che non va?» chiede Adam, tirandomi su il mento così che possa guardarlo di nuovo. «Puoi avere di meglio, rispetto a me. Forse pensi di amarmi adesso, ma in futuro…» «Lennox Dalton, ascoltami bene.» Il suo tono deciso mi invia un brivido lungo la schiena. «Te lo ripeterò finché non mi crederai: tu sei incredibile. Potrai aver avuto un inizio difficile nella tua vita, ma è questo che ti rende meraviglioso. Amo ogni cicatrice e ogni imperfezione sul tuo corpo, perché mostrano la tua forza e il tuo coraggio. Ci sono molte persone là fuori che sono false e vuote, sono superficiali. Tu hai profondità e sostanza. Riesci ad avere senso dell’umorismo e una prospettiva luminosa alla faccia di tutto il resto. Tu sei il mio eroe.» «Ti amo.» È tutto ciò che riesco a dire prima di affondare la faccia di nuovo sul suo petto. Le braccia di Adam sono una presenza solida e calda intorno a me; sono la mia àncora
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
Inizio immediatamente a dimenarmi e a scalciare, ma non riesco a contrastare chiunque sia l’uomo che mi sta trascinando verso il vicolo isolato. Rifiuto di credere a ciò che il mio cervello in panico mi dice, mentre ho difficoltà a respirare per il braccio che preme sulla mia trachea. Non può essere Harrison. Non può essere Harrison. La mia testa galleggia e mi affanno invano. Per la seconda volta in meno di due anni, sono certo di stare per morire. La differenza è che questa volta voglio disperatamente vivere
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Scusami se ti ho mentito. Mi porto dentro questo senso di colpa da tanti anni. È stata una spirale. Ogni giorno che non ti dicevo la verità, diventava più difficile. Non ho mai voluto farti del male.» «Lo so.» Gage mi dà una pacca sulle spalle. «Dimentichiamocene. Ti voglio bene, amico, voglio che tu sia felice e sono contento che tu abbia trovato il ragazzo giusto per te.» «Grazie.» «Credo sia meglio che trovi un posto dove stare, no?» dice con tristezza, tirandosi indietro dall’abbraccio. «Cosa? Perché?» «Tu e Nox siete una coppia a tutti gli effetti, ormai. Non hai bisogno di me tra i piedi. È arrivato comunque il momento. Mi sono appoggiato a te per troppo tempo, meriti di avere una vita che non giri intorno al tuo migliore amico depresso.» «La mia vita girerà sempre intorno al mio migliore amico depresso,» ribatto. «Nah, hai il tuo uomo, adesso. Vai e sii felice. Sarò sempre qui, cercherò soltanto di sostenermi da solo, per una volta»
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Ti ho desiderato dal momento in cui ti ho visto,» sussurrò Tank, proprio prima di mordergli il collo. Clover restò a bocca aperta, euforico per quella confessione. Si sentì al settimo cielo. Tank non era il genere di uomo che parlava a sproposito. Diceva qualcosa solamente quando ci credeva sul serio. Gli massaggiò le spalle ampie, sconvolto dall’emozione travolgente nella voce dell’amante mentre l’eccitazione tra di loro cresceva sempre di più, come un’onda pronta a colpire la costa. Non si trattava di uno scambio. La passione tra di loro era genuina, e lui aveva smesso di fingere che fosse vero il contrario. Se Tank era sincero con lui, allora aveva intenzione di accogliere tutto ciò che quel ragazzone era disposto a dargli. Gli massaggiò i muscoli imponenti delle braccia e disse: «Potresti schiacciarmi, ma so che non lo farai mai.» Gemette quando sentì le molle arrugginite del materasso sotto di loro. «Adoro che tu sia così grosso. Mi fa sentire protetto.» «Oppure schiacciato da un macigno,» rispose Tank con voce roca, spingendo lentamente i fianchi. «Voglio venire su di te per impregnarti del mio profumo fino a domani sera.»
K.A. Merikan (Their Bounty (Four Mercenaries, #1))
«Posso imparare, se mi concederai un’occasione. Io… voglio restare. Con te. Con tutti voi. Siete gli unici in grado di proteggermi.» Clover lo guardò dritto negli occhi, le labbra tremanti. «Per favore, non costringetemi ad andare via. Non ho mai conosciuto dei ragazzi come voi. Siete sempre pronti a guardarvi le spalle.» Drake prese un respiro profondo, perso per un momento in quello sguardo ammaliante. «Che cosa saresti disposto a imparare? Uccideresti se necessario?» chiese, anche se la barriera che aveva costruito con tanta attenzione cominciava già a cedere. Era quello che aveva cercato di evitare… avvicinarsi troppo fino a cadere vittima dell’incantesimo di Clover, ma ormai erano così vicini da potersi toccare e quegli occhi pieni di lacrime stavano guardando proprio lui, attirandolo con la promessa che Clover era disposto a imparare il necessario, che non voleva concedere il suo corpo solamente in cambio di protezione. «Non voglio diventare un assassino,» sussurrò Clover, versando un’ultima lacrima. «Ma voglio essere pronto. Sono stanco di essere debole. Non sarò mai come Tank, ma forse posso sfruttare il mio corpo, anche se minuto. Non mi va di avere sempre paura ma… ho bisogno di una guida.»
K.A. Merikan (Their Bounty (Four Mercenaries, #1))
«Assicurati di mettere tutto a posto dopo, quando avete finito,» urla e poi il suono della porta della sua camera che si apre e si chiude echeggia, e siamo di nuovo da soli. «Siamo nei guai per aver fatto casino in soggiorno?» chiede Zade timidamente. «È il mio coinquilino, non mio padre.» «È un peccato, aveva una specie di voce sexy da ‘papà deluso’.» Rido perché non ho intenzione di discutere su quanto sia sexy Nash col mio… beh, qualunque cosa sia Zade
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
«Mi sono comportato un po’ di merda con Nash ieri sera. Mi sono sentito in colpa quando l’ho baciato, perché non volevo ferirti, così… beh, diciamo che sono scappato da lui. Mi aveva appena confessato che poteva essere bisessuale e io l’ho abbandonato, proprio come temeva che avrei fatto.» «Va bene, ora ti farò il caffè da portare via, poi andrai all’Heathens e troverai il tuo uomo, e chiarirai le cose con lui,» dice Zade con autorità. «Pensavo che fossi tu il mio uomo,» scherzo, pizzicandogli una natica. «Lo sono.» Avvolge un braccio intorno alla mia vita e mi tira a sé, baciandomi fiero. Le parole ‘ti amo’ sono sulla punta della mia lingua, ma mi sembra troppo presto. Così lo bacio più intensamente lasciando che sia il mio corpo a esprimere ciò che la mia mente non riesce ancora a dire.
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
Il mio corpo trema e ho i nervi a fior di pelle quando arrivo all’Heathens Ink. E se avessi combinato un casino ieri sera e adesso Nash non volesse più riparlarne? E se Nash non fosse così entusiasta all’idea come lo è Zade e volesse farmi scegliere? Come potrei? Ora che Zade mi ha sventolato in faccia l’idea di averli entrambi, la sento come una necessità. Non voglio accontentarmi di avere solo metà del mio cuore. Durante la lunga notte di riflessione, mi sono reso conto di quella che è la verità: Nash e Zade sono due metà del mio cuore
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
«Tre anni fa hai comprato questo letto in previsione del momento in cui saresti stato abbracciato nello stesso momento da me e un marine, dopo che ti abbiamo praticamente infilzato come uno spiedo tra noi due?» scherza Nash. «Hai perfettamente ragione.» «Ex marine,» lo corregge Zade, stringendo la presa sulla mia vita. Io e Nash ridacchiamo. Due paia di labbra si posano sul mio viso e poi sento uno schiocco di baci tra Zade e Nash. Caro Dio, sul serio… ottimo lavoro. Con amore, Royal. Amen.
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
«Stai bene?» chiede Royal. «Sì, è molto bello essersene liberati. Senza nascondersi o mentire.» «Ti amo,» sussurra Zade, le sue labbra sul mio collo, le sue mani che scorrono sul mio torace. «Mi ami?» La mia voce vacilla per lo sforzo di suonare naturale. Non mi ero reso conto, fino a questo momento, di quanta paura avessi a innamorarmi di Zade e che lui potesse amare solo Royal. «Certo che ti amo.» Zade mi fa girare su me stesso e mi guarda negli occhi, come se stesse cercando qualcosa. «Davvero non lo sapevi?» Scuoto la testa e sostengo il suo sguardo. «Oh, amore, vieni qui.» Mi avvicina a sé e preme le sue labbra sulle mie in un bacio così dolce da far male al petto. Le nostre lingue si mescolano in una danza lenta e sensuale, le sue braccia mi circondano come se mi tenessero ancorato alla Terra. «Amo il fatto che tu sia gentile e premuroso. Amo che tu sia a tuo agio con te stesso. Amo il fatto che tu ti prenda cura di me e di Royal, che ti sia buttato a capofitto nel prenderti cura di Liam. Sei meraviglioso, sexy, dolce e assolutamente perfetto. Come potrei non amarti?» «Ti amo anch’io,» riesco a dire, anche se le sue parole mi hanno lasciato quasi senza fiato. Le braccia di Royal si avvolgono intorno a me da dietro e poi affonda il viso tra le mie scapole. «Amico, pensavo che il tuo amore per il C dovesse rimanere un segreto,» esclama Liam, entrando in cucina. «Non più, ho confessato tutto a mia madre e non mi interessa di come lo verranno a sapere gli altri.» «Forte,» dice il ragazzo con un sorriso. Alla fine, tutti e tre ci separiamo, ma prendo subito le loro mani. «Muoio di fame, andiamo a vedere come sta procedendo col cibo,» suggerisce Royal. Questa volta, quando ci dirigiamo in giardino, ho entrambi i miei uomini accanto, mano nella mano… nella mano. Ed è maledettamente bello
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
«Dio, Thane,» geme Madden, con le dita che affondano sul mio culo mentre cerca di togliermi le mutande. «Ho bisogno di te. Ti prego.» Ho bisogno di te. Esistono delle parole più belle nella nostra lingua? E quando sono pronunciate in una preghiera sussurrata, è impossibile negarsi
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
Se fossi Thane, dove metterei le medicine del mio ragazzo? Una grande vergogna si trasforma in prurito sulla mia pelle quando mi guardo attorno e vedo il flacone dell’ossicodone sopra il comò. Non l’ha nascosto, perché si fidava del fatto che non l’avrei preso. Voglio essere la persona che lui pensa che io sia. Voglio essere forte e capace di affrontare tutto quanto. Voglio essere meritevole di tutto l’amore che Thane ha da dare. Ma nessuno di quei desideri è abbastanza da impedirmi di afferrare il flacone come se fosse una manna dal cielo. Mi ci vogliono tre tentativi per aprirlo, a cause del tremore alle mani. Non appena alcune piccole pillole bianche rotolano sul mio palmo, faccio un sospiro di sollievo. La parte di me che è abbastanza forte da resistere è relegata in un angolo silenzioso del mio cervello, incapace di fermare ciò che il resto di me vuole così disperatamente. Metto tre pillole in bocca e le ingoio a secco. Nel momento in cui le mando giù, esalo un sospiro dal profondo del petto. Che cosa ho fatto? Thane si fidava di me. Adam si fidava di me. Una voce sinistra in fondo al mio cervello sussurra che sarebbe meglio prenderle tutte. Farebbe sparire il dolore per sempre. Non dovrei affrontare la delusione negli occhi di Thane o di Adam quando scopriranno che ci sono ricaduto. Potrei finalmente dormire. Prima di rendermene conto, ingoio una manciata di pillole mentre le lacrime scorrono liberamente sul mio viso. Non voglio più sentire dolore, non voglio più sentire niente
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Penso che tu sia molto più sexy di Charlie Hunnam.» Madden ride e mi bacia sulla guancia. «Sei proprio un coglione.» «Non è vero,» protesto, afferrandolo per la vita e portandolo sul mio grembo. «Scommetto anche che succhi il cazzo meglio di lui.» «Questo perché lui è così bello che non ha bisogno di succhiare il cazzo a nessuno, la gente si mette in fila per succhiare il suo.» «Se questo è il tuo modo di dirmi che vuoi smettere di succhiarmelo per sempre…» «Cavolo no, adoro il tuo cazzo quando si ingrossa nella mia bocca.» Madden afferra la mia erezione attraverso i boxer e la accarezza. «Infatti…» Si mette in ginocchio e conferma la sua tesi con entusiasmo. Ed è così che passiamo il nostro primo giorno di nuovo insieme: a guardare Netflix e a farci pompini a turno, finché le nostre palle non sono vuote e secche. Miglior. Giorno. Di. Sempre
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
Harry prese la lettera. Era indirizzata a lui. Strappò la busta ed esclamò: «È di Sirius!» «Cosa?» chiesero Ron e Hermione eccitati. «Leggila ad alta voce!» Caro Harry, spero che questa lettera ti venga recapitata prima che tu arrivi dai tuoi zii. Non so se sono abituati alla posta via gufo. Io e Fierobecco siamo in clandestinità. Non ti dirò dove, nel caso che questo messaggio finisca nelle mani sbagliate. Ho qualche dubbio sull’affidabilità del gufo, ma è il migliore che ho trovato, e sembrava impaziente di affrontare la missione. Credo che i Dissennatori mi stiano ancora cercando, ma non hanno alcuna speranza di trovarmi qui dove sono. Sto progettando di farmi vedere al più presto da alcuni Babbani, molto lontano da Hogwarts, di modo che venga tolta la sorveglianza al castello. C’è una cosa che non sono riuscito a dirti nel nostro unico breve incontro. Sono stato io a mandarti la Firebolt... «Ah!» esclamò Hermione trionfante. «Visto? Te l’avevo detto che era lui!» «Sì, ma non l’aveva affatturata, vero?» disse Ron. «Ahia!» Il gufetto, che ora tubava allegramente nella sua mano, gli aveva beccato un dito in quello che a suo parere era un gesto di affetto. Grattastinchi ha portato l’ordine all’Ufficio Gufi per conto mio. Ho usato il tuo nome, ma ho dato disposizione di prelevare il denaro dal sotterraneo numero 711 della Gringott, il mio. Prendila come dono del tuo padrino per tutti i tuoi tredici compleanni. Voglio anche chiederti scusa per lo spavento che temo di averti fatto prendere quella notte dell’anno scorso, quando te ne sei andato dalla casa dei tuoi zii. Speravo solo di poterti vedere per un attimo prima di intraprendere il viaggio verso nord, ma credo di averti fatto paura. Accludo un’altra cosa per te, una cosa che credo renderà più piacevole il tuo prossimo anno a Hogwarts. Se hai bisogno di me, manda un messaggio. Il tuo gufo mi troverà. Ti scriverò presto. Sirius Harry guardò con ansia dentro la busta. C’era un altro foglio di pergamena. Lo lesse in fretta e all’improvviso si sentì caldo e soddisfatto come se avesse inghiottito una bottiglia di Burrobirra bollente in un sol sorso. Io, Sirius Black, padrino e tutore di Harry Potter, con la presente gli concedo il permesso di visitare Hogsmeade nei finesettimana. «A Silente basterà!» disse Harry allegramente. Guardò di nuovo la lettera di Sirius. «Aspettate! C’è un poscritto...» Ho pensato che il tuo amico Ron potrebbe essere felice di tenersi questo gufo, visto che per colpa mia non ha più un topo.
J.K. Rowling (Harry Potter and the Prisoner of Azkaban (Harry Potter, #3))
«Salta su.» Ethan rise e si arrampicò sulla sua schiena. «Mio principe azzurro.» Le stava provando tutte per riuscire a rilassarsi un po’ e le battute sembravano funzionare alla grande. Ma anche quella schiena forte così vicina a lui aiutava. Robert aveva un profumo così buono e pareva che non gli importasse che Ethan stesse spargendo brillantini su tutto il suo completo. «Vivo per servire,» disse Rob iniziando a salire con lentezza le scale dalla balaustra di vetro. «Sarà strano, ma questa cosa mi eccita.» Ethan rise e lo strinse più forte. Una parte dell'attrazione veniva dal modo in cui Rob stava mettendo in mostra la propria
K.A. Merikan (Diary of a Teenage Taxidermist)
«È meglio la musica pop, ha un ritmo migliore per tenere il passo,» preciso. «Come dici tu, principessa.» Madden scoppia a ridere di nuovo. Non posso nemmeno arrabbiarmi con lui mentre si diverte così tanto. Posso solo immaginare quanto si divertirà il giorno in cui mi beccherà a cantare a squarciagola un po’ di Britney sotto la doccia. «It’s Britney bitch.» Scuoto la testa di lato come se stessi spostando dei capelli lunghi e vaporosi e Madden ride così forte che quasi cade dalla sedia. Mi lancio in avanti per tenerlo, così che non si faccia più male di quanto senta già. «Potresti essere la mia nuova persona preferita,» dichiara, una volta ripreso fiato. Il calore si diffonde nel mio petto. «Anche tu.»
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Sei al sicuro, te lo prometto. Io ti salverò sempre,» gli assicuro, le mie braccia che si stringono intorno a lui. Il respiro di Madden si ferma e mi stringe di rimando, guardando verso di me con speranza e desiderio. «Fai sparire il dolore, Thane?» supplica, le sue dita che tirano i peli del mio petto mentre si avvicina. «Come, dolcezza? Dimmi come e ti darò qualunque cosa.» Voglio che lui capisca che so cosa sta chiedendo, ma non posso permettermi di fraintendere. L’ultima cosa di cui Madden ha bisogno è che io faccia una mossa non gradita, mentre è fisicamente ed emotivamente vulnerabile. La sua risposta arriva con le sue calde labbra sulle mie. Mi blocco per la sorpresa, mentre mi godo l’assalto di Madden ai miei sensi. Mi ci vuole una frazione di secondo perché il mio cervello e il mio corpo si adattino a quel momento. Apro le labbra e affondo il bacio, concedendomi di sentire tutte quelle cose che avevo messo da parte dopo la sparatoria
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Davvero non avete problemi con il fatto che vostro figlio è gay?» chiedo. Mi rendo conto che non tutti i genitori sono come i miei, ma nella mia esperienza, nel migliore dei casi, i genitori hanno per la cosa una sorta di accettazione scomoda e rancorosa. «Ma certo che no, perché dovremmo?» Barbara sembra sorpresa e offesa che io lo abbia anche solo chiesto. «Beh, sono sicuro che speravate che avrebbe sposato una brava ragazza e che vi avrebbe dato un sacco di nipoti. E all’improvviso vi sta facendo conoscere il suo ragazzo. Questo sarà un po’ uno shock per voi, no?» «È stata una sorpresa, è vero,» confida. «Ma ci interessa solo che Thane sia felice. Anche se mi piacerebbero comunque dei nipoti.» Agita le sopracciglia nella mia direzione e ridiamo entrambi. «Forse un giorno.» Sorride al mio tono nostalgico e torniamo al silenzio confortevole, interrotto dalle risate mentre guardiamo la serie.
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
Perfino dopo otto anni, non riesco a non pensare a Johnny senza che mi si formi un nodo in gola, o che gli occhi mi si riempiano di lacrime. Nemmeno Gage l’ha mai superata. È diventato il fantasma della persona che era, seguendo la corrente senza vivere davvero. Rivolgo lo sguardo al mio migliore amico sul divano accanto a me. Darei di tutto per vederlo di nuovo felice. Mi chiedo se esista qualcuno al mondo capace di donare di nuovo il sorriso al suo volto
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Sei veramente entrato in casa mia e hai iniziato casualmente a costruire un fortino nel mio soggiorno?» Ed ecco di nuovo quel sorrisetto. Deve averla fatta franca un sacco di volte quando era piccolo. «Cavolo, sì che l’ho fatto. Ho portato anche degli snack e dei film horror.» «Mi vuoi sposare?» «Certo, perché no? Ci conosciamo da un paio d’ore ormai»
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
«Allora, posso invitarti a un vero appuntamento domani?» chiede, quando lo accompagno alla porta. «Oh, domani non va bene. Sto cercando di apparire in qualche modo irraggiungibile, quindi giovedì sarebbe meglio.» Zade scuote la testa e sorride, ma non ribatte. «Giovedì sia.» Si avvicina per rubare un altro bacio e il mio stomaco si elettrizza di nuovo al contatto. È questa la chimica di cui si parla? Credo di non aver mai avuto questa intensa attrazione per nessuno se non per Nash
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
Quando alla fine arriviamo all’auto, Royal mi rivolge un sorriso provocante. «Ti inviterei a casa mia, ma, sfortunatamente, sei riuscito a guadagnare solo ventitré punti.» «Pensavo di averne accumulati solo diciassette.» «Questo è il miglior appuntamento che io abbia mai avuto; vale sei punti.» «Ma davvero?» Mi avvicino, intrappolandolo contro la macchina. Il suo respiro soffia sulle mie labbra, odora di birra e sigarette, il che è molto più attraente di quello che dovrebbe essere. Si passa la lingua sulle labbra, bagnandole, e la mia resistenza è giunta al termine. Gli poso una mano sul retro del collo e lo trascino verso di me senza tante cerimonie. Royal geme contro le mie labbra quando ci tocchiamo. Ogni cellula del mio corpo prende vita mentre le sue labbra si schiudono, inducendomi ad approfondire il bacio. Quando spingo la lingua dentro la sua bocca, la sua è lì ad aspettarmi. Lunghi ed estasianti baci, che aumentano in fretta mentre lo tengo premuto contro il fianco della sua auto, coprendo il suo corpo col mio. La sagoma dura della sua erezione si allinea alla mia e Royal spinge i fianchi verso di me. Con grande sforzo, mi costringo a staccare la bocca dalla sua. Mi godo la vista delle sue labbra gonfie, delle sue pupille dilatate e del respiro affaticato. «Questo dovrà valere almeno due punti.» Royal annuisce e cerca le sue chiavi in tasca. «Casa mia?» «Visto che io non ne ho ancora preso una, sì,» concordo con una risata. «Giusto, scusa. Mi hai strapazzato il cervello»
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
«Allora, com’è avere due ragazzi?» chiede, appena abbiamo i nostri drink. «Eccitante, fantastico, perfetto, trascendentale…» «Va bene, ho capito,» ride, interrompendo la mia lista di superlativi. «Sul serio, però, non è… per niente strano?» «Capisco come pensi possa essere, ma, onestamente, è tutto ciò che non sapevo di volere. Lo sai, ho amato Nash per tutta la vita, ma adesso che è il mio ragazzo, invece che il mio migliore amico, è come se fosse tutto un altro livello d’amore che non avrei mai pensato potesse essere possibile. Tipo, il pensiero di non averlo mi toglie il fiato. E, Zade, Dio, lo amo allo stesso modo. È così fantastico e divertente, è il mio complice di marachelle. Sono come due metà di una moneta perfetta e sexy. Ah, scusa, parlo così tanto, ma non riesco nemmeno a spiegare quanto mi rendano felice.» «Lo capisco,» mi rassicura Madden, con un sorriso consapevole. «È come mi fa sentire Thane. Credevo di aver amato degli uomini in vita mia, ma quello che ho provato in passato non si avvicina neanche lontanamente a quello che sento per lui.» «Sono felice per te, amico.» Metto un braccio intorno alla sua spalla e gli do un abbraccio. È bello vedere Madden felice e di nuovo in salute, dopo che ci ha fatto prendere un bello spavento. «Anch’io per te,» dice, appoggiando la testa sulla mia spalla e stringendosi all’abbraccio
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
«Ci sposeremo presto,» annuncia Madden. Tutti irrompono in esulti e congratulazioni. «È una cosa bellissima. Posso aiutarvi a organizzare il matrimonio?» chiede Dani. «Ma certo,» accetta Madden. «Spero ancora di convincerlo a saltare tutta la fanfara e andare a Las Vegas,» dice di petto Thane. «Las Vegas sarebbe divertente,» concorda Zade. «Ti immagini noi a Las Vegas?» I suoi occhi si illuminano rivolgendomi la domanda. Nash grugnisce esasperato. «Cristo santo, dovrò prendere dei guinzagli per voi due, se andremo a Las Vegas.» «Oh, kinky,» provoca Zade, tirando Nash tra le sue braccia e mordendogli il collo. Mi intrufolo tra loro due, godendo di entrambi i miei uomini che mi stritolano in un abbraccio, e il mio cuore si gonfia di pura gioia. Non avrei mai pensato di provare così tanta felicità nella mia vita, ed è arrivata sotto forma di cose che non avrei mai pensato di chiedere. Mio fratello ci sorride dal divano su cui è seduto e dove sta parlando con Dani, i miei uomini si baciano sopra la mia testa e le risate dei miei amici riempiono la casa. La vita sapeva di cosa avessi bisogno meglio di quanto lo sapessi io, ed è assolutamente e complicatamente perfetto.
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
«Non ho mai baciato un pompiere.» Questa volta non beve e l’invito è evidente sui suoi occhi verdi. Senza pensarci troppo, mi trovo ad avvicinarmi, attratto da lui come una falena dalla luce. Madden mi raggiunge a metà strada, innegabilmente desideroso quanto me di esplorare l’attrazione che c’è tra noi. Le sue calde e morbide labbra si appoggiano sulle mie, e inviano una scarica lungo la mia colonna vertebrale. Ruggisco di disperazione, afferrandogli la nuca e approfondendo il bacio. Sa di cannella e di mele e di uomo. Geme dentro la mia bocca, intrecciando la sua lingua sulla mia. Mi tiro indietro di un millimetro, il respiro affannoso di Madden che invade il mio viso e mi manda i sensi in cortocircuito
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
Riesco a sentire gli occhi di Thane su di me, ma non dice nient’altro e non forza la questione, per cui gli sono grato. La mia mano freme per una matita. Quando le mie emozioni sono così caotiche, di solito uso la mia arte per elaborarle. Non posso. Quel coglione mi ha tolto la mia arte, forse per sempre. Poi, una familiare voglia crescente striscia sulla mia pelle. Thane ha buttato via il mio ossicodone o è ancora in camera da letto in questo momento? Ucciderei per un po’ di felicita, proprio in questo istante.
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Non l’ho fatto di proposito. Non completamente, in ogni caso. Ero solo così stanco. Volevo qualche minuto di pace dal tormento costante che c’è nel mio cervello. Non appena ne ho prese un paio, mi sono vergognato. Sapevo che mi avresti odiato. Sei un marine e un pompiere, sei un uomo incredibile e meriti molto di più di un cazzo di drogato di merda.» Il mio corpo è devastato dai singhiozzi e in un baleno mi ritrovo avviluppato tra le braccia di Thane. «Saresti dovuto venire da me. Non sapevo fosse così grave. Ti prego non lasciarmi così. Dio, Madden, ti amo così tanto, cazzo. Non farlo mai più.» Il davanti del camice dell’ospedale inizia a bagnarsi delle lacrime di Thane mentre affonda il viso nel mio petto e si aggrappa a me come se fossi una scialuppa di salvataggio. «Mai, lo prometto. Mi dispiace tanto. Mi spiace tanto, cazzo. Ti amo tantissimo anche io.» La sua bocca trova la mia mentre le nostre lacrime si mischiano, godo della sensazione di essere vivo e Thane, senza dubbio, che si assicura che io lo sia
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Ho bisogno di stare dentro di te,» dice, mentre mi toglie la maglietta e le sue mani esplorano lentamente il mio petto e il mio addome. Non è che non abbia mai toccato ogni parte di me prima d’ora, ma la reverenza nei suoi occhi è tale che è come se si trattasse della prima volta. Tremo per l’intensità del suo sguardo e annuisco, dandogli il mio consenso. Sì, voglio che mi prenda. Voglio che mi ricordi cosa si prova a essere vivi.
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Tu sei così fantastico e così bravo nel proteggermi e prenderti cura di me, che ho finito per contare troppo su di te. Mentre parlavo col mio terapista, l’altro giorno, ho capito che sono passato dalle cure di Adam alle tue, e ho volontariamente lasciato che accadesse. L’ultima volta che mi sono preso cura di me ero un barbone drogato. Non è un grosso complimento per essere un adulto. Ho bisogno di cavarmela da solo, almeno per un po’, così da sapere che ne sono in grado.» Thane rimane silenzioso per diversi secondi, prima di lasciar andare un lungo sospiro. «Lo capisco. Perché non me ne hai parlato invece? E perché non vieni a casa, se ti prometto che terrò sotto controllo il mio istinto di protezione?» «Lo voglio tantissimo. Ma tu sei come la mia dipendenza dalla droga. Non penso di poterne prendere una piccola dose senza andare fuori controllo.» «Quindi mi stai dicendo che il mio amore è la tua droga?» chiede Thane, e penso quasi che sia serio, finché non inizia a cantare la canzone di Ke$ha in un falsetto fin troppo alto. Riesco quasi a immaginarlo mentre agita i fianchi e alza le braccia sopra la testa, camminando e cantando. Il mio cuore si stringe per la nostalgia, anche se rido alle sue buffonate. «Ti amo, spero che potrai perdonarmi per questo.» «Probabilmente non dovrei dirlo, perché ti dà fin troppo potere in questa relazione, ma penso che potrei perdonarti qualunque cosa. Solo… mi assicuri che ti stai prendendo cura di te?» «Te lo assicuro. È meglio che vada,» dico, prima che cambi idea e dica a Thane che sto tornando subito a casa. Casa. Questo è il vero punto della questione. Dov’è casa mia adesso? Quella che divido con Adam non sembra essere più il posto giusto. Voglio che la mia casa sia con Thane, ma penso che sia troppo presto. Credo che questo sia il mio impegno per domani: trovare un posto da poter chiamare casa, almeno per un po’. «Okay. Buonanotte, piccolo. Per favore, puoi chiamarmi ancora così che io non stia qui seduto, andando fuori di testa dalla preoccupazione?» «Lo farò. Buonanotte»
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Cosa significa?» chiede sua madre, mentre pesca una nuova carta. «Uccidetemi ora,» mormora Thane con la faccia tra le mani, mentre sua madre mi mostra la carta in questione. Soffoco in un’altra risata mentre leggo la frase ‘una bocca alla guida’ sulla sua carta. «Significa… ehm… beh…» «È quando fai un pompino a una persona che sta guidando,» sbotta in risposta Bob. «Oh, non sapevo si dicesse così.» Poi Bob sghignazza in modo lussurioso e io quasi muoio dalle risate. «Okay, qui abbiamo finito.» Thane porta via tutte le carte dai suoi genitori mentre io cerco di fare del mio meglio per respirare tra una risata e l’altra
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
Ce la sto facendo. Ce la sto facendo davvero, cazzo. Sono in un locale, con i miei amici e non sto dando di matto. Certo, sono un po’ teso, ma non è niente che un paio di drink non possano risolvere. Non vedo l’ora di raccontare a Eric i miei progressi. Non era sicuro che fossi pronto per questo passo, ma io lo sapevo che era arrivato il momento, riuscivo a sentirlo. Tutto è perfetto. Ho di nuovo i miei amici, il mio ragazzo e tutto il meglio che posso avere dalla vita. Certo, non è la stessa vita che avevo prima. Fletto la mia mano istintivamente; non fa male e i miei muscoli sono forti, ma è ancora presto per sapere se il danno neurologico si riparerà da solo. Forse potrò tatuare di nuovo, forse no, ma ho la mia pittura e le lezioni che sto impartendo, e poi ho la Rainbow House. Ho una vita piena. Ed è una vita dannatamente bella. Non riesco a fare a meno di appoggiare una mano sulla nuca di Thane e trascinarlo in un bacio profondo e affamato. Non credevo fosse possibile amare qualcuno così tanto. Quando lo lascio finalmente andare, c’è un sorriso sulle sue labbra bagnate e gonfie. «Ti amo,» dico, prima di dargli un altro bacio sulle labbra. «Ti amo anch’io»
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«A volte vorrei non essere andato in quel locale, quella sera. Ma poi mi rendo conto che non ti avrei mai incontrato. Quindi è stato tipo un compromesso. Lo sai, vero?» «Già.» Gli occhi di Thane vagano sul mio viso, mentre appoggia una mano sulla mia mascella, facendo scorrere il pollice sulla barba della giornata. «Cosa pensi che sarebbe successo se non ci fosse stata la sparatoria? Se fossimo andati a casa mia e avessimo fatto sesso tutta la notte, pensi che saremmo comunque qui adesso?» «Senza dubbio. Qui è dove siamo destinati a essere. E tutti gli ostacoli e le cadute lungo la strada ne sono valsi la pena.» Thane mi stringe più forte e mi bacia tutto il viso finché non rido e mi dimeno tra le sue braccia. «Voglio che tu faccia l’amore con me.» Inizio a togliermi i boxer ancora prima che risponda. «Come se dovessi chiederlo»
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Facciamolo.» Sgranchisco il collo e sposto in avanti lo sgabello. Non appena l’ago tocca la sua pelle, mi sento di nuovo in sintonia con l’universo. «Ehi, Madden,» dice Thane, distogliendomi dai miei pensieri. Alzo gli occhi verso di lui e mi sta guardando con ammirazione. «Mi sposi?» Il mio dito si stacca dal pulsante e poso la macchinetta così da non fare casini. Le mie mani tremano così forte che non c’è modo che io possa continuare, in questo momento. «Cosa?» Sono sicuro di aver sentito male, per via del rumore dell’ago che vibrava. È impossibile che mi abbia chiesto, dal nulla, di sposarlo. «Sposami,» dice di nuovo, chiaro come il sole, con un sorriso enorme sul viso. «Cazzo, sì.» Mi lancio sul suo grembo e lo bacio intensamente
K.M. Neuhold (Rescue Me (Heathens Ink #1))
«Sai, non sei obbligato ad adottare ogni gay tossicodipendente che entra da quella porta e ti fa gli occhi da cucciolo bastonato,» dice Gage, facendomi prendere uno spavento durante le mie riflessioni. «Oh, ti prego, papà! Prometto di dargli da mangiare e di portarlo fuori. Pulirò tutto se combinerà casini,» lo prego, prendendolo in giro. «Tu scherzi, ma sai che è esattamente ciò che succederà alla fine.» Aggrotto le sopracciglia, infastidito dall’accusa di Gage. «Alla fine della fiera, non importa se approvi o meno. Mio il negozio, mia la decisione.» «Esatto, è il tuo mondo e tutti noi ci viviamo dentro.» Gage va via infastidito verso il suo spazio di lavoro e lo seguo. «Sai che non volevo dire questo. Ho perso mio fratello, cazzo, e se aiutare degli sconosciuti è il modo in cui riesco a farci i conti, allora fai un cazzo di passo indietro e lasciami fare,» sbotto, le mani che tremano di rabbia repressa. «Questo è il vero problema, ti comporti come se tu fossi stato l’unico a perdere Johnny. Quando è morto si è portato con sé il mio dannato cuore. E tu che fai sfilare in questo posto dei ragazzi per sostituirlo non mi aiuta,» urla Gage, prima di voltarsi e buttare il suo quaderno dei disegni per terra in un gesto di rabbia. «Mi dispiace.» La mia voce si ammorbidisce. «Non sto cercando di ferirti, sto solo facendo del mio meglio per andare avanti»
K.M. Neuhold (From Ashes (Heathens Ink #3))
«Quello è il mio segnale? Lo vuoi adesso?» chiese, agitando i fianchi alla ricerca di piacere quando il suo uccello si irrigidì nei jeans. Clover andò incontro alle sue spinte, gemendo. «Non lo voglio. Ne ho bisogno.» Lo stesso valeva per Drake. Aveva bisogno di aprirsi a Clover. Era rimasto dentro un guscio per troppo tempo e non era più certo che servisse a qualcosa, ma Clover lo spronava a uscirne. Spinto dal desiderio di vedere il corpo di porcellana del suo ragazzo più nel dettaglio, gli sollevò la maglietta che indossava. Clover ansimò, anche se ansioso di sbarazzarsi di quell’ostacolo per rivelare il petto candido e i capezzoli che Drake amava stuzzicare. Esplorò ogni centimetro del suo corpo delicato. Tuttavia, nonostante il suo amore per il bondage, forse non era necessario per fare di Clover un amante sottomesso e disponibile. Forse non ogni volta. Magari ogni tanto, quando non era in vena di trascorrere una lunga notte di sesso, potevano solo scopare, dimenticando la paura che lo attanagliava? Forse poteva lasciare che Clover lo toccasse quando si trovava nel momento di massima vulnerabilità e smetterla di guardarsi alle spalle? Lo afferrò per i polsi e glieli bloccò sopra la sua testa, spingendo le labbra contro l’arteria pulsante sotto la pelle perfetta. «Ne abbiamo bisogno entrambi, allora.» Clover ansimò, e Drake sentì il cuore del suo ragazzo martellargli contro il petto. Com’era possibile che si fossero trovati? Scacciò subito quel pensiero perché conduceva alla conclusione amara che fosse dipeso tutto da Tank. In parecchie occasioni, prima che si mettessero insieme, Tank aveva provato a convincerlo a dare un’occasione a Clover. Aveva ragione. Tuttavia, non significava che ce l’avesse sempre su tutto.
K.A. Merikan (Their Obsession (Four Mercenaries #2))
«Vado a letto, adesso, e finiremo di parlarne domani mattina, okay?» Nash annuisce, ma non dice nulla, e mi fiondo in camera mia prima di fare altre cazzate. Zade dorme ancora profondamente, ma appena alzo le coperte e mi stendo accanto a lui, si gira verso di me e mi avvolge tra le sue braccia. Il mio cuore si stringe. Se due mesi fa mi avessero detto che Nash poteva essere bisessuale e che provava dei sentimenti per me, avrei fatto i salti di gioia. Parte di me salta ancora di gioia. Cioè, cazzo, amo quell’uomo da otto anni. È tutto ciò che pensavo di volere. Però, qui tra le braccia di Zade, non è così facile come sembra essere felice di quello che prova Nash. Non conosco Zade da molto, ma i miei sentimenti per lui sono reali tanto quanto quelli per il mio migliore amico. Non posso scegliere tra loro due, sarebbe impossibile. Sono così diversi, ma sono esattamente ciò di cui ho bisogno. Zade è forte e fiero, ma ha bisogno di me per lenire qualcosa di profondo dentro di lui. È sarcastico e si lancia a capofitto in tutto. Non avrei mai pensato che avrei conosciuto un uomo che sarebbe stato disposto ad affrontare qualunque sfida io gli lanciassi, anche la più stupida, e che facesse altrettanto con me sfidando i miei limiti. Poi c’è Nash. È il mio migliore amico, il mio eroe, l’uomo che mi ha rapito il cuore da quando avevo sedici anni. Nash è gentile e tranquillo. Acquieta il caos che adoro creare. Mi compensa. E anche lui ha bisogno di me. Li voglio entrambi in ogni modo possibile. Non sarò mai capace di scegliere
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
Come avere 170 gemme gratis su Brawl Stars - generatore gemme gratis brawl stars - come avere gemme gratis su brawl stars 2025 [V0k)Ba] Pubblicato: 18 ottobre 2025 32 secondi fa, Di recente, dietro consiglio dei tuoi amici, hai iniziato a giocare a Brawl Stars, il famoso videogioco sviluppato da Supercell. Vorresti, a tal proposito, ottenere delle gemme per poter sbloccare un brawler che ti interessa ma, dato che sei ancora alle prime armi con questo battle royale, non sai come riuscirci. Come dici? Le cose stanno proprio così e ti domandi, quindi, come avere 170 gemme gratis su Brawl Stars? In tal caso non preoccuparti, sono qui per aiutarti. Nei prossimi capitoli di questo mio tutorial, infatti, ti spiegherò passo dopo passo come compiere quest'operazione, mettendo in atto alcune semplici strategie che ti aiuteranno a ottimizzare l'ottenimento di questa moneta virtuale. CLICCA QUI CLICCA QUI CLICCA QUI Detto ciò, se adesso non vedi l'ora di saperne di più al riguardo, mettiti seduto bello comodo e prenditi giusto qualche minuto di tempo libero. Leggi con attenzione i consigli che sto per fornirti e vedrai che riuscirai facilmente e velocemente nell'intento che ti sei proposto. Ti auguro una buona lettura! Informazioni preliminari Prima di spiegarti come avere 170 gemme gratis su Brawl Stars devo metterti al corrente del fatto che, su Brawl Stars, le gemme sono la valuta virtuale più rara e ambita e possono essere ottenute gratuitamente, in piccole quantità, o acquistate in pacchetti nel Negozio. Tramite le gemme, infatti, è possibile sbloccare più velocemente i brawler e anche acquistare altri oggetti di gioco, tra cui le skin, oltre che i punti energia e i crediti. Le gemme si possono acquistare a pagamento e i prezzi vanno da un minimo di 2,49€ per 30 gemme, fino a un massimo di 119,99€ per il pacchetto da 2000 gemme. A tal proposito, se ti domandi quanto costano 170 gemme su Brawl Stars ti interesserà sapere che, tramite il Negozio, è possibile acquistare il pacchetto da 170 gemme al costo di 11,99€. Come anticipato, in alternativa, è possibile ottenere le gemme anche in maniera gratuita, giocando a Brawl Stars e adottando alcune strategie per massimizzare l'ottenimento dei progressi: per maggiori informazioni al riguardo continua a leggere. Giocare gli eventi completando le missioni Se è da poco tempo che giochi a Brawl Stars sicuramente sarai felice di scoprire che ottenere gemme gratuitamente è in realtà molto semplice: tutto quello che devi fare è giocare gli eventi del gioco, in modo da accumulare punti esperienza (XP) e, conseguentemente, avanzare nei livelli del Brawl Pass, sbloccando le gemme previste da questa modalità stagionale di ricompense. Detto questo, se vuoi riuscire a ottenere le gemme nel minor tempo possibile, è fondamentale tenere in considerazione che devi giocare tutti gli eventi che ti vengono proposti — inclusa la modalità classificata — e al tempo stesso devi completare le missioni proposte da gioco. Le missioni, suddivise in giornaliere e stagionali, sono degli obiettivi che richiedono di essere completati giocando gli eventi: una volta terminato un obbiettivo otterrai come ricompensa un quantitativo superiore di XP e potrai così progredire più velocemente nelle soglie del Brawl Pass in modo da ottenere le relative ricompense, tra cui le gemme. Quindi, giusto per farti un esempio, se una missione giornaliera richiede di sconfiggere 9 nemici con El Primo e una stagionale di vincere 8 partite in Arraffagemme, è possibile ottimizzarle giocando l'evento Arraffagemme con El Primo: in questo modo completerai entrambe le missioni contem
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