Ansi Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Ansi. Here they are! All 28 of them:

voglio che tu sappia tutto di me, voglio che tu mi conosca nella mia nudità, nei miei piccoli calcoli e nelle mie ansie meschine, nella mia stupidità, nelle mie vergogne e nella mia infamia.
David Grossman (Che tu sia per me il coltello)
Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde? Diceva che vivere era la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più.
Fabio Volo (È una vita che ti aspetto)
Il dolore non tiene le distanze. Il dolore arriva a ondate, parossismi, ansie improvvise che ti tagliano le gambe e ti accecano e cancellano la quotidianità della vita.
Joan Didion (The Year of Magical Thinking)
Troppo stress. Troppa tensione. Troppa paura di fallire. Questo genere di ansie ammazza un’indagine. Per quanto grave e cruento possa essere un delitto, la mente dell’inquirente deve rimanere placida come l’acqua di un lago, senza la minima increspatura; solo così si può sperare di intravedere il fondale. In quel momento, invece, il lago dei miei pensieri era in tumulto.
Piergiorgio Pulixi (Per mia colpa)
Tu volesti il libero amore dell’uomo, perché Ti seguisse liberamente, attratto e conquistato da Te. In luogo di seguire la salda legge antica, l’uomo doveva per l’avvenire decidere da sé liberamente, che cosa fosse bene che cosa fosse male, avendo dinanzi come guida la sola Tua immagine; ma non avevi Tu pensato che, se lo si fosse oppresso con un cosí terribile fardello come la libertà di scelta, egli avrebbe finito per respingere e contestare perfino la Tua immagine e la Tua verità? Essi esclameranno, alla fine, che la verità non è in Te, perché era impossibile abbandonarli fra ansie ed angosce maggiori di come Tu facesti, lasciando loro tante inquietudini e tanti insolubili problemi. In tal modo preparasti Tu stesso la rovina del Tuo regno, e non darne piú la colpa a nessuno. Ma è questo intanto che Ti offriva? Ci sono sulla terra tre forze, tre sole forze capaci di vincere e conquistare per sempre la coscienza di questi deboli ribelli, per la felicità loro; queste forze sono: il miracolo, il mistero e l’autorità.
E.K. Rozanov
E le volte che mi mostravo in disaccordo prendeva un’aria distratta, o diceva col tono che evidentemente usava con gli studenti: sei cresciuta male, non conosci il valore della democrazia, dello stato, delle leggi, della mediazione tra interessi costituiti, degli equilibri tra nazioni: ti piace l’apocalisse. Ero sua moglie, una moglie colta, e si aspettava che gli prestassi molta attenzione quando mi parlava di politica, dei suoi studi, del nuovo libro a cui stava lavorando pieno d’ansie, logorandosi; ma l’attenzione doveva essere soltanto affettuosa, pareri non ne voleva, specialmente se gli mettevano dei dubbi. Era come se riflettesse ad alta voce, solo per fare il punto tra sé e sé.
Elena Ferrante (Storia di chi fugge e di chi resta)
L'America era diventata troppo complicata e un uomo non contava più nulla. Troppi negozi, troppe depressioni, troppe ansie. Cosa aveva voluto fuggire, venendo qui?
Bernard Malamud (The Assistant)
Næst þegar þau hjónin sáu konung sinn var hann rúinn öllum völdum en lét Jens fá fiðluna sem sjómaðurinn hafði leikið á, bæði á dansleikjum og þarna í Vatnsmýrinni. Nú átti þessi fiðla sér ansi áhugavert líf fyrir höndum því mörgum árum seinna þegar sonur Jens og Málfríðar sigldi til Ameríku var fiðlan með í farteskinu og varð hún upphaf mikils fiðluleiks í marga ættliði einsog lesa má um í bókum Böðvars Guðmundssonar, Híbýli vindanna og Lífsins tré.
Einar Már Guðmundsson (Hundadagar (Icelandic Edition))
Non pensi che la morte sia diventata la risposta alle ansie e alle angosce di chi, standoti semplicemente accanto, ti ha cambiato la vita
Cristel Anna Notarianni (Bisbigliando - Sussurri di mezzanotte)
Bombas Tipo OH1 y OH2” (ANSI/API Std. 610. Eleventh Edition- September 2010. ISO 13709:2009 (Identical). Centrifugal pumps for petroleum, petrochemical and natural gas industries).
Iván Mejía (Instalación de Bombas Centrífugas de Eje Horizontal: Manual de Ayuda y Consulta para su Montaje Mecánico (Spanish Edition))
When the ANSI C standard was under development, the pragma directive was introduced. Borrowed from Ada, #pragma is used to convey hints to the compiler, such as the desire to expand a particular function in-line or suppress range checks. Not previously seen in C, pragma met with some initial resistance from a gcc implementor, who took the “implementation-defined” effect very literally—in gcc version 1.34, the use of pragma causes the compiler to stop compiling and launch a computer game instead! The gcc manual contained the following: The “#pragma” command is specified in the ANSI standard to have an arbitrary implementation-defined effect. In the GNU C preprocessor, “#pragma” first attempts to run the game “rogue”; if that fails, it tries to run the game “hack”; if that fails, it tries to run GNU Emacs displaying the Tower of Hanoi; if that fails, it reports a fatal error. In any case, preprocessing does not continue. —Manual for version 1.34 of the GNU C compiler
Peter van der Linden (Expert C Programming: Deep C Secrets)
L'anima si ribella mentre gli occhi si chiudono. Il buio la inghiotte e niente disturba più il suo sonno. Voleva rispondere al bacio, voleva davvero farlo. Ma adesso non importa. Ora si gode la pace trovata. In quel limbo dov'è rinchiusa niente la turba, niente. E le paure scivolano via. Perdono consistenza, spariscono. Una pace artificiale l'ammanta e la stringe piano. La culla e le sussurra dolci parole placando la sua rabbia. Lucy rimane inerme tra le braccia di Nico che ancora la stringe. Oltre le palpebre chiuse un mondo fatto di foschia accarezza la sua mente stanca e provata. Lucy si lascia trasportare in quel vuoto. Grata di annullarsi e poter dimenticare. Lascia andare i suoi timori. Le sue ansie e i suoi tormenti. Tutto si confonde e tutto si trasforma. Adesso nulla è più come prima. Nemmeno i ricordi.
Fiorella Rigoni (Lucy)
Da adolescente aspiravo all’infinito. Non lo sapevo, non me lo formulavo così, ma si trattava di questo. Non ho fatto altro che pagare, per tale aspirazione, ciò che la vita mi ha richiesto. Ed è giusto che si paghi per un’illusione così smisurata, per le ansie senza limiti. Solo molto più tardi scoprirò che l’infinito è soltanto la ricerca dell’infinito. E che le mie furono sempre piccole ansie d’infinito.
Carlos Liscano (Lo scrittore e l'altro)
Il silenzio cadeva a gocce sul letto, sul cuscino, sul mio cuore e io lo ricevevo con rassegnata pace e non cercavo di resistergli. Non era un silenzio assordante, era quasi rispettoso dei miei pensieri e dei miei ritmi di consenso. Si posava piano quel silenzio, copriva le preoccupazioni e attutiva le paure. Era la prima volta che mi succedeva, era la prima volta che non svelava le mie paure e non dava spazio alle mie ansie più spaventose. Mi gustavo intorpidita quell'inedito benessere e la realtà si piegava alla forza della mia mente, alla complessità dei miei pensieri.
Cristina Marginean Cocis
Amo la mia terra. Lo zio, un giorno, mi ha detto che qui, da noi, esiste e resiste una bellezza unica. Non una bellezza che abbaglia, non una bellezza che turba, non una bellezza che strabilia. È un incanto raro, un vedere pacato, un’armonia di colori, di riflessi, di ombre, di luce. Una visione dolce fatta per chetare gli occhi e il cuore, la mente e le mani dopo ore, giorni, mesi di rabbia e fatica, ansie e sofferenza. Un’armonia che consola. "I passi del padre
Alfredo Stoppa
Le idee dell’autoaccettazione, della salute e della libertà individuale hanno qualcosa in comune: pongono fine al dibattito e calano un velo sulle nostre ansie e sui nostri dolori collettivi. Nascondono, oltretutto, gli affari milionari che con una mano lucrano e alimentano queste ansie, e con l’altra promettono di risolverle. Ci fanno credere che ci immaginiamo tutto, che siamo pazze, paranoiche, che soffriamo per sciocchezze che dovremmo poter risolvere senza troppi sforzi. Soprattutto, ci fanno sentire più sole. Sono discorsi che mettono l’accento sull’individuo, nascondendo le forze sociali che strutturano i pensieri più privati sui nostri corpi: io devo imparare ad accettarmi, io devo stare meglio per la salute “e non per l’estetica”, io devo avere fame e privarmi di quel che mi piace perché lo scelgo liberamente. E, se senti che qualcosa non ti quadra o ti fa male, il problema ce l’hai tu: questo tipo di discorso ti spinge in un vicolo cieco.
Tamara Tenembaum
12. Lucrezia, da una settimana mi telefoni quattro volte al giorno, mi lasci un biglietto tre volte al giorno, bussi alla mia porta due volte al giorno, chiedendomi che certifichi d’urgenza per iscritto che sei assolutamente sana di mente. Lucrezia, è l’insistenza con cui lo chiedi che non mi consente di farlo. 16. Lucrezia, da tre mesi mi telefoni tre volte al giorno, per essere sicura che sono vivo. Lucrezia, continua cosí e mi ammazzi tu. 17. Lucrezia, mi telefoni a mezzanotte perché hai delle ansie notturne. Lucrezia, le tue ansie notturne non fanno dormire me. 19. Lucrezia, da tre mesi mi telefoni tre volte al giorno, per essere sicura che sei viva. Lucrezia, ora vengo lí e ti ammazzo io.
Paolo Milone (L'arte di legare le persone)
Non so chi sono, che anima ho. Quando parlo con sincerità non so con quale sincerità parlo. Sono variamente altro da un io che non so se esiste (o se è quegli altri). Sento fedi che non ho. Mi prendono ansie che ripudio. La mia perpetua attenzione su di me perpetuamente mi indica tradimenti d’anima di un carattere che forse non ho, e che neppure essa crede che io abbia. Mi sento multiplo. Sono come una stanza dagli innumerevoli specchi fantastici che distorcono in falsi riflessi un’unica anteriore realtà che non è in nessuno ed è in tutti. Come il panteista si sente albero e addirittura fiore, io mi sento vari esseri. Mi sento vivere vite altrui, in me, incompletamente, come se il mio essere partecipasse di tutti gli uomini, incompletamente... in una somma di non-io sintetizzati in un io posticcio.
Fernando Pessoa (Una sola moltitudine Vol. I)
Qualche ora dopo, durante quella notte fuori del tempo, ho riconosciuto e accettato il suo amore incondizionato e mi sono sentita libera, per la prima volta da quando sono al mondo, di essere soltanto me stessa. Gli anni mi sono scivolati di dosso e sono diventata senza età, libera dalle ansie che mi porto dietro da una vita: l'ansia di non dare abbastanza, di non fare la mia parte, di non essere ciò che ci si aspetta da me. Ripensando a tutte le barriere che ho alzato finora, quando mi sono trovata davanti a qualcuno che voleva entrare in intimità con me, mi rendo conto di essere stata per loro un'estranea. Con lui non mi sono sentita un'estranea, e il suo essere estraneo a me è un piacere e un mistero in uguale misura.
Elizabeth Jane Howard
When Arrays Are Pointers The C standard has the following to say about the matter. Rule 1. An array name in an expression (in contrast with a declaration) is treated by the compiler as a pointer to the first element of the array1 (paraphrase, ANSI C Standard, paragraph 6.2.2.1). 1. OK nitpickers, there are a few minuscule exceptions that concern arrays treated as a whole. A reference to an array is not replaced by a pointer to the first element when: • the array appears as the operand of sizeof()—-obviously you want the size of the whole array here, not just a pointer to it. • the array’s address is taken with the & operator. • the array is a string or wide-string literal initializer. Rule 2. A subscript is always equivalent to an offset from a pointer (paraphrase, ANSI C Standard, paragraph 6.3.2.1). Rule 3. An array name in the declaration of a function parameter is treated by the compiler as a pointer to the first element of the array (paraphrase, ANSI C Standard, paragraph 6.7.1).
Peter van der Linden (Expert C Programming: Deep Secrets)
E la luce alla quale ella leggeva il libro pieno di ansie, di inganni, di dolore e di male, s'infiammò d'un bagliore più vivido che mai, rischiarando tutto quello che prima era nelle tenebre; poi cominciò ad affievolirsi e si spense per sempre.
Leo Tolstoy (Anna Karenina)
Quando avevo sedici anni, frequentavo il liceo classico a Torino ed ero un ragazzo come tanti: avevo degli amici con cui era divertente passare del tempo, giocavo a calcio, c’era una ragazza che mi piaceva e avevo le tipiche ansie adolescenziali legate al percorso scolastico e al futuro.
Gianluca Gotto (La Pura Vida)
Le persone più coraggiose che conosco hanno mille ansie, mille paure. Le più belle che conosco neanche li conti i loro difetti, le loro sciagure. E hanno un buio ben nascosto negli occhi le persone più luminose che conosco un buio che non vedi, un buio che non tocchi perché le guardi e ti sembra sempre tutto a posto. Perché le persone più felici, loro sì che lo conoscono che odore ha il fondo del fondo ed è per questo che quando sorridono sorride un po' anche il mondo.
Enrico Galiano
«E cosa meriteresti, allora?»«Trish!» sibilò l’amico. Lei gli lanciò un’occhiataccia. «No, davvero,» proseguì. «Se non ti meriti Carlos, e serate come questa, e gente che ti vuole bene, e anche un po’ di amore, forse… cosa meriteresti? Di essere solo? Di distruggerti e basta? Un ragazzo diverso ogni sera o forse soltanto, chissà, un avvocato sposato che ti scopa in segreto e sembra più sopportabile perché non ti costringe a fare nulla allo scoperto?»Ogni parola sembrava affondare in lui come un coltello, lame affilate e cicatrici antiche, da riaprire di volta in volta perché non facessero mai in tempo a sbiadire. Premendosi una mano sulla fronte, Viv rubò uno sguardo a Keith: stava guardando entrambi con gli occhi socchiusi, la fronte corrugata di preoccupazione. Sentì una fitta di rimorso anche per quello: la sua prima serata a casa, la prima neve che vedevano insieme, e doveva sporcarla con quelle ansie violente.«Quello che sentiamo di meritare non conta un cazzo, Viv,» disse ancora Trish, in tono più dolce e al tempo stesso più duro: come una lezione mandata a memoria da tempo, che ripeteva perché fosse presente a se stessa, senza neanche crederci del tutto. «La vita non è una sequenza di premi e punizioni, le cose non capitano secondo qualche regola del contrappasso. Sei tu l’unico che tiene il bilancio. E se proprio non riesci a fregartene, il massimo che puoi fare è provare a non farlo scontare ad altri.»«A volte, però, gli altri sarebbero felici di poterlo scontare per te,» osservò Keith, a bassa voce. Nel silenzio di quella sera, in cui anche il traffico delle vie parallele sembrava inghiottito dal cielo bianco contro cui si stagliava ogni cosa, le sue parole risuonarono più morbide di quanto avrebbe forse voluto, prive di qualunque asprezza.«Nessuno può scontare certe cose per te,» ribatté Trish in tono categorico, ma sembrò inciampare anche lei nella propria certezza. Respirando a fondo, cercando di concentrarsi su quello, e sulle figure degli amici, sulla neve che li avvolgeva, Viv guardò Keith allungare la mano, posarla sulla spalla dell’amica; vide Trish irrigidire le spalle, poi rilassarle forzatamente e lasciarsi tirare contro il suo giaccone.Alzando l’altro braccio, poi, Keith tese la mano destra verso di lui: un invito
Micol Mian (In luce fredda (Rosa dei venti Vol. 1))
«Non so che cosa sia successo tra te e Cody, e non ne dobbiamo parlare adesso, sempre che tu non lo voglia. Non ero arrabbiato con te, Denver. Ero frustrato perché volevo darti piacere, fare qualcosa di speciale, invece ho raggiunto il paradiso senza di te.» Denver impiegò qualche minuto prima di trovare le parole giuste. Diversi pensieri tormentavano la sua mente, uno più oscuro dell’altro, finché uno in particolare non emerse con una chiarezza che non aveva mai provato prima. «Non mi piace molto essere attivo nel sesso,» rispose. Judah gli baciò con delicatezza il collo e lo strinse. «Solamente adesso mi sono reso conto di quanto sia stressante per me. Mi sento sotto pressione al pensiero di doverlo fare, di essere responsabile… di sentirmi responsabile, per dare piacere a chi è passivo per garantirgli un’esperienza perfetta. Non voglio. Odio sentirmi così, soprattutto durante il sesso. Voglio essere in grado di godermelo senza ansie da prestazione.» Judah si mosse dietro di lui, stringendo la presa fino a rendergli impossibile quasi ogni movimento. Tuttavia, si sentì al sicuro e non minacciato. Quelle braccia forti erano un bozzolo sicuro, un riparo dove non poteva accadergli niente di brutto
Nora Phoenix (The Time of My Life)
Mi piacciono i treni. Mi piace il loro ritmo, e mi piace la libertà di essere sospesa tra due luoghi, tutte le ansie del fare messe a tacere: per il momento so dove sto andando.
Anna Funder (Stasiland: Stories from Behind the Berlin Wall)
ANSI/RIA R15.06:
Cybellium Ltd (Mastering Robotics: A Comprehensive Guide to Learn Robotics)
Understanding the Importance of Pressure Relief Valves in Industrial Systems Pressure Relief valves (PRVs) play a critical role in ensuring the safety and efficiency of industrial systems across various sectors, from manufacturing plants to chemical processing facilities. These valves are essential components designed to control or limit the pressure within a system by releasing excess pressure when it exceeds a set limit. The importance of pressure relief valves cannot be overstated, as they protect both personnel and equipment from the dangers of over-pressurization. What Are Pressure Relief Valves? A pressure relief valve is a safety device that automatically releases pressure from a system to maintain safe operating levels. It is commonly used in pressurized vessels, pipelines, and tanks where the pressure may rise beyond the acceptable limit due to unexpected changes in the system's operation or external factors. When the pressure reaches a pre-determined value, the valve opens to release fluid or gas, thus reducing the pressure and preventing potential damage or catastrophic failures. The Safety Aspect: Preventing Equipment Damage and Catastrophic Failures One of the primary reasons for installing pressure relief valves in industrial systems is to prevent damage to critical equipment. Excessive pressure buildup can cause pipes, tanks, or pressure vessels to rupture, which could result in expensive repairs, production downtime, and in the worst-case scenario, hazardous accidents. In industries where flammable or toxic materials are used, over-pressurization could lead to explosions, chemical spills, or leaks, endangering both workers and the surrounding environment. For example, in the oil and gas industry, pipelines carrying crude oil or natural gas are constantly exposed to pressure variations. A pressure relief valve ensures that, even if the pressure suddenly rises, the system remains intact, minimizing the risk of pipeline rupture or explosion. Regulatory Compliance Pressure relief valves also help industrial systems comply with regulatory standards. Organizations such as the Occupational Safety and Health Administration (OSHA), the American Society of Mechanical Engineers (ASME), and the American National Standards Institute (ANSI) enforce stringent rules on pressure management in industrial processes. These regulations mandate that systems incorporate pressure relief devices to ensure that operations are carried out safely and within regulated pressure limits. Failure to comply with these regulations can lead to costly fines, operational halts, and legal liabilities. A properly installed and functioning pressure relief valve not only helps to avoid such consequences but also ensures that industrial operations are carried out without interruption. Protecting Personnel In addition to protecting equipment, pressure relief valves are essential for safeguarding personnel working in industrial settings. Over-pressurization can lead to dangerous situations, including the release of harmful substances or the failure of protective systems. By maintaining safe pressure levels, PRVs ensure that workers are not exposed to hazardous environments or conditions that could lead to injuries or fatalities. Furthermore, the presence of a pressure relief valve in a system helps to create a more predictable and stable working environment, which is crucial for ensuring worker safety and boosting operational efficiency. Conclusion Pressure relief valves are integral components in modern industrial systems. Their ability to maintain safe pressure levels by preventing over-pressurization makes them crucial for the protection of equipment, personnel, and the environment. These valves not only ensure the longevity of industrial systems by preventing catastrophic failures but also help organizations meet regulatory standards.
Pressure Relief valves