Annie 2014 Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Annie 2014. Here they are! All 6 of them:

terribly, but Maeve and Annie’s friendship
Cathy Gillen Thacker (Harlequin American Romance March 2014 Bundle: The Texas Wildcatter's Baby\Most Eligible Sheriff\Aiming for the Cowboy\Roping the Rancher)
According to the most up-to-date research (2014 and newer), there is no risk-free level of alcohol consumption.107 Considering how many people still drink every day, this is a sobering fact indeed.
Annie Grace (This Naked Mind: Control Alcohol, Find Freedom, Discover Happiness & Change Your Life)
Paul S. Kozemchak (1948–2017), DARPA’s longest-serving employee, shared a shocking story with me, in a 2014 interview, that planted a seed for this book. “Guess how many nuclear missiles were detonated during the Cuban Missile Crisis?” he asked, then continued: “I can tell you that the answer is not ‘none.’ The answer is ‘several,’ as in four.” Two by the U.S. (on October 20 and October 26, 1962), and two by the Soviet Union (on October 22 and October 28, 1962), each of which was exploded in space. Firing off nuclear weapons tests in a DEFCON 2 environment was testing fate.
Annie Jacobsen (Nuclear War: A Scenario)
Ciò che manca, ovunque si guardi, è un progetto di comunità, un’idea forte di cosa possa essere la Repubblica italiana del futuro, la capacità di render finalmente concreto l’attualissimo disegno contenuto nella Costituzione: quella vera. E questa idea manca perché oggi sembra impossibile avere un’idea dell’uomo che non sia ridotta alla sola dimensione monetaria. Far evadere il patrimonio culturale dalla prostrazione materiale e morale in cui è stato confinato dal totalitarismo neoliberista significa rimettere in circolo uno dei pochi antidoti a questo dogma. In rare occasioni è possibile sentire, quasi vedere ad occhio nudo, la forza morale, e profondamente politica, di ciò che chiamiamo «cultura». Il 27 gennaio 2014, alle sei di sera, l’Orchestra della Scala ha eseguito la Marcia funebre della Terza Sinfonia di Beethoven in onore di Claudio Abbado, scomparso sette giorni prima. Rispettando una tradizione iniziata nel 1957 –in occasione della traslazione del corpo di Arturo Toscanini, al Monumentale –l’orchestra ha celebrato il suo direttore suonando con la sala vuota, e con le porte del teatro spalancate. Ottomila cittadini milanesi riempivano la piazza, silenziosi e commossi. E il profondo impegno civile di Abbado ha conferito un tono particolare a questa struggente liturgia laica, ripetuta per la quinta volta in sessant’anni. La musica creava una comunità e la rendeva visibile: e non nello spazio separato del teatro, non per un pubblico pagante. In una piazza, invece, nel cuore della polis: dove alcuni cittadini suonavano per altri cittadini. Non per non pensare, per rimuovere le difficoltà della vita e l’esistenza della morte, ma per affrontarle tutti insieme, uniti da una musica scritta duecento anni fa, e per salutare un uomo che ha messo la sua arte straordinaria al servizio di un progetto di uguaglianza e giustizia. È da quello spirito che dobbiamo essere capaci di ripartire. Perché le nostre città, i nostri musei, il nostro paesaggio non contengono solo cose belle: contengono valori e prospettive che possono liberarci, innalzarci, renderci di nuovo umani, restituirci un’idea dell’uomo e un’idea di comunità che ci permettano di costruire un futuro diverso.
Tomaso Montanari
Ciucci lascia l’Anas l’ultima frana travolge anche lui Il presidente rimette il mandato nelle mani di Delrio Si era autolicenziato da dg: 1,8 milioni di buonuscita Pietro Ciucci, classe 1950, presidente dell’Anas 564 parole Chissà, magari sperava di superare anche questa tempesta. Ma la verità è che c’è da meravigliarsi come abbia fatto Pietro Ciucci - classe 1950, da 45 anni nelle aziende di Stato - a resistere fino a ieri, contro la logica, contro il buonsenso. Al termine dell’incontro in cui Ciucci ha rimesso nelle mani del neoministro delle Infrastrutture Graziano Delrio il suo mandato, all’Anas dicono che «l’incontro era previsto da tempo», e che la decisione di dimettersi è stata presa «spontaneamente e da tempo» dallo stesso Ciucci. Ma sappiamo che la discussione è stata molto dura, e che Delrio ha chiesto con forza a Ciucci di fare un passo indietro, dopo il disastro incredibile della frana che ha spezzato in due l’autostrada Palermo-Catania. Ora resterà in sella solo fino a metà maggio, quando verrà approvato il bilancio 2014. Collezionista di cariche Pietro Ciucci è entrato nel sistema pubblico a soli 19 anni, nella società Autostrade. Romano Prodi nel 1987 lo fa entrare nella direzione finanza dell’Iri, di cui diventa capo nel 1993. È un accumulatore straordinario di cariche, mette un piede in tutti i Cda delle società di Stato, gestisce la liquidazione di Iri. Nel ’96 diventa direttore generale di Anas, carica mantenuta fino all’estate 2013. Nel 2002 Silvio Berlusconi lo mette alla guida della Stretto di Messina. Romano Prodi nel 2006 blocca il ponte, ma lo nomina presidente e ad di Anas. Lo confermano su questa poltronissima, nell’ordine, Silvio Berlusconi (2009), Enrico Letta (2013), Matteo Renzi (2014). Evidentemente Ciucci ha molte qualità che finora gli hanno meritato tante promozioni e riconferme. Ad esempio, lo «straordinario» risultato che riguarda la Salerno-Reggio Calabria: nel dicembre 2012 annuncia che sarà completata nel 2013. «Pensiamo di farcela», dice. In dieci anni l’Anas ha realizzato solo 250 chilometri, ne mancano ancora 100. Sempre nel 2012 Ciucci «dimenticò» di avvertire l’allora ministro dello Sviluppo Corrado Passera che stava per scadere il termine per ricusare il contratto con il consorzio Eurolink: oggi c’è il rischio di dover pagare penali per il Ponte sullo Stretto. Che per Ciucci «è un’opera necessaria». Gli stipendi d’oro Ma il suo capolavoro risale all’estate del 2013. A 63 anni di età, Ciucci sa bene che difficilmente nel 2016 verrà confermato alla guida dell’Anas. E in più teme il taglio dello stipendio a 300mila euro annui. Così, il «presidente» Pietro Ciucci firma il pensionamento del «direttore generale» Pietro Ciucci (incidentalmente, dimenticando il «mancato preavviso»). Se ne va in pensione, riceve una buonuscita di 1,8 milioni, e lo stipendio da 240mila euro annui da presidente. Negli ultimi mesi tiene duro, indifferente a tutto: indagato per abuso d’ufficio per gli appalti della statale Maglie-Lecce. Coinvolto nell’inchiesta «Sistema», che costa la poltrona a un altro superboiardo, Ercole Incalza, e a un politico che lo ha sempre stimato, Maurizio Lupi. I ministri Padoan e Delrio fanno dimettere i loro rappresentanti nel cda Anas. Nulla. Delrio non è Lupi. L’ennesima frana costa il posto a Pietro Ciucci.
Anonymous
Ortega 12th April, 2014 I am writing this as fast as I can. The doors on the Phaedra don’t lock, and Mom could walk in any moment. I have no privacy. I am the only twelve-year-old girl I know who has to share a room with her mom. I have pointed out how unfair it is, the way the jellyfish equipment takes up the whole front of the boat, but Mom won’t listen. Typical – the jellyfish get their own room and I don’t. I’m not trying to make excuses for my handwriting or anything, but if it is all scrawly that’s because my arm’s so trembly I can hardly hold the pen. I think it’s from gripping on to the tractor for so long. The entire way home I had to cling to the wheel arch, sitting up there behind Annie like a parrot perched on a pirate’s shoulder. The way she drove along those rutted jungle tracks, I was petrified I was going to lose hold and fall beneath the wheels. By the time we reached the bay and I could see the Phaedra, my body had been shaken up like a can of fizzy drink. There was no sign of Mom as the tractor lumbered over the dunes and down the beach towards the sea. I was kind of relieved, to tell the truth. The whole time at Annie’s house I had been desperate to get back to the boat, but now that I was home I felt sick at the thought of facing Mom. She would be furious with me. I had been gone for two whole days…
Stacy Gregg (The Island of Lost Horses: A magical children's story book full of adventure, mystery, and horses)