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A quel tempo il mondo degli specchi e il mondo degli uomini non erano,
come adesso, separati fra loro. Erano, inoltre, molto diversi: non coincidevano
né i colori, né le forme. Entrambi i regni, speculare e umano, vivevano
in pace; si entrava e si usciva dagli specchi. Una notte, la gente dello specchio
invase la terra. La loro forza era grande, ma dopo sanguinose battaglie
prevalsero le arti magiche dell'Imperatore Giallo. Questi respinse gli invasori,
li imprigionò negli specchi e impose loro il compito di ripetere, come in
una sorta di sogno, tutte le azioni degli uomini. Li privò della loro forza e
della loro figura, e li ridusse a meri riflessi servili. Un giorno, tuttavia, si
scuoteranno da questo magico letargo.
Il primo a risvegliarsi sarà il Pesce. In fondo allo specchio percepiremo
una linea molto tenue, e il colore di quella linea non somiglierà a nessun altro.
Poi, pian piano, si sveglieranno le restanti forme. A poco a poco differiranno
da noi, a poco a poco non ci imiteranno più. Romperanno le barriere di
vetro o di metallo, e stavolta non saranno sconfitte. Accanto alle creature
degli specchi combatteranno le creature dell'acqua.
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