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I suoi occhi erano quasi invadenti per la quantità di intimità che potevo scorgervi dentro. Non erano affatto maliziosi. Quand’era successo?Ero così consumato dal bruciante piacere che provavo da essermi perso lo spaventoso cambiamento avvenuto sotto la superficie?In passato avevo studiato le placche tettoniche, situate nelle profondità dell’oceano; un’impercettibile movimento poteva scatenare terremoti, tsunami, caos e distruzione inimmaginabile.Ecco cos’era Allie per me.Un cambiamento sconvolgente e inimmaginabile che non avevo previsto.Lentamente, sollevai la mano e feci scorrere le dita lungo la sua mascella, assaporando la sua pelle setosa. Ero molto più forte di lei, non ci avrei messo nulla a farle del male se avessi voluto.Quando sollevai l’altra mano e tracciai la linea aggraziata del suo naso, allargando le dita sulla sua guancia così da poter sentire la morbidezza delle sue ciglia sulla punta delle dita ogni volta che sbatteva le palpebre, le sue delicate sopracciglia si corrugarono leggermente per la confusione.«Tutto bene?»«Sei perfetta» le dissi, pronunciando le parole che avrei voluto dirle sin dalla nostra prima notte insieme, provando l’improvviso bisogno che le sentisse.Lei sorrise, ma era un sorriso confuso. «Luke» mormorò, crogiolandosi nel calore della mia mano.Non riuscivo a sopportarlo. Non riuscivo a sopportare di dirle ciò che dovevo dirle. Feci scivolare le mani sulle sue spalle e la attirai stretta a me, più stretta che mai, eppure non sembrò abbastanza, nemmeno quando mi cinse tra le braccia.Ciecamente, cercai la sua bocca. Allie emise un mugolio ansante e soddisfatto quando le nostre labbra si incontrarono in un lento e dolce bacio. Le sue mani si avvinghiarono alla mia schiena, poi risalirono su per affondare nei miei capelli mentre le mie dita si stringevano intorno alla sua maglia.Solo un’ultima volta, giurai a me stesso. Solo un’ultima notte. I miei baci divennero più ruvidi e le mie mani le strapparono un gemito quando si insinuarono sotto la sua maglia, trovando soltanto pelle nuda e liscia.«Trovarti ad aspettarmi in questo modo è un sogno che diventa realtà, Allie» le sussurrai all’orecchio, catturando il lobo tra i denti. Ciò la fece sollevare in punta di piedi e ansimare rumorosamente. Sussurrai le successive parole contro il suo collo, dopo averlo leccato per bene. «Ogni volta sembra che non possa essere più bello di così, ma lo è sempre, vero?»«Sì» gemette. «Luke, ti prego.»Mi ritrassi e poggiai la fronte contro la sua. «Dimmelo» dissi con veemenza, sentendo il bisogno di avere qualcosa in cambio, anche se lei non poteva saperlo, non poteva capire cosa avrebbero significato per me le sue parole in seguito.«Andiamo dentro» mi esortò, le braccia avvinghiate intorno al mio collo
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