Sia Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Sia. Here they are! All 100 of them:

-Ogni tanto mi chiedo che cosa stiamo aspettando? -Che sia troppo tardi.
Alessandro Baricco (Ocean Sea)
L'amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quando sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore.
Alessandro D'Avenia (Bianca come il latte, rossa come il sangue)
Menunggu cinta bukan sesuatu yang sia-sia. Menunggu seseorang yang tidak mungkin kembali, itu baru sia-sia.
Windry Ramadhina (London: Angel)
Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.
Virginia Woolf
L'uovo ha una forma perfetta benché sia fatto col culo.
Bruno Munari
Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando. Silenzio. Che sia troppo tardi, madame.
Alessandro Baricco (Ocean Sea)
True friendship is when two friends can walk in opposite directions, yet remain side by side.
Josh Grayson (Sia)
Wanita adalah mahkluk kepastian. Sebagian besar dari mereka bisa menunggu dengan sabar datangnya kepastian tersebut; menunggu, menunggu dan terusss menunggu. Maka, biar momen menunggu itu tetap berkualitas, mari di-isi dengan hal2 yang positif. Sibukkan diri dengan aktivitas2 bermanfaat. Terus memperbaiki diri. Nah, kalau ternyata si mister x itu nggak nyadar2 juga ditungguin, malah nyantol ke tempat lain, setidaknya momen menunggunya tidak sia-sia.
Tere Liye
Berapa banyak waktu dalam hidup yang kita sia-siakan karena mengkhawatirkan sesuatu yang, pada saat itu, tak memiliki solusi, dan karena itu, bukanlah sebuah masalah?
Ajahn Brahm
Non sai di quante allusioni a te sia pieno il mondo.
David Grossman (Be My Knife)
Mereka yang tidak paham dahsyatnya api akan mengobarkannya dengan sembrono. Mereka yang tidak paham energi cinta akan meledakannya dengan sia-sia.
Dee Lestari
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
Eugenio Montale (Satura, 1962-1970: Poems (English and Italian Edition))
Suatu pengembaraan dianggap gagal kalau kita tidak mendapat apa-apa yang kita cari. Tetapi itu tanggapan yang salah. Tidak ada pengembaraan yang sia-sia. Cuma kau tidak faham, bahawa sesuatu yang kaujumpa dalam perjalananmu. Ada kalanya lebih baik daripada apa yang kaucari.
Arena Wati (Panrita)
Sensazione meravigliosa. Di quando il destino finalmente si schiude, e diventa sentiero distinto, e ormai inequivocabile, e direzione certa. Il tempo interminabile dell'avvicinamento. Quell'accostarsi. Si vorrebbe non finisse mai. Il gesto di consegnarsi al destino. Quella è un'emozione: Senza più dilemmi, senza più menzogne. Sapere dove. E raggiungerlo. Qualunque sia, il destino.
Alessandro Baricco (Ocean Sea)
Terkadang lelah menyuruhku menyerah, memintaku berhenti melakukan perbuatan sia-sia & mulai mencari cinta baru.
Stephanie Zen (Perhaps You: Hanya Cinta yang Bisa)
Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio... Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.
Haruki Murakami (Kafka on the Shore)
Cosa farei senza libri? Ne ho la casa piena, eppure non mi bastano mai. Vorrei avere una giornata di trentasei ore per poter leggere a mio piacere. Tengo libri di tutte le dimensioni: da tasca, da borsa, da valigia, da taschino, da scaffale, da tavolo. E ne porto sempre uno con me. Non si sa mai: se trovo un momento di tempo, se mi fanno aspettare in un ufficio, che sia alla posta o dal medico, tiro fuori il mio libro e leggo. Quando ho il naso su una pagina non sento la fatica dell'attesa. E, come dice Ortega y Gasset, in un libro mi "impaeso", a tal punto che mi è difficile spaesarmi. Esco dai libri con le pupille dilatate. Lo considero il piacere più grande, più sicuro, più profondo della mia vita.
Dacia Maraini (Chiara di Assisi: Elogio della disobbedienza)
Kitalah planet yang hidup itu, Sophie! Kitalah kapal besar yang berlayar mengelilingi matahari yang membakar alam raya. Tapi kita masing-masing adalah juga sebuah kapal bermuatan gen-gen yang melayari kehidupan. Jika kita sudah membawa muatan ini dengan selamat ke pelabuhan berikut --berarti hidup kita tidak sia-sia.
Jostein Gaarder
Tapi Tuhan juga seperti punya jatah waktu yang boleh kita habiskan berdua. Sia-sia bertahan, sia-sia melawan.
Avianti Armand (Negeri Para Peri)
Scegli la tua vita. Definiscila. Non lasciare che sia la vita a definire te.
Alessia Esse (Segreto (La Trilogia di Lilac, #2))
Ho perduto la donna che ho amato senza lottare, senza credere in me e in lei. Poco importa quello che ho imparato dopo, non conta quanto io sia cambiato, allora commisi questo delitto, il delitto di lasciarla sola.
Stefano Benni (Di tutte le ricchezze)
Volevo che tu imparassi una cosa da lei: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta si vince.
Harper Lee (To Kill a Mockingbird)
Di sisi Islam maka ilmu, jikalau tidak bersabit dengan mengenal diri, mematuhi ajaran agama, menyempurnakan masharakat, membimbing negara, menyatakan hikmah, menegakkan keadilan, mengukuhkan akhlak dan budipekerti - hanyalah sia-sia belaka; di sisi Islam seseorang itu tiada dapat dikatakan berilmu, atau alim, jikalau tiada ia membayangkan dalam dirinya kesan ilmu itu pada seluruh segi kehidupannya sebagaimana dijelaskan di atas.
Syed Muhammad Naquib al-Attas
Non dovresti essere immune al freddo, visto che vieni dalla Siberia?» "Non credo che la Siberia sia come la immagini." "Io la immagino come un deserto artico" risposi sincera. "Appunto, non è decisamente come la immagini.
Richelle Mead (Shadow Kiss (Vampire Academy, #3))
Dictatorul e de meserie cizmar, diploma scoalara si-a cumparat-o. Nu stie nici sa scrie nici sa citeasca, spune mama, e mai prost ca noaptea. Dar noaptea nu ucide, spune tata.
Aglaja Veteranyi (De ce fierbe copilul în mămăligă)
Mereka yang tidak paham dahsyatnya api akan mengobarkannya dengan sembrono. Mereka yang tidak paham energi cinta akan meledakkannya dengan sia-sia.
Dee Lestari (Rectoverso)
Sia-sianya dunia ini kalau untuk meningkatkan satu orang yang lain mesti diinjak.
Pramoedya Ananta Toer (Larasati)
Quant'é bella giovinezza Che si fugge tuttavia Chi vuol esser lieto, sia; Di doman non c'é certezza
Lorenzo de' Medici
[la vendetta] è il solo farmaco che ci sia contro il dolore, tutto quello che si è trovato per non impazzire, è la droga con cui ci rendono capaci di combattere.
Alessandro Baricco (Without Blood)
(..)Fate has al­ways been a po­tent force in Rus­sia, where, for gen­er­ations, cit­izens have had lit­tle con­trol over their own des­tinies. Fate can be a bitch, but, as Za­it­sev, Dvornik, and Onofre­cuk had dis­cov­ered, it can al­so be a tiger.
John Vaillant (The Tiger: A True Story of Vengeance and Survival)
Dovete crederci. Sempre. Anche quando il traguardo sembra un orizzonte lontano e irraggiungibile, e tutti gli altri sono davanti a voi. Qualunque sia la vostra destinazione, e per quanto violenta infuri la tempesta, ci arriverete. Stremati, sfiniti. Vincenti.
Leonardo Patrignani
«Signore», disse Morton. «Il primo chiodo della vostra bara». «Spero sia di oro massiccio, l’ultima volta che li ho ordinati me li hanno consegnati in un’assurda lega a cui non voglio nemmeno pensare». Bryce Vandemberg, che stava esaminando un certo numero di elaborati vasi di marmo, si voltò verso la soglia dove Sophia, poco dietro Morton, gli rivolse un inchino compito. «Oh, ma si riferisce a te», Bryce inarcò un sopracciglio. «Deve essere arrivata la fine del mondo se Morton si è messo a fare dell’umorismo».
Virginia De Winter (L'ordine della penna (Black Friars, #2))
C'è chi pensa che l'amore sia la fine della strada, e che se si è abbastanza fortunati da trovarlo ci si ferma lì. Altri dicono che è come un burrone nel quale si precipita. Ma chiunque abbia vissuto almeno un po' sa che muta con il passare dei giorni, e secondo l'energia che gli si dedica, lo si conserva o ci si aggrappa, oppure lo si perde, ma a volte capita che non sia nemmeno mai stato lì, sin dall'inizio."( Questo bacio vada al mondo intero)
Colum McCann
La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, così che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un’incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l’intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi
Luigi Pirandello
Quello che sto dicendo" sussurrò, talmente vicino al suo orecchio che il suo respiro le mandò un brivido in tutto il corpo, "è che forse la vita ci dividerà. Ma, a meno che non sia tu a volerlo, non sarò io a farlo".
Monica Lombardi (Gambler)
Voglio solo che sia chiaro che..." bisbigliò, direttamente al mio orecchio. Trattenni il respiro. "Quando ti bacio... quando ti sfioro... quando ti tocco... sono io. E voglio te.
Chiara Venturelli (Lezioni di seduzione)
Non ho mai capito come faccia a ridere in quel modo: ma penso che sia perché ha pianto molto. Solo chi ha pianto molto può apprezzare la vita nelle sue bellezze, e ridere bene.
Oriana Fallaci (Letter to a Child Never Born)
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
Fabio Volo
L'uomo che legge romanzi d'amore preferisce pensare che la donna sia naturalmente priva di peli.
Stefania Bertola (A neve ferma)
La miglior cosa che ti può capitare nella vita è d’incontrare qualcuno che conosca a memoria tutti i tuoi errori, le tue mancanze, i tuoi passi falsi, i tuoi difetti e le tue debolezze e che tuttavia continui a pensare che tu sia completamente incredibile così.
Massimo Bisotti (Il quadro mai dipinto)
Con te sarò nuovo. Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, nel periodo in cui sto bene, in cui ho capito tante cose. Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto con la mia gioia. In questo periodo la mia vita è piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano. Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa. Lo so che detto così suona male, ma non fraintendermi, intendo dire che ti chiedo di stare con me non perché senza di te io sia infelice: sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicità, e così tu saresti la mia salvezza. Io ti chiedo di stare con me perché la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di più. Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti se tu fossi l'alternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Più una persona sta bene da sola, e più acquista valore la persona con cui decide di stare. Spero tu possa capire quello che cerco di dirti. Io sto bene da solo ma quando ti ho incontrato è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu. Ho imparato ad amarmi. E visto che stando insieme a te ti donerò me stesso, cercherò di rendere il mio regalo più bello possibile ogni giorno. Mi costringerai ad essere attento. Degno dell'amore che provo per te. Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione... non sono solo innamorato di te, io ti amo. Per questo sono sicuro. Nell'amare ci può essere anche una fase di innamoramento, ma non sempre nell'innamoramento c'è vero amore. Io ti amo. Come non ho mai amato nessuno prima...
Fabio Volo (È una vita che ti aspetto)
...Quello che ti chiedo / è che la corporea / passeggera assenza, / non sia per noi dimenticanza, / né fuga, né mancanza: / ma che sia per me / possessione totale / dell’anima lontana, / eterna presenza.
Pedro Salinas
Keinginan telah mengajarkan kepadamu betapa sia-sianya keinginan, penyesalan mengajarkan betapa sia-sianya penyesalan. Bersabarlah wahai kekeliruan, karena kami semua menjadi bagianmu. Bersabarlah wahai Ketidaksempurnaan, berkat engkaulah Kesempurnaan menyadari dirinya. Bersabarlah kemarahan, karena engkau tidak kekal abadi.
Marguerite Yourcenar
Le persone più belle, quelle veramente belle, sia dentro che fuori, sono proprio quelle meno consapevoli dell'effetto che hanno sugli altri. Chi va in giro a vantarsi in realtà non fa che svilirsi. La bellezza è passeggera, questo corpo è solo un guscio.
Jennifer L. Armentrout (Obsidian (Lux, #1))
Ritengo che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in correlazione tutti i suoi contenuti. Viviamo su una placida isola di ignoranza nel mezzo del nero mare dell'infinito, e non era destino che navigassimo lontano. Le scienze, ciascuna tesa nella propria direzione, ci hanno finora nuociuto ben poco; ma, un giorno, la connessione di conoscenze disgiunte aprirà visioni talmente terrificanti della realtà, e della nostra spaventosa posizione in essa che, o diventeremo pazzi per la rivelazione, o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo".
H.P. Lovecraft (The Call of Cthulhu)
«Ogni scrittore, come lei sa, mette una parte di sé in ciascun personaggio. È sbagliato pensare che io sia il protagonista [...]. Sono ognuno di loro e nessuno di loro. Li ho messi sulla carta e ora vivono di vita propria, e quel poco per cui mi somigliavano è un'illusione, perché, una volta che io gli abbia dato la vita, faranno quel che gli pare. [...]»
Chiara Santoianni (Missione a Manhattan)
Accade che le affinità d'anima non giungano ai gesti e alle parole ma rimangano effuse come un magnetismo. Ѐ raro ma accade. Può darsi che sia vera soltanto la lontananza, vero l'oblio, vera la foglia secca più del fresco germoglio. Tanto e altro può darsi o dirsi. Comprendo la tua caparbia volontà di essere sempre assente perché solo così si manifesta la tua magia. Innumeri le astuzie che intendo. Insisto nel ricercarti nel fuscello e mai nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre nel vuoto: in quello che anche al trapano resiste. Era o non era la volontà dei numi che presidiano il tuo lontano focolare, strani multiformi multanimi animali domestici; fors'era così come mi pareva o non era. Ignoro se la mia inesistenza appaga il tuo destino, se la tua colma il mio che ne trabocca, se l'innocenza è una colpa oppure si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me, di te tutto conosco, tutto ignoro.
Eugenio Montale (Satura, 1962-1970: Poems (English and Italian Edition))
Non siamo responsabili dei nostri sentimenti né del flusso che li causa o li alimenta e tutto sommato neanche delle nostre azioni, anche se poi dobbiamo risponderne (e farlo anche se nessuno ce lo chiede), com’è giusto che sia.
Diego De Silva (Mancarsi)
Hidup itu adalah rangkaian perjuangan demi perjuangan. Maka janganlah ada yang menyerah berputus asa dan menganggap perjuangan hidup adalah satu yang sia-sia. Tetaplah tegar meski yang lain berguguran. Tetaplah tersenyum meskipun perjuangan ini terasa pahit dan berliku. Kerana DIA tidak akan mensia-siakan perjuangan kita
Dhiya Zafira (Hati Bergetar Rindu)
A volte la sera vengo qui anche se non devo regolare gli orologi, solo per guardare la città. Mi piace immaginare che il mondo sia un unico grande meccanismo. Sai, le macchine non hanno pezzi in più. Hanno esattamente il numero e il tipo di pezzi che servono. Così io penso che se il mondo è una grande macchina, io devo essere qui per qualche motivo. E anche tu.
Brian Selznick (The Invention of Hugo Cabret)
Bisogna fare la propria vita, come si fa un'opera d'arte. Bisogna che la vita d'un uomo d'intelletto sia opera di lui. La superiorità vera é tutta qui. Bisogna conservare ad ogni costo la libertà, fin nell'ebbrezza. La regola dell'uomo d'intelletto, eccola: - Habere, non haberi.
Gabriele d'Annunzio
Is heaven also made in Taiwan? And does Jesus really know how to speak Samoan?
Sia Figiel (The Girl in the Moon Circle)
White people--guys especially--always imagine another way because their paths have always been saturated with forks. For Abuela and mi mamá, there was no fork. No other way.
Raquel Vasquez Gilliland (Sia Martinez and the Moonlit Beginning of Everything)
voglio che tu sappia tutto di me, voglio che tu mi conosca nella mia nudità, nei miei piccoli calcoli e nelle mie ansie meschine, nella mia stupidità, nelle mie vergogne e nella mia infamia.
David Grossman (Che tu sia per me il coltello)
Il dolore aveva un suo modo di scomporre il tempo. Pensavo al minuto successivo, all'ora successiva. Non c'era abbastanza spazio nella mia mente per mettere insieme tutti quei pezzi, per trovare le parole per riassumerla nella sua interezza. Ma la parte dell'"andare avanti", per quella le parole le avevo. 'Trova un modo per andare avanti' dissi. 'Non deve necessariamente essere buono, o nobile. Basta che sia un motivo.' Conoscevo il mio: c'era una fame dentro di me e c'era sempre stata. Una fame più forte del dolore, più forte dell'orrore. Continuava a mordere anche dopo che ogni altra cosa dentro di me si era arresa. E quando finalmente le diedi un nome, scoprii che era qualcosa di molto semplice: desiderio di vivere.
Veronica Roth (Carve the Mark (Carve the Mark, #1))
Prometto che non ti scriverò e che non cercherò di mettermi in contatto con te. Non ti importunerò mai più. A malincuore chiuderò la porta che ti ho aperto con tanta gioia. Ma se per qualche motivo deciderai di tornare da me, devi sapere che in questa fase della mia vita ho bisogno della tua disponibilità più completa e della tua capacità di comprensione più profonda. Ho bisogno che tu fluisca liberamente verso di me, senza alcun ostacolo esterno. Ne ho bisogno come dell'aria che respiro. Se non puoi donarmi tutto questo, non venire. Davvero: non venire. Perché probabilmente mi sono sbagliata sul tuo conto... (David Grossman, Che tu sia per me il coltello)
David Grossman
Si ritiene che il Colosso di Rodi sia crollato durante un terremoto. Questa non è tutta la verità. Il Colosso di Rodi rovinò per le frasi che i turisti, insieme ai loro nomi, vi incidevano alla base e che, nei secoli, aumentando sempre di numero e di volgarità, ne minarono la resistenza. Il terreno fece soltanto quel poco che restava da fare.
Ennio Flaiano (Diario notturno)
Il diritto naturale non esiste [...]. Non c'è un diritto che quando c'è una legge per proibire di fare una data cosa sotto minaccia di punizione. Prima che ci sia la legge, non c'è di naturale che la forza del leone, o il bisogno dell'essere che ha fame, che ha freddo, il bisogno in una parola... No, le persone che il mondo onora non sono che delle canaglie che hanno avuto la fortuna di non essere colte in flagrante.
Stendhal (The Red and the Black)
[...] e coloro che sono innamorati hanno sempre piacere sia a parlare dell'oggetto amato, sia a disegnarlo, sia a comporre qualcosa: ricordandosene infatti con tutti questi mezzi, ritengono quasi di avvertire la presenza dell'amato. E questa è per tutti l'origine dell'amore, quando non solo si prova piacere nella presenza dell'amato, ma anche quando, ricordandosi di lui quando non c'è, si aggiunge il dolore per il fatto che sia assente.
Aristotele (Retorica)
Sai qual è l'errore che si fa sempre? Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta percorso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino ha molta più fantasia di noi. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, si stravolge e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita.
Susanna Tamaro (Follow Your Heart)
Aku baca lagi tulisan Scott, "Kamu mengharap sesuatu dan kamu kecewa saat tidak mendapatkannya. Coba kalau kamu tidak mengharap apa apa kamu justru tak terbeban apapun" Dan sekali lagi dia benar. "Esensinya adalah memberi dan tidak menuntut, tulus dan tak punya pamrih, ikhlas dan tidak memaksa. Ia memberimu ruang untuk terbang dengan bebas dan leluasa. Tidak memenjarakanmu dengan gagasan dan idenya sendiri. Tidak mengungkungmu dalam kebebalan hasrat dan kecemburuan yang membabi buta, atau dalam sikap posesif dan egoisme sempit. Ia memberimu tempat untuk bertumbuh, ruang untuk bercermin dan menjadikan seluruh waktumu berharga. Sehingga, tidak akan ada lagi satu perkara pun yang sia sia.
Titon Rahmawan
C’è un equilibrio precario, e l’uomo si spinge in avanti per non vacillare, come un funambolo. E poiché avanzando nella vita egli si lascia quella vissuta alle spalle, gli anni ancora da vivere e quelli già vissuti formano un muro, e il suo cammino finisce per assomigliare a quello del tarlo che, nel legno, può contorcersi come vuole, perfino tornare indietro, ma si lascia sempre alle spalle uno spazio vuoto. E in questa tremenda sensazione di uno spazio cieco, tagliato fuori, dietro a quello riempito, in questa metà che continua a mancare, sebbene tutto sia già un intero, si scorge finalmente ciò che chiamiamo anima.
Robert Musil (The Man Without Qualities: Volume I)
Hidup jujur, tidak mengambil milik orang lain, hanya itulah yang setiap hari diminta Mbah Setro dan istrinya. Tiap hari Mbak Setro menyunggi arang. Upayanya ini seakan sia-sia karena tak membuahkan apa-apa. Namun, justru dalam upayanya itu tersimpan penghargaannya yang dalam terhadap hidup ini: bahwa hidup harus dijalani dengan tekun, jujur , dan sungguh-sungguh, kendati rasanya hanya sia-sia belaka.
Sindhunata (Manusia & Pengharapan: Segelas Beras untuk Berdua)
Fahri kembali meneliti Majmu' Washaya karya Al 'Allamah Habib Hasan bin Shaleh Al-Bahr: Ketahuilah, himmah adalah wadah taufik. Kendarailah kuda himmah, niscaya kamu akan mencapai puncak cita-citamu. Mintalah pertolongan Allah dalam setiap langkahmu, maju ataupun mundur. Niscaya tidak akan sia-sia jerih payahmu dan akan tercapai cita-citamu. Lazimkan sikap shidiq dan ikhlas, karena keduanya harus dimiliki oleh orang-orang yang memiliki keberhasilan dan keuntungan dalam perdagangan.
Habiburrahman El-Shirazy (Ayat-Ayat Cinta 2)
Tutta quella città… non se ne vedeva la fine… / La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine? / E il rumore / Su quella maledettissima scaletta… era molto bello, tutto… e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c’era problema / Col mio cappello blu / Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino / Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino / Primo gradino, secondo / Non è quel che vidi che mi fermò / È quel che non vidi / Puoi capirlo, fratello?, è quel che non vidi… lo cercai ma non c’era, in tutta quella sterminata città c’era tutto tranne / C’era tutto / Ma non c’era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo / Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu / Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me / Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi / Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita / Se quella tastiera è infinita, allora / Su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio / Cristo, ma le vedevi le strade? / Anche solo le strade, ce n’era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una / A scegliere una donna / Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire / Tutto quel mondo / Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce / E quanto ce n’è / Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla? A viverla… / Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare.
Alessandro Baricco (Novecento. Un monologo)
La gente si preoccupa perché i ragazzini giocano con le armi, perché gli adolescenti guardano film violenti; c'è la paura che nei giovani finisca per imporsi una specie di cultura della violenza. Nessuno si preoccupa dei ragazzini che ascoltano migliaia di canzoni - migliaia, letteralmente - che parlano di cuori spezzati, e abbandoni e dolore e sofferenza e perdita. Le persone più infelici che conosco, dico in senso amoroso, sono anche quelle pazze per la musica pop; e non sono sicuro che la musica pop sia stata la causa della loro infelicità, ma so per certo che sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie.
Nick Hornby (High Fidelity)
Volere è potere, dice il proverbio, ma alle donne si lascia credere che il loro potere sia invece quello di essere volute. È un inganno: desiderare ti rende soggetto attivo e ti educa a scegliere, invece che a essere scelta. Chi desidera comanda. Dire sempre «desiderami» e mai «io desidero» è un cammino di de-formazione, perché chi può solo essere desiderabile sacrificherà la propria forma per prendere quella che pensa sarà piú desiderata, condannandosi a esistere solo come conseguenza dello sguardo di altri.
Michela Murgia (Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più)
Per tutti questi secoli le donne hano avuto la funzione di specchi, dal potere magico e delizioso di riflettere raddoppiata la figura dell'uomo. [...]Perciò Napoleone e Mussolini insistono tanto enfaticamente sull'inferiorità delle donne, perché se esse non fossero inferiori cesserebbero di ingrandire loro. Questo serve in parte a spiegare la necessità che gli uomini spesso sentono delle donne. E serve a spiegare come li fa sentire inquieti la critica femminile; come a lei sia impossibile dir loro che il libro è brutto o il quadro difettoso, o cose del genere, senza provocare assai più dolore e suscitare assai più rabbia di quanta potrebbe suscitarne un uomo con la stessa critica. Perché se la donna comincia a dire la verità, la figura nello specchio rimpicciolisce; l'uomo diventa meno adatto alla vita.
Virginia Woolf (A Room of One’s Own)
Le parole sono anche molto democratiche; pensano che una parola sia buona come un’altra; che le parole rozze valgano quanto quelle educate; che quelle incolte siano uguali a quelle colte, non esistono classi o titoli di merito nella loro società. E non amano essere sollevate in punta di penna ed esaminate una per una. Restano sempre unite in frasi, in paragrafi, e a volte per intere pagine di fila. Odiano essere utili; odiano dover far soldi; odiano andare in giro a tenere conferenze. In breve, odiano qualsiasi cosa che imponga loro un unico significato, o che le immobilizzi in un’unica posa, perché cambiare fa parte della loro natura.
Virginia Woolf
Nel piccolo mondo in cui i bambini vivono la loro esistenza, chiunque li allevi, non c'è nulla che venga percepito più acutamente dell'ingiustizia. Può darsi che sia solo una piccola ingiustizia quella che il bambino si trova a subire; ma il bambino è piccolo, e il suo mondo è piccolo, e il suo cavallino a dondolo è tante spanne più alto di lui quanto, in proporzione, un cavallo irlandese dalla grossa ossatura. Io, dentro di me, avevo sostenuto un perpetuo conflitto contro l'ingiustizia fin dalla prima infanzia.
Charles Dickens (Great Expectations)
La cosa più bella che può capitare a uno scrittore, a qualcuno che passa la sua vita a raccontare, è sentirsi raccontare. E quando scopri qualcuno che ti assomiglia veramente (ce ne sono) ti accorgi di quanto la persona su cui ti eri incastrata era sbagliata per te, e tu sbagliata per lui, e di quanto forse lei invece sia giusta, e quasi spero che ce la farà, che ce la faranno, perché è quello che conta, diventare un plurale – finché siamo io e te, come eravamo io e te, non cambia mai niente - e poi magari nessuno di noi si incontrerà mai, continueremo a essere soli in quel modo che soli non siamo, coi nostri fantasmi d’orgoglio e dolore, la nostra paura, un manipolo di sogni che a volte sono forti e hanno il potere di distorcere la trama del mondo e altre volte ci gravano addosso perché quella forza non la troviamo, vogliamo possiamo, ed è il mondo che distorce la trama di noi – io, te, lui, lei… così simili nel nostro essere – diversamente - alla deriva.
Sara Zelda Mazzini (Cronache dalla fine del mondo)
In all, there were ten different types of clouds: cumulus, stratos, cumulonimbus, stratocumulus, nimbostratus, altocumulus, altostratus, cirrocumulus, cirrostratus, and cirrus – each with their own personality: fluffy, detached, transparent, thin, continuous, gray, heavy, dense, semi-transparent, and layered, which I use to describe my own moods and feelings at any given time.
Sia Figiel (FREELOVE)
Il sostegno su cui poggia quella fermezza e costanza che cerchiamo nell'amicizia è la fiducia. Niente è stabile di ciò che è infido. Inoltre conviene scegliere un amico sincero, gentile e affine, cioé che sia mosso dai nostri stessi sentimenti. Tutte cose che hanno attinenza con la fiducia. Non può essere fidata, infatti, un'indole ambigua e tortuosa né, di certo, può essere fidato o costante chi non è mosso dai medesimo sentimenti e non è affine per natura. [...] Prima di tutto che non vi sia niente di finto o simulato: è di un animo nobile, infatti, persino odiare apertamente piuttosto che celare il proprio pensiero dietro un falso aspetto.
Marcus Tullius Cicero (L'amicizia)
Le equazioni della meccanica quantistica e le loro conseguenze vengono usate quotidianamente da fisici, ingegneri, chimici e biologi, nei campi più svariati. Sono utilissime per tutta la tecnologia contemporanea. Non ci sarebbero i transistor senza la meccanica quantistica. Eppure restano misteriose: non descrivono cosa succede a un sistema fisico, ma solo come un sistema fisico viene percepito da un altro sistema fisico. Che significa? Significa che la realtà essenziale di un sistema è indescrivibile? Significa solo che manca un pezzo alla storia? O significa, come a me sembra, che dobbiamo accettare l’idea che la realtà sia solo interazione?
Carlo Rovelli (Sette brevi lezioni di fisica)
S-ar zice ca dintr-un popor vegetal, ne-am transformat într-un popor de plastilina. Si, asa cum metafizicianul antic stia ca nu te poti îmbaia de doua ori în acelasi rîu, noi, stim, în România de azi, ca rareori poti da mîna de doua ori cu acelasi om. N-ai nici o garantie ca interlocutorul de ieri va spune si azi acelasi lucru, ca nu si-a schimbat convingerile, aliantele strategiile.
Andrei Pleșu (Faţă către faţă. Întâlniri şi portrete)
SOCRATE Come va ad Atene? MENIPPO Molti giovanotti dicono di far filosofia, e a giudicare dai vestiti e dal modo di camminare, si tratterebbe di sommi filosofi! SOCRATE Ah, ne ho visti tanti davvero! [...] E di me che pensano? MENIPPO In questo, Socrate, sei un uomo fortunato. Tutti credono infatti che tu sia un uomo ammirevole, e tu sappia tutto, e per giunta senza sapere nulla! Quest'ultima cosa, però, penso che sia vera. SOCRATE Anch'io glielo dicevo sempre, ma loro credevano che si trattasse di un'ironia! (Dialoghi dei morti, 6, Menippo ed Eaco)
Lucian of Samosata (Storia vera - Dialoghi dei morti)
Smettila di tormentarti tanto. Ogni cosa segue comunque il suo corso, e per quanto uno possa fare del suo meglio, a volte è impossibile evitare che qualcuno rimanga ferito. È la vita. Faccio un po' il grillo parlante ma è ora che tu cominci a imparare certi meccanismi della vita. A volte tu ti sforzi troppo di adattare la vita ai tuoi meccanismi. Se non vuoi finire anche tu in una clinica psichiatrica cerca di essere un po' più aperto e di abbandonarti di più alla vita così come viene. Anche una donna debole e imperfetta come me ogni tanto arriva a rendersi conto di quanto meravigliosa sia la vita.
Haruki Murakami (Norwegian Wood)
Namun, seandainya kalian bilang aku sedang mencari pembenaran atas pikiran dan tindakanku sendiri. Ketahuilah, aku tidak sedang melawan dunia. Aku justru sedang melawan diriku sendiri. Aku tengah sibuk bergumul dengan iblisku sendiri. Setan yang mempertanyakan harkat dan nilai kemanusiaanku. Aku tidak sedang membanggakan atau mempertontonkan siapa diriku yang sebenarnya. Sebab tanpa ini semua, kalian tak akan pernah tahu apa yang aku pikir dan rasakan. Sebagaimana dunia selama ini hanya mampu mencemooh dan menghinaku. Betapa ia berusaha merendahkan, menghancurkan dan menghabisi diriku. Tapi aku tak akan membiarkan diriku mati dengan cara yang sia sia.
Titon Rahmawan
Ada begitu banyak kemalangan, namun dari semua itu kebodohanlah yang tinggal menetap. Orang-orang bodoh melihat, mendengar dan merasakan seperti orang-orang lain, akan tetapi mereka sama sekali tidak memiliki pemahaman atas diri sendiri dan keadaan di sekelilingnya. Berusaha memahami si bodoh adalah suatu tindakan yang sia-sia, pada akhirnya tanggapan mereka hanya akan membangkitkan amarah dan kejengkelan. Kebodohan serupa botol yang memiliki lubang di dasarnya, Seberapa pun banyaknya kebaikan dan pengetahuan yang kita tuang ke dalamnya ia akan berlalu dengan sia-sia. Mereka yang termasuk ke dalam golongan orang-orang bebal adalah mereka yang menukar sahabatnya dengan uang, dan menggantikan saudaranya dengan kilau emas dan permata. Hati orang bodoh ada dalam lidahnya dan dengan hal itu ia menggembar-gemborkan kelebihannya yang tak lain adalah sebuah omong-kosong. Sebaliknya, lidah orang bijak ada adalam hatinya dan ia memeliharanya dengan sangat hati-hati agar tidak mengucapkan hal-hal yang tidak perlu. Dan bahkan, hidup orang bebal jauh lebih buruk dari kematian. Orang-orang bebal dan dungu hanya akan menjadi beban bagi kehidupan, karena seumur hidup mereka tak pernah mau belajar. Kebodohan adalah batu pejal yang dibuang orang ke dalam sungai karena menghalangi orang yang akan lewat. Kebodohan punya banyak nama dan mereka menunjukkan wajahnya dalam berbagai wujud. Aku dapat menyebutkan sejumlah di antaranya, yaitu: egoisme dan keras-kepala, bebal dan degil, sikap anarkhi yang membabi buta, sikap acuh-tak acuh dan ketidak-pedulian, pembenaran diri sendiri, tak mau mendengar nasehat, dan kecerobahan yang tak terobati.
Titon Rahmawan
Avendo perso uno degli inseguiti, Ivan concentrò la sua attenzione sul gatto, e vide quello strano animale avvicinarsi al predellino del vagone di testa del tram A immobile alla fermata, spingere via con insolenza una donna, afferrare la maniglia e tentare perfino di dare una moneta da dieci copeche alla bigliettaria attraverso un finestrino aperto per l'afa. Il comportamento del gatto sbalordì talmente Ivan da lasciarlo immobile davanti alla drogheria sull'angolo; e subito una seconda volta, ma con molta più forza egli fu sbalordito dal comportamento della bigliettaria. Questa, non appena vide il gatto che saliva sul tram, gridò con una rabbia che la scuoteva tutta: - È vietato ai gatti! È vietato portare gatti! Passa via! Scendi, se no chiamo la polizia! Né la bigliettaria né i passeggeri furono colpiti dalla cosa principale: non dal fatto che un gatto salisse sul tram, questo poteva ancora passare, ma dal fatto che volesse pagare il biglietto! Il gatto si dimostrò animale non soltanto solvibile, ma anche disciplinato. Alla prima sgridata della bigliettaria cessò l'attacco, si staccò dal predellino e si sedette alla fermata, soffregandosi i baffi con la monetina. Ma non appena la bigliettaria diede il segnale e il tram si mosse, il gatto si comportò come chiunque sia cacciato da un tram, sul quale deve viaggiare per forza. Dopo essersi lasciato passare davanti tutte e tre le vetture, balzò sulla parte posteriore dell'ultima, si afferrò con la zampa a un tubo che usciva dal veicolo e filò via, economizzando in tal modo il prezzo della corsa.
Mikhail Bulgakov (The Master and Margarita)
Ada luka sumbing serupa gempil bibir poci di hati semua orang. Cacat yang berusaha keras mereka sembunyikan dari dunia. Tapi tak semestinya kita mengenakan topeng hanya demi menutup secebis luka. Tak semua hal mesti kita cerna dengan tatapan mata curiga serupa itu. Maka dari itu, coba dengarkan apa kata Bundamu ini, Nak. Manusia tak perlu harus jadi sempurna agar ia dihargai. Sebagaimana keindahan bisa muncul dari hal kecil dan sederhana. Termasuk apa yang tampak pada selembar kain batik yang lusuh atau cangkir teh yang somplak ujungnya. Kita bisa belajar dari kintsugi, menjadi bijak tanpa harus bergegas menjadi tua; bagaimana menorehkan pernis emas pada sebuah cawan tembikar yang terlanjur retak. Betapa sesungguhnya, sebuah guci porselen yang jatuh, pecah dan bahkan rusak tak berarti kehilangan semua nilai yang dimilikinya. Ketidaksempurnaan tidak akan mengecilkan arti dirimu. Sebab hanya ketangguhanmu melewati bukit penderitaanlah yang akan membuatmu menemukan cahaya kebahagiaan yang sesungguhnya. Bagaimana kamu bisa belajar menghargai kekurangan pada diri sendiri. Bagaimana kamu bisa menerima kesalahan dan bahkan kegagalan. Sebagaimana alam memaknai wabi sabi, ketidak sempurnaan bukan sesuatu yang harus ditolak atau disangkal. Ia mesti disambut sebagai air telaga yang jernih, kesegaran embun di pagi hari, atau aroma petrichor di musim penghujan. Setiap kali engkau jatuh dan menjadi rapuh, engkau bisa merangkaikan kembali serpihan serpihan hatimu. Tak akan pernah kehilangan tujuan yang engkau perjuangkan. Sebab setiap bekas luka seperti juga keringat dan airmata, adalah permata yang lahir dari segenap jerih payahmu. Ia terlalu berharga untuk kamu sia siakan. Manik manik gemerlap yang dapat engkau rangkai menjadi perhiasan unik nan cantik yang akan selamanya jadi milikmu. Jangan pernah takut terantuk batu. Jangan sekalinya jeri dicerca burung. Jangan merasa ngeri terempas badai. Sebab saat nanti engkau sampai ke puncak, kau akan bisa melihat dunia sebagai miniatur lanskap yang permai dan elok untuk dikenang. Karena demikianlah semestinya hidup, ia adalah keindahan yang tercipta dari kekurangan dan ketidaksempurnaan diri kita.
Titon Rahmawan
«Mancano venti miglia a Limerick» disse, mostrandosi molto interessata al percorso. «So leggere i cartelli, grazie» rispose lui, gelido. Piera sbuffò. «Volevo solo rendermi utile, non mettere in dubbio le tue doti di maschio alfa!» La frase le uscì male, provocatoria senza volerlo essere, e infatti, piccato, lui emise un ah! alquanto sarcastico e batté il pugno con violenza sul volante, facendo suonare il clacson. Piera sussultò, sorpresa se non spaventata. «Mi sento di tutto, ti assicuro, tranne che maschio, alfa, beta o delta che sia.» Ecco, ci siamo. «E per il quieto vivere» proseguì lui, «farò persino finta che la notte scorsa tu non mi abbia trattato come un sex-toy…» Questa volta un ah! sarcastico uscì dalle labbra di Piera. «Un sex cosa? Scusa, non ho capito bene.» «Un sex-toy.» «Non so neppure cosa sia.» «Non ne avevo il minimo dubbio.» «Lo prendo come un complimento.» «Prendilo come vuoi. Coniglietti, AH!» «Cosa c’entrano i conigli, adesso?» «Lascia perdere.» «No, spiegati, per favore.» «Una che dorme con dei conigli addosso non può certo sapere cosa sia un sex-toy.» «Ohhh! La mia camicia da notte non è di tuo gusto? Va’ al diavolo, Jean!»
Viviana Giorgi (Vuoi vedere che è proprio amore?)
Non faccio parte di quegli esaltati che sognano la realtà invece di vederla o che l'agghindano come un'amante lontana e appena intravista: la rivestono di mille qualità, mille parole non pronunciate, mille intenzioni inconfessate che concorrono alla loro felicità, mille silenzi che avranno una loro favorevole spiegazione. No, io non sono uno di questi amanti immaginari, fabbricatori di bellezza, artigiani di bontà, doratori dell'ideale, demiurghi della felicità. La realtà, io la conosco; peggio ancora, la sospetto. Mi attendo sempre che sia peggiore di quanto sembri, più violenta, più sinuosa, più torturata, ambigua, capziosa, vendicativa, interessata, egoista, tirchia, aggressiva, ingiusta, versatile, indifferente, vana; in una parola: più deludente. Di conseguenza io non abbandono la realtà, io la bracco, le resto attaccato al culo, faccio la posta a ogni sua debolezza e cattivo odore, la spremo sino a farne sprizzare il suo succo immondo. (da Il Vangelo secondo Pilato, pag. 101)
Éric-Emmanuel Schmitt (L'évangile selon Pilate)
«Ascolta, so come ti senti: sei prevenuto, hai paura, ti senti insicuro, credi che la felicità per te sia irraggiungibile. Ti assicuro che non è così. Io non ti lascerò mai, sarò sempre al tuo fianco, malgrado i tuoi sbalzi d’umore e la tua stronzaggine. Ci sarò per te, ci sono sempre stata. E ti amo, Elijah, dovresti saperlo.» Annuisce, ma l’espressione combattuta non va via dal suo viso. Non crede ancora di meritare la felicità. Non può vivere così, deve lasciarsi il passato alle spalle, prendere coscienza del fatto che da ora in poi la nostra vita sarà insieme, amarmi con tutto se stesso e mettersi in gioco. «Anche io ti amo e cercherò di dimostrartelo, di essere più ottimista. Mi fido di noi e so che il nostro amore è fortissimo, che siamo un’unica cosa e niente può separarci, nemmeno le mie insicurezze del cazzo.» Mi alzo sulle punte e assaggio le sue labbra con frenesia «Così ti voglio» mormoro. Si morde il labbro, incastrandomi con uno sguardo malizioso. «Io ti voglio in qualsiasi modo» esclama.
Debora C. Tepes (Sei tu il mio paradiso)
Che la vita di un uomo sia soltanto un sogno è già stato affermato da molti, e tale sentimento si è impadronito anche di me. Quando considero i limiti entro cui sono prigioniere le forze attive e speculative dell'uomo, quando vedo che ogni attività mira all'unico scopo di soddisfare i bisogni, i quali, a loro volta, servono soltanto a prolungare la misera esistenza, e poi comprendo che l'appagamento su certi punti delle nostre speculazioni non è altro che sognante rassegnazione perché dipingiamo soltanto variopinte figure e luminosi panorami sulle pareti fra le quali siamo prigionieri, tutto ciò, Guglielmo, mi ammutolisce. Rientro in me stesso e trovo un universo! Ma formato più di presentimenti e di oscuri desideri che di immagini e di forze viventi. Allora tutto si confonde davanti ai miei sensi, e io sorrido e continuo a sognare nel mondo.
Johann Wolfgang von Goethe (The Sorrows of Young Werther)
Apa yang kau lihat di layar yang berpendar ini, Kay? Serupa senja yang tumbuh dari sebatang pohon di sebuah tempat yang kau bayangkan seperti surga. Cahaya lampu itu menyapu wajahmu dengan warna lembayung dan berkilau seperti sayap kupukupu. Tapi tak ada apapun yang kutemukan pada seri wajahmu selain nafsu yang tertahan dan seulas senyum kemesuman. Persis di puncak penantian dari segala perhatian yang tertuju pada dirimu. Mata yang tak pernah menyadari, bahwa mereka tengah tersesat dalam raga belia yang entah milik siapa. Pada aura kemudaan yang berasa sia sia. Benarkah, telah kau reguk semua kebahagiaan dari wajah wajah tolol yang ditunggangi oleh nafsu alter egonya? Atau barangkali, telah habis kau hirup wangi dari kelopak mawar hitam yang tumbuh di ranjangmu setiap pagi? Sudah lama sekali rasanya waktu berlalu. Seperti ketika kau masih suka nongkrong di cafe sambil meneguk cappucino dari cangkir yang perlahan mulai retak. Sementara laju usia terus mengalir dari tenggorakanmu yang bening bagai pualam. Waktu meninggalkan jejak buta di dalam hand phonemu. Menyisakan tatap mata orang orang yang tak lagi mampu memahami atau menafsirkan apa yang tengah engkau lakukan. Bukankah, mereka tak lagi melihatmu sebagaimana adanya dirimu saat ini atau sepuluh tahun dari sekarang. Tak satu pun dari mereka yang percaya, bahwa saat itu usiamu masih belum lewat dua puluh tahun. Mereka hanya mendamba merah muda anggur kirmizi yang tumbuh di dadamu. Tetapi tak ada satu pun telinga yang sanggup melawan sihir dari gelak tawamu yang terdengar getir. Mata mata bodoh yang tak sanggup melupakan bayangan pisang yang dengan brutal kau kunyah sebagai kudapan di tengah jeda pertunjukan. Benarlah, hidup tak seperti kecipak ikan di dalam aquarium transparan yang tertanam di dinding. Atau air kolam di pekarangan yang seakan menjelma jadi bayangan jemari yang tak henti menggapai gapai. Menjadi gelembung gelembung kekhawatiran yang seakan tak sanggup memahami makna puisi yang sengaja ditulis untuk mengabadikan namamu. Ketauilah Kay, taman yang kau bayangkan itu bukanlah surga yang sesungguhnya. Di sana tak ada sungai keabadian atau pangeran tampan yang sengaja menunggu kehadiranmu. Yang ada cuma kelebat kilat dan hujan airmata hitam. Mengucur seperti lendir laknat yang mengalir dari hidungmu saat kau meradang karena influensa. Di sana tak ada satu hal pun yang menyenangkan, Kay. Hanya sedikit saja tersisa hal hal yang busuk dan menjijikkan, sebagai satu satunya bahan obrolan untuk perintang waktu.
Titon Rahmawan
Che cosa comporta, di preciso, essere un uomo, uno vero? Repressione delle emozioni. Mettere a tacere la propria sensibilità. Vergognarsi della propria delicatezza, della propria vulnerabilità. Lasciare l'infanzia brutalmente, e definitivamente: gli uomini-bambini non hanno una buona reputazione. Essere angosciati per le dimensioni del proprio cazzo. Saper far godere le donne senza che queste sappiano o vogliano dare indicazioni su come fare. Non mostrare la propria debolezza. Imbavagliare la propria sensualità. Indossare abiti di colori spenti, portare sempre le stesse scarpe goffe, non giocare con i propri capelli, non portare troppi anelli, braccialetti eccetera, non truccarsi. Dover fare il primo passo, sempre. Non avere alcuna cultura sessuale per migliorare il proprio orgasmo. Non saper chiedere aiuto. Dover essere coraggiosi, anche senza averne la minima voglia. Valorizzare la forza qualunque sia il proprio carattere. Dar prova di aggressività. Avere un accesso limitato alla paternità. Riuscire socialmente, per pagarsi le donne migliori. Temere la propria omosessualità perché un uomo, uno vero, non deve essere penetrato. Non giocare con le bambole da piccoli, accontentarsi delle automobiline e di orribili armi di plastica. Non prendersi troppa cura del proprio corpo. Essere sottomessi alla brutalità di altri uomini, senza lamentarsi. Sapersi difendere, anche se si è dolci. Non essere in contatto con la propria femminilità, simmetricamente alle donne che rinunciano alla loro virilità, non in funzione dei bisogni di una situazione o di un carattere, ma in funzione di quello che il corpo collettivo richiede. Affinché, sempre, le donne facciano i figli per la guerra, e gli uomini accettino di andare a farsi ammazzare per salvare gli interessi di tre o quattro cretini che non vedono al di là del loro naso.
Virginie Despentes
Adalah garis panjang di mana kita terbiasa menghitung hari. Bagaimana sebatang buluh bertambah panjang dari waktu ke waktu dan ia jadi semakin bertambah tinggi. Saat hari berganti, umurnya kian bertambah. Tanpa ia sadari ia pun semakin menua. Demikianlah, kita menemukan betapa berharganya hidup sebagai sebuah paradoks. Ia seperti sebatang lilin yang kita nyalakan di atas sepiring kue, kian memendek sebelum akhirnya padam. Sebab hidup bukan cuma sebatas cerita sukacita atau kisah roman yang membahagiakan. Ia kadang tak punya makna apa apa. Seperti rutinitas yang kita jalani sehari hari dan tak menjadikannya istimewa. Lalu Nak, apa yang bisa kau pelajari dari hidupmu? Dari hari hari yang telah engkau lalui? Tak selamanya akan kau temukan pohon rindang yang teduh, atau tempat singgah yang menyenangkan. Tak akan kau temukan teman teman yang baik dan ramah atau rengkuh tangan Bunda yang akan selalu menghangatkan tubuhmu. Jadi janganlah engkau sia siakan waktu, hanya untuk membuang buang waktumu dengan percuma. Sibuk menghitung hari  hanya demi untuk  mengulang ragu dan juga kejemuan. Sebab kebahagiaan tidak datang dari tempat yang jauh, ia tidak bersembunyi di tempat yang engkau cari. Ia ada di dalam lipatan sakumu. Ia ada di dalam genggaman tanganmu. Ia ada di dalam dirimu sendiri. Tepatnya di dalam hatimu. Karena itu, jadikanlah dirimu bahagia karena kau tahu bagaimana memberi arti pada hari hari yang engkau lewati. Buatlah hidupmu bermakna, karena kau meniatkannya demikian. Sebab kita tidak dilahirkan untuk melihat waktu berlalu. Masa hidup kita terlalu singkat kalau cuma untuk disesali. Sekiranya kau diberi kesempatan untuk mendapat sebuah penilaian, mungkin kau akan cukup beruntung mendapat nilai 70. Tapi bila kau tahu arti kata bersyukur, maka mungkin saja kau akan dapat 80 atau bahkan 90. Tapi kebanggaan apa yang engkau peroleh setelah lewat semua penderitaan dan kesulitan? Bukankah pada ujungnya semuanya akan berakhir, dan pada waktunya nanti, kita semua akan berpulang?
Titon Rahmawan
HIKAYAT ADAM Sebab bagiku kau masih serupa ibu yang melahirkanku yang menuntunku berjalan dan mengajariku berlari. Namun mengapa tak juga lepas dahagaku daripadamu? Meski telah kureguk engkau hingga tumpas tandas. Hingga kempis payudaramu hingga perlahan surut laut dan air matamu. Hingga padam langit dan seluruh jagat raya. Hingga kalam sang malaikat diam-diam merenggut segenap kejahatan dan dosa-dosaku. Meski kutahu belaka, betapa sia-sia seluruh perjalanan ini. Bukankah engkau sendiri yang waktu itu menghalangi diriku memakan buah yang ranum dari perbendaharaanmu yang sengaja tak kausembunyikan? Buah syajarah yang kautanam di taman purbawi. Kebun yang telah berabad jadi rumahku tapi tak pernah sungguh-sungguh aku miliki. Mengapa kaularang aku memetik khuldi yang kausediakan bagiku di taman itu? Apakah demi menguji kesetiaanku pada dirimu? Sementara kauijinkan sabasani itu tumbuh menjulang tinggi dan berbuah lebat. Sekalipun engkau masih menerimaku sebagai buah kandung yang engkau lahirkan sendiri dengan kedua tanganmu. Dan tidaklah aku engkau turunkan dari patuk taring si ular beludak. Ia yang telah membuatku terusir dari rumah. Sepetak tanah yang memang kauperuntukkan bagi diriku sejak mula pertama kauhadirkan aku ke dunia ini. Sungguhpun harus kuarungi samudra duri ini sekali lagi, sebagai si alif dari golongan yang paling daif. Sebagaimana perempuan penerbit nafsi itu kaucuri dari tulang rusukku saat aku lelap tertidur. Sepanjang pasrah kasrah telah mengubah rambut di kepalaku menjadi setumpukan uban. Sepanjang kematian demi kematian sengaja kau timpakan di atas kepala anak cucuku. Adakah sempat kaudengar aku berkeluh-kesah? Meski aku mahfum belaka, ya bila karena semua itu aku tak akan pernah kau perkenankan singgah ke rumahmu lagi. Kecuali kau biarkan aku datang sebagai perempuan lecah, jaharu yang paling hina atau fakir papa yang kelaparan. Sekalipun telah letih jiwaku meretas sepi, hingga percik lelatu itu menitik sekali lagi dari ujung jarimu. Bukan sebagai yang garib, yang gaib atau yang hatif. Melainkan karena semata-mata semesta cinta. Cinta yang sekalipun tak akan pernah mengubah diriku menjadi zaim, zahid atau zakiah. Namun sungguh, cuma itu satu-satunya cinta yang berani menentang tajam mata pisau sang mair.
Titon Rahmawan
Ini bukanlah tentang dua orang yang berbeda dan berpikir dengan cara yang sama. Ini tentang dua orang yang berbeda, berpikir dengan cara yang berbeda namun bisa saling menerima perbedaan itu. Sediakanlah ruang yang nyaman untuk kebersamaan. Namun sediakan juga ruang pribadi, di mana kalian masing masing bisa menyendiri. Ada kalanya kalian bisa menyanyi, menari dan bergembira bersama. Membangun kesesuaian lewat musik yang mendatangkan kegembiraan. Tidak harus berangkat dari selera yang sama. Jadikan musik sarana untuk mewarnai hidup kalian. Bukan tentang jenis musiknya, tapi tentang bagaimana musik itu memberi arti bagi keberadaan kalian. Demi esensi dari musik itu sendiri untuk menciptakan ketenangan hati, menumbuhkan gagasan, membangun semangat, dan mendatangkan kegembiraan. Demikian cinta tumbuh di dalam hati yang terlahir dari gairah akan musik. Keluarga itu adalah musik yang menyatukan hati dan pikiran. Ia mencerahkan. Gairah yang tak membelenggu. Tak mengikat hati kalian dengan aturan aturan yang kolot dan kaku. Jadikan musik itu sebagai hadiah yang indah bagi pasangan kalian. Esensinya adalah memberi dan tidak menuntut, tulus dan tak punya pamrih, ikhlas dan tidak memaksa. Ia memberimu ruang untuk terbang dengan bebas dan leluasa. Tidak memenjarakanmu dengan gagasan dan ide ide sendiri. Tidak mengungkungmu dalam kebebalan hasrat dan kecemburuan yang membabi buta, atau dalam sikap posesif dan egoisme sempit. Ia memberimu tempat untuk bertumbuh, ruang untuk bercermin dan menjadikan seluruh waktumu berharga. Sehingga dengan demikian hidup kalian menjadi lebih berarti dan tidak ada kebersamaan yang sia sia.
Titon Rahmawan
Ehi..Ehi..mi senti? Dì qualcosa" disse Midori, la testa ancora sepolta nel mio petto. "che cosa?" "quello che vuoi, purchè sia qualcosa che mi faccia sentire meglio." "sei molto carina." "Midori" suggerì lei "mettici anche il nome." "sei molto carina, Midori" corressi. "molto quanto?" "tanto da far crollare le montagne e prosciugare i mari." Lei sollevò la testa e mi guardò. - "sai che le espressioni che usi tu sono assolutamente uniche?" disse. "solo tu mi capisci davvero" dissi ridendo. "dimmi qualcosa di ancora più carino." "Mi piaci tanto, Midori." "Tanto quanto?" "tanto quanto un orso in primavera." "un orso in primavera?" chiese lei sollevando di nuovo la testa "come sarebbe un orso in primavera?". "un orso in primavera.. allora, tu stai passeggiando da sola per i campi quando ad un tratto vedi arrivare nella tua direzione un orso adorabile dalla pelliccia vellutata e dagli occhi simpatici, che ti fa: 'senta signorina, non le andrebbe di rotolarsi un po' con me sull'erba?'. Tu e l'orsetto vi abbracciate e giocate a rotolare giù lungo il pendio tutto ricoperto di trifogli per ore e ore. Carino, no?" "Carinissimo" "Ecco, tu mi piaci tanto così.
Haruki Murakami
Oggi, mezzo gennaio, non è giornata allegra; cielo nubiloso, aritmie, il solito disordine che a farsi potabile richiede il tempo che una sardina impiega a farsi capodoglio. Ovvio che la sardina mi abbia orientato verso l’olio, e dunque l’Oglio, e l’ingrata patria, gli ossicini io non ti do. Ecco, in un giorno come questo è difficile fare l’unica cosa che io sappia veramente fare: comprare libri. Quando la primavera si sbizzarrisce, e i capri petulchi lasciviano pe’ prati, e l’odore della mortella – erba di cui ignoro tutto, e che quindi è puramente letteraria – impreziosisce l’aria, io vado ad acquistare libri. Badate: io non ho detto che vado ad acquistare libri che ho preventivamente scelto, che voglio assolutamente, che, acquistati, porterò golosamente a casa e leggerò, scrivendo poi un mirabile saggio critico, splendore di acutezza e di segreta poesia, destinato a procurarmi lettere di appassionati lettori, sconvolti e rigenerati. Macché. L’unica faccenda che mi sta a cuore è questa appunto: comprare libri. Ora, il quesito, la quaestio quodlibetalis è come segue: colui che acquista libri è per ciò stesso un lettore? Ovviamente, la maggioranza dei leggenti queste righe, se ve ne sono, penseranno che no; lettore è colui che legge. Quale errore. Non v’ha dubbio che è naturale che il lettore legga, ma contesto che per esser lettori si debba assolutamente leggere; e soprattutto che acquistare libri non sia gesto di lettore. Ma se il libro non lo leggi, che senso avrà mai che se ne stia nella tua biblioteca? E tu stesso lo dici: forse non lo leggerò mai, magari un giorno lo regalerò. Eh no, quest’ultima facezia me la fate dire voi, io i libri acquistati non letti, forse non mai letti, nemmeno li presto. Essi ‘mi servono’. Servono a che? Servono grazie alla naturale attività magica e umbràtile e stemmica che un libro esercita. Un libro lo si compra con animo che suppongo simile a quello con cui si dipingevano bovi e capri nelle caverne paleolitiche. Una mucca dipinta non si munge né si mangia, ma è ‘la mucca’, cosa che non è consentito ad alcuna altra mucca. E così il libro non letto, acquistato e depositato sugli scaffali, è ‘il libro’. Acquistare un libro ha un effetto nervino che nessun altro gesto può avere; è una scelta del tutto onirica, isterica, fantastica, e suppone un progetto di vita, e naturalmente più libri possono alludere a più progetti di vita.
Giorgio Manganelli (Discorso dell'ombra e dello stemma)
Penso che sia incredibile come cambia tutto quando incontri la persona che ami, incredibile quanto velocemente quel a persona ti possa bastare. Ti senti avvolto e riscaldato dal pensiero di lei, tutto diventa più leggero, anche se sei al lavoro e sono le quattro e venti del pomeriggio e fuori piove. Sei in macchina in autostrada, sei stanco, i vestiti ti stanno scomodi, ma pensi a lei e sorridi da solo, poi ti guardi nel o specchietto per vedere se sei abbastanza bel o per lei. Mandi messaggi e se non ti risponde subito è perché è in riunione o non ha sentito, certo non perché non ha voglia. È venerdì sera, la vedi e pensi che sei fortunato perché per due giorni è tutta tua. È tua a colazione, è tua dopo pranzo nel letto, mentre cerchi di vedere un film. Ti dice che martedì sera le va di cucinare per te e che ti aspetta a casa verso le nove, e tu al e otto e quarantacinque fai le scale di casa sua a due gradini al a volta, al egro e innamorato, perché hai voglia di baciarla e di sentire il suo odore. Quando entri in casa sua c’è già un buon profumo e non sai trovare le parole per dire a te stesso quanto sei felice, e quando sei solo in bagno ti guardi al o specchio e ti fai i complimenti per quanto lei è bela.
Fabio Volo (Le prime luci del mattino)
Il dialogo socratico, sia esso composto da Platone, Senofonte o Eschine di Sfetto, non mira a insegnarci una determinata dottrina - che Socrate, come tutti sanno e come infinite volte egli stesso ci ha detto non ha mai posseduto - ma intende evocare un'immagine luminosa del filosofo assassinato, intende difendere e perpetuare la sua memoria e quindi tramandarne il messaggio. Tale messaggio, essi ci dicono, è senza dubbio filosofico. Ma, se è vero che i dialoghi comportano un insegnamento, non si tratta dell'esposizione di una dottrina, bensì di una lezione di metodo. Socrate infatti ci insegna l'uso e il valore della definizione dei concetti che vengono impiegati nella discussione e nello stesso tempo ci dimostra come sia impossibile arrivare a possedere il concetto senza procedere preliminarmente ad una revisione critica delle nozioni tradizionali, delle opinioni <> presenti e operanti nel linguaggio. Il risultato apparentemente negativo della discussione è di grande valore. E' molto importante infatti sapere di non sapere, scoprire che le opinioni e il linguaggio comuni, pur formando il punto di partenza della riflessione filosofica, non costituiscono altro che questo e che la discussione dialettica tende proprio al suo superamento.
Alexandre Koyré (Discovering Plato)
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire partecipare. Chi vive veramente non può non essere cittadino partecipe. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Io partecipo, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, partecipo. Perciò odio chi non partecipa, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci
Ha detto: “Tre cose che non devi fare nella vita, Enait jan, per nessun motivo. La prima è usare le droghe. Ce ne sono che hanno un odore e un sapore buono e i sussurrano alle orecchie che sapranno farti stare meglio di come potrai mai stare senza di loro. Ma tu non devi credergli. Lo prometti?” “Promesso” “La seconda è usare le armi. Anche se qualcuno ti tratterà male, o ti insulterà, promettimi che la tua mano non si stringerà mai attorno a un coltello, a una pietra e neppure intorno a un mestolo di legno per il qhorma palaw, se qul mestolo di legno serve a ferire un uomo. Lo prometti?” “Promesso” “La terza è rubare. Ciò che è tuo ti appartiene, ciò che non è tuo no. I soldi che ti servono li guadagnerai lavorando, anche se il lavoro sarà faticoso. E non trufferai mai nessuno. Enait jan, vero? Sarai ospitale e tollerante con tutti. Promettimi che lo farai” “Promesso” Poi ha alzato lo sguardo in direzione della finestra, e ha cominciato a parlare di sogni senza smettere di solleticarmi il collo. Di sogni come la luna, alla cui luce è possibile mangiare, la sera. E di desideri, che un desiderio bisogna sempre averlo davanti agli occhi, come un asino una carota. Che se un desiderio, qualunque sia, lo si tiene in alto, a una spanna dalla fronte, allora di vivere varrà sempre la pena. Quando mi sono addormentato, lei stava ancora parlando. La mattina dopo è partita.
Fabio Geda (Nel mare ci sono i coccodrilli: Storia vera di Enaiatollah Akbari)
mi viene solo in mente quella storia dei fiumi, […] e al fatto che si son messi lì a studiarli perché giustamente non gli tornava 'sta storia che un fiume, dovendo arrivare al mare, ci metteva tutto quel tempo, cioè scelga, deliberatamente, di fare un sacco di curve, invece di puntare dritto allo scopo, […] c'è qualcosa di assurdo in tutte quelle curve, e così si sono messi a studiare la faccenda e quello che hanno scoperto alla fine, c'è da non crederci, è che qualsiasi fiume, […], prima di arrivare al mare fa esattamente una strada tre volte più lunga di quella che farebbe se andasse diritto, sbalorditivo, se ci pensi, ci mette tre volte tanto quello che sarebbe necessario, e tutto a furia di curve, appunto, solo con questo stratagemma delle curve, […] è quello che hanno scoperto con scientifica sicurezza a forza di studiare i fiumi, tutti i fiumi, hanno scoperto che non sono matti, è la loro natura di fiumi che li obbliga a quel girovagare continuo, e perfino esatto, tanto che tutti, dico tutti, alla fine, navigano per una strada tre volte più lunga del necessario, anzi, per essere esatti, tre volte virgola quattordici, giuro, il famoso pi greco, non ci volevo credere, in effetti, ma pare che sia proprio così, devi prendere la loro distanza dal mare, moltiplicarla per pi greco e hai la lunghezza della strada che effettivamente fanno, il che, ho pensato, è una gran figata, perché, ho pensato, c'è una regola per loro vuoi che non ci sia per noi, voglio dire, il meno che ti puoi aspettare è che anche per noi sia più o meno lo stesso, e che tutto questo sbandare da una parte e dall'altra, come se fossimo matti, o peggio smarriti, in realtà è il nostro modo di andare diritti, modo scientificamente esatto, e per così dire già preordinato, benché indubbiamente simile a una sequenza disordinata di errori, o ripensamenti, ma solo in apparenza perché in realtà è semplicemente il nostro modo di andare dove dobbiamo andare, il modo che è specificatamente nostro, la nostra natura, per così dire, cosa volevo dire?, quella storia dei fiumi, sì, è una storia che se ci pensi è rassicurante, io la trovo molto rassicurante, che ci sia una regola oggettiva dietro a tutte le nostre stupidate, è una cosa rassicurante, tanto che ho deciso di crederci, e allora, ecco, quel che volevo dire è che mi fa male vederti navigare curve da schifo come quella di Couverney, ma dovessi anche andare ogni volta a guardare un fiume, ogni volta, per ricordarmelo, io sempre penserò che è giusto così, e che fai bene ad andare, per quanto solo a dirlo mi venga da spaccarti la testa, ma voglio che tu vada, e sono felice che tu vada, sei un fiume forte, non ti perderai…
Alessandro Baricco (City)
282 Paradoks: Kesucian itu lebih mudah dicapai daripada ilmu pengetahuan, tetapi lebih mudah menjadi orang terpelajar daripada menjadi orang kudus. 283 Hiburan sekadar untuk mengalihkan perhati-an: Engkau memerlukannya! Buka matamu lebar-lebar sehingga gambaran-gambaran segala benda masuk, atau tutuplah matamu sebagai akibat dari kepicikanmu. Tutuplah matamu terhadap segala hall Miliki ke-hidupan batin dan engkau akan melihat keajaiban dari dunia yang lebih baik, dunia baru dengan segala warna dan perspektif yang tak pernah terbayangkan sebelumnya dan engkau akan mengenal Allah. Engkau akan dapat merasakan kelemahan-kelemahan¬mu, dan engkau akan lebih menyerupaimu Allah ... dengan keilahian yang akan membuatmu lebih me¬rupakan saudara-saudaramu sesama manusia, ketika engkau menjadi lebih dekat dengan Allah Bapamu. 284 Cita-cita: supaya aku menjadi balk, dan agar orang-orang lain menjadi lebih balk dari diriku. 285 Pertobatan adalah suatu usaha sekejap. Penyucian adalah suatu usaha untuk seumur hidup. 286 Tak ada sesuatu yang lebih baik di dunia ini, selain daripada hidup dalam rahmat Allah. 287 Kemurnian dalam niat: engkau akan selalu memilikinya, bila engkau selalu dan di dalam segala hal berusaha untuk menyenangkan Allah. 288 Masuklah ke dalam luka-luka Kristus yang tersalib. Di situ engkau akan belajar menjaga indramu, engkau akan memiliki kehidupan batin dan dengan tak henti-hentinya engkau mempersembahkan kepada Bapa penderitaan Allah kita Yesus Kristus dan pen¬deritaan Bunda Maria, untuk menebus dosamu dan dosa semua manusia. 289 Ketidaksabaranmu yang mulia untuk meng-abdi Allah tidak mengecewakan-Nya. Akan tetapi, ketidak-sabaran itu akan menjadi sia-sia bila tidak disertai dengan penyempurnaan yang efektif dalam tingkah lakumu sehari-hari. 290 Memperbaiki diri. Sedikit demi sedikit setiap hari. Itulah yang harus menjadi usahamu yang tetap jika engkau benar-benar ingin menjadi orang kudus.
Josemaría Escrivá
I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per sè stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci.In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini,anzi,quasi vicini, perchè fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l’11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli.Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l’uno all’altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finchè non li si scopre. Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.
Paolo Giordano (The Solitude of Prime Numbers)
Daca ma gandesc bine, reprosul esential pe care il am de facut tarii si vremurilor este ca ma impiedica sa ma bucur de frumusetea vietii. Din cand in cand, imi dau seama ca traiesc intr-o lume fara cer, fara copaci si gradini, fara extaze bucolice, fara ape, pajisti si nori. Am uitat misterul adanc al noptii, radicalitatea amiezii, racorile cosmice ale amurgului. Nu mai vad pasarile, nu mai adulmec mirosul prafos si umed al furtunii, nu mai percep, asfixiat de emotie, miracolul ploii si al stelelor. Nu mai privesc in sus, nu mai am organ pentru parfumuri si adieri. Fosnetul frunzelor uscate, transluciditatea nocturna a lacurilor, sunetul indescifrabil al serii, iarba, padurea, vitele, orizontul tulbure al campiei, colina cordiala si muntele ascetic nu mai fac de mult parte din peisajul meu cotidian, din echilibrul igienic al vietii mele launtrice. Nu mai am timp pentru prietenie, pentru taclaua voioasa, pentru cheful asezat. Sunt ocupat. Sunt grabit. Sunt iritat, hartuit, coplesit de lehamite. Am o existenta de ghiseu: mi se cer servicii, mi se fac comenzi, mi se solicita interventii, sfaturi si complicitati. Am devenit mizantrop. Doua treimi din metabolismul meu mental se epuizeaza in nervi de conjunctura, agenda mea zilnica e un inventar de urgente minore. Gandesc pe sponci, stimulat de provocari meschine. Imi incep ziua apoplectic, injurand "situatiunea": gropile din drum, moravurile soferilor autohtoni, caldura (sau frigul), praful (sau noroiul), morala politicienilor, gramatica gazetarilor, modele ideologice, cacofoniile noii arhitecturi, demagogia, coruptia, bezmeticia tranzitiei. Abia daca mai inregistrez desenul ametitor al cate unei siluete feminine, inocenta vreunui suras, farmecul tacut al cate unui colt de strada. Colectionez antipatii si prilejuri de insatisfactie. Scriu despre mizerii si maruntisuri. Bomban toata ziua, mi-am pierdut increderea in virtutile natiei, in soarta tarii, in rostul lumii. Am un portret tot mai greu digerabil. Patriotii de parada m-au trecut la tradatori, neoliberalii la conservatori, postmodernistii la elitisti. Batranilor le apar frivol, tinerilor reactionar. Una peste alta, mi-am pierdut buna dispozitie, elanul, jubilatia. Nu mai am ragazuri fertile, reverii, autenticitati. Ma misc, de dimineata pana seara, intr-un univers artificial, agitat, infectat de trivialitate. Apetitul vital a devenit anemic, placerea de a fi si-a pierdut amplitudinea si suculenta. Respir crispat si pripit, ca intr-o etuva. Cand cineva trece printr-o asemenea criza de vina e, in primul rand, umoarea proprie. Te poti acuza ca ai consimtit in prea mare masura imediatului, ca nu stii sa-ti dozezi timpul si afectele, ca nu mai deosebesti intre esential si accesoriu, ca, in sfarsit, ai scos din calculul zilnic valorile zenitale. Dar nu se poate trece cu vederea nici ambianta toxica a momentului si a veacului. Suntem napaditi de probleme secunde. Avem preocupari de mana a doua, avem conducatori de mana a doua, traim sub presiunea multipla a necesitatii. Ni se ofera texte mediocre, show-uri de prost-gust, conditii de viata umilitoare. Am ajuns sa nu mai avem simturi, idei, imaginatie. Ne-am uratit, ne-am instrainat cu totul de simplitatea polifonica a lumii, de pasiunea vietii depline. Nu! mai avem puterea de a admira si de a lauda, cu o genuina evlavie, splendoarea Creatiei, vazduhul, marile, pamantul si oamenii. Suntem turmentati si sumbri. Abia daca ne mai putem suporta. Exista, pentru acest derapaj primejdios, o terapie plauzibila? Da, cu conditia sa ne dam seama de gravitatea primejdiei. Cu conditia sa impunem atentiei noastre zilnice alte prioritati si alte orizonturi.
Andrei Pleșu (Despre frumusețea uitată a vieții)