Chi Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Chi. Here they are! All 200 of them:

Nella vita: chi non risica, non rosica," he said finally, his voice quiet. "In life: nothing ventured, nothing gained. My mom used to tell us that. It's been a long time, but I can still hear her saying it.
J.M. Darhower (Sempre (Sempre, #1))
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino (Invisible Cities)
Un lettore di professione è in primo luogo chi sa quali libri non leggere; è colui che sa dire, come scrisse una volta mirabilmente Scheiwiller, «non l’ho letto e non mi piace».
Giorgio Manganelli (Lunario dell'orfano sannita)
Uno scrittore non vive la vita come se questa gli cadesse addosso dal cielo, ma prevede e disegna ogni istante con metodo e precisione. Scoperchia e studia il mondo alla ricerca del congegno che lo fa funzionare, per poterlo sovvertire. Non gli interessa veramente chi sei e cosa fai, ma quanto materiale emozionale puoi fornirgli, quanta parte di te può trovare spazio, e in che modo, all'interno della sua opera.
Sara Zelda Mazzini (Cronache dalla fine del mondo)
At the most one could say that his chi or ... personal god was good. But the Ibo people have a proverb that when a man says yes his chi says yes also. Okonkwo said yes very strongly; so his chi agreed.
Chinua Achebe (Things Fall Apart (The African Trilogy, #1))
Melody is the essence of music. I compare a good melodist to a fine racer, and counterpointists to hack post-horses; therefore be advised, let well alone and remember the old Italian proverb: Chi sa più, meno sa—Who knows most, knows least.
Wolfgang Amadeus Mozart
To reap a return in ten years, plant trees. To reap a return in 100, cultivate the people.
Hồ Chí Minh
Love loves to love love. Nurse loves the new chemist. Constable 14A loves Mary Kelly. Gerty MacDowell loves the boy that has the bicycle. M. B. loves a fair gentlema. Li Chi Han lovey up kissy Cha Pu Chow. Jumbo, the elephant, loves Alice, the elephant. Old Mr Verschole with the ear trumpet loves old Mrs VErschoyle with the turnedin eye. The man in the brown macintosh loves a lady who is dead. His Majesty the King loves Her Majesty the Queen. Mrs Norman W. Tupper loves officer Taylor. You love a certain person. And this person loves that other person because everybody loves somebody but God loves everybody.
James Joyce (Ulysses)
I hate tricks. At the first sign of a trick or gimmick in a piece of fiction, a cheap trick or even an elaborate trick, I tend to look for cover. Tricks are ultimately boring, and I get bored easily, which may go along with my not having much of an attention span. But extremely clever chi-chi writing, or just plain tomfoolery writing, puts me to sleep. Writers don't need tricks or gimmicks or even necessarily need to be the smartest fellows on the block. At the risk of appearing foolish, a writer sometimes needs to be able to just stand and gape at this or that thing- a sunset or an old shoe- in absolute and simple amazement.
Raymond Carver (Fires: Essays, Poems, Stories)
Naivety is cured with time. Stupidity is terminal.
Eliza Crewe (Cracked (Soul Eaters, #1))
Il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non lo sa leggere.
Carlo Goldoni (Pamela nubile)
Worry does not keep it from raining tomorrow, but it does keep it from being sunny today.
Shannon L. Alder
Shapeshifting requires the ability to transcend your attachments, in particular your ego attachments to identity and who you are. If you can get over your attachment to labeling yourself and your cherishing of your identity, you can be virtually anybody. You can slip in and out of different shells, even different animal forms or deity forms.
Zeena Schreck
Viviamo nel ricordo di chi ci ama
Carlos Ruiz Zafón
Ydych chi'n cymryd cerdynnau credid?" said the highwayman, no doubt trying to frighten me further, his consonants chained like anal beads strung out of hell's own bunghole.
Christopher Moore (Fool)
It was patriotism, not communism, that inspired me.
Hồ Chí Minh
Anyone can plot a course with a map or compass; but without a sense of who you are, you will never know if you're already home.
Shannon L. Alder
Chi vuole troppo è un pazzo, perché un uomo non può possedere più di quello che il suo cuore riesce ad amare
Nicolai Lilin (Siberian Education: Growing Up in a Criminal Underworld)
If your Soviet neighbor is trying to set fire to your house, you can't be worrying about the Arab down the block. If suddenly it's the Arab in your backyard , you can't be worrying about the People's Republic of China and if one day the ChiComs show up at your front door with an eviction notice in one hand and a Molotov cocktail in the other, then the last thing you're going do is look over his shoulder for a walking corpse.
Max Brooks (World War Z: An Oral History of the Zombie War)
Fear sees, even when eyes are closed.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Chi's faith means nothing, because it has nothing to do with me. Chi's faith is blind. He doesn't see me. But Jo does. Jo always has.
Eliza Crewe (Cracked (Soul Eaters, #1))
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
Eugenio Montale (Satura, 1962-1970: Poems (English and Italian Edition))
The miracle is not to walk on water. The miracle is to walk on earth.
Línjì Yìxuán
Non essere amati è una sofferenza grande,però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d'indefinito.
Massimo Gramellini (Fai bei sogni)
You will kill ten of us, we will kill one of you, but in the end, you will tire of it first.
Hồ Chí Minh
Robert Conquest once suggested that 'a curious little volume might be made of the poems of Stalin, Castro, Mao and Ho Chi Minh, with illustrations by A. Hitler.
Martin Amis (Koba the Dread: Laughter and the Twenty Million)
Noi tutti siamo esiliati entro lo cornici di uno strano quadro. Chi sa questo, viva da grande, Gli altri sono insetti.
Leonardo da Vinci
«Resta è una pretesa. Torna è una promessa. Di chi rimane. Di esserci, ancora.»
Rossana Soldano (Come anima mai)
Death is my art form--when I fight, I'm a ballerina. Graceful. Chi lacks my grace, but makes up for it in energy and enthusiasm. His fighting style is like breakdancing--strong and frenetic with some really sweet moves. Jo's is . . .the Macarena. Ugly but gets the job done.
Eliza Crewe (Cracked (Soul Eaters, #1))
To try is to invite uncertainty. Where confidence goes, success usually follows.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Sono convinto che chi non legge resta uno stupido. Anche se nella vita sa destreggiarsi, il fatto di non ingerire regolarmente parole scritte lo condanna ineluttabilmente all'ignoranza, indipendentemente dai suoi averi e dalle sue attività.
Edward Bunker (Education of a Felon)
Chi non conosce le lingue straniere non conosce nulla della propria.
Johann Wolfgang von Goethe
La cultura dell'individuo è sempre sul farsi o non è. L'uomo colto non è chi sa, ma chi apprende ... colto e non puramente erudito è l'uomo che sente il dovere di alimentare il proprio spirito assiduamente, quotidianamente, qualsiasi siano le circostanze in cui si trova a vivere
Guido Morselli
Mai, mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza così non potrà mai essere la tua debolezza. Fanne un'armatura e non potrà mai essere usata contro di te.
George R.R. Martin (A Game of Thrones)
Burying your head in the sand does not make you invisible it only leads to suffocation.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
I’m no longer Chi, but Chiamaka, daughter of a Nigerian mother who loves the hair on my head more than I ever could.
Faridah Àbíké-Íyímídé (Ace of Spades)
Da mio padre avevo imparato, molto tempo dopo avere smesso di seguirlo sui sentieri, che in certe vite esistono montagne a cui non è possibile tornare. Che nelle vite come la mia e la sua non si può tornare alla montagna che sta al centro di tutte le altre, e all'inizio della propria storia. E che non resta che vagare per le otto montagne per chi, come noi, sulla prima e più alta ha perso un amico.
Paolo Cognetti (Le otto montagne)
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.
Umberto Eco
Noi leggeveamo un giorno per diletto Di Lancialotto, come amor lo strinse; Soli eravamo e senza alcun sospetto Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante." ""We were reading one day, to pass the time, of Lancelot, how love had seized him. We were alone, and without any suspicion And time and time again our eyes would meet over that literature, and our faces paled, and yet one point alone won us. When we had read how the desired smile was kissed by so true a lover, This one, who never shall be parted from me, kissed my mouth, all a-tremble. Gallehault was the book and he who wrote it That day we read no further.
Dante Alighieri
Nemmeno la fortuna può muoversi sui piedi di chi sta fermo.
Massimo Bisotti (La luna blu. Il percorso inverso dei sogni)
La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte.
Omar Khayyám
«L'amore non si misura, my lord, non è in ciò che facciamo o diciamo. L'amore è quello che siamo. E io so chi sei.»
Rossana Soldano (Come anima mai)
C'era stata quella volta e ce n'erano state infinite altre, che Alice non ricordava più, perché l'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da lì evapora in fretta.
Paolo Giordano (The Solitude of Prime Numbers)
Change. Adapt. Bend so as not to be broken. Let opportunity guide your actions.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Verily, a man without fear is either dead or happy to die.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Quello che pensiamo di noi stessi deve venire prima dell'opinione di chi ci giudica.
Anna Premoli (L'amore non è mai una cosa semplice)
Say it again, Na’Chi.” “I love you, Light Blade,
Kylie Griffin (Vengeance Born (The Light Blade, #1))
Se deridi così le storie di chi ha sofferto, vuol dire che non hai sofferto abbastanza.
Stefano Benni (Margherita Dolce Vita)
«Ho voluto credere che fosse a causa di un incantesimo quando eri sempre nei miei pensieri e mi scoprivo a cercarti tra la gente.Non avrei dovuto nemmeno guardarti e invece volevo cedere a ciò che desideravo,dopotutto chi ero io per oppormi a una forza più grande di me?».
Virginia De Winter (L'Ordine della penna (Black Friars, #2))
You can kill ten of our men for every one we kill of yours. But even at those odds, you will lose and we will win.
Hồ Chí Minh
È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.
Paolo Borsellino
C'è chi ti ruba l'aria e chi te la rida', dosandola in quel modo così perfetto da insegnarti a respirare.
Massimo Bisotti (La luna blu. Il percorso inverso dei sogni)
Chi non ha mai fretta trova il tempo per tutto.
Mikhail Bulgakov (Heart of a Dog)
Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?
Virginia Woolf (A Room of One’s Own)
How do we maintain integrity as introverts, and at the same time allow our natural extroverted tendencies to emerge? The answer: organically. We mosh best when we feel like moshing. The T’ai Chi symbol illustrates that introversion (yin) flows into extroversion (yang) and extroversion flows into introversion. Each specialty houses the nucleus of the other. When the introvert is safe, she can extrovert. When the extrovert is safe, he can introvert.
Laurie A. Helgoe (Introvert Power: Why Your Inner Life Is Your Hidden Strength)
Head held high and lips parted, she breathed in the music, sending it through her torso and arms and legs the way the Tai Chi teacher told us to breath the air, transforming it into energy, motion. Dancing is the body's song, and Bess sang.
Lynne Sharon Schwartz
«Scrivere, immaginare sono cose che si fanno in solitaria, perché così deve essere. Ma poi arrivano le persone che ti leggono, ti recitano. E allora sì che succede il miracolo. Perché chi entra nei tuoi mondi li fa diventare immensi e veri. Io avevo solo una storia nel cassetto, ora ho tanti cuori in petto quanti siete voi»
Bianca Marconero (La prima cosa bella)
Learn to start each day by smiling inwardly to your vital organs and thanking them for sustaining your life.
Mantak Chia (Chi Nei Tsang: Chi Massage for the Vital Organs)
There are some militarists who say: ‘We are not interested in politics but only in the profession of arms.’ It is vital that these simple-minded militarists be made to realize the relationship that exists between politics and military affairs. Military action is a method used to attain a political goal. While military affairs and political affairs are not identical, it is impossible to isolate one from the other.” - Mao Zedong, Yu Chi Chan
Mao Zedong
Death whispers your name to me.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
I can show you the path but I can not walk it for you.
Master Iain Armstrong (Get Your Health Back FAST With Chinese Chi Kung.)
Two lifetimes, they belong to you. No regrets.
Rou Bao Bu Chi Rou (二哈和他的白猫师尊)
Lessi così di tutto un po', disordinatamente; ma libri, in ispecie, di filosofia. Pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole.
Luigi Pirandello (The Late Mattia Pascal)
Chi legge vive mille vita prima di morire. Chi non legge mai, ne vive solo una.
George R.R. Martin
E' una legge non scritta: chi vuole starmi vicino deve assumersi la responsabilità della mia anima.
David Grossman (Be My Knife)
Chi oserebbe condannarti alla perdita del tu, catastrofe non meno terribile della perdita dell'io?
Italo Calvino (If on a Winter's Night a Traveler)
Quant'é bella giovinezza Che si fugge tuttavia Chi vuol esser lieto, sia; Di doman non c'é certezza
Lorenzo de' Medici
«Questa vicenda mi ha fatto pensare molto. Amare è anche fuggire e poi interrompere a metà la corsa e sedersi sul ciglio della strada per aspettare che chi ti ha ferito così tanto venga a prenderti. Per Axel e me è stato così, e io non voglio arrivare alla fine della mia vita e accorgermi di aver lasciato indietro ciò che volevo veramente».
Virginia De Winter (L'Ordine della penna (Black Friars, #2))
When you meet a master swordsman, show him your sword. When you meet a man who is not a poet, do not show him your poem. Robert Greene rephrase: When you meet a swordsman, draw your sword. Do not recite poetry to one who is not a poet.
Lin-Chi
Let your ideas be second-hand, and if possible tenth-hand, for then they will be far removed from that disturbing element - direct observation. Do not learn anything about this subject of mine - the French Revolution. Learn instead what I think that Enicharmon thought Urizen thought Gutch thought Ho-Yung thought Chi-Bo-Sing thought Lafcadio Hearn thought Carlyle thought Mirabeau said about the French Revolution.
E.M. Forster (The Machine Stops)
Optimists are usually inexperienced.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
You crave winning and fear losing instead of just doing. To succeed you must remove your self-imposed limitations.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Growth of consciousness does not depend on the might of the intellect but on the conviction of the heart.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Người ta chỉ xấu xa, hư hỏng trước đôi mắt ráo hoảnh của phường ích kỷ. Và nước mắt là tấm kính làm biến hình vũ trụ
Nam Cao (Chi Pheo, Paria Casse-Cou)
Lord Chi Wen thought three times before taking any action. When the Master heard this, he said: Twice is plenty enough.
Confucius (The Analects)
Fidatevi e passate del tempo con chi vi fa sorridere spesso, con chi sa guardarvi, farvi sentire meglio. La vita è breve. Datele qualità!
Antonio Romagnolo
Non so se in amore vince chi fugge, ma di sicuro chi perde rimane dov'è: immobile.
Massimo Gramellini (Fai bei sogni)
Il dolore è una delle poche sensazioni chiaramente concrete. Chi prova dolore fisico si trova nel mondo reale, qui e ora.
Wulf Dorn (Trigger)
Non puoi scegliere di essere ferito in questo mondo, vecchio mio, ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire.
John Green (The Fault in Our Stars)
Chi ti ama c'è sempre, Angela, c'è prima di conoscerti, c'è prima di te.
Margaret Mazzantini (Don't Move)
Chi cerca l'infinito non ha che da chiudere gli occhi.
Milan Kundera
-In cuor di donna quanto dura amore? (Ore) -Ed ella non mi amò quant'io l'amai? (Mai) -Or chi sei tu sì ti lagni meco? (Eco)
Luigi Pirandello (Il Fu Mattia Pascal)
Non ho mai capito come faccia a ridere in quel modo: ma penso che sia perché ha pianto molto. Solo chi ha pianto molto può apprezzare la vita nelle sue bellezze, e ridere bene.
Oriana Fallaci (Letter to a Child Never Born)
Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura-un libro che inizia.
Alessandro Baricco (Castelli di rabbia)
E chi se non lui poteva sapere meglio di chiunque che lei avrebbe continuato a sorridere anche se davvero le avessero staccato una parte del corpo, un braccio, una mano, un pezzo di carne da dentro il petto. La sua voce proveniva da dietro le sue spalle, nella perfetta raffigurazione del colpo sferrato alla schiena. A tradimento
Virginia De Winter (L'Ordine della spada (Black Friars, #1))
«Non c'è onore nell'uccidere un abominio come te, Henri». Mi raschiò la barba con le unghie, raccapricciandomi a tal punto che mi tirai indietro. Ma lei riportò il mio volto a un nonnulla dal suo, tenendomi fermo per il mento. «La tua vita non ha valore, se non per chi ha il tuo stesso sangue».
Chiara Cilli (Uccidimi (Blood Bonds, #3))
C'è chi pensa che l'amore sia la fine della strada, e che se si è abbastanza fortunati da trovarlo ci si ferma lì. Altri dicono che è come un burrone nel quale si precipita. Ma chiunque abbia vissuto almeno un po' sa che muta con il passare dei giorni, e secondo l'energia che gli si dedica, lo si conserva o ci si aggrappa, oppure lo si perde, ma a volte capita che non sia nemmeno mai stato lì, sin dall'inizio."( Questo bacio vada al mondo intero)
Colum McCann
Capiva solo che nulla è più forte di quell'istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell'istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre.
Alessandro Baricco (Without Blood)
I follow only one party: the Vietnamese party
Hồ Chí Minh
I figured. Can’t expect a faery to do you a favor without naming a price. Squashing down my annoyance, I stole a glance at Ash, and saw him nod. He’d expected it, too. I sighed and turned back to the oracle. “What do you want?” She tapped a nail against her chin, dislodging a few flakes of dead skin or dust. I wrinkled my nose and eased back a step. “Hmm, let us see. What would the girl be willing to part with. Perhaps…your future chi—” “No,” Ash and I said in unison. She snorted.
Julie Kagawa
Le persone più belle, quelle veramente belle, sia dentro che fuori, sono proprio quelle meno consapevoli dell'effetto che hanno sugli altri. Chi va in giro a vantarsi in realtà non fa che svilirsi. La bellezza è passeggera, questo corpo è solo un guscio.
Jennifer L. Armentrout (Obsidian (Lux, #1))
- Non sei mica fascista? - mi disse. Era seria e rideva. Le presi la mano e sbuffai. - Lo siamo tutti, cara Cate, - dissi piano. - Se non lo fossimo, dovremmo rivoltarci, tirare bombe, rischiare la pelle. Chi lascia fare e s'accontenta, è già un fascista
Cesare Pavese (La casa in collina)
A tai chi principle: If you don’t want someone to run away from you, run away from them first. Become yin to make them become yang. I’m not sure why it works, but almost always they’ll follow you like air filling a vacuum.
Rick Riordan (Big Red Tequila (Tres Navarre, #1))
Your thoughts are transparent.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
He landed on cheap shot, but I knocked him out of the tournament.
Josh Waitzkin (The Art of Learning: A Journey in the Pursuit of Excellence)
Có tự giác mới giác tha, có cứu được mình mới cứu được người. Mình mà còn tham lam thân trữ, nô lệ dục vọng mình, nô lệ thành kiến mình, nô lệ tín ngưỡng mình, còn chết trong một cái lẽ phái nào... thì tốt hơn đừng bận tâm đến việc đời làm chi để đỡ cho đời một cái nạn.
Nguyễn Duy Cần
Chissà a chi assomigliavo io. Chissà chi ero. Non si è mai come si dice di essere.
Valentina D'Urbano (Acquanera)
It may take three years, it may take five, it may take ten, but that will be the war of Indo-china.
Hồ Chí Minh
Io credo che chiunque non riesca a stare bene da solo non possa conoscere il vero amore; dubito sempre di chi dice: "non posso vivere senza di te".
Fabio Volo (Esco a fare due passi)
Non sempre chi accondiscende è debole.
Jacqueline Carey (Kushiel's Dart (Phèdre's Trilogy, #1))
Chi non ha mai pianto di felicità non può comprendere quanto dolce e incontenibile sia il suo frutto.
Dilhani Heemba (Nuova Terra: Gli occhi dell'erede (Nuova Terra, #1))
Vola solo chi osa farlo.
Luis Sepúlveda
With its mysterious, fluid movement, the snail was the quintessential tai chi master.
Elisabeth Tova Bailey (The Sound of a Wild Snail Eating)
La voce di un bambino, per quanto onesta e sincera, è insignificante per chi ha dimenticato come ascoltare. Cosa misteriosa il tempo: potente e, quando ci s'intromette, pericolosa.
J.K. Rowling (Harry Potter and the Prisoner of Azkaban (Harry Potter, #3))
Gurl, you got competition.” Jacob folded his arms on the table. “That’s Sally and Susan—beta, delta, boogie-sigma-chi-latte- VPs.
J. Lynn (Wait for You (Wait for You, #1))
Vạn sự chi bằng một bước lùi, thế gian được mất tùy duyên.
白落梅 (Duyên)
Solo chi guarda la realtà con occhi da bambino può ancora provare stupore e meraviglia per quella cosa incredibile che si chiama Vita.
Haim Shapira (La felicità e altre piccole cose di assoluta importanza)
Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!
Luigi Pirandello (Sei personaggi in cerca d'autore; Enrico IV)
This is a great universal truth; we are by nature healthy; illness is an unnatural, temporary state when certain systems of the body are not functioning as they should. The harmonious flow of chi restores a person's natural functions. It is also excellent for overcoming emotional and mental problems and managing stress.
Wong Kiew Kit (The Art of Shaolin Kung Fu: The Secrets of Kung Fu for Self-Defense, Health, and Enlightenment (Tuttle Martial Arts))
Dunque, pare che alle anime viventi possano toccare due sorti: c'è chi nasce ape, e chi nasce rosa... Che fa lo sciame delle api, con la sua regina? Va, e ruba a tutte le rose un poco di miele, per portarselo nell'arnia, nelle sue stanzette. E la rosa? La rosa l'ha in se stessa, il proprio miele: miele di rose, il più adorato, il più prezioso! La cosa più dolce che innamora essa l'ha già in se stessa: non le serve cercarla altrove. Ma qualche volta sospirano di solitudine, le rose, questi esseri divini! Le rose ignoranti non capiscono i propri misteri. La prima di tutte le rose è Dio. Fra le due: la rosa e l'ape, secondo me, la più fortunata è l'ape. E l'Ape Regina, poi, ha una fortuna sovrana! Io, per esempio, sono nato Ape Regina. E tu, Wilhelm? Secondo me, tu, Wilhelm mio, sei nato col destino più dolce e col destino più amaro: tu sei l'ape e sei la rosa.
Elsa Morante (L'isola di Arturo)
Tai chi is about the balance of yin and yang. If you use hardness to resist force, then both sides will break. Tai chi meets hardness with softness, so incoming force exhausts itself. It is philosophy for life also. You understand?
Clare Pooley (The Authenticity Project)
Sun Tzu Wu was a native of the Ch`i State. His Art of War brought him to the notice of Ho Lu, King of Wu. Ho Lu said to him: “I have carefully perused your 13 chapters. May I submit your theory of managing soldiers to a slight test?
Sun Tzu (The Art of War)
Non sono le tue azioni, sosteneva, ma le tue reazioni a definire chi sei. [...] «Quando le cose vanno bene sono buoni tutti», disse. «È quando vanno male che si vede di che pasta sei fatto».
Paolo Cognetti (Sofia si veste sempre di nero)
Il Ventesimo secolo ha preteso di racchiudere tutte le battaglie dentro un’unica guerra e le ha dato, a seconda del contesto, dei nomi diversi. La logica è sempre la stessa: estirpare l’individualità dalle persone per confonderle in una massa. Le masse sono alienanti per chi vi vive all’interno e pericolose per chi invece resta fuori, in quanto annientano ogni forma di pensiero originale e hanno la furia cieca di un bulldozer.
Sara Zelda Mazzini (I Dissidenti)
Can I tell my daughter that I loved her father? This was the man who rubbed my feet at night. He praised the food that I cooked. He cried honestly when I brought out trinkets I had saved for the right day, the day he gave me my daughter, a tiger girl. How could I not love this man? But it was a love of a ghost. Arms that encircled but did not touch. A bowl full of rice but without my appetite to eat it. No hunger. No fullness. Now Saint is a ghost. He and I can now love equally. He knows the things I have been hiding all these years. Now I must tell my daughter everything. That she is a daughter of a ghost. She has no chi . This is my greatest shame. How can I leave this world without leaving her my spirit? So this is what I will do. I will gather together my past and look. I will see a thing that has already happened. The pain that cut my spirit loose. I will hold that pain in my hand until it becomes hard and shiny, more clear. And then my fierceness can come back, my golden side, my black side. I will use this sharp pain to penetrate my daughter's tough skin and cut her tiger spirit loose. She will fight me, because this is the nature of two tigers. But I will win and give her my spirit, because this is a way a mother loves her daughter. I hear my daughter speaking to her husband downstairs. They say words that mean nothing. They sit in a room with no life in it. I know a thing before it happens. She will hear the table and vase crashing on the floor. She will come upstairs and into my room. Her eyes will see nothing in the darkness, where I am waiting between the trees.
Amy Tan (The Joy Luck Club)
Come lieta appare la terra a chi nuota se Poseidone infranta gli abbia la nave urtata dal vento e dall'onde furiose, e pochi sfuggirono al mare nuotando e toccaron la riva, e molta e densa salsedine incrosta la pelle, e scampati da morte a terra vengon allegri: similmente apparve alla donna caro il marito.
Homer (Odissea)
Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre «qualcuno». Mentre un uomo – non dico lei, adesso – un uomo così in genere, può non essere «nessuno».
Luigi Pirandello (Six Characters in Search of an Author)
Ang lalakeng nakikinig sa magulang, masunurin. Ang babaeng nakikinig sa magulang, baka maging old maid
Stanley Chi (Men Are From QC, Women Are From Alabang)
A place without meaning is no place to be.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Our body is a sacred temple A place to connect with people. As we aren't staying any younger We might as well keep it stronger.
Ana Claudia Antunes (The Tao of Physical and Spiritual)
I was the daughter of my father's wife. I spoke in a trembly voice. I became pale, ill, and more thin. I let myself become a wounded animal. I let the hunter come to me and turn me into a tiger ghost. I willingly gave up my chi , the spirit that caused me so much pain. Now I was a tiger that neither pounced nor lay waiting between the trees. I became an unseen spirit.
Amy Tan (The Joy Luck Club)
-Per favore. Come ti chiami?- domandò al gatto. -Senti, io mi chiamo Coraline. Okay? Il gatto sbadigliò lentamente e con attenzione, rivelando una bocca e una lingua di un rosa sorprendente. - I gatti non hanno nome - disse. - No? - No - disse il gatto. - Voi persone avete il nome. E questo perché non sapete chi siete. Noi sappiamo chi siamo, perciò il nome non ci serve.
Neil Gaiman (Coraline)
Hẳn cuộc đời đã làm sai gì đó Nên ít năm gặp lại, bạn khác nhiều Lòng thơ dại giờ hoài nghi tất cả Những thành trì nay cỏ mọc, tường xiêu. Hẳn cuộc đời đã làm sai gì đó Hẳn chúng mình đã rời khỏi giấc mơ Hẳn sau đó mỗi người đi mỗi ngả Chuyện hôm xưa không nhắc lại bao giờ. Hẳn là mình đã làm sai gì đó Giữa hai ta nay dâu bể, non ngàn Dẫu chỉ cách một chiếc bàn dăm tấc Mà tuyệt mù như vạn lý quan san. Ừ, cuộc đời đã làm sai gì đó Chứ tụi mình đâu hẳn có gì sai. Duyên phận lắm mới cùng đi một đoạn Còn so đo chi kể ngắn hay dài.
Nguyễn Thiên Ngân (Ôm Mỏ Neo Nằm Mộng Những Chân Trời)
Di me ti diranno che la gentilezza ha sempre un doppio fine, un tornaconto, uno scopo preciso. Te lo dirà chi è davvero sfortunato perché non ha mai incontrato nessuno capace di donare senza chiedere in cambio qualcosa.
Massimo Bisotti (La luna blu. Il percorso inverso dei sogni)
The cold never bothers me when I’m filled with the hot soup of bad souls. Nevertheless I make a show of shivering. Chi strips off his leather vest and I hold it as he peels off his hoodie, pulling his shirt up with it. I get an eyeful of carved six-pack abs and bite back a whistle. Demon-hunting must be good for the physique. The looks of an angel and yet all it makes me want to do is sin.
Eliza Crewe (Cracked (Soul Eaters, #1))
Mr. Schoenbrun, we have a secret weapon ... don't smile when I tell you this. Our secret weapon is nationalism. To have nationhood, which is a sign of maturity, is greater than any weapons in the world.
Hồ Chí Minh
Attorno a noi ci sono colori che prima non avevo mai notato. Il blu dei pavimenti. L’azzurro degli infissi. Il giallo ocra nelle ombre. Le sfumature viola sui soffitti, e dentro agli occhi della gente. Gli aloni verdi dei nostri destini. E le sbarre: all’improvviso sono dappertutto. Sulle porte, alle finestre, tra i nostri comuni pensieri. Il vecchio frenocomio non mi era mai sembrato tanto vivo, e presente, come da quando abbiamo ucciso il suo passato. Prima, gli echi delle sue storie erano molto più forti. Adesso, le nostre vi si sono sovrapposte. Difficile stabilire a chi appartengano le grida che si odono di notte. Mi chiedo se forse non siamo tutti connessi – noi, che restiamo, e coloro che hanno perso l’occasione per andare – nel nostro sentirci dimenticati da chi amiamo. Ma forse è solo quello che succede in ogni parte della terra. In fondo, siamo tutti prigionieri di qualcosa. Di una stanza. Di noi stessi. Non c’è peggior luogo di reclusione di un cuore abbandonato. E non c’è peggiore abbandono di quello di chi si abbandona da solo.
Sara Zelda Mazzini (I Dissidenti)
You Bastard was thinking: there seems to be some growing dimensional instability here, swinging from zero to nearly forty-five degrees by the look of it. How interesting. I wonder what’s causing it? Let V equal 3. Let Tau equal Chi/4. cudcudcud Let Kappa/y be an Evil-Smelling-Bugger* (* Renowned as the greatest camel mathematician of all time, who invented a math of eight-dimensional space while lying down with his nostrils closed in a violent sandstorm.) differential tensor domain with four imaginary spin co-efficients. . .
Terry Pratchett (Pyramids (Discworld, #7))
After the rain, good weather. In the wink of an eye, the universe throws off its muddy clothes.
Hồ Chí Minh
I'm very moved to be here today, ... Our lives are now much better, but Vietnam remains a very poor country. We need to work much harder.
Hồ Chí Minh
If you take a bus, you should know when to get off!".
Master Iain Armstrong (Get Your Health Back FAST With Chinese Chi Kung.)
It wasn't that he didn't care for those around him, only that he did it quietly. Such solitude, day after day, without anyone to see or notice, was also a kind of torment.
Rou Bao Bu Chi Rou (The Husky and His White Cat Shizun: Erha He Ta De Bai Mao Shizun (Novel) Vol. 2)
Hỡi ôi! Còn chi buồn bằng, tuổi thì trẻ, gân thì cứng, máu thì cuồn cuộn với trái tim và lòng thiết tha mà đành sống theo khuôn khổ bằng phẳng: ngày hí húi đào bới đất làm tổ, đêm thì đi ăn uống và tụ tập chúng bạn nhảy múa dông dài. Tôi không muốn cho đến lúc nhắm mắt vẫn phải ân hận chẳng biết là cuối cánh đồng mênh mông kia còn những gì lạ và cuộc đời ở đấy ra sao.
Tô Hoài (Dế Mèn Phiêu Lưu Ký (Diary of a Cricket))
Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una nuvola venisse lavata via dal mare, l'Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
Ernest Hemingway (For Whom the Bell Tolls)
If we forgot our resentment, if we forgot revenge, if we acknowledged that we are all puppets in someone else's play, if we had not fought a war against each other, if some of us had not called ourselves nationalists or communists or capitalists or realists, if our bonzes had not incinerated themselves, if the Americans hadn't come to save us from ourselves, if we had not bought what they sold, if the Soviets had never called us comrades, if Mao had not sought to do the same, if the Japanese hadn't taught us the superiority of the yellow race, if the French had never sought to civilize us, if Ho Chi Minh had not been dialectical and Karl Marx not analytical, if the invisible hand of the market did not hold us by the scruffs of our necks, if the British had defeated the rebels of the new world, if the natives had simply said , Hell no, on first seeing the white man, if our emperors and mandarins had not clashed among themselves, if the Chinese had never ruled us for a thousand year, if they had used gunpowder for more than fireworks, if the Buddha had never lived, if the Bible had never been written and Jesus Christ never sacrificed, if you needed no more revisions, and if I saw no more of these visions, please, could you please just let me sleep?
Viet Thanh Nguyen (The Sympathizer (The Sympathizer #1))
Suonavamo perché l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era, e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede. Su cui Dio ballava, se solo era negro.
Alessandro Baricco (Novecento. Un monologo)
Come siamo finiti a farci tanto male? A volerci così male? Com’è possibile che due persone si consumino in questo modo? Non lo so, ma il rancore che nutro in questo momento non mi rende forte: mi rende così debole. Chi è il colpevole di tutto ciò? Esiste davvero un colpevole?
Chiara Cilli (Colliding Storms (The MSA Trilogy, #3))
Per chi ci ha messo il cuore e altrettanto cuore non ha trovato, per chi si è sbagliato e ci ha messo troppo sale, per chi non avrà pace finché non riuscirà a scoprire in quale maledetto barattolo hanno nascosto lo zucchero, per chi rischia di annegare nella piccola alluvione delle sue lacrime. Siamo qui con voi e, nonostante tutto, come voi siamo vivi.
Giorgio Faletti (Io uccido)
The great victory of April 30 represents the triumph of the entire nation, of justice over brutality and of humanity over tyranny.
Hồ Chí Minh
YOU WILL REIGN IN TERROR WHETHER YOU LIKE IT OR NOT! To do otherwise would make a laughing stock of us both.
Lee Chi-Hyong (Demon Diary, Volume 01)
Verily, a man should not cling to those who have passed, for he will likely neglect service to the living.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Asleep you can experience many hours whilst only a few waking moments have passed. This is why dreams are an ideal platform for training.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
First you must be calm, then your mind can be steady. Once your mind is steady, then you are at peace. Only when you are at peace, are you able to think and finally gain.
Yang Jwing-Ming (Tai Chi Chuan Classical Yang Style)
Tu ancora non puoi sapere dove approderai. Ma chi incomincia a cercare ciò che ama finirà sempre per amare ciò che trova. Ti metti in cammino verso Est e magari raggiungi l'Ovest. Non è importante adesso. L'importante è mettersi in cammino. Altrimenti non arriverai da nessuna parte. E passerai il resto della tua vita a disprezzarti per ciò che avresti potuto essere e non sei stato. La meta iniziale del viaggio rappresenta solo lo stimolo per partire
Massimo Gramellini (L'ultima riga delle favole)
The morning sun shines over the prison wall, And drives away the shadows and miasma of hopelessness. A life-giving breeze blows across the earth. A hundred imprisoned faces smile once more.
Hồ Chí Minh (Poems from the Prison Diary of Ho Chi Minh)
Se il tuo pensiero fisso è piacergli,dubito che gli piacerai, Piuttosto dovresti preoccuparti di piacere a te stessa. Finchè ti sentirai bene,farai stare bene anche lui. "Ti amo" significa "Mi amo a stare con te". Non è egoismo. Gli egoisti non si amano affatto. Solo chi si vuole bene è capace di volerne anche al prossimo.
Massimo Gramellini (Avrò cura di te)
Perfetto è un mondo in cui la verità vince sul sangue. Perfetto è un mondo in cui le regole esistono per il bene della popolazione, non per quello di chi governa. Perfetto è lottare per un mondo migliore invece che distruggere quello esistente. Perfetta è una società libera per tutti, non solo per quelli che più ti fanno comodo.
Alessia Esse (Perfetto (La Trilogia di Lilac, #1))
È sempre stata attribuita allo sport, in ogni epoca e soprattutto da ogni governo, un’importanza grandissima, per la buona ragione che lo sport intrattiene e obnubila e rimbecillisce le masse, e in primo luogo le dittature sanno bene perché sono sempre e in ogni caso favorevoli allo sport. Chi è per lo sport ha le masse a suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro, diceva mio nonno, e per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura. Come ogni dittatura, anche la dittatura nazionalsocialista è diventata potente e quasi padrona del mondo servendosi dello sport di massa. In ogni epoca e in tutti gli Stati le masse vengono accalappiate mediante lo sport, e non c’è Stato che possa dirsi così piccolo e insignificante da non sacrificare tutto allo sport.
Thomas Bernhard
Piliin mo ang lalaking bubusog di lang sa puso mo kundi pati sa tiyan mo
Stanley Chi (Men Are From QC, Women Are From Alabang)
A true master will not deceive an able disciple. You are hampered by the limits you set and no limit can be set on skill.
Wayne Gerard Trotman (Veterans of the Psychic Wars)
Sha na tay, sha na tay,” he said, his voice becoming more sure as he chanted it, seeking the attention of the Goddess that he was reluctantly beginning to believe in. He’d seen too much not to. His pulse quickened, an awareness seemed to touch on him— one eye among thousands idly turning his way. The line was all around him, and dizzy with it, he let it fill his chi. And when he was sure he had the Goddess’s attention, he reached for Rachel’s chi.
Kim Harrison (A Perfect Blood (The Hollows, #10))
Kiriwar: "It doesn't matter. Bitro's gonna sew your eyebrows to your eyelids when we get back." Gunzi: "Whaaat?! Then I won't be able to sleep!!" Kiriwar: "That's the idea, dumbass.
Suguro Chayamachi (Togainu No Chi 1)
إن التقدم الحضاري الحاصل الآن يجعل من الإهمال في تربية الأطفال شيئاً يقصم الظهر، وهذا التقدم يوسع الهوة بين الشباب الذين يقرؤون ويعرفون، وبين الشباب الذين أفسدهم الفراغ وخيّم عليهم الجهل..
عبدالكريم بكار (طفل يقرأ)
We are convinced that the Allied nations which ... have acknowledged the principles of self-determination and equality of nations, will not refuse to acknowledge the independence of Vietnam.
Hồ Chí Minh
Le regole per scrivere bene (adattate da Umberto Eco) 1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi. 2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario. 3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata. 4. Esprimiti siccome ti nutri. 5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc. 6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso. 7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione. 8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”. 9. Non generalizzare mai. 10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton. 11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.” 12. I paragoni sono come le frasi fatte. 13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito). 14. Solo gli stronzi usano parole volgari. 15. Sii sempre più o meno specifico. 16. L'iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive. 17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale. 18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente. 19. Metti, le virgole, al posto giusto. 20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile. 21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso e! tacòn del buso. 22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia. 23. C’è davvero bisogno di domande retoriche? 24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media. 25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia. 26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile. 27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi! 28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri. 29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili. 30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio. 31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo). 32. Cura puntiliosamente l’ortograffia. 33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni. 34. Non andare troppo sovente a capo. Almeno, non quando non serve. 35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione. 36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato. 37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni. 38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competente cognitive del destinatario. 39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che. 40. Una frase compiuta deve avere.
Umberto Eco
Francesco venne poi com’io fu’ morto, (Francisco vino a buscarme, cuando estaba muerto,) per me; ma un d’i neri cherubini (pero uno de los querubines negros) li disse: “Non portar: non mi far torto. (le dijo: «No te lo lleves; no te equivoques».) Venir se ne dee giù tra ‘ miei meschini (Él debe quedarse aquí, entre mis servidores) perché diede ‘l consiglio frodolente, (porque dio un consejo fraudulento,) dal quale in qua stato li sono a’ crini; (desde ese momento, no lo he perdido de vista;) ch’assolver non si può chi non si pente, (porque no se puede absolver al que no se arrepiente,) né pentere e volere insieme puossi (y tampoco puede uno arrepentirse y seguir queriendo hacer lo mismo) per la contradizion che nol consente. (porque es una contradicción que no puede consentirse.)
Sylvain Reynard (Gabriel's Rapture (Gabriel's Inferno, #2))
So quello che dice Dante - l'altro Dante - ovvero che Amore obbligherebbe chi è amato a ricambiare il sentimento. Ma so anche, e lo sappiamo tutti, che è una delle più grosse idiozie mai pronunciate. La gente ci crede perché le parole sono la cosa più potente che esista e, ne segue, una gran cazzata detta con un bellissimo endecasillabo sarà sempre più plausibile di una grande verità, espressa male.
Bianca Marconero (La prima cosa bella)
Mi ritrovai a spalancare gli occhi per incontrare i suoi, pallidi e disumani. Mi sentii persa e vulnerabile. Come in una foresta al calar della notte, circondata dall’ululato di lupi che fremevano all’idea di dilaniare ogni lembo del mio corpo. Stranamente la sua mano risalì per scostare delle ciocche di capelli corti dalla mia fronte sudata. Il suo tocco sembrò umano, ma il suo sguardo non mi fece illudere neanche per un momento. Non dovevo dimenticare chi avevo di fronte. Un uomo senza scrupoli.
Anya M. Silver (Piacere oscuro (Dark Souls, #1))
Keisuke: "It's alright for you to kill someone?" Akira: "As long as they have tags. According to the rules, if there's three people present, it's an official battle. I'm not sure how you're supposed to start it, though." Keisuke: "So killing people is just a game, huh?" Akira: "It's the only way to survive.
Suguro Chayamachi (Togainu No Chi 1)
Volere è potere, dice il proverbio, ma alle donne si lascia credere che il loro potere sia invece quello di essere volute. È un inganno: desiderare ti rende soggetto attivo e ti educa a scegliere, invece che a essere scelta. Chi desidera comanda. Dire sempre «desiderami» e mai «io desidero» è un cammino di de-formazione, perché chi può solo essere desiderabile sacrificherà la propria forma per prendere quella che pensa sarà piú desiderata, condannandosi a esistere solo come conseguenza dello sguardo di altri.
Michela Murgia (Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più)
Prima di ripartire doveva tentare di dormire almeno qualche ora, oppure sarebbe crollato durante il viaggio e non poteva permettersi un tale e grossolano errore, non con l’esperienza di guerriero che aveva. Questa era la differenza tra chi non aveva un’educazione alla guerra e chi aveva vissuto sempre in battaglia. Non c’era cosa peggiore del moto incontrollabile della disperazione per portare un combattente a perdere. La mente avrebbe dovuto essere lucida e pronta, il corpo riposato e forte per vincere. Per chi non aveva la mentalità del guerriero poteva sembrare assurdo anche solo vagliare l’idea del riposo in una simile situazione, ma con la lucidità dell’autocontrollo tipica di un Venator, l’unico modo per vincere era proprio quello.
Eilan Moon (R.I.P. De Profundis (The R.I.P. Trilogy, #2))
Poetry that tames language into tight structures and yet manages to move us comes off as a feat, paralleling ballet or athletic talent in harnessing craft to beauty. When poetry is based on a less rigorous, more impressionistic definition of craft, its appeal depends more on whether one happens to be individually constituted to “get it” for various reasons. The audience narrows: poetry becomes more like tai chi than baseball.
John McWhorter (Doing Our Own Thing: The Degradation of Language and Music and Why We Should, Like, Care)
You have a wellspring of beautiful energy inside of you. When you are open you feel it; when you are closed you don’t. This flow of energy comes from the depth of your being. It’s been called by many names. In ancient Chinese medicine, it is called Chi. In yoga, it is called Shakti. In the West, it is called Spirit. Call it anything you want. All the great spiritual traditions talk about your spiritual energy; they just give it different names. That spiritual energy is what you’re experiencing when love rushes up into your heart. That is what you’re experiencing when you’re enthused by something and all this high energy comes up inside of you. You
Michael A. Singer (The Untethered Soul: The Journey Beyond Yourself)
Orfeo: Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo. [...] Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo. [...] Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti... Non vale la pena. [...] E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L'origine del mio destino è finita nell'Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte. Bacca: E che vuol dire che un destino non tradisce? Orfeo: Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. nessun dio può toccarlo.
Cesare Pavese
The secret of financial success is the willingness to adopt a warrior spirit in attitude, grace, and presence. This does not mean adopting an air of aggressiveness, but rather, a spirit of making treaties and pacts with oneself and others. “Warriors have an outlook of expecting a positive outcome, and a willingness to do whatever is needed to incur that outcome. It means not giving up, but allowing for flexibility, and to flow with the energy or chi as it moves along. Be strong, be vigilant for success, and be sensitive to the energy undercurrents, and you shan’t go wrong.
Doreen Virtue (Archangels and Ascended Masters)
Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto “sonoro” potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino.
Giovannino Guareschi (Chi sogna nuovi gerani?)
Với tư duy phát triển, tôi có thêm niềm tin vào con người và có cái nhìn bao dung hơn với khuyết điểm của người khác. Nếu tôi sẵn sàng tha thứ và đặt niềm tin vào người khác, tôi tin rằng người khác cũng sẽ tha thứ cho những lỗi lầm tôi mắc phải và tiếp tục đặt niềm tin ở nơi tôi.
Chi Nguyen
Ha 38 anni Bartleboom, lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare le cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle in grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle: "ti aspettavo!" Lei aprirà la scatola e lentamente quando vorrà leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu, si prenderà gli anni, i giorni gli istanti, che quell'uomo prima ancora di conoscerla le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo: "tu sei matto!"... e per sempre lo amerà!
Alessandro Baricco (Ocean Sea)
Alzò lo sguardo verso il cielo: un ricamo di foglie di quercia che risaltava in negativo. Allargò le braccia, come in croce. Rimase lì per un bel po’, qualche ora, non avrebbe saputo dire quanto. Avrebbe voluto pregare, ma si sentì in colpa perché lo faceva solo quando aveva bisogno. E non era nemmeno sicura di voler attirare su di sé l’attenzione di Dio: lei, la ragazza-che-prega-solo-quando-ha-bisogno-di-qualcosa. Magari lo avrebbe irritato. Forse avrebbe dovuto trattenersi, e pregare quando fosse riuscita a farlo solo per il desiderio di pregare, in modo che Lui la riprendesse in simpatia. Ma Dio (scusa, Dio), chi mai si ricorda di pregare quando le cose filano a gonfie vele? La gente buona, ecco chi si ricorda. E lei non era così
Ann Brashares (The Sisterhood of the Traveling Pants (Sisterhood, #1))
My death..I mean..will it be quick,and with dignity? How will i know when the end is coming?" "When you vomit blood,sir," Tao Chi'en said sadly. That happened three weeks later,in the middle of Pacific,in the privacy of the captain's cabin. As soon as he could stand , the old seaman cleaned up the traces of his vomit, rinsed out his mouth , changed his bloody shirt, lighted his pipe, and went to the bow of his ship , where he stood and looked for the last time at the stars winking in a sky of black velvet. Several sailors saw him and waited at a distance, caps in hands. When he had smoked the last of his tobacco, Captain John Sommers put his legs over the rail and noiselessly dropped into the sea. -Portrait in Sepia by Isabel Allende.
Isabel Allende
Ci chiamano usurpatori, loro, che hanno usurpato ogni speranza per ciascuna generazione a venire, loro che tutto prendono senza nulla chiedere. Noi che abbiamo avuto l’ardire di strappar loro un pezzetto di terra per viverci in pace, loro che la terra la vogliono tutta per farci la guerra. Ci chiamano usurpatori, senza ricordare che i primi usurpatori sono loro, loro che hanno commesso il peccato maggiore, quel peccato che noi cerchiamo di accomodare. Loro hanno strappato la terra alla terra, l’hanno imbrigliata nelle cartine geografiche, stampata sugli stivali e sulle borse, hanno ucciso per mangiare e mangiato per uccidere, senza rispettare nulla che non fosse la loro fame di cibo e di morte. Noi non chiediamo niente, se non di vivere la vita che vogliamo, la vita che lassù non ci permettevano, perché non c’era abbastanza spazio per tutti. Entro il 2015 servivano settantamila dottori, tutti gli altri non servivano a niente. Un tempo, signori, non si era liberi, e si faceva quello che ti dicevano di fare. Adesso si è liberi, così dicono, ma quello che ti dicono lo devi fare lo stesso. Perché se non fai il dottore, allora fai la fame. Se non sei ingegnere, non lavori. Se non t’iscrivi nel ramo dell’industria, uno stipendio poi chi te lo dà. E sbranarsi e sventolare bandiere e strillare come scimmie per un boccone di pensione, quando sei troppo vecchio per gustartela, perché gli anni migliori della tua vita li hai passati a lavorare per loro. Vuoi fare l’insegnante – perché non prendi Farmacia? Vuoi essere archeologo – ma cercati un lavoretto buono. Vuoi scrivere – tanto, se non sei famoso, non ti pubblicano. E soffocare soffocare soffocare le ambizioni perché l’ambizione è peccato e non porta pane, l’ambizione è tempo perso, braccia sottratte alla produzione. E sempre un livore un livore nel petto a fare quel che è giusto fare, ma non quello che si vuol fare. Siamo morti in partenza perché volare basso ci uccide.
Chiara Pagliochini (Canto per ingannare l'attesa)
More than anything, I'd like to go to a park today. I want to sit in a swing, drink chocolate milk, and not think about anything in the world except the pleasure of that moment. I want to know what a normal life feels like because I can't remember anymore. I want to drag my feet on the ground as I swing back and forth. I want to feel the fresh, spring chi on my skin. I'm very tempted to get out my Halloween decorations today because looking at them always gives me a little burst of excitement. I can't, though, because I have a rule: No Halloween decorations before June 21. That's the summer solstice, so after that we're officially in the second half of the year. Another rule I abide by is no peppermint until November 1. I only eat peppermint between November 1 and January 6, because that keeps it special. If you don't do things like that in here, then there's nothing to look forward to.
Damien Echols (Life After Death)
L'ingresso di Edy zum Thor nell’open space mi distolse dai miei pensieri. Silenzioso come un gatto, dopo la consueta pausa caffè mi era scivolato alle spalle e si era seduto alla sua scrivania, proprio accanto alla mia. Lo salutai con un cenno del capo e mi rimisi immediatamente al lavoro. Se c'era qualcuno capace di farti sentire in colpa con uno sguardo, anche quando sapevi di non aver fatto nulla di sbagliato, quello era Edy Thor. Forse per via delle sue origini anglo-tedesche, che lo rendevano un uomo tutto d'un pezzo, aveva sempre stampata in viso l'espressione di chi è a posto con la coscienza ma potrebbe, quando meno te lo aspetti, cogliere te in fallo. Quando Edy lavorava vicino a me − attività che, per fortuna, era interrotta da frequenti riunioni nell'ufficio del nostro direttore editoriale − mi sentivo costantemente sotto osservazione. Non che lui badasse mai al mio operato: era anzi perennemente immerso nello schermo del computer, intento a rendere qualsiasi testo dovessimo pubblicare non un po' migliore, ma il suo capolavoro.
Chiara Santoianni (Missione a Manhattan)
«Benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati, Daniel. ... «Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. Molti anni fa, quando mio padre mi portò qui per la prima volta, questo luogo era già vecchio, quasi come la città. Nessuno sa con certezza da quanto tempo esista o chi l'abbia creato. Ti posso solo ripetere quello che mi disse mio padre: quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro viene cancellato dall'oblio, noi, i custodi di questo luogo, facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel. Pensi di poter mantenere il segreto?»
Carlos Ruiz Zafón
«Chi ti ha ferita?» mi domandò, esigente. Non mi azzardai nemmeno a immaginare quello che mi avrebbe fatto se le avessi mentito. Dovevo dirle la verità. Mettere in pericolo la vita di André non doveva importarmi, maledizione, non doveva. Perché lui aveva ridotto la mia a tutto questo. Una lacrima mi scivolò lungo la tempia. «Lui», alitai. La Regina rivolse il volto al soffitto con un sospiro grave e poi mi sospinse leggermente lontano da sé. «Qual è la prima regola, André?» disse, la voce stentorea. Lo sentii inspirare forte dal naso, ma non ebbi la forza per guardarlo. «La sua merce deve rimanere inalterata.» Lei abbassò gli occhi su di lui. «Esattamente.» Un istante dopo gli incise il collo con l’unghia, nello stesso punto in cui André mi aveva tagliata.
Chiara Cilli (Per Addestrarti (Blood Bonds, #4))
La vita sognata Chi mi parla non sa che io ho vissuto un’altra vita – come chi dica una fiaba o una parabola santa. Perché tu eri la purità mia, tu cui un’onda bianca di tristezza cadeva sul volto se ti chiamavo con labbra impure, tu cui lacrime dolci correvano nel profondo degli occhi se guardavamo in alto – e così ti parevo più bella. O velo tu – della mia giovinezza, mia veste chiara, verità svanita – o nodo lucente – di tutta una vita che fu sognata – forse – oh, per averti sognata, mia vita cara, benedico i giorni che restano – il ramo morto di tutti i giorni che restano, che servono per piangere te.
Antonia Pozzi
Che differenza c'è fra occhi che possiedono uno sguardo e occhi che ne sono sprovvisti? Questa differenza ha un nome: si chiama vita. La vita inizia laddove inizia lo sguardo. [...] Lo sguardo è una scelta. Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e di escludere dunque all'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo, che è l'essenza della vita, è prima di tutto un rifiuto. Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino. Per vivere bisogna essere capaci di non mettere sullo stesso piano, al di sopra di se stessi, la mamma e il soffitto. Bisogna rinunciare a uno dei due e decidersi di interessarsi o alla mamma o al soffitto. L'unica scelta sbagliata è quella di non fare una scelta.
Amélie Nothomb (Métaphysique des tubes)
Quelle volte in cui mi sono svegliato in piena notte, e ho guardato chi dorme sempre accanto a me, con la complicità delle ore buie, che rendono sopra le righe tutti i sentimenti e le preoccupazioni, le paure, le angosce e il senso profondo della vita. E mi sono chiesto, intanto che osservavo il torace gonfiarsi e sgonfiarsi in modo regolare: chi è questo essere umano a cui sto concedendo il mio amore, le mie giornate, tutti questi anni e anche il mio futuro? È l'essere speciale che mi sembra di aver intuito, o è un mostro che mi sembra di temere? E poi mi sono girato dall'altra parte e mi sono rimesso a dormire, sollevato.
Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile felicità)
Il sostegno su cui poggia quella fermezza e costanza che cerchiamo nell'amicizia è la fiducia. Niente è stabile di ciò che è infido. Inoltre conviene scegliere un amico sincero, gentile e affine, cioé che sia mosso dai nostri stessi sentimenti. Tutte cose che hanno attinenza con la fiducia. Non può essere fidata, infatti, un'indole ambigua e tortuosa né, di certo, può essere fidato o costante chi non è mosso dai medesimo sentimenti e non è affine per natura. [...] Prima di tutto che non vi sia niente di finto o simulato: è di un animo nobile, infatti, persino odiare apertamente piuttosto che celare il proprio pensiero dietro un falso aspetto.
Marcus Tullius Cicero (L'amicizia)
What had I intuited at last? Namely this: while nothing is more precious than independence and freedom, nothing is also more precious than independence and freedom! These two slogans are almost the same, but not quite. The first inspiring slogan was Ho Chi Min’s empty suit, which he no longer wore. How could he? He was dead. The second slogan was the tricky one, the joke. It was Uncle Ho’s empty suit turned inside out, a sartorial sensation that only a man of two minds, or a man with no face, dared to wear. This odd suit suited me, for it was of a cutting-edge cut. Wearing this inside-out suit, my seams exposed in an unseemly way, I understood, at last, how our revolution had gone from being the vanguard of political change to the rearguard hoarding power. In this transformation, we were not unusual. Hadn’t the French and the Americans done exactly the same? Once revolutionaries themselves, they had become imperialists, colonizing and occupying our defiant little land, taking away our freedom in the name of saving us. Our revolution took considerably longer than theirs, and was considerably bloodier, but we made up for lost time. When it came to learning the worst habits of our French masters and their American replacements, we quickly proved ourselves the best. We, too, could abuse grand ideals! Having liberated ourselves in the name of independence and freedom—I was so tired of saying these words!—we then deprived our defeated brethren of the same.
Viet Thanh Nguyen (The Sympathizer (The Sympathizer #1))
Will you pour out tea, Miss Brent?' The el­der wom­an replied: 'No, you do it, dear. That tea-​pot is so heavy. And I have lost two skeins of my grey knitting-​wool. So an­noy­ing.' Ve­ra moved to the tea-​ta­ble. There was a cheer­ful rat­tle and clink of chi­na. Nor­mal­ity returned. Tea! Blessed or­di­nary everyday af­ter­noon tea! Philip Lom­bard made a cheery re­mark. Blore re­spond­ed. Dr. Arm­strong told a hu­mor­ous sto­ry. Mr. Jus­tice War­grave, who or­di­nar­ily hat­ed tea, sipped ap­prov­ing­ly. In­to this re­laxed at­mo­sphere came Rogers. And Rogers was up­set. He said ner­vous­ly and at ran­dom: 'Ex­cuse me, sir, but does any one know what's become of the bath­room cur­tain?' Lom­bard's head went up with a jerk. 'The bath­room cur­tain? What the dev­il do you mean, Rogers?' 'It's gone, sir, clean van­ished. I was go­ing round draw­ing all the cur­tai­ns and the one in the lav -​ bath­room wasn't there any longer.' Mr. Jus­tice War­grave asked: 'Was it there this morn­ing?' 'Oh, yes, sir.' Blore said: 'What kind of a cur­tain was it?' 'Scar­let oil­silk, sir. It went with the scar­let tiles.' Lom­bard said: 'And it's gone?' 'Gone, Sir.' They stared at each oth­er. Blore said heav­ily: 'Well - af­ter all-​what of it? It's mad - ​but so's everything else. Any­way, it doesn't matter. You can't kill any­body with an oil­silk cur­tain. For­get about it.' Rogers said: 'Yes, sir, thank you, sir.' He went out, shut­ting the door.
Agatha Christie (And Then There Were None)
«Voglio andarmene in qualche posto dove nessuno mi conosce e dove non ho nessuna macchia nera addosso prima di cominciare. Ma non so se ce la faccio». «Perché?». «La gente. La gente ti trascina giù». «Chi?» chiesi io, pensando che si riferisse agli insegnanti, o a mostri adulti come Miss Simons, che aveva desiderato una gonna nuova, o magari a suo fratello Eyeball che se ne andava in giro con Ace e Billy e Charlie e gli altri, o magari a suo padre e a sua madre. Ma lui disse: «I tuoi amici, loro ti trascinano giù, Gordie. Non lo sai?». Indicò Vern e Teddy, che si erano fermati e aspettavano che li raggiungessimo. Stavano ridendo di qualcosa; Vern, anzi, era piegato in due dalle risate. «I tuoi amici. Sono come quelli che ti annegano attaccandosi alle gambe. Non puoi salvarli. Puoi solo annegare con loro»
Stephen King (Different Seasons)
After I nodded, she continued. “We can no longer express with words our emotional states, our revelations, our transformations. Words fail. We are in the very beginning stages of what might take years or even decades of transition. The human race is developing a Universal Language. The practices that will assist humanity—and assist you—in reaching this higher communication will include all the things I'll share with you: vocal exploration, meditation, and energetic practices such as chi gong and yoga. Through these techniques, you are going to completely overhaul your nervous system and your energetic makeup to allow the emergence of this language within you.
Dielle Ciesco (The Unknown Mother: A Magical Walk with the Goddess of Sound)
«Merda…» Furono queste le sole parole che riuscirono a raggiungere le labbra di Dima e gli fuoriuscirono dalla bocca. La pelle di Irina era più bianca del solito, quasi trasparente, e i capelli erano luminosi e setosi come una nuvola di zucchero filato. Nonostante lei fosse avvolta di stracci e di sporcizia, per Dima quella che aveva di fronte non era una donna, ma una dea scesa tra i mortali per illuminare la sera e sostituire la luna nel firmamento notturno. Irina si fermò e rimase immobile senza pronunciare alcuna parola. In attesa. Era cosciente di mostrare molto più di quello che qualcuno avrebbe dovuto vedere, ma della complessità di quel momento la preoccupava solo che l’uomo che amava la guardasse con occhi differenti. Lo sguardo di disprezzo per chi è diverso. (brano inedito tratto da Teufel, il Diavolo in uscita a fine Marzo)
Eilan Moon (Teufel, il Diavolo)
L'invidia è la religione dei mediocri. Li consola, risponde alle inquietudini che li divorano e, in ultima istanza, imputridisce le loro anime e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidità fino a credere che siano virtù e che le porte del cielo si spalancheranno solo per gli infelici come loro, che attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i loro sleali tentativi di sminuire gli altri e di escludere, e se possibile distruggere, chi, per il semplice fatto di esistere e di essere ciò che è, mette in risalto la loro povertà di spirito, di mente e di fegato. Fortunato colui al quale latrano i cretini, perché la sua anima non apparterrà mai a loro.
Carlos Ruiz Zafón (The Angel's Game (The Cemetery of Forgotten Books, #2))
How do I know that the love of life is not a delusion? Or that the fear of death is not like a young person running away from home and unable to find his way back? The Lady Li Chi was the daughter of a border warden, Ai. When the state of Chin captured her, she wept until she had drenched her robes; then she came to the King’s palace, shared the King’s bed, ate his food, and repented of her tears. How do I know whether the dead now repent for their former clinging to life? ‘Come the morning, those who dream of the drunken feast may weep and moan; when the morning comes, those who dream of weeping and moaning go hunting in the fields. When they dream, they don’t know it is a dream. Indeed, in their dreams they may think they are interpreting dreams, only when they awake do they know it was a dream. Eventually there comes the day of reckoning and awakening, and then we shall know that it was all a great dream. Only fools think that they are now awake and that they really know what is going on, playing the prince and then playing the servant. What fools! The Master and you are both living in a dream. When I say a dream, I am also dreaming. This very saying is a deception. If after ten thousand years we could once meet a truly great sage, one who understands, it would seem as if it had only been a morning.
Zhuangzi (The Book of Chuang Tzu)
«Incolpi la gente di credere in Dio considerandola una massa di poveri illusi. Tu ti conforti nella scienza che fa solo congetture. Quali prove concrete hai a sostegno della tua tesi della malattia da cinquecento milioni di dollari?». Scossi la testa come per dire che non ne avevo, ed era la verità. Ipotesi più accreditata non è sinonimo di certezza. È solo più facile per me da accettare, com’è più semplice per chi ha fede pensare che i vampiri siano i dannati terreni che Dio non vuole nemmeno all’inferno. Una lacrima mi rigò la guancia e immediatamente Adam sciolse la presa ad un passo da quella che sarebbe potuta essere la mia fine. Rimasi sdraiata nella stessa posizione in cui mi aveva costretto, supina, e ricominciai a respirare gradualmente senza allontanare i miei occhi dai suoi. Era bello tornare a vivere sotto il suo sguardo. Si avvicinò ulteriormente al mio viso parlandomi sopra le labbra. Le sfiorò più volte con le sue, senza il minimo proposito di baciarmi. «Forse potrebbe essere la morte la vera malattia e noi la legittima cura. Guardami, Elizabeth» bisbigliò alzandomi il mento col pollice. «Ho quasi duecentocinquanta anni e non ne dimostro nemmeno trenta. Magari tra qualche anno scoprirete le origini della patologia che ammorba gli angeli, e allora la rivenderete a coloro che vorranno volare».
Giorgia Penzo (Red Carpet)
Cos'è il kitsch? Prima di tutto, è un'idea dell'arte che implica una falsificazione dell'arte autentica, o come minimo la sua svalutazione sensazionalistica; ma è anche la negazione di tutto ciò che nell'esistenza umana risulta inaccettabile, nascosto dietro una facciata di sentimentalismo, bellezza fraudolenta e virtù posticcia. Il kitsch è, in poche parole, una menzogna narcisistica che nasconde la verità dell'orrore e della morte: così come il kitsch estetico è una menzogna estetica (un'arte che in realtà è una falsa arte) il kitsch storico è una menzogna storica (una storia che in realtà è una falsa storia). […] Così come l'ormai vecchia industria dell'intrattenimento ha bisogno di alimentarsi del kitsch estetico, che regala a chi lo consuma l'illusione di star godendo dell'arte autentica senza chiedergli in cambio nessuno degli sforzi che quel godimento richiede né costringerlo a esporsi a nessuna delle avventure intellettuali e a nessuno dei rischi morali che comporta, la nuova industria della memoria ha bisogno di alimentarsi del kitsch storico, che regala a chi lo consuma l'illusione di conoscere la storia reale risparmiandogli sforzi, ma soprattutto risparmiandogli le ironie e le contraddizioni e i disagi e le vergogne e le paure e le nausee e le vertigini e le delusioni che quella conoscenza procura.
Javier Cercas (El impostor)
L'AQUILONE C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico: io vivo altrove, e sento che sono intorno nate le viole. Son nate nella selva del convento dei cappuccini, tra le morte foglie che al ceppo delle quercie agita il vento. Si respira una dolce aria che scioglie le dure zolle, e visita le chiese di campagna, ch'erbose hanno le soglie: un'aria d'altro luogo e d'altro mese e d'altra vita: un'aria celestina che regga molte bianche ali sospese... sì, gli aquiloni! È questa una mattina che non c'è scuola. Siamo usciti a schiera tra le siepi di rovo e d'albaspina. Le siepi erano brulle, irte; ma c'era d'autunno ancora qualche mazzo rosso di bacche, e qualche fior di primavera bianco; e sui rami nudi il pettirosso saltava, e la lucertola il capino mostrava tra le foglie aspre del fosso. Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino ventoso: ognuno manda da una balza la sua cometa per il ciel turchino. Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza, risale, prende il vento; ecco pian piano tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza. S'inalza; e ruba il filo dalla mano, come un fiore che fugga su lo stelo esile, e vada a rifiorir lontano. S'inalza; e i piedi trepidi e l'anelo petto del bimbo e l'avida pupilla e il viso e il cuore, porta tutto in cielo. Più su, più su: già come un punto brilla lassù lassù... Ma ecco una ventata di sbieco, ecco uno strillo alto... - Chi strilla? Sono le voci della camerata mia: le conosco tutte all'improvviso, una dolce, una acuta, una velata... A uno a uno tutti vi ravviso, o miei compagni! e te, sì, che abbandoni su l'omero il pallor muto del viso. Sì: dissi sopra te l'orazïoni, e piansi: eppur, felice te che al vento non vedesti cader che gli aquiloni! Tu eri tutto bianco, io mi rammento. solo avevi del rosso nei ginocchi, per quel nostro pregar sul pavimento. Oh! te felice che chiudesti gli occhi persuaso, stringendoti sul cuore il più caro dei tuoi cari balocchi! Oh! dolcemente, so ben io, si muore la sua stringendo fanciullezza al petto, come i candidi suoi pètali un fiore ancora in boccia! O morto giovinetto, anch'io presto verrò sotto le zolle là dove dormi placido e soletto... Meglio venirci ansante, roseo, molle di sudor, come dopo una gioconda corsa di gara per salire un colle! Meglio venirci con la testa bionda, che poi che fredda giacque sul guanciale, ti pettinò co' bei capelli a onda tua madre... adagio, per non farti male.
Giovanni Pascoli (Poemetti di Giovanni Pascoli (Italian Edition))
Noi sappiamo che in questo difficilmente saremo compresi, ed è bene che cosi sia. Ma consideri ognuno, quanto valore, quanto significato è racchiuso anche nelle più piccole nostre abitudini quotidiane, nei cento oggetti nostri che il più umile mendicante possiede: un fazzoletto, una vecchia lettera, la fotografia di una persona cara. Queste cose sono parte di noi, quasi come membra del nostro corpo; né è pensabile di venirne privati, nel nostro mondo, ché subito ne ritroveremmo altri a sostituire i vecchi, altri oggetti che sono nostri in quanto custodi e suscitatori di memorie nostre. Si immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede: sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignità e discernimento, poiché accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso; tale quindi, che si potrà a cuor leggero decidere della sua vita o morte al di fuori di ogni senso di affinità umana; nel caso più fortunato, in base ad un puro giudizio di utilità. Si comprenderà allora il duplice significato del termine «Campo di annientamento », e sarà chiaro che cosa intendiamo esprimere con questa frase: giacere sul fondo.
Primo Levi (Survival in Auschwitz)
Quest'uomo, meglio conosciuto sotto il nome di Tigre della Malesia, che da dieci anni insanguinava le coste del mar malese, poteva avere trentadue o trentaquattro anni. Era alto di statura, ben fatto, con muscoli forti come se fili d'acciaio vi fossero stati intrecciati, dai lineamenti energici, l'anima inaccessibile a ogni paura, agile come una scimmia, feroce come la tigre delle jungla malesi, generoso e coraggioso come il leone dei deserti africani. Aveva una faccia leggermente abbronzata e di una bellezza incomparabile, resa truce da una barba nera, con una fronte ampia, incorniciata da fuligginosi e ricciuti capelli che gli cavedano con pittoresco disordine sulle robuste spalle. Due occhi di una fulgidezza senza pari, che magnetizzavano, attiravano, che ora diventavano melanconici come quelli di una fanciulla, e che ora lampeggiavano e schizzavano come fiamme. Due labbra sottili, particolari agli uomini energici, dalle quali, nei momenti di battaglia, usciva una voce squillante, metallica, che dominava il rombo dei cannoni, e che talvolta si piegavano a un melanconico sorriso, che a poco a poco diventava un sorriso beffardo fino al punto di trovare il sorriso della Tigre della Malesia, quasi assaporasse allora il sangue umano. Da dove mai era uscito questo terribile uomo, che alla testa di duecento tigrotti, non meno intrepidi di lui, aveva saputo in poco volger d'anni farsi una fama sì funesta? Nessuno lo avrebbe potuto dire. I suoi fidi stessi lo ignoravano, come ignoravano pure chi egli fosse.
Emilio Salgari (Le tigri di Mompracem)
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire partecipare. Chi vive veramente non può non essere cittadino partecipe. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Io partecipo, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, partecipo. Perciò odio chi non partecipa, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci
Una sola offesa si deve completamente eliminare per conservare nell'amicizia l'utilità e la fiducia: infatti gli amici spesso si devono ammonire e rimproverare e questo deve essere accettato amichevolmente quando viene fatto con affetto. Ma, non so come, è vero quello che dice il mio amico nell'"Andria": "L'adulazione genera amici, la verità odio". Dannosa è la verità, se da lei nasce l'odio che è il veleno dell'amicizia, ma l'adulazione è molto più dannosa perché, essendo indulgente con gli errori, lascia che l'amico precipiti in rovina; grandissima è la colpa di chi disprezza la verità ed è spinto all'inganno dall'adulazione. [...] Non c'è più da sperare salvezza per chi abbia le orecchie tanto chiuse alla verità da non poter sentire il vero da un amico. [...] Ed è assurdo proprio questo, che quelli che vengono rimproverati non provano quel dispiacere che dovrebbero provare, ma provano proprio quello che non dovrebbero; infatti non si dolgono di aver sbagliato, sopportano di malanimo di essere rimproverati mentre sarebbe stato necessario il contrario, cioé addolorarsi delle colpe e godere della correzione.
Marcus Tullius Cicero (L'amicizia)
«Mi dispiace molto che lei sia divenuto così cinico da non amare più la materia del suo lavoro, ma io nutro ancora una profonda passione per quello che studio e che faccio.» Non si accorse nemmeno di essersi alzata, mentre lo diceva, per difendere le sue opinioni con maggiore fermezza. «E mi intristisce vedere che ormai il mondo dell’istruzione è popolato da persone come lei, così fredde da non riuscire a farsi più trasportare da una riga o da un verso, così impermeabili a qualunque emozione scritta da riuscire ad affondare gli entusiasmi degli studenti. Lo so che ormai va di moda criticare tutto e tutti, cercare il pelo nell’uovo in ogni opera, farsi grandi mostrando di disprezzare tutti gli autori, persino i più importanti, piuttosto che provare allora a raggiungerli con qualcosa di altrettanto bello, perché la verità è che chi è così bravo a criticare non lo è poi a scrivere. Ma io non sono così, e mai lo sarò. Io amo ciò che faccio, e spero di trasmettere il mio amore attraverso ogni mia azione ed ogni mia parola, anche attraverso la mia tesi di Dottorato, e se questo talvolta mi porta ad estraniarmi dalla realtà, è un prezzo che pago più che volentieri.»
Mirya (Di carne e di carta)
E qui bisogna menzionare anche quanto scritto da Walter Rathenau nelle sue Briefe an eine Liebende: “Le ho detto ciò che penso della morte volontaria, e le dirò ciò su cui non mi sono mai pronunciato: ma poi non voglio più né parlarne né sentirne parlare. […] Ritengo questa fine un'ingiustizia metafisica, un'ingiustizia nei confronti dello spirito. Una mancanza di fiducia nella Bontà eterna, una rivolta contro l'intimo dovere di obbedire alla legge universale. Chi si uccide, uccide e non solo se stesso, ma anche un altro essere. Perché l'uomo non è un'isola. Questa morte, ne sono profondamente convinto, non è una liberazione come quella naturale e incolpevole. Ogni violenza nel mondo ha delle conseguenze, come ogni azione. Esistiamo per prendere su di noi un po' del dolore del mondo offrendo il nostro petto, non per moltiplicarlo facendo a nostra volta violenza. So che lei soffre e io soffro con Lei. Sia indulgente con questo dolore, ed esso sarà indulgente con lei. I desideri e la collera lo accrescono; con la dolcezza esso si addormenta come un bambino. Lei è cosi ricca di amore, lo rivolga tutto agli esseri umani, ai bambini, alle cose e alle sue sofferenze. Non si chiuda nella solitudine, non voglia essere sola. Superi l'ostacolo, lo guardi negli occhi: non è nulla”.
Etty Hillesum (Diario 1941-1943)
Di solito non parlo con gli sconosciuti. Non mi piace parlare con chi non conosco. E non per via della famosa frasa Non Dare Confidenza Agli Sconosciuti che ci ripetono continuamente a scuola, che tradotto vuol dire non accettare caramelle o un passaggio da uno sconosciuto perché vuole fare sesso con te. Non è questo che mi preoccupa. Se un estraneo mi toccassse lo colpirei immediatamente, e io so colpire molto forte. Come per esempio quella volta che ho preso a pugni Sarah perché mi aveva tirato i capelli e l’ho fatta svenire e le è venuta una commozione cerebrale e avevano dovuto portarla al pronto soccorso. E poi ho sempre con me il mio coltellino svizzero che ha una lama a seghetto in grado di tranciare le dita a un uomo. Non mi piacciono gli estranei perché non mi piacciono le persone che non conosco. Sono difficili da capire. È come essere in Francia, dove andavamo qualche volta in campeggio quando mio madre era ancora viva. E io odiavo la Francia perché se entravo in un negozio o in un ristorante o andavo in spiaggia non capivo quel che dicevano, e la cosa mi terrorizzava. Ci metto un sacco di tempo per abituarmi alle persone che non conosco. Per esempio, quando c’è una persona nuova che viene a lavorare a scuola non le parlo per settimane e settimane. Rimango a osservarla finché non sono certo di potermi fidare. Poi le faccio delle domande su di lei, sulla sua vita, del tipo se ha degli animali e qual è il suo colore preferito e cosa sa dell’Apollo e le chiedo di disegnarmi una piantina della sua casa e voglio sapere che macchina ha, così imparo a conoscerla. Da quel momento in poi non mi preoccupo più se mi capita di trovarmi nella stessa stanza con questa persona e non sono più obbligato a stare all’erta.
Mark Haddon (The Curious Incident of the Dog in the Night-Time)
This place where she worked certainly didn't make it look as if she continued to believe her calling was to change the course of American history. The building's rusted fire escape would just come down, just come loose from its moorings and crash onto the street, if anyone stepped on it - a fire escape whose function was not to save lives in the event of a fire but to uselessly hang there testifying to the immense loneliness inherent to living. For him it was stripped of any other meaning - no meaning could make better use of that building. Yes, alone we are, deeply alone, and always, in store for us, a layer of loneliness even deeper. There is nothing we can do to dispose of that. No, loneliness shouldn't surprise us, as astonishing to experience it as it may be. You can try turning yourself inside out, but all you are then is inside out and lonely instead of inside in and lonely. My stupid, stupid Merry dear, stupider even than your stupid father, not even blowing up buildings helps. It's lonely if there are buildings and it's lonely if there are no buildings. There is no protest to be lodged against loneliness - not all the bombing campaigns in history have made a dent in it. The most lethat of manmade explosives can't touch it. Stand in awe not of Communism, my idiot child, but of ordinary, everyday loneliness. On May Day go out and march with your friends to its greater glory, the superpower of superpowers, the force that overwhelms all. Put your money on it, bet on it, worship it - bow down in submission not to Karl Marx, my stuttering, angry, idiot child, not to Ho Chi-Minh and Mao Tse-tung - bow down to the great god of Loneliness!
Philip Roth (American Pastoral)
The advisors, on the other hand, were like older brothers and sisters. My favorite was Bill Symes, who'd been a founding member of Fellowship in 1967. He was in his early twenties now and studying religion at Webster University. He had shoulders like a two-oxen yoke, a ponytail as thick as a pony's tail, and feet requiring the largest size of Earth Shoes. He was a good musician, a passionate attacker of steel acoustical guitar strings. He liked to walk into Burger King and loudly order two Whoppers with no meat. If he was losing a Spades game, he would take a card out of his hand, tell the other players, "Play this suit!" and then lick the card and stick it to his forehead facing out. In discussions, he liked to lean into other people's space and bark at them. He said, "You better deal with that!" He said, "Sounds to me like you've got a problem that you're not talking about!" He said, "You know what? I don't think you believe one word of what you just said to me!" He said, "Any resistance will be met with an aggressive response!" If you hesitated when he moved to hug you, he backed away and spread his arms wide and goggled at you with raised eyebrows, as if to say, "Hello? Are you going to hug me, or what?" If he wasn't playing guitar he was reading Jung, and if he wasn't reading Jung he was birdwatching, and if he wasn't birdwatching he was practicing tai chi, and if you came up to him during his practice and asked him how he would defend himself if you tried to mug him with a gun, he would demonstrate, in dreamy Eastern motion, how to remove a wallet from a back pocket and hand it over. Listening to the radio in his VW Bug, he might suddenly cry out, "I want to hear... 'La Grange' by ZZ Top!" and slap the dashboard. The radio would then play "La Grange.
Jonathan Franzen (The Discomfort Zone: A Personal History)
Decisi che avrei scoperto chi aveva ucciso Wellington, anche se mio padre mi aveva ordinato di non ficcare il naso negli affari degli altri. Perché non faccio sempre quello che mi dicono di fare. Perché quando qualcuno mi dà degli ordini, di solito sono cose che mi confondono e che non hanno nessun senso. Per esempio quando dicono “Sta’ zitto”, ma non specificano per quanto tempo devi stare zitto. Oppure se su un cartello vedi NON CALPESTARE IL PRATO, in realtà dovrebbe esserci scritto NON CALPESTARE IL PRATO INTORNO A QUESTO CARTELLO oppure NON CALPESTARE IL PRATO DI QUESTO PARCO, perché invece ci sono molti prati su cui si può camminare. La gente non rispetta mai le regole. Mio padre per esempio va a più di 90 chilometri all’ora nelle strade dove non si devono superare i 90 chilometri all’ora, e qualche volta guida dopo aver bevuto e spesso non si mette la cintura di sicurezza quando prende il furgone. E nella Bibbia si legge Non uccidere, ma ci sono state le Crociate e due Guerre Mondiali e la Guerra del Golfo e in ognuna di queste guerre dei Cristiani hanno ucciso dei loro simili. E poi non lo capisco, quando dice “Non ficcare il naso negli affari degli altri”, perché non so cosa sono gli “affari degli altri”; io faccio un mucchio di cose con “gli altri”, a scuola, nel negozio e sul pulmino, e il suo lavoro consiste nell’andare a casa di altre persone e riparare i loro scaldabagni e l’impianto di riscaldamento. Anche questo vuol dire farsi gli affari degli altri. Siobhan mi capisce. Quando mi ordina di non fare una cosa mi dice esattamente cos’è che non devo fare. Così mi piace. Per esempio una volta mi ha detto: - Non devi mai prendere a pugni Sarah o picchiarla in nessun modo, Christopher. Anche se è lei a colpirti per prima. Se succede di nuovo, allontanati, rimani immobile e conta da 1 a 50, poi vieni da me a raccontarmi cosa ha fatto o parlane con qualche altro insegnante. Un’altra volta mi ha detto: - Se vuoi andare sull’altalena e c’è sempre qualcuno sopra, non spingerlo via. Chiedi se puoi fare un giro anche tu. E poi aspetta fino a quando non ha finito. Gli altri però quando ti danno un ordine non si comportano in questo modo. E allora sono io a decidere cosa fare e cosa non fare.
Mark Haddon (The Curious Incident of the Dog in the Night-Time)
The whole secret lies in confusing the enemy, so that he cannot fathom our real intent.’” To put it perhaps a little more clearly: any attack or other operation is CHENG, on which the enemy has had his attention fixed; whereas that is CH’I,” which takes him by surprise or comes from an unexpected quarter. If the enemy perceives a movement which is meant to be CH’I,” it immediately becomes CHENG.”] 4.    That the impact of your army may be like a grindstone dashed against an egg— this is effected by the science of weak points and strong. 5.    In all fighting, the direct method may be used for joining battle, but indirect methods will be needed in order to secure victory. [Chang Yu says: “Steadily develop indirect tactics, either by pounding the enemy’s flanks or falling on his rear.” A brilliant example of “indirect tactics” which decided the fortunes of a campaign was Lord Roberts’ night march round the Peiwar Kotal in the second Afghan war.76 6.    Indirect tactics, efficiently applied, are inexhausible as Heaven and Earth, unending as the flow of rivers and streams; like the sun and moon, they end but to begin anew; like the four seasons, they pass away to return once more. [Tu Yu and Chang Yu understand this of the permutations of CH’I and CHENG.” But at present Sun Tzu is not speaking of CHENG at all, unless, indeed, we suppose with Cheng Yu-hsien that a clause relating to it has fallen out of the text. Of course, as has already been pointed out, the two are so inextricably interwoven in all military operations, that they cannot really be considered apart. Here we simply have an expression, in figurative language, of the almost infinite resource of a great leader.] 7.    There are not more than five musical notes, yet the combinations of these five give rise to more melodies than can ever be heard. 8.    There are not more than five primary colors (blue, yellow, red, white, and black), yet in combination they produce more hues than can ever been seen. 9.    There are
Sun Tzu (The Art of War)