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L'amore è malvagio. Non esiste nulla al mondo, né malattia né morte, che valga a dare sofferenze così angosciose. S'era un po' assuefatta, ma nei primi tempi... Notti trascorse a logorarsi, cercando colpe, fustigando se stessa, insultando e giustificando lui. [...] Provava voglia di cattiveria, punizioni, libertà.
Luigi aveva ragione. Lei restava non adulta, immatura, piena d'incoerenze irrisolte. Assolutamente incapace di ciò che ognuno faceva, senza tante storie: lasciarsi andare, decidere liberamente di sé. L'aveva fatto morire, certe volte. Ormai era un anno: un anno è lungo, molti mesi, molti giorni, molte sere, molte occasioni d'abbandono.
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