Mio Dolce Amor Quotes

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(...) é una richiesta seria e precisa che ti chiedo di adempiere: non dobbiamo più stare lontani! Mi rende infelice: mi ritiro nella mia camera e non c'è il mio dolce amore, ceno e Shelley non è da nessuna parte, anche se ho tonnellate di dettagli da raccontare... Per farla breve, o torni o vengo io. (I miei sogni mi appartengono: Lettere della donna che reinventò la paura)
Mary Wollstonecraft Shelley
«Quando ero piccolo, mio nonno mi raccontava una storia a proposito dell’acqua del fiume. Diceva che se guardavi a lungo i riflessi del sole, l’acqua avrebbe premiato la tua pazienza facendoti apparire il viso del tuo vero amore». «Che storia dolce. E tu hai già visto il riflesso del tuo vero amore?», chiesi scherzosamente. Lui sostenne il mio sguardo abbastanza a lungo da farmi arrossire. «Sono stato molto paziente». Mi chinai a osservare l’acqua, sperando di riuscire a scorgere anch’io qualcosa. Ed eccolo lì, il suo riflesso ondeggiante accanto al mio.
Bethany Neal (My Last Kiss)
Poi... sei arrivata tu. Ho dovuto credere che tu mi amassi, che amassi veramente me, non i milioni di mio padre. Non c'era altro motivo per cui avresti voluto sposare un diavolo senza un penny e con i miei ipotetici precedenti. E io provavo pena per te. Oh, sì, non nego di averti sposata perché provavo pena per te. E poi... ho scoperto che eri la migliore, la più allegra e la più cara compagna che avessi mai avuto. Spiritosa, leale, dolce. Mi hai costretto a credere nuovamente nella vera amicizia e nel vero amore. Il mondo sembrava di nuovo bello perché c'eri tu, tesoro mio. Desideravo che continuasse così per sempre tra di noi. L'ho capito la notte in cui sono tornato a casa e ho visto per la prima volta la luce della mia casa che risplendeva sull'isola. E sapevo che tu eri lì ad aspettarmi. Dopo essere stato senza una casa per tutta la vita, era bello averne una. Tornare affamato a notte inoltrata e sapere che c'era un buon pasto e un fuoco accogliente - e che c'eri tu.
L.M. Montgomery (The Blue Castle)
Quella macchia laggiù, che rosseggiava al tramonto e che questo crepuscolo fa buia, riempie a volte il mio animo di un'indicibile angoscia. Eppure sappiamo con certezza che il Male, qualunque sia la sua astuzia, la sua potenza, non prevarrà. Tutto è possibile a Dio. Una forza dolce, paterna, può intervenire negli avvenimenti decisivi, perfino il miracolo, cioè un intervento visibile di Dio. Noi cristiani e credenti se sappiamo che una persona è in pericolo di morte,siamo pronti ad intervenire, e se non sarà la terra a smuoversi, muoveremo il cielo. Ecco cosa significa credere in Dio. L'eternità e il suo mistero d'amore. Respingere con tutte le proprie forze l'idea del nulla. É terribile, apre abissi l'idea del nulla.
Ferruccio Parazzoli
Tuo padre, sì… Ma quale interna pena fa tanto lunghe l’ore di Romeo? ROMEO - La pena di non posseder per sé la cosa che gliele farebbe brevi. ========== È la crudele legge dell’amore. Già le pene del mio pesano troppo sul mio cuore, e tu vuoi ch’esso trabocchi coll’aggiungervi il peso delle tue: giacché quest’affettuosa tua premura altro non fa che aggiunger nuova ambascia a quella che m’opprime, ch’è già troppa. L’amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s’è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è più? Una follia segreta, un’acritudine che mozza il fiato, una dolcezza che ti tira su. ========== Oh, ch’ella insegna perfino alle torce come splendere di più viva luce! Par che sul buio volto della notte ella brilli come una gemma rara pendente dall’orecchio d’una Etiope. Bellezza troppo ricca per usarne, troppo cara e preziosa per la terra! Ella spicca fra queste sue compagne come spicca una nivea colomba in mezzo ad uno stormo di cornacchie. Finito questo ballo, osserverò dove s’andrà a posare e, toccando la sua, farò beata questa mia rozza mano… Ha mai amato il mio cuore finora?… Se dice sì, occhi miei, sbugiardatelo, perch’io non ho mai visto vera beltà prima di questa notte. ========== Codesti subitanei piacimenti hanno altrettanta subitanea fine, e come fuoco o polvere da sparo s’estinguono nel lor trionfo stesso, si consumano al loro primo bacio. Miele più dolce si fa più stucchevole proprio per l’eccessiva sua dolcezza, e toglie la sua voglia al primo assaggio. Perciò sii moderato nell’amare. L’amor che vuol durare fa così. Chi ha fretta arriva sempre troppo tardi, come chi s’incammina troppo adagio. ==========
William Shakespeare (Romeo and Juliet)
Dove non era riuscito a suo tempo mio padre, riuscì ora il tormento d’amore. Mi dedicai all’arte del bere. Per la mia vita e la mia indole questo avvenimento fu senza dubbio il più importante di tutti quelli narrati finora. Il Dio forte e dolce mi divenne fedele amico e lo è ancora oggi. Chi altrettanto potente? Chi ugualmente bello, fantastico, entusiasta, lieto e malinconico? E’ eroe e mago, seduttore e fratello d’amore. Può l’impossibile; riempe i miseri cuori umani di stuèpendi, bizzarri poemi. Ha trasformato me, eremita e contadino, in re, poeta e saggio. Carica di nuovi destini navi di esistenze divenute ormai vuote e risospinge naufraghi nell’impetuosa corrente della grande vita. Così è il vino. E’ simile a tutti i doni preziosi, a tutte le cose artistiche. Vuole essere amato, ricercato, compreso e conquistato a fatica. Non molti vi riescono, migliaia ne vengono annientati. Li fa invecchiare, li uccide o spegne in loro la fiamma dello spirito. Egli invita invece i suoi prediletti a delle feste e costruisce loro ponti iridescenti verso isole felici. Pone loro, quando sono stanchi, un guanciale sotto il capo e li circonda, quando cadono preda della malinconia, in un abbraccio dolce ed affettuoso, come un amico o una madre consolatrice. Trasforma la nostra esistenza disordinata in un grande mito e suona su un’arpa imponente l’inno della creazione. A volte è un bambino, con lunghi riccioli di seta, le spalle esili e le membra delicate. Si stringe al tuo cuore e allunga il visetto smunto in cerca del tuo, osservandoti stupito e fuori dalla realtà con quei suoi cari occhi spalancati, nelle cui profondità ondeggia umido e luminoso un ricordo del paradiso terrestre e della mai dimenticata discendenza divina, simile a una sorgente sgorgata nella foresta. Questa è la storia della mia gioventù. Se ci ripenso, mi sembra che sia stata breve come una notte d'estate. E perché il Dio incomprensibile mi aveva insinuato nel cuore quel bruciante desiderio d'amore, quando la vita mi aveva già destinato ad essere solitario e poco amato?
Hermann Hesse
GIOVANNI - L'opinione comune è una vana stolidità, che spaventa l'inesperta tempra della mente come il regolo del maestro tiene in rispetto un bambino: così fu di me; così io, prima che la mia impareggiabile sorella fosse sposata, pensavo che ogni diletto d'amore dovesse ricevere la morte da quel contratto: ma io non trovo alcun mutamento di voluttà in questa rituale legge di sollazzo. Per me è ancor quella, e ogni bacio non meno dolce e delizioso del primo ch'io colsi, quando il privilegio della giovinezza ancora le dava diritto al nome di vergine. Oh, la fulgida bellezza dell'unione di due cuori come il suo e il mio! Sognino pure di altri mondi gli uomini che vivono sui libri; il mio mondo, e di perfetta felicità, è qui, e non lo cambierei per il migliore dei mondi futuri: una vita di piacere è l'Eliso.
John Ford ('Tis Pity She's a Whore)
Essa subito decise, perché afferrò la mia mano per trattenermi più sicuramente e mi fece entrare. L’emozione m’oscurò la vista e ritengo sia stata provocata non tanto dal dolce contatto di quella mano, ma da quella familiarità che mi parve decidesse del mio e del destino di Augusta. Perciò credo di essere entrato con qualche riluttanza e, quando rievoco la storia del mio primo tradimento, ho il sentimento di averlo compiuto perché trascinatovi.
Italo Svevo (La coscienza di Zeno / Senilità)
«Ehi.» Mi sfiorò la guancia con il pollice. «Non devi farlo.» «No. Lo voglio. Voglio farlo. E voglio che sia con te.» Lui sorrise. «Prometto che andrò piano. Non ti farò male. Farò l’amore con te in modo così tenero che non vorrai mai che finisca.» Il calore sbocciò nel mio stomaco, e provai una stretta al cuore alle sue parole. «Oddio.» Poi, mentre la pioggia iniziava a cadere e la musica ancora suonava all’esterno, gli lasciai prendere il mio corpo in un modo che non avevo mai sospettato possibile. All’inizio pensai che fosse troppo. Mi fece un po’ male, e l’essere allargato e l’intrusione sembravano sbagliati, ma lui era così tenero, affettuoso, che presto mi rilassai e iniziai anche a godermelo. Gli diedi quella parte di me stesso, e lui fu gentile e forte, premuroso e attento. Fece tutto per me. E quando si mosse nel mio corpo, scivolando e spingendo, riempiendomi con il suo sesso e baciandomi in modo tanto dolce, io capii – lo capii e basta – che gli avevo dato anche il mio cuore.
N.R. Walker (A Soldier's Wish)
«Stai bene?» chiede Royal. «Sì, è molto bello essersene liberati. Senza nascondersi o mentire.» «Ti amo,» sussurra Zade, le sue labbra sul mio collo, le sue mani che scorrono sul mio torace. «Mi ami?» La mia voce vacilla per lo sforzo di suonare naturale. Non mi ero reso conto, fino a questo momento, di quanta paura avessi a innamorarmi di Zade e che lui potesse amare solo Royal. «Certo che ti amo.» Zade mi fa girare su me stesso e mi guarda negli occhi, come se stesse cercando qualcosa. «Davvero non lo sapevi?» Scuoto la testa e sostengo il suo sguardo. «Oh, amore, vieni qui.» Mi avvicina a sé e preme le sue labbra sulle mie in un bacio così dolce da far male al petto. Le nostre lingue si mescolano in una danza lenta e sensuale, le sue braccia mi circondano come se mi tenessero ancorato alla Terra. «Amo il fatto che tu sia gentile e premuroso. Amo che tu sia a tuo agio con te stesso. Amo il fatto che tu ti prenda cura di me e di Royal, che ti sia buttato a capofitto nel prenderti cura di Liam. Sei meraviglioso, sexy, dolce e assolutamente perfetto. Come potrei non amarti?» «Ti amo anch’io,» riesco a dire, anche se le sue parole mi hanno lasciato quasi senza fiato. Le braccia di Royal si avvolgono intorno a me da dietro e poi affonda il viso tra le mie scapole. «Amico, pensavo che il tuo amore per il C dovesse rimanere un segreto,» esclama Liam, entrando in cucina. «Non più, ho confessato tutto a mia madre e non mi interessa di come lo verranno a sapere gli altri.» «Forte,» dice il ragazzo con un sorriso. Alla fine, tutti e tre ci separiamo, ma prendo subito le loro mani. «Muoio di fame, andiamo a vedere come sta procedendo col cibo,» suggerisce Royal. Questa volta, quando ci dirigiamo in giardino, ho entrambi i miei uomini accanto, mano nella mano… nella mano. Ed è maledettamente bello
K.M. Neuhold (Going Commando (Heathens Ink, #2))
Florì abbassò la testa sul petto. Anche per lei tutto finiva. Il sangue se ne andava, con don Cirino, con le immense distanze. Mai più alla vetrinetta sarebbe riapparso, mai più. Né in chiesa; né dentro i salotti di Piazza Mondragone; né in cielo tutte quelle lunghe, lunghe settimane. Mai più. Ricomparve il servo dicendo che alla porta c'era la carrozza di Carolina Durante. "Falla passare, e fa' entrare donna Carolina. No, che aspetti. Nu momento" in napoletano soggiungse infastidito. Uscì, con Florì, dalla terrazza, e traverso la terrazza raggiunse un'altra sala, poi una meravigliosa fresca veranda. E qui, una porta dava direttamente sulle scale di servizio. Il principe si pose davanti alla porta, e mentre Florida, pallida come una donna vera, stava per uscire: "No... di qui non si passa" disse anche lui pallido, un po' cattivo. E subito, guardandola, e pensando non so che, guardando il suo visetto infantile e pensando che questa era tutta la sua giovinezza e la perdeva, e non l'avrebbe avuta mai più, strinse tra le braccia Florì, ciò che Florì aveva desiderato con una febbre da tifo, per più settimane, e si mise a baciarla sul viso, mentre lei aveva gli occhi chiusi, tempestandola di baci, di piccole parole care, tenere. L'avrebbe riveduta, ora, sì, ne era convinto. Non l'avrebbe lasciata mai più. "Va' scinne . Domani ti rivedo... So io come. Non ti lascio più, cuore mio". E si ricordò solo dopo molto tempo che in questa furia d'amore la piccola De Gourriex stava ora come assente, come un'altra, come già perduta, e nulla rispondeva. "Va', Va'. Non ti lascerò più, core mio, amore mio, Florida mia dolce".
Anna Maria Ortese (Mistero doloroso)
«È qui che ti sbagli, piccola Faith. Tu non sei assolutamente come tutte le altre, hai un grande cuore pulito e sincero e un’anima scintillante. La tua aura si avverte da distante perché tutto quello che ti riguarda è fatto solamente di luce e amore. E tutto questo amore mi ha avvolto facendo sciogliere tutta la freddezza che ho avuto nel mio cuore per tantissimo tempo.» Adesso i suoi occhi sono lucidi per la commozione, ma non potevo non dirle tutto quello che scatena dentro di me. Mi afferra il viso e mi bacia. Intensifico questo bacio trasformandolo in pura passione, in puro desiderio. Quando ci stacchiamo, stiamo ansimando entrambi. «Ti amo davvero tantissimo, Angus. Con tutta me stessa.» Le sorrido felice per la prima volta in tutta la mia esistenza. Lei non sa neanche che cosa ha fatto per me, quanto mi ha fatto cambiare, in che modo mi ha fatto conoscere il vero amore. Ma io le dimostrerò tutto quello che provo per lei ogni singolo giorno della nostra nuova vita insieme. La bacio nuovamente lasciandola senza respiro, assaporando il gusto inconfondibile della sua pelle. Mi stacco dalla sua bocca dicendole qualcosa che mi arriva dal cuore. «Sei un pezzo del mio cuore, piccola Faith.» Non ci diciamo più niente, perché non ce n'è assolutamente bisogno. Rimaniamo ancora abbracciati a lungo, parlando di tante cose, scherzando e facendoci confidenze. Faith è una creatura dolce e molto sensibile, ma è anche una donna con un carattere forgiato da un destino che non le è stato favorevole. Ma non si è mai abbattuta, ha sempre affrontato tutto a testa alta. Come ha affrontato quella notte in cui mi sono preso qualcosa che non mi spettava. Quando la guardo, quando la bacio, quando sto con lei, vedo quello che voglio diventare anch'io. Un lupo votato solamente ai sentimenti più puri e all'amore più grande. Faith è l'esempio lampante che l'amore ha tantissimo potere nelle nostre vite, dobbiamo solamente fidarci di quello che ci dicono i nostri sentimenti. Ho deciso che da oggi in poi voglio essere un lupo migliore e, lo voglio essere soprattutto per lei. Per la lupa che amo più di me stesso
Barbara Pedrollo (Il bacio del lupo (Italian Edition))
...mio dolce amore fuggi pure, ma ti prego rallenta la tua corsa ed io ti prometto di rallentare la mia...
Ovidio
Di quell’esperienza gli sarebbe rimasto il finale ritrovato del gran libro, in cui Dante per un attimo vede tutta la verità nell’eterno presente e ne esce mutato: ma già volgeva il mio disio e ’l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle. Non faceva che pensare a quei tre versi, da allora, li ripeteva spesso a memoria mentre camminava per strada. Quante cose vi dice il poeta: che la felicità è un’armonica consonanza di istinto e ragione, desiderio animale e volontà razionale, quando vanno all’unisono come gli ingranaggi di un orologio meccanico; che ad azionare la macchina è la stessa energia cosmica che muove i pianeti; che tale energia ha nome Amore e li fa ruotare in sintonia col Tutto; che la felicità è un dolce lasciarsi andare a tale forza cosmica, un liberarsi dei desideri che crediamo erroneamente di desiderare, per non ostacolare il moto e anzi assecondarlo, lasciarsi muovere dalla potenza che muove le stelle. Cosa vedono i poeti, che noi non vediamo?
Francesco Fioretti (Il libro segreto di Dante)
Ricordi quando ti ho detto” le disse con la voce più dolce che lei gli avesse mai sentito “che non sapevo se ci fosse un Dio oppure no, ma che in entrambi i casi eravamo completamente abbandonati a noi stessi? Ancora non conosco la risposta, ma sapevo che c’era una cosa chiamata fede, e che io non meritavo di averla. E poi sei arrivata tu, tu che hai cambiato tutto quello in cui credevo. Hai presente quel verso di Dante che ti avevo detto al parco? L’amor che move il sole e l’altre stelle?” Lei lo guardò incurvando appena gli angoli della bocca. “Continuo a non capire l’italiano.” “È l’ultimo verso del Paradiso. Ma già volegeva il mio disio e ‘l velle, / sì come rota ch’igualmente è mossa, / l’amor che move il sole e l’altre stelle. Dante, credo, stava cercando di spiegare la fede in termini di amore invincibile. Forse sarò blasfemo, ma è così che penso al mio amore per te. Sei entrata nella mia vita e all’improvviso ho avuto una verità a cui aggrapparmi: io amavo te, tu amavi me.” Anche se in apparenza Jace la stava guardando, il suo sguardo era distante, come fisso su un punto lontano. “poi iniziai ad avere quei sogni” proseguì. “E pensai che magari mi sbagliavo. Che non ti meritavo, non ero degno di una felicità così perfetta. Voglio dire, chi è che se la merita? E dopo stasera…” “Basta.” Lei gli stava ancora stringendo la camicia. Allentò la presa, distendendogli le mani sul petto. Sentiva il cuore di lui che le correva sotto le dita; le guance gli erano diventate rosse, e non solo per il freddo. “Jace. Mentre succedeva tutto quello che è successo stasera, io una cosa la sapevo: non eri tu quello che mi stava facendo del male. Non eri tu che mi stavi facendo quelle cose. Io credo, nella maniera più assoluta e incontrovertibile, che tu sia buono. E questo non cambierà mai.” Jace inspirò profondamente, tremando. “Non so nemmeno come cercare di meritarmi tutto questo.” “Non devi farlo. Io ho abbastanza fede in te per entrambi.” disse Clary.
Cassandra Clare (City of Fallen Angels (The Mortal Instruments, #4))