Della Street Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Della Street. Here they are! All 29 of them:

I have one weapon," Mason said. "It's a powerful weapon. But sometimes it's hard to wield it because you don't know just where to grab hold of it." "What weapon is that?" Della Street asked. "The truth," Mason said.
Erle Stanley Gardner
The streets of Copenhagen are filled with people who oddly look not like Prince Hamlet and Ophelia, and that strikes the cord of bizarre sadness within your heart, and drives you into the weirdly unsettled state.
Della Swanholm
A great believer in precedent,' Della Street said. 'I think if he were ever confronted with a really novel situation he'd faint. He runs to his law books, digs around like a mole and finally comes up with case that's what he calls on all fours and was decided seventy-five or a hundred years ago.
Erle Stanley Gardner (The Case of the Negligent Nymph (Perry Mason, #35))
Non serve cercar di andare troppo a fondo in questo mistero che è tanto poco semplice quanto poco innocuo. Non sappiamo abbastanza di noi stessi. Credo sia meglio esser consci di non saperne niente, così si può crescere con il mistero e intanto il mistero cresce in te. Ma la giorno d’oggi, naturalmente, tutti sanno tutto ed è per questo che tanta gente si perde.
James Baldwin (If Beale Street Could Talk)
To be free is to escape restraint. Style becomes manner, introspection breeds narcissism, asserting the self leads to exhibition. Fame decays into celebrity, public presence into publicity, public judgement is a noise in the street. The individual as subject becomes an ego. Yet this egotism, liberated by its illegitimacy from the discipline of family and community, makes a display of what unrestrained talent can attain - inviting others, whatever their birth or position, to do the same. If individualism is a demonic power, it is also a force for democracy.
Brian P. Copenhaver (Magic and the Dignity of Man: Pico della Mirandola and His Oration in Modern Memory)
Pensai a tutte le parole che avevo raccolto da Mabel, da Lizzie e da altre donne: donne che sventravano il pesce o tagliavano i tessuti o pulivano i bagni pubblici femminili di Magdalen Street. Esprimevano le proprie opinioni usando parole adatte a loro e si dimostravano deferenti mentre io le trascrivevo sulle schede. Per me queste schede erano preziose e le nascondevo nel baule per proteggerle. Ma da che cosa? [...] Il mio Dizionario delle parole perdute non era diverso dell’inferriata nella Ladies’ Gallery della Camera dei Comuni: nascondeva ciò che si sarebbe dovuto vedere e azzittiva ciò che si sarebbe dovuto udire. Dopo la scomparsa mia e di Mabel, il baule non sarebbe stato altro che una bara.
Pip Williams (The Dictionary of Lost Words)
Era quel nome... Marta. Il suo nome era un sospiro, una preghiera, una supplica: sulle labbra di Fanny un bacio, su quelle di Henry un gemito, su quelle di Effie una benedizione di tale potenza che il suo intero essere era soffuso di amore e di desiderio... Marta. Dopo mezzanotte lei percorreva il corridoio poco illuminato della casa di Crook Street. Quando passava sentivo sulla nuca il suo tocco leggero, ironico. Coglievo il suo profumo sulle tende, udivo il tono piacevolmente roco, la voce con la lieve inflessione dalla finestra aperta, mentre rideva dall'umida nebbia di Londra. La sognavo così come l'avevo vista la prima volta dalla fessura nel muro, un rosa ardente di carne cremisi, una Furia con i capelli in fiamme, che rideva attraverso il fuoco come una pazza o una dea...
Joanne Harris (Sleep, Pale Sister)
Di pomeriggio dormo e quando non riesco a dormire, chiudo gli occhi e immagino di essere dinuovo nella casa abbandonata al 37 di Brooks Street con Alex sdraiato accanto a me. Cerco diattraversare la cortina; immagino di poter in qualche modo disfare i giorni che sono passati dalla nostrafuga, di poter riparare quello strappo nel tempo, di potermi riprendere Alex.Ma ogni volta che riapro gli occhi sono ancora qui, su un materasso per terra, e ho ancora fame. Alex è vivo. Soltanto un altro sforzo, solo uno sprint finale, e vedrai.Quando Hana e io facevamo parte della squadra di atletica leggera, c’inventavamo giochetti mentalicome questi per mantenere lo stimolo. La corsa è uno sport mentale, più di qualsiasi altra cosa. Seibravo solo quanto il tuo allenamento, e il tuo allenamento è buono solo quanto il tuo modo di pensare.Se fai tutti e dodici i chilometri senza camminare, prenderai dieci in storia. Questo è il genere di cosache dicevamo l’una all’altra. A volte funzionava, a volte no. A volte ci arrendevamo, ridendo,all’undicesimo chilometro, dicendo Ooops! Ecco che sfuma il nostro voto di storia.Il fatto era che non ci interessava poi tanto. Un mondo senza amore è anche un mondo senzaobiettivi.Alex è vivo. Spingi, spingi, spingi.....Non sono pazza. Lo so che non è vivo, non può esserlo. Non appena termino la corsa e torno nelseminterrato della chiesa, mi colpisce come un muro la stupidità di tutto questo, la sua inutilità. Alex èandato e nessun allenamento, o corsa, o sofferenza me lo riporterà mai.Lo so. Ma il fatto è questo: mentre corro, c’è sempre quella frazione di secondo in cui il dolore mi statraggendo e riesco a malapena a respirare e vedo soltanto colori e macchie e in quella frazione disecondo, proprio mentre il dolore è insopportabile e diventa troppo, e c’è un calor bianco che mi attraversa, vedo qualcosa alla mia sinistra, un guizzo di colore (capelli rossicci, che ardono, una coronadi foglie) e in quel momento so che se soltanto voltassi la testa lo vedrei lì, che ride e mi guarda, abraccia aperte.Non volto mai la testa per guardarlo, ovviamente. Ma un giorno lo farò. Un giorno lo farò e lui saràtornato, e tutto andrà a posto.E fino a quel momento: corro. Mi viene in mente, a quel punto, che anche le persone sono piene di tunnel: spazi bui e tortuosi ecaverne; impossibile conoscere tutti i posti dentro di loro. Impossibile anche soltanto immaginarli
Lauren Oliver (Pandemonium (Delirium, #2))
Cammina nel gelo di marzo e non sente nemmeno la pioggia che all’inizio lo faceva impazzire, gridare, morire, e il grigio del cielo e la mancanza di stelle; gli piacciono i ristoranti di questa strada e le bandiere dell’Arsenal davanti a i pub di quartiere sempre uguali a se stessi; gli piace l’odore di cento cucine di cento paesi di quest’incrocio di caffè e ristoranti e la festa di lingue della sua scuola; gli piace salutare con un gesto della testa i controllori nei loro vecchi maglioni slabbrati, ha imparato a capire l’inglese di immigrati recenti e le maledizioni mute contro i britannici e i loro soldi sfottuti; cammina per Upper Street e sa che questo posto è tutto, è il mondo intero, divertimento e sudore, sfruttati e milionari, come migliaia d’altre strade di questa città, di tutto il Regno.
Flavio Soriga (L'amore a Londra e in altri luoghi (Italian Edition))
Le isole sono diverse. E se l'isola è piccola è ancora più vero. Guardate l'Inghilterra, è quasi inconcepibile che questa stretta distesa di terra sorregga tanta diversità: il cricket, il tè alla panna, Shakespeare, Sheffield, il fish and chips nel giornale imbevuto d'aceto, Soho, Oxford e Cambridge, il lungomare di Southend, le sedie a sdraio con le righe a Green Park, i Beatles e i Rolling Stone, Oxford Street, i pigri pomeriggi domenicali. Tutte contraddizioni, che marciano tutte insieme come dimostranti ubriachi che non si sono ancora resi conto che la principale causa di protesta sono proprio loro. Le isole sono pionieri, gruppi divisi, malcontento, pesci fuor d'acqua, isolazionisti naturali. Come ho detto, diverse. Quest'isola, per esempio. Da un capo all'altro soltanto una corsa in bicicletta. Un uomo che camminasse sull'acqua riuscirebbe a raggiungere la costa in un pomeriggio. L'isola di Le Devin, uno dei molti isolotti intrappolati come granchi nelle secche lungo il litorale della Vandea, oscurata da Noirmoutier dal lato prospiciente la costa, dall'Ile d'Yen a sud; in una giornata nebbiosa si potrebbe non notarla affatto. Le carte la citano a malapena. In effetti non merita quasi lo status di isola, essendo poco più che un grappolo di banchi di sabbia con qualche pretesa, una dorsale rocciosa che la solleva dall'Atlantico, un paio di villaggi, un piccolo stabilimento dove mettono il pesce in scatola, un'unica spiaggia. Al capo estremo, casa mia, Les Salants, una fila di casette, appena sufficienti per chiamarlo paese, distribuite fra rocce e dune verso un mare che guadagna terreno a ogni brutta marea. Casa, il posto da cui non si può fuggire, il posto verso cui ruota la bussola del cuore.
Joanne Harris (Coastliners)
Daniel Whitesmoke non protestò, si limitò a sospirare e a uscire di casa per dedicarsi a una delle cose che amava fare maggiormente, passeggiare. Avrebbe percorso il viale alberato che costeggiava il fiume godendosi il freddo pungente di quel sabato mattina di fine novembre. Sarebbe arrivato a Hammersmith Bridge, si sarebbe seduto su una panchina e avrebbe ammirato il panorama. Il sabato mattina, in fondo, era fatto per quello. Per rilassarsi, passeggiare e godersi il panorama spettacolare che si poteva vedere solamente da Hammersmith Bridge. E, ovviamente, per prendere il tè in santa pace non dovendo subire il fastidioso rumore che giungeva dall’appartamento accanto al suo. Daniel Whitesmoke non amava solo passeggiare, amava anche altre cose, tra cui il silenzio e la riflessione. Uno dei motivi per cui aveva scelto di vivere ad Angels Street nell’Hammersmith era proprio il silenzio. E il fatto che poteva vivere mantenendo la sua riservatezza. Se il quartiere di Hammersmith poteva apparire un mondo fuori dal mondo, l’appartamento di Daniel Whitesmoke poteva sembrare addirittura un altro mondo. Come tutta la vita di Daniel Whitesmoke d’altronde. Una vita che a occhi distratti appariva decisamente ordinaria ma che aveva un qualcosa di talmente straordinario che al resto del mondo sarebbe stato precluso se non fosse stato lui stesso a decidere di mostrarlo. Aveva capelli di un biondo talmente chiaro da apparire quasi bianchi, ribelli anche se lui si ostinava a tenerli tagliati corti. Due occhi di un azzurro che forse in natura non esisteva nemmeno, mobili e sempre attenti. Un carattere pacato e movenze morbide che trasmettevano un che di tranquillizzante. Non scattava mai, non alzava mai la voce, non si agitava mai, non perdeva le staffe. Non era privo di emozioni ma aveva imparato a gestirle. Aveva una voce calda ma dolcissima ed era la cosa di lui che le persone notavano per prima. Non era bello. Ma non era nemmeno brutto. Era ordinario, fuori moda e terribilmente buono. Tanto mansueto da far pensare che la sua ira, qualora fosse mai stata scatenata sarebbe stata devastante. Viveva a Londra da sempre. E con da sempre si intende proprio da sempre. O quasi. Non stiamo parlando di molto tempo o dal momento della sua nascita che, apparentemente avrebbe potuto essere avvenuta una quarantina di anni prima, anche se non era così. Stiamo parlando di decenni, di secoli, di millenni. Di sempre insomma.
Adele Ross (L'Angelo della porta accanto)
Nella chiara mattina domenicale camminavo lungo Olive Street. La città sembrava deserta, la strada era tranquilla. Mi fermai ad ascoltare. Sentivo qualcosa. Era il suono della felicità. Era il mio cuore che batteva dolcemente, ritmicamente. Un orologio, ecco cosa era, un piccolo congegno della felicità.
John Fante (Dreams from Bunker Hill (The Saga of Arturo Bandini, #4))
Della Street, Perry Mason’s confidential secretary, said, “A couple of lovebirds have strayed into the office without an appointment. They insist it’s a matter of life and death.” “Everything is,” Mason said. “If you start with the idea of perpetuating life, you must accept the inevitable corollary of death—but I presume these people aren’t interested in my philosophical ideas.” “These people,” Della Street announced, “are interested in each other, in the singing of the birds, the blue of the sky, the moonlight on water, the sound of the night wind in the trees.” Mason laughed. “It’s infectious. You are getting positively romantic, poetic, and show evidence of having been exposed to a highly contagious disease . . . . Now, what the devil would two lovebirds want with the services of a lawyer who specializes in murder cases?
Erle Stanley Gardner
Non so cosa ci sia all'interno di questa scatoletta di plastica, e non so nemmeno se lo saprò mai. E il problema sta tutto lì. Potrei saperlo; avrei potuto aprirla nel giro di un'ora, avrei potuto esaminarne il contenuto e sapere una volta per tutte se c'è una speranza...o meno. Ma se lo faccio, e poi scopro che c'è speranza, cosa succede se c'è solo quella? Solo un briciolo di speranza? Cosa succede se scopro che era solo una bolla di sapone? Perché se c'è una cosa che odio della speranza è che la speranza improvvisa è la strada spianata verso l'improvvisa disperazione.
Danny Wallace (Charlotte Street)
On this particular day, the family had planned to take a walk along Lord Street, which was the main shopping boulevard in the centre of town. Della loved the buzz of the town centre and watched in awe as the horse-drawn carriages flew by with men hanging off all sides. The smell of sweet pastries and freshly baked bread from the boulangerie mixed with the stench of oil, hot dirt and horses from the street, and Della was intoxicated. She tilted her chin up towards the sun and felt its warm kisses glaze over her cheeks. After a deep breath, she overheard her mother complaining. "Where is that girl?" Della heard a few sharp footsteps heading in her direction before a firm grip took hold of her arm. "Off in fantasy land again, I see!" her mother huffed as she dragged her into Mr Lacey's shoe store. Della day-dreamed as she was forced to try on basically every pair of shoes in the shop, even ones that weren't in her size. It seemed her mother was aware of how painfully insufferable she found shoe shopping and wanted to drag it out as long as possible. After leaving the store, each with a pair of shoes they didn't like, Della and Mabel were instructed by their mother to collect everything else on the shopping list. She had bumped into a friend and made it clear that she favoured spending the day gossiping and tittle-tattling, over trudging her unruly daughters through town. She handed them a small leather purse that jingled with coins and sent them on their way. Della perked up with this request since, like her mother, she much preferred their time apart. Spending time with Mabel, on the other hand, was at the top of her list of favourite things to do. Together, the two sisters flew out of their mother's sight and headed towards the most central point in town.
Ida O'Flynn (The Distressing Case of a Young Married Woman)
Della told me you were into weird Al
R.L. Stine (Haunted (Fear Street, #7))
Così i due, Augusto ed Eugenia, procedettero in direzioni opposte, tagliando con le loro anime la fitta ragnatela spirituale della strada. Perché la strada forma una tela in cui si incrociano sguardi carichi di desiderio, di invidia, di disprezzo, di compassione, di amore, di odio, parole dette chissà quando, il cui senso è rimasto cristallizzato, pensieri, aneliti, tutto un intreccio misterioso che avvolge le anime di quelli che la attraversano.
Miguel de Unamuno
So. I am here, alone, in the half-darkness of the Italian night, drinking rosy wine and dining on rose blossom. The world is good. Time has stopped. The moon is hidden by the distant storm. The streets are quiet for it is just before one o’clock, even the addicts gone, curled into their puzzle of fallacious dreams, the ground too wet in the Parco della Resistenza dell’ 8 Settembre for the lovers. The stars no longer move.
Martin Booth (A Very Private Gentleman)
Ieri sera un grosso ratto mi ha attraversato la strada in Fifty-seventh Street. È uscito da sotto lo steccato di un terreno vuoto vicino a Bendel's, ha aspettato una pausa nel traffico, poi è filato verso il lato nord della strada, si è fermato per un po' sul marciapiede buio ed è scomparso. Era il mio secondo ratto della settimana. Il primo è stato in un ristorante greco con le finestre dai davanzali all'altezza dei fianchi. Il ratto è sfrecciato lungo i davanzali puntando dritto verso di me, poi mi ha superata. «L'hai visto» ha detto Will, sorseggiando la sua birra. «Un grosso topo» ho risposto. «Ormai anche nei buoni alberghi si trova qualche topino, nel bar o nell'atrio». L'ultima volta che avevo visto Will era stato a Oakland; prima ancora, in Louisiana. Lavorava nel settore legale. Poi qualcosa, forse un senso di allarme ai margini del mio campo visivo, è spuntato da sinistra, correndo verso la mia faccia. Ho sentito l'acciottolio della forchetta. «Stavi andando alla grande» ha detto Will, ghignando, «finché non hai perso la calma». Il secondo ratto, naturalmente, poteva anche essere il primo che si era spostato più a nord, nel qual caso o il ratto mi segue, oppure fa i miei stessi tragitti e orari. Tuttavia sono convinta che la sanità mentale sia la scelta etica più profonda del nostro tempo. Due ratti, dunque. I tassisti non sentono neppure le indicazioni attraverso quei nuovi divisori, che a me non sembrano davvero antiproiettile, anche se, naturalmente, non ho mai verificato. Antirumore. Le dita s'incastrano, questo è certo, nei nuovi recipienti per i soldi. Be', qualcuno ha venduto i divisori. Qualcuno li ha comprati. Disonesti, chiaramente. Sembra che non esista uno spirito dei tempi. Stavo per alzarmi assurdamente presto, quando Will, che si butta nel sonno con una violenza pari alla sua mitezza da sveglio, mi ha detto: «Stai qui. L'angoscia è normale». Invece ho trovato un taxi per tornare a casa, sotto la pioggia, davanti a un'armeria.
Renata Adler (Mai ci eravamo annoiati (Italian Edition))
Primo giorno di navigazione 1 gennaio 1900, al largo della Costa Orientale degli Stati Uniti «Mr Benton, l’accompagno al suo posto al tavolo del comandante.» Con un piccolo cenno di ringraziamento, Ken seguì lo steward nella sfarzosa sala da pranzo dell’Oceanic II, tutta marmi, specchi e lampadari di cristallo, sino al tavolo centrale imbandito con una tale quantità di bicchieri e posate da mettere probabilmente in soggezione più di un commensale. Durante la traversata avrebbe diviso i pasti con il comandante, Mr Cameron, il suo vice, il medico di bordo e una ventina di passeggeri di prima classe, considerati, per varie ragioni a lui poco comprensibili, importanti.Ne aveva ricevuto l’elenco completo solo pochi minuti prima dal valletto che era andato a prelevarlo nel suo alloggio, per scortarlo, come un secondino, sino alla sala da pranzo: un trattamento di riguardo per i viaggiatori importantiche occupavano le suite del ponte principale del transatlantico. In realtà, Ken aveva sperato di poter trascorrere i cinque giorni della traversata da solo, a elaborare la delusione e a piangere sulla sua vita che non sarebbe trascorsa al fianco della donna che ancora amava disperatamente. E invece… era stato catapultato in un mondo dove gli obblighi sociali sembravano essere ancora più assillanti che sulla Quinta Avenue. Forse, a pensarci meglio, da domani avrebbe deciso di consumare tutti i pasti chiuso nella sua cabina, servito da Jim, il suo valletto. Forse ci sarebbe rimasto per tutti e cinque i giorni, chiuso nella sua cabina. Con l’umore nero che si ritrovava, che a dire il vero rasentava la disperazione, non aveva alcuna voglia di sorridere e scambiare chiacchiere inutili con un gruppo di spocchiosi aristocratici britannici e di suoi connazionali milionari, tutta gente che frequentava l’alta società della East Coast e Wall Street; come lui stesso, del resto. Sperò almeno di sedere vicino a uno degli ufficiali di bordo, in modo da poter intrattenere una conversazione che andasse al di là degli ultimi pettegolezzi. Compreso quello che probabilmente si era già diffuso in tutta New York e che riguardava la patetica rottura del suo fidanzamento con Camille Brontee. Dannazione! Se qualcuno gli avesse chiesto qualcosa a proposito, o vi avesse solo accennato, la tentazione di rifilargli un bel cazzotto sul naso sarebbe stata enorme. Si guardò la mano destra, ancora dolorante a causa del pugno che solo il giorno prima aveva tirato in faccia a Frank Raleigh, l’uomo per cui Camille lo aveva lasciato.
Viviana Giorgi (Un amore di inizio secolo: La traversata)
E' chiaro che capisco che la ripugnanza ispirata persino adesso, e forse per sempre, dalla parola "comunismo" è una degna risposta alla crudeltà e ottusità dei dittatori dell'URSS, che si erano definiti comunisti con lo stesso disinvolto arbitrio con cui Hitler si definiva cristiano. Per noi figli della Grande Depressione, tuttavia, continua a sembrare sciocco far pesare i crimini di quei tiranni su un termine che all'inizio sembrava l'unica alternativa ragionevole all'alea di Wall Street.
Kurt Vonnegut Jr. (Timequake)
Capisco..." disse pensieroso il vampiro, poi attraverso' lentamente la stanza fino alla finestra. Qui resto'a lungo, in piedi, contro la luce fioca di Divisadero Street e i bagliori intermittenti del traffico. Adesso il ragazzo riusciva a distinguere piu' chiaramente l'arredamento della stanza, il tavolo rotondo di quercia, le sedie. E su una parete, un lavandino e uno specchio. Poso' la cartella sul tavolo e aspetto'. "Quanto nastro hai con te?" chiese il vampiro voltandosi, cosi' che il ragazzo ora ne poteva scorgere il profilo. "Ce n'e' abbastanza per la storia di una vita?" "Certo, se e' una bella vita. A volte, quando mi va bene, intervisto anche tre o quattro persone in una notte. Ma dev'essere una bella storia. Mi pare corretto, no?
Anne Rice (Interview with the Vampire (The Vampire Chronicles, #1))
Chi ha denaro ed amicizia va nel culo della giustizia”—“he who has money and friends fucks justice in the ass.
Laurie Fabiano (Elizabeth Street)
Perry Mason turned his back to the morning sunlight which streaked in through the windows of his private office and regarded the pile of unanswered mail with a frown. 'I hate this office routine,' he said. Della Street, his secretary, glanced up at him with eyes that contained a glint of amusement in their cool, steady depths. Her smile was tolerant. 'I presume,' she said, 'having just emerged from one murder case, you'd like another.' 'Not necessarily a murder case,' he told her, 'but a good fight in front of a jury. I like dramatic murder trials, where the prosecution explodes an unexpected bomb under me, and, while I'm whirling through the air, I try to figure how I'm going to light on my feet when I come down... What about this chap with the glass eye?' 'Mr. Peter Brunold,' she said. 'He's waiting for you in the outer office. I told him you'd probably delegate his case to an assistant. He said he'd either see you or no one.' 'What does he look like?' 'He's about forty, with lots of black, curly hair. He has an air of distinction about him and he looks as though he'd suffered. He's the type of man you'd pick for a poet. There's something peculiar in his expression, a soulful, sensitive something. You'll like him, but he's the type that would make business for you, if you ask me-a romantic dreamer who would commit an emotional murder if he felt circumstances required him to do it.' 'You can readily detect the glass eye?' Mason inquired. 'I can't detect it at all,' she said, shaking her head. 'I always thought I could tell an artificial eye as far as I could see one, but I'd never know there was anything wrong with Mr. Brunold's eye.' 'Just what was it he told you about his eye?' 'He said he had a complete set of eyes-one for morning-one for evening-one slightly bloodshot-one...' Perry Mason smacked his fist against his palm. His eyes glinted. 'Take away that bunch of mail, Della,' he commanded, 'and send in the man with the glass eye. I've fought will contests, tried suits for slander, libel, alienation of affections, and personal injuries, but I'm darned if I've ever had a case involving a glass eye, and this is going to be where I begin. Send him in.
Erle Stanley Gardner (The Case of the Counterfeit Eye (Perry Mason, #6))
Il socialismo a favore dei finanzieri fece sorgere un altro agglomerato di sovrani della finanza capaci di rivaleggiare con i cloudalisti - tre aziende statunitensi con poteri superiori a quelli della private equity e di tutti i capitalisti terrestri messi insieme: Black Rock, Vanguard e State Street. Queste tre aziende, i Big Three come sono conosciuti nei circoli della finanza, di fatto posseggono il capitalismo americano. No, non sto esagerando.
Yanis Varoufakis (Tecnofeudalesimo: Cosa ha ucciso il capitalismo (Italian Edition))
Se è corretta la mia ipotesi che il capitale cloud sta prevalendo sul capitale terrestre, risucchiando sempre più rendita cloud dalla catena del valore globale, allora l'Europa è in grossi guai. Perché non è la Cina. Non ha una sola azienda Big Tech che possa competere con quelle della Silicon Valley e i suoi sistemi finanziari sono in tutto e per tutto dipendenti da Wall Street.
Yanis Varoufakis (Tecnofeudalesimo: Cosa ha ucciso il capitalismo (Italian Edition))
I believe that we shocked each other by how swiftly we went from being the people who knew each other best in the world to being a pair of the most mutually incomprehensible strangers who ever lived. But it was vital to my survival to have a one bedroom of my own i saw the aprtment almost as a sanatorium a hospice clinci for my own recovery I painted the walls in the warmest colors i could find and bought myself flowers every week as if i were visiting myself in the hospital is this lifetime supposed to be only about duty why are you studying Italian so that just in case Italy ever invades Ethiopia again and is actually successful this time? ciao comes from if you must know it's an abbreviation of a phrase used by medieval venetians as an intimate salutation Sono il Suo Schiavo meaning i am your slave. om Naamah Shivaya meaning I honor the divinity that resides whin me. I wanted to experience both , I wanted worldly enjoyment and divine transcendence the dual glories of a human life I wanted what the Greeks called kalos kai agathos the singular balance of the good and he beautiful I'd been missing both during these last hard years because both pleasure and devotion require a stress free space in which to flourish and I'd been living in a giant trash compactor of nonstop anxiety , As for how to balance the urge for pleasure against the longing for devotion. four feet on the ground a head full of foliage looking at the world through the heart. it was more than I wanted to toughly explore one aspect of myself set against the backdrop of each country in a place that has traditionally done that one thing very well. same guatemalan musicians are always playing id rather be a sparrow than a snail on their bamboo windpipes oh how i want italian to open itself up to me i havent felt so starved for comprehension since then dal centro della mia vita venne una grande fontanana dolce sitl nuovo Dante wrote his divine comedy in terza rima triple rhyme a chain of rhymes with each rhyme repeating here times every five lines. lamor che move il sole e laltre stelle we are the masters of bel far niente larte darrangiarsi The reply in italy to you deserve a break today would probably be yeah no duh that's why I'm planning on taking a break at noon to go over to your house and sleep with your wife, I walked home to my apartment and soft-boiled a pair of fresh brown eggs for my lunch i peeled the eggs and arranged them on a plate beside the seven stalks of the asparagus (which were so slim and snappy they didn't need to be cooked at all,)I put some olives on the plate too and the four knobs of goat cheese I'd picked up yesterday from the fromagerie down the street tend two slices of pink oily salmon for dessert a lovely peach which the woman at the market had given to me for free and which was still warm form the roman sunlight for the longest time I couldn't even touch this food because it was such a masterpiece of lunch a true expression of the art of making something out of nothing finally when i had fully absorbed the prettiness of my meal i went and sat in apatch of sunbeam on my clean wooden floor and ate every bit of it with my fingers while reading my daily newspaper article in Italian happiness inhabited my every molecule. I am inspired by the regal self assurance of this town so grounded and rounded so amused and monumental knowing that she is held securely in the palm of history i would like to be like rome when i am an old lady. I linger over my food and wine for many hours because nobody in
Elizabeth Gilbert (Eat, Pray, Love)
«Oh, tesoro, ti conviene metterti comoda» le disse, appoggiandosi al tavolo di legno e incrociando le braccia al petto. «Iniziamo dicendo che abitare in Bourbon Street a fine settecento non è stato assolutamente entusiasmante come lo è diventato nei secoli a venire.
Giulia Letizia (Il Tempo Perduto (Le Cronache della Congrega, #1))
Very much as I expected," Mason said cautiously."And do you want to do something that is for the best interests of your client?" "Very much. " "If," the voice said, "you will adhere to the bargain I outlined to you, you should be able to score another triumph over the prosecution, have the defendant released and have the case thrown out of court."Both my son and I are in a position to testify, if necessary, that when we entered that unit the man was lying on the floor breathing heavily and we thought he was drunk. And I will testify that I was the one who made the phone call to the manager of the motel. " "Suppose I simply subpoena you and put you on the stand?" Mason asked. She laughed and said, "Come, come, Mr.Mason, you're a veteran attorney. You could hardly commit a booboo of that sort. Think of what it would mean if I should state the man was alive and well when I left. " "And your price?" Mason asked."You know my price.Complete, utter silence about matters which will affect my property status and my social status.Good-by, Mr.Mason. " The receiver clicked at the other end of the line. Della Street raised inquiring eyebrows. Mason said, "Paul, you're going to have to pick up lunch somewhere along the line. I want you to go out to the Restawhile Motel. I want you to take a stop watch. I want you to get the manager to walk rapidly from the switchboard, out the front door, down to Unit to. I want you to have her open the door, walk inside, turn around, walk back, pick up the telephone, call police headquarters and ask what time it is. See how long it takes and report to me. " "Okay," Drake said."What time do you want me back here?" 171
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