Pozz Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Pozz. Here they are! All 15 of them:

Roran era concentrato sugli uomini di fronte a lui, sul peso del martello che teneva in mano e sul selciato reso scivoloso dalle pozze di sangue che si erano formate sotto i suoi piedi. Spezzava, schiantava, colpiva e schivava; gridava, ringhiava e uccideva, uccideva, uccideva...
Christopher Paolini (Inheritance (The Inheritance Cycle, #4))
Scrivere è un atto di esplorazione.
Paolo Cognetti (A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti)
Siamo le storie che raccontiamo, chi le ascolta certifica la nostra esistenza. Siamo il nostro repertorio di storie, non importa se vere o inventate, e ce le scambiamo come una dote.
Paolo Cognetti (A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti)
I dig my toes deep into the yielding, sucking mud, clear my throat, and attempt to say his name firmly. But to my dismay, it comes out really feebly. A plea, not a reprimand. “Luca,” I say, and he leans toward me. “Si, Violetta?” “Luca, we said we weren’t going to be alone together.” I’m almost whispering now. The water lapping around me, flowing past me, is a soft, gentle, seductive background noise. I’m aware, all at once, that I’m wet from head to toe, that the borrowed shirt is clinging to me, my bra probably showing through, and I don’t dare to look down to see if it is. “I know,” he says quietly and sadly. “I see you go down to the pozze termali with all your friends, and I watch you, to see if you’re happy, if you laugh and jump in with them. If you are happy, I leave. But you don’t laugh with them. You dive into the river and you swim away, and I think you are all by yourself, and maybe not very safe, so I walk along the…riva…” “The bank,” I prompt as he trails off, unable to find the word in English. “Si. I walk along, and then I see you floating like a mermaid, and I want to say something to you.” He shrugs again, but it’s very different from the last one; that was casual, dismissive. This is…wistful. And, to my horror, I hear myself confessing: “It’s nice to see you.” Stupid, silly, banal little words. Luca smiles, his dark blue eyes sparking. “Nice?” he says, and he starts to take off his shoes. “This is a very strong word in English, non è vero?” “No,” I say quickly. “It’s not a strong word at all.” “Oh, peccato,” he says cheerfully, which means “what a shame.
Lauren Henderson (Kissing in Italian (Flirting in Italian, #2))
I see you go down to the pozze termali with all your friends, and I watch you, to see if you’re happy, if you laugh and jump in with them. If you are happy, I leave. But you don’t laugh with them. You dive into the river and you swim away, and I think you are all by yourself, and maybe not very safe, so I walk along the…riva…” “The bank,” I prompt as he trails off, unable to find the word in English. “Si. I walk along, and then I see you floating like a mermaid, and I want to say something to you.” He shrugs again, but it’s very different from the last one; that was casual, dismissive. This is…wistful.
Lauren Henderson (Kissing in Italian (Flirting in Italian, #2))
«Appoggia le mani sui miei fianchi,» disse alla fine, incrociando quelle pozze verdi. L’uomo non esitò, ma fece subito scivolare le dita sul sedere di Colin. Quest’ultimo inspirò, cedendo tra le braccia di Taron. Una volta circondato dal calore del suo corpo, restò senza parole. Dopo essersi inebriato del suo profumo, spostò le mani su quel viso stupendo, accarezzando la pelle abbronzata e tirando delicatamente la barba curata. «Adesso apri la bocca e baciami. Lentamente.» Taron non chiuse gli occhi quando abbassò la testa, affinché le sue labbra potessero incontrare quelle di Colin. La barba gli solleticò il viso. Era liscia e profumava di sandalo. Era andato da un barbiere per lui, o era un lusso che si concedeva di tanto in tanto? Immaginò che fosse per il primo motivo, e quella consapevolezza fece accrescere il suo ego, perché Taron lo aveva fatto il giorno prima di scoparlo. Quel bacio divenne dolce. All’inizio fu una danza gentile, come se Colin fosse fatto di porcellana. Taron lo baciò con delicatezza, stuzzicandolo con la lingua quando Colin dischiuse le labbra, invitandolo, e gli graffiò i fianchi. Non sembrava che non lo avesse mai fatto. Fu un bacio timido, ma non bavoso e violento come i suoi primi tentativi.
K.A. Merikan (Wrong Way Home)
Lui allora alzò il viso e mi fisso, con gli occhi tristi e addolorati, due pozze azzurre di sconfinata bellezza.
Barbara Riboni (Hydra - Il Segreto degli Abissi)
Drake si morse il labbro quando sentì il buco rilassarsi attorno alle due dita, anche se rimase teso in maniera deliziosa. L’uccello di Clover era rosa scuro, e le palle rasate, sopra il punto in cui i loro corpi erano uniti, sembravano squisite. Tuttavia, non appena Drake sollevò lo sguardo oltre il petto che era diventato paonazzo, portandolo sul viso di Clover, incrociò due pozze azzurre che lo stavano fissando con intensità. Si sentì colpito dal calore avvolgente sprigionato delle attenzioni di Clover. Meritevole delle sue carezze. Meritevole del suo tempo. Amato. Si avvicinò e lo baciò, cercando di muovere le dita e prepararlo per bene, dato che il suo uccello bramava sprofondare dentro al ragazzo
K.A. Merikan (Their Obsession (Four Mercenaries #2))
So per esperienza che il rimorso è capace di irrompere da una breccia piccolissima e inondare il paesaggio, dimorandovi in pozze e umori con la stessa naturalezza dell'acqua.
Marilynne Robinson (Gilead (Gilead, #1))
Appena nati ci viene istintivo gridare, e ci mettiamo una vita per imparare ad ascoltare
Paolo Cognetti (A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti)
Perché la capacità di meravigliarsi è necessaria per continuare a vivere.
Paolo Cognetti (A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti)
La letteratura non nasce da ciò che sappiamo, ma da ciò che non sappiamo. Che ci attira. Che ci ossessiona. Che vogliamo conoscere.
Paolo Cognetti (A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti)
Nella scrittura non c'é un maestro a spiegarti dove sbagli e può passare molto tempo prima che tu lo scopra da solo.
Paolo Cognetti (A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti)
Non li acchiappi, i pesci, se non hai il coraggio di andare dove sono.
Paolo Cognetti (A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti)
[...]e adesso sento che al centro del petto s’è aperto un cratere, dove una volta era stato un vulcano, chi può dirlo, nei secoli pioverà e alla fine qualcuno chiamerà lago quello che prima era solo un buco, il fantasma di qualcosa che s’è spento. [...]Quando il lago sarà svuotato, smaschereremo le leggende, le menzogne, i racconti, potremo scoprire reperti, mettere nelle teche le antichità, potremo vedere i pesci dibattersi all’aria, capire che colore ha la terra se non la vedi, potremo recuperare le canne da pesca perdute, le barche affondate, i giubbotti di salvataggio sgonfiati, i cadaveri affogati, le eliche degli elicotteri caduti, smetteremo di rifletterci, di pensarci da sponda a sponda, di pescare e tirare su le reti, di nascondere presepi e fucili sott’acqua. È il momento della cucina che è stata tirata su da mio fratello con la calce e le piastrelle – l’ho sentito giorno e notte armeggiare con la spatola dentro a un secchio – apro anche quel rubinetto e chiudo lo scarico, lascio spalancate le porte di tutte le stanze, passa aria, passa acqua, passo anche io. Mi siedo al centro del salotto e mi domando quanto tempo ci vorrà, se basteranno due, tre, sette ore, se potrò a un certo puntosentire l’acqua arrivare alle caviglie, almeno sotto alla punta delle dita, l’acqua del lago rubata, l’acqua del lago amara e perfetta, l’acqua che creerà una e più pozze moleste, che sgorgherà e inumidirà, che farà chiazze sui soffitti, che si infilerà nelle crepe e poi colerà e bagnerà divani e comodini, bottiglie dell’olio, libri e cataloghi, riviste, sacchi dell’immondizia, sovraccoperte, tende, l’acqua darà noia ai passanti, arriverà alle fondamenta, sarà il supplizio, l’acqua invaderà la strada e il quartiere, le automobili affonderanno e bisognerà costruirsi zattere e ripari, lasciare incustoditi gli averi e le proprietà, chi non saprà rimanere a galla verrà portato via. Chiudo gli occhi e inizio a contare.
Giulia Caminito (L'acqua del lago non è mai dolce)