“
Now, this one might be a little stringy, but then again, it's fiddle player."
That isn't fiddle player, it's piccolo player."
How can you tell?"
It's PIPING hot!"
Then blow on it first!
”
”
Stephen Sondheim (Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street)
“
L'olezzo di una carneficina, credono alcuni, può aleggiare su un luogo per anni. Dicono che s'infiltri nel suolo e venga lentamente assorbito dall'intrico delle radici finché, col passare del tempo, tutto ciò che vi cresce, dal più piccolo lichene all'albero più alto, ne viene impregnato.
”
”
Nicholas Evans (The Loop)
“
The tune was wailing and mournful, almost flagrantly so, and the total effect was of a heartbroken piccolo being parted forever from its bagpipe lover.
”
”
Peter S. Beagle (A Fine and Private Place)
“
Mia sorella. Come un fiore improbabile, cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia. Da lei ho appreso la resistenza. Ora ci somigliamo meno nei tratti, ma é lo stesso il senso che troviamo in questo essere gettate nel mondo. Nella complicitá ci siamo salvate.
”
”
Donatella Di Pietrantonio (L'Arminuta)
“
Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo.
”
”
Nelson Mandela
“
Nulla è piccolo per una grande mente", sentenziò Holmes.
”
”
Arthur Conan Doyle (A Study in Scarlet (Sherlock Holmes, #1))
“
«Marley, piede!» ordinai. Non appena mossi il mio primo passo, decollò come un caccia da una portaerei. Trattenni forte il guinzaglio che gli provocò un orribile colpo di tosse mentre la catena gli serrava le vie respiratorie. Scattò indietro per un istante, ma non appena la catena si allentò, dimenticò il momentaneo senso di soffocamento, storia antica in quel piccolo compartimento del suo cervello dedicato alle lezioni di vita imparate. Si lanciò ancora in avanti.
”
”
John Grogan (Io & Marley)
“
Either as a detective I was a good sofa-pillow crocheter, or else I was playing in the identical luck of the piccolo player when the eccentric millionaire filled up the instruments of each member of the German band with $5 gold pieces.
”
”
Harry Stephen Keeler (The Riddle of the Traveling Skull)
“
This world is a funny world indeed,
And people are hard to suit.
The man who plays the piccolo,
Is a bore to the man with the flute.
And often to myself I've thought how lovely it would be,
If every person I ever met would simply agree with me.
But since they won't,
I think the way to make the whole world bright
Is never to mind what others say,
And do what I think is right.
”
”
Walter Learned
“
Non sono riuscito ad averti vicino ma questo non significa non averti dentro. Sai cosa sarò io per te? Sarò sempre quel piccolissimo particolare che ogni tanto scorgerai nell’aria, nelle cose che guardi, nella loro bellezza, quel dettaglio emotivo che ti viene incontro. L’attimo che ti innamora l’anima per l’inquadratura di un tramonto, unico, imprevisto, che torna in mente all’ improvviso. Il diversivo, il tempo di un sorriso quasi inatteso che ti confonde i respiri, il deja vu, la sponda di un sogno. Le storie finiscono mentre quel piccolo particolare, quel quasi niente, mi farà restare con te per sempre.
”
”
Massimo Bisotti
“
La guardai a lungo, cercando di carpire ogni suo più piccolo pensiero attraverso il suo sguardo spaventato, ma così ammaliatore.
Fu allora che lo vidi.
Il pericolo.
Un enorme, sinuoso, allettante pericolo.
”
”
Chiara Cilli (Per Addestrarti (Blood Bonds, #4))
“
Devo pur sopportare qualche bruco
se voglio conoscere le farfalle,
sembra che siano così belle...
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (Il piccolo principe)
“
Then, with an extended, falling glissando of disgust, the whole string section, plus flutes and piccolo, surged toward the brass, leaving the music critic and his deed - an early evening frites and mayonnaise on Oude Hoogstraat - illuminated under a lonely chandelier.
”
”
Ian McEwan (Amsterdam)
“
Addio, Dann. Addio, piccolo signor Rail, che mi hai insegnato la vita. Avevi ragione tu: non siamo morti. Non è possibile morire vicino a te. Perfino Mormy ha aspettato che tu fossi lontano per farlo. Adesso sono io che vado lontano. E non sarà vicino a te che morirò. Addio, mio piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov'era l'infinito. Tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con te. È una cosa che non riuscirò a spiegare mai a nessuno. Ma è così. Me la porterò dietro, e sarà il mio segreto più bello. Addio, Dann. Non pensarmi mai, se non ridendo. Addio.
”
”
Alessandro Baricco (Castelli di rabbia)
“
Era così bellissima vicina, le labbra appena aperte. Mi commuovono quelle di una donna, nude quando si accostano a baciare, si spogliano di tutto, dalle parole, in giù.
“Chiudi questi benedetti occhi di pesce"
“Ma non posso. Se tu vedessi quello che vedo io, non li potresti chiudere”
“Da dove ti spuntano questi complimenti, piccolo giovanotto?”
“Che complimenti ? Dico quello che vedo".
”
”
Erri De Luca (I pesci non chiudono gli occhi)
“
Tutte le persone che non sono belle, o che sono brutte, poi quando le conosci diventano più belle, sempre.
”
”
Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile felicità)
“
Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (The Little Prince)
“
Solo i bambini sanno quello che cercano.
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (The Little Prince)
“
L'essenziale è invisibile agli occhi
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (Il Piccolo Principe)
“
Ciò che abbellisce il deserto», disse il piccolo principe, «è che nasconde un pozzo in qualche luogo...»
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (The Little Prince)
“
Lui voleva ancora sognare, in un angolo remoto del suo cuore c’era ancora la speranza di realizzare un sogno, un piccolo,innocente, pulito sogno.
da "I Protettori dell'Oracolo - Buio
”
”
Patrisha Mar (I Protettori dell'Oracolo - Buio (I Protettori, #1))
“
Potevi pensare che era matto. Ma non era così semplice. Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c’è in Bertham Street, d’estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c’è mai stato. Negli occhi di qualcuno, nelle parole di qualcuno, lui, quell’aria, l’aveva respirata davvero. A modo suo: ma davvero. Il mondo, magari, non l’aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l’anima.
In questo era un genio, niente da dire. Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli suon buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia… Tutta scritta, addosso. Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava… Ogni giorno aggiungeva un piccolo pezzo a quella immensa mappa che stava disegnandosi nella testa, immensa, la mappa del mondo, del mondo intero, da un capo all’altro, città enormi e angoli di bar, lunghi fiumi, pozzanghere, aerei, leoni, una mappa meravigliosa.
”
”
Alessandro Baricco (Novecento. Un monologo)
“
- Tu sei Lilac Zinna, sei fatta di coraggio e di testardaggine. Non c'è spazio in te per la paura. Senza
contare che la paura conduce all'ira, e l'ira produce odio, e l'odio genera sofferenza. Parola di Yoda.
- Yoda?
- Un piccolo animaletto protagonista di un film proibito che ho visto tempo fa. Molto saggio.
”
”
Alessia Esse (Perfetto (La Trilogia di Lilac, #1))
“
Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (Il piccolo principe)
“
Non osare farmi una ramanzina quando sono stata io a pulirti il culo da piccolo.” Don’t lecture someone who changed your diapers. “If you want to fire me, fire me. But I know there’s a heart in there somewhere, ragazzo mio. Use it and treat your future wife with respect.
”
”
Ana Huang (King of Wrath (Kings of Sin, #1))
“
E' stato così che noi due abbiamo accettato quest'enorme illusione, perché di questo si tratta: un'enorme, oscena illusione: l'idea che, una volta messa su famiglia, la gente debba rinunciare alla vita reale e "sistemarsi".E' la grande menzogna sentimentalistica piccolo borghese. la menzogna che ti ho obbligato ad accettare per tutto questo tempo.
”
”
Richard Yates (Revolutionary Road)
“
Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
”
”
Antoine de Saint-Exupéry
“
La prima e l'ultima pagina di un libro.
”
”
Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile felicità)
“
Mia cara, il tuo piccolo cuore è ferito; non giudicarmi crudele perché obbedisco all’irresistibile legge della mia forza e della mia debolezza. Se il tuo piccolo cuore è ferito, anche il mio sanguina con il tuo. Nell’estasi della mia grande umiliazione, io vivo nella tua calda vita e tu morirai.., morirai dolcemente.., nella mia vita. Non posso farne a meno; come io mi avvicino a te, così tu, a tua volta, ti accosterai ad altri, e capirai l’estasi di questa crudeltà che è sempre amore; così, per ora, non cercare di sapere più niente di me e di te, ma abbi fiducia in me con tutta la tua anima appassionata».
”
”
J. Sheridan Le Fanu (Carmilla)
“
Voglio dormire un momento,
un momento, un minuto, un secolo;
ma tutti sappiano che non sono morto;
che c'è una stella d'oro sulle mie labbra;
che sono il piccolo amico del vento occidentale;
che sono l'ombra immensa delle mie lacrime.
”
”
Federico García Lorca
“
È sempre stata attribuita allo sport, in ogni epoca e soprattutto da ogni governo, un’importanza grandissima, per la buona ragione che lo sport intrattiene e obnubila e rimbecillisce le masse, e in primo luogo le dittature sanno bene perché sono sempre e in ogni caso favorevoli allo sport. Chi è per lo sport ha le masse a suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro, diceva mio nonno, e per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura. Come ogni dittatura, anche la dittatura nazionalsocialista è diventata potente e quasi padrona del mondo servendosi dello sport di massa. In ogni epoca e in tutti gli Stati le masse vengono accalappiate mediante lo sport, e non c’è Stato che possa dirsi così piccolo e insignificante da non sacrificare tutto allo sport.
”
”
Thomas Bernhard
“
Sei il mio piccolo angolo di Paradiso all’Inferno, Haven. Quel raggio di luce che filtra attraverso un cielo coperto di nuvole. La sensazione di quando pensi che stia per piovere e poi il sole spunta all’improvviso e ti riscalda la pelle.
”
”
Hazel Riley (Game of Gods - Discesa agli Inferi)
“
[...] a sette anni regalano il piccolo chimico a tuo fratello e a te mettono in braccio una bambola, e continua dieci anni dopo quando, troppo tardi, durante l’ultimo anno del liceo, faranno campagne per «avvicinare le ragazze» alle materie scientifiche, sottintendendo implicitamente che se ne siano allontanate da sole.
”
”
Michela Murgia (Stai zitta. E altre nove frasi che non vogliamo sentire più)
“
Tra due parole c'è sempre un intervallo, per quanto piccolo, impercettibile. Altrimenti le parole non potrebbero essere due, ma diventerebbero una. Due parole o due note non potrebbero essere due se non ci fosse un intervallo tra loro. C'è sempre un silenzio, ma bisogna essere davvero consapevoli, e attenti, per sentirlo.
”
”
Osho
“
Da piccolo leggi di pirati e cowboy e astronauti, e una volta che pensi che il mondo sia pieno di cose meravigliose, ti dicono che invece è fatto di balene morte e di foreste abbattute e di scorie nucleari che infettano la Terra per milioni di anni. Se proprio vuoi saperlo, secondo me così non vale la pena di diventare grandi.
”
”
Neil Gaiman
“
Ci sono cose che si perdono e non tornano indietro; non si possono riavere mai più, se non nella carta carbone della memoria. Ci sono cose a cui sembra impossibile rassegnarsi ma a cui rassegnarsi è inevitabile. Lo scorrere dei giorni leviga il dolore ma non lo consuma: quello che il tempo si porta via è andato, e poi si resta con un qualcosa di freddo e duro, un souvenir che non si perde mai. Un piccolo bassotto di porcellana delle White Mountains. Una marionetta del teatro delle ombre di Bali. E guarda: un calzascarpe d'avorio di un hotel a quattro stelle di Zurigo. E qua, come un sasso che porto ovunque, c'è un pezzetto di cuore altrui che ho conservato da un vecchio viaggio.
”
”
Peter Cameron (The Weekend)
“
That moment, the music screeched to a halt. There was an ungodly collision of brass, reed, and percussion—trombones and piccolos skidded into cacophony, a tuba farted, and the hollow clang of a cymbal wavered out of the big top, over our heads and into oblivion.
”
”
Sara Gruen (Water for Elephants)
“
Nasciamo piccoli con il cuore grande e da grandi abbiamo il cuore piccolo.
”
”
Megi Bulla (Milena insegnami la felicità)
“
Voleva dire che avevamo vissuto ora un frammento piccolo di un giorno che apparteneva a vent'anni prima.
”
”
Elena Ferrante (The Story of the Lost Child (Neapolitan Novels, #4))
“
She likes playing the saxophone, Romero, not the piccolo Pete.
”
”
Elizabeth Reyes (Forever Mine (The Moreno Brothers, #1))
“
Quando la morte va al mercato compra di tutto. Niente per lei è troppo piccolo, troppo poco.
”
”
Leo Perutz (By Night Under the Stone Bridge)
“
Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel piccolo particolare ti condurrà a un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. È una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che ha come unico scopo il puro piacere.
”
”
Mary Ann Shaffer (The Guernsey Literary and Potato Peel Pie Society)
“
Facevo due tre passi nel corridoio e mi raggiungeva la temuta voce: "Dino". Tornavo indietro. "Ci sei a colazione?" "Sì." "E a pranzo?"
"E a pranzo?" Dio mio, quanto innocente e grande e nello stesso tempo piccolo desiderio c'era nella domanda. Non chiedeva, non pretendeva, domandava soltanto un'informazione.
Ma io avevo appuntamenti cretini, avevo ragazze che non mi volevano bene e in fondo se ne fregavano altamente di me, e l'idea di tornare alle otto e mezzo nella casa triste, avvelenata dalla vecchiaia e dalla malattia, già contaminata dalla morte, mi repelleva addirittura, perché non si deve avere il coraggio di confessare queste orribili cose quando sono vere? "Non so" allora rispondevo "telefonerò". E io sapevo che avrei telefonato di no. E lei subito capiva che io avrei telefonato di no e nel suo "Ciao" c'era uno sconforto grandissimo. Ma io ero il figlio, egoista come sanno esserlo soltanto i figli.
”
”
Dino Buzzati (La boutique del mistero)
“
Nel piccolo mondo in cui i bambini vivono la loro esistenza, chiunque li allevi, non c'è nulla che venga percepito più acutamente dell'ingiustizia. Può darsi che sia solo una piccola ingiustizia quella che il bambino si trova a subire; ma il bambino è piccolo, e il suo mondo è piccolo, e il suo cavallino a dondolo è tante spanne più alto di lui quanto, in proporzione, un cavallo irlandese dalla grossa ossatura. Io, dentro di me, avevo sostenuto un perpetuo conflitto contro l'ingiustizia fin dalla prima infanzia.
”
”
Charles Dickens (Great Expectations)
“
Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina:
« Ah! » disse la volpe, « piangerò.»
« La colpa è tua », disse il piccolo principe,
« io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi...»
« E' vero », disse la volpe.
« Ma piangerai! » disse il piccolo principe.
« E' certo », disse la volpe.
« Ma allora che ci guadagni? »
« Ci guadagno », disse la volpe, « il colore del grano. »
«Da te, gli uomini», disse il piccolo principe,
«coltivano cinquemila rose
nello stesso giardino...
e non trovano quello
che cercano...»
«Non lo trovano», ripetei.
«E tuttavia quello che cercano potrebbe essere
trovato in una sola rosa o in un po' d'acqua...»
«Certo», confermai.
E il piccolo principe soggiunse:
«Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore.»
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (Il piccolo principe)
“
My eyes travel up red slacks, a white marching band shirt with a red sash that says ORCHARD HIGH, and finally reach the top of Levi's head fashioning a red and white hat that straps under his chin. He gives me a half smile, and taps his leg with his piccolo.
He is without a doubt, the sexiest human being alive.
”
”
Cassie Mae (How to Seduce a Band Geek (How To, #2))
“
(i pittori) hanno sempre qualcosa al tempo stesso di artigianale e creativo, mentre lo scrittore che non sia geniale è spesso un piccolo borghese. Insomma, il pittore è sempre artista, lo scrittore solo qualche volta.
”
”
Sandra Petrignani (Addio a Roma)
“
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Odio – come ho tante volte detto – l'indipendenza politica. La mia è quindi una indipendenza, diciamo, umana. Un vizio. Non potrei farne a meno. Ne sono schiavo. Non potrei nemmeno gloriarmene, farmene un piccolo vanto. Amo invece la solitudine. Ma essa è pericolosa.
”
”
Pier Paolo Pasolini (Il caos)
“
Non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.
”
”
Antoine de Saint-Exupéry
“
Gli amori che cominciano, che è molto prima di quando cominciano - cioè il momento in cui un innamoramento nasce senza che la persona che si innamora se ne sia accorta.
”
”
Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile felicità)
“
I grandi non capiscono mai niente da soli ed è stancante, per i bambini, dar loro continuamente delle spiegazioni...
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (The Little Prince - Il Piccolo Principe: Bilingual parallel text - Bilingue con testo a fronte: English - Italian / Inglese - Italiano (Dual Language Easy Reader Vol. 33) (Italian Edition))
“
Il piccolo elfo ebbe l'impressione di essere diventato meno orfano. Era una sensazione curiosa. Come se la solitudine fosse un muro di vetro che per la prima volta mostrava incrinature e crepe.
Era l'ultimo di una stirpe distrutta, ma dal passato gli arrivava un po' dell'affetto che il presente gli negava.
Le sue dita passavano e ripassavano sugli oggetti: erano stati fatti per lui; gli erano stati lasciati. Qualcuno gli aveva voluto bene mentre li faceva, mentre glieli lasciava.
Sperò che Morte fosse un posto da dove il suo papà potesse vederlo.
”
”
Silvana De Mari (The Last Dragon)
“
Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni: per l'operaio dal suo sfruttamento, per il contadino dalla sua ignoranza, per il piccolo borghese dalle sue inibizioni, per il paria dalla sua corruzione. Io credo che il nostro lavoro politico sia questo, utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro se stessa, per la nostra redenzione, così come i fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo.
”
”
Italo Calvino (The Path to the Spiders' Nests)
“
There was music from my neighbor's house through the summer nights. In his blue gardens men and girls came and went like moths among the whisperings and the champagne and the stars. At high tide in the afternoon I watched his guests diving from the tower of his raft, or taking the sun on the hot sand of his beach while his two motor-boats slit the waters of the Sound, drawing aquaplanes over cataracts of foam. On week-ends his Rolls-Royce became an omnibus, bearing parties to and from the city between nine in the morning and long past midnight, while his station wagon scampered like a brisk yellow bug to meet all trains. And on Mondays eight servants, including an extra gardener, toiled all day with mops and scrubbing-brushes and hammers and garden-shears, repairing the ravages of the night before.
Every Friday five crates of oranges and lemons arrived from a fruiterer in New York--every Monday these same oranges and lemons left his back door in a pyramid of pulpless halves. There was a machine in the kitchen which could extract the juice of two hundred oranges in half an hour if a little button was pressed two hundred times by a butler's thumb.
At least once a fortnight a corps of caterers came down with several hundred feet of canvas and enough colored lights to make a Christmas tree of Gatsby's enormous garden. On buffet tables, garnished with glistening hors-d'oeuvre, spiced baked hams crowded against salads of harlequin designs and pastry pigs and turkeys bewitched to a dark gold. In the main hall a bar with a real brass rail was set up, and stocked with gins and liquors and with cordials so long forgotten that most of his female guests were too young to know one from another.
By seven o'clock the orchestra has arrived, no thin five-piece affair, but a whole pitful of oboes and trombones and saxophones and viols and cornets and piccolos, and low and high drums. The last swimmers have come in from the beach now and are dressing up-stairs; the cars from New York are parked five deep in the drive, and already the halls and salons and verandas are gaudy with primary colors, and hair shorn in strange new ways, and shawls beyond the dreams of Castile. The bar is in full swing, and floating rounds of cocktails permeate the garden outside, until the air is alive with chatter and laughter, and casual innuendo and introductions forgotten on the spot, and enthusiastic meetings between women who never knew each other's names.
The lights grow brighter as the earth lurches away from the sun, and now the orchestra is playing yellow cocktail music, and the opera of voices pitches a key higher. Laughter is easier minute by minute, spilled with prodigality, tipped out at a cheerful word. The groups change more swiftly, swell with new arrivals, dissolve and form in the same breath; already there are wanderers, confident girls who weave here and there among the stouter and more stable, become for a sharp, joyous moment the centre of a group, and then, excited with triumph, glide on through the sea-change of faces and voices and color under the constantly changing light.
Suddenly one of the gypsies, in trembling opal, seizes a cocktail out of the air, dumps it down for courage and, moving her hands like Frisco, dances out alone on the canvas platform. A momentary hush; the orchestra leader varies his rhythm obligingly for her, and there is a burst of chatter as the erroneous news goes around that she is Gilda Gray's understudy from the FOLLIES. The party has begun.
”
”
F. Scott Fitzgerald (The Great Gatsby)
“
Ognuno di noi è fatto di un equilibrio finissimo di tutte le cose, belle e brutte; e ho imparato che – come i bastoncini dello shangai – se tirassi via la cosa che meno mi piace della persona che amo, se ne verrebbe via anche quella che mi piace di piú. Avrei voluto nascere Carlo d’Inghilterra.
”
”
Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile infelicità)
“
La solitudine è questa situazione un po’ buffa, un po’ ridicola, un po’ aggressiva di un uomo seduto al tavolo di un ristorante turistico: l’immagine di una persona incompleta, tanto goffa da sembrare stupida o arrogante. Leo deve incominciare a difendere questa sua solitudine. Non deve permettere che gli altri lo vedano come un atomo dalle valenze aperte, come qualcuno immiserito dalla mancanza di un compagno, di un amico, di un amore. La solitudine è anche scomodità. Obbliga a rivolgersi agli altri, a fare richieste continue. Sul treno lui non può lasciare i bagagli per recarsi al ristorante. Deve cercare il controllore, o un altro passeggero, e chiedergli di dare cortesemente un’occhiata alla macchina fotografica. Negli aeroporti, con il carrello carico di valigie, non riesce a raggiungere la toilette, o la cabina del telefono soprattutto se si trovano a livelli diversi da quelli in cui è stato sbarcato e allora, scaricare i bagagli, affrontare le scale, deporli, entrare in un bagno diventa un’impresa impossibile, faticosa già mentalmente. Nei ristoranti è pressato dalla gente in coda solo perché gli altri sono in due e lui, solo, sta occupando un piccolo tavolo. Negli alberghi le camere singole sono, in genere, le più strette e le più piccole: i sottotetti o le mansardine della servitù. E per giunta c’è sempre un supplemento da pagare.
La solitudine impietosisce gli altri. A volte lui sente lo sguardo indiscreto della gente posato sulla sua figura come un gesto di una violenza inaudita. Come se gli altri lo pensassero cieco e gli si accostassero per fargli attraversare la strada. Certe premure lo offendono più dell’indifferenza, perché è come se gli ricordassero continuamente che a lui manca qualcosa e che non può essere felice. Si vede con un lato del corpo sanguinante, una cicatrice aperta dalla quale è stata separata l’altra metà. Vorrebbe spiegare che sì, Thomas gli manca e di questo sta soffrendo. Ma che non avverte la propria solitudine come una disperazione. Si sta concentrando su di sé, si sta racchiudendo nelle proprie fantasie e nei propri ricordi. Sta cercando di abbracciare la parte più vera di se stesso recuperandola attraverso il ricordo, la riflessione, il silenzio.
”
”
Pier Vittorio Tondelli (Camere separate)
“
La giovanissima Crisalide la guardò con una determinazione troppo
straordinaria per essere di questa terra e troppo grande per appartenere
al suo piccolo cuore, poi fece un cenno con la mano alle altre
due bambine che si trovavano nella stanza.
Due piccole figure incappucciate e avvolte una, in un mantello nero
e l’altra, in uno candido le si avvicinarono e presero le sue mani.
Le tre bambine guardarono al di là della porta finestra, i loro occhi
attraversarono la piazza, la città e andarono lontano, alla ricerca dell’anello
mancante, l’anello finale della loro catena, quello che avrebbe
potuto salvarle o distruggerle.
”
”
C.L. Barbera (Blood Butterfly)
“
Ciò che dobbiamo fare è rilassarci e lasciare che sia la spina dorsale a prendere il sopravvento. Benché si legga con la mente, la sede del piacere artistico è tra le scapole. Quel piccolo brivido che sentiamo lì dietro è certamente la forma più alta di emozione che l'umanità abbia raggiunto sviluppando la pura arte e la pura scienza.
”
”
Vladimir Nabokov
“
FIDDLER JONES
The earth keeps some vibration going
There in your heart, and that is you.
And if the people find you can fiddle,
Why, fiddle you must, for all your life.
What do you see, a harvest of clover?
Or a meadow to walk through to the river?
The wind's in the corn; you rub your hands
For beeves hereafter ready for the market;
Or else you hear the rustle of skirts.
Like the girls when dancing at Little Grove.
To Cooney Potter a pillar of dust
Or whirling leaves meant ruinous drouth;
They looked to me like Red-Head Sammy
Stepping it off, to Toor-a-Loor.
How could I till my forty acres
Not to speak of getting more,
With a medley of horns, bassoons and piccolos
Stirred in my brain by crows and robins
And the creak of a will-mill – only these?
And I never started to plow in my life
That some one did not stop in the road
And take me away to a dance or picnic.
I ended up with forty acres;
I ended up with a broken fiddle –
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
”
”
Edgar Lee Masters (Spoon River Anthology)
“
«Perché? Perché te ne stai qui a farti abbracciare?» Lei non risponde, rigirando le carte in tavola. «Perché sei venuto a cercarmi?» La risposta è assolutamente cristallina. «Perché ti amo.» «Sì,» concorda piano con un piccolo sorriso. «Perché ti amo.» Il mio cuore si gonfia e si espande, invaso dal calore, e mi sento l’anima incredibilmente leggera. La gioia si irradia attraverso di me e mi sento come rinato. Mi sento nuovo. Mi sento immensamente grato per tutte le possibilità che ho di fronte a me adesso.
”
”
Sawyer Bennett (Finding Kyle)
“
Ho la sensazione di essere stato messo a parte di un piccolo, ignobile segreto – vincere non cambia niente. Adesso che ho vinto uno slam, so qualcosa che a pochissimi al mondo è concesso sapere. Una vittoria non è così piacevole quant’è dolorosa una sconfitta. E ciò che provi dopo aver vinto non dura altrettanto a lungo. Nemmeno lontanamente.
”
”
Andre Agassi (Open)
“
Questa società ha bisogno di criminali come Wolfgang Priklopil, per dare un volto al male che vi risiede e per scinderlo da se stessa. Ha bisogno delle immagini delle prigioni nelle cantine per non dover guardare alle tante case e ai giardini, dove la violenza mostra il suo volto conformista, piccolo borghese. Usa le vittime di casi spettacolari come il mio per non sentirsi responsabile delle tante vittime dei crimini di tutti i giorni che rimangono senza nome e che non vengono aiutate, neppure quando chiedono aiuto
”
”
Natascha Kampusch (3,096 Days)
“
Da piccolo a Natale aspettavo un regalo
Un pacco dorato, sotto l'albero luminoso
Quando aprii il pacco, non era quello atteso
Lo tirai contro il muro piangente, iroso.
Quanti regali ho rotto, ho respinto
Nella mia vita, dopo quel giorno?
Ora di questi ho rimpianto
Accettare i doni è difficile
Perchè sempre ne aspettiamo uno soltanto
Impara a amare ciò che desideri
Ma anche ciò che gli assomiglia
Sii esigente e sii paziente
E' Natale ogni mattino che vivi
Scarta con cura il pacco dei giorni
Ringrazia, ricambia, sorridi
”
”
Stefano Benni (Di tutte le ricchezze)
“
I have to put up with a few caterpillars if I want to get to know the butterflies.
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (The Little Prince - Il Piccolo Principe: Bilingual parallel text - Bilingue con testo a fronte: English - Italian / Inglese - Italiano (Dual Language Easy Reader Vol. 33) (Italian Edition))
“
Chiedersi se le cose sono vere prima di chiedersi cosa ne pensiamo è un esercizio che suona perfino ingenuo, tanto è fuori moda.
”
”
Alessandro Baricco (Next: Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà)
“
Ricorderò la tua piccola stanza, la sensazione di te, la luce nella finestra, i tuoi dischi, i tuoi libri, il nostro caffè al mattino, i nostri pomeriggi, le nostre notti, i nostri corpi attaccati, il piccolo flusso di energia, immediato e per sempre. Le tue gambe, le mie gambe, le tue braccia, le mie braccia, il tuo sorriso ed il tuo calore quando mi facevi ridere ancora.
”
”
Charles Bukowski
“
Ho pianto per quanto sono stato bene e per quanto sono stato male in tutta questa vita.
Questa vita che per fortuna ho avuto il coraggio di amare. Questa vita che mi sono preso e che ho voluto vivere fino a farla stancare al punto di desiderare un po' di riposo, di desiderare d'addormentarmi come da piccolo sul sedile della macchina dopo essere stato dai nonni con la famiglia, stravolto per aver giovato tutto il giorno. E addormentato aspettare che mia madre mi prenda ancora una volta in braccio per portarmi finalmente a casa, dopo questa incantevole avventura.
”
”
Fabio Volo (Un posto nel mondo)
“
Lawson, tu sei tutto per me. Io… volevo solo che lo sapessi.”
Lawson sollevò le nostre mani unite e mi baciò sulle nocche. “Sei davvero dolce, lo sai? Anche tu sei tutto per me.”
“Sì, be’.” Tirai su con il naso. Rischiavo di mettermi a piangere, accidenti. “Non dirlo a nessuno. Ho una reputazione da stronzo narcisista e arrogante da mantenere.”
“Sarà il nostro piccolo segreto
”
”
M.A. Church (Behind the Eight Ball (Fur, Fangs, and Felines #2))
“
Magari qualcosa, una moneta che cade, un piccolo braccialetto che si impiglia alla maglia di qualcuno, uno scontrino che scivola via, cambia il destino di una persona. E quella persona, per un piccolo, banalissimo gesto, non farà più le stesse cose che avrebbe fatto invece se quel gesto non si fosse verificato. E la sua vita prende un altro binario. Magari per sempre. Magari per un po' soltanto. Chissà.
”
”
Claudia Pintus (Sotto scacco)
“
Probabilmente la nostra vita è iniziata nell'oceano. Circa quattro milioni di anni fa. Probabilmente vicino a fonti di calore come i vulcani sommersi. Poi, cinquecento milioni di anni fa, o forse poco più, gli organismi hanno cominciato a vivere anche sulla terra. [...] Ma in un certo senso si può dire che anche se abbiamo abbandonato il mare dopo milioni d'anni di vita nelle sue profondità, l'oceano è rimasto dentro di noi. Quando una donna porta in grembo un bambino, lo fa crescere nell'acqua, e l'acqua nel suo corpo è quasi identica a quella del mare, contiene quasi la stessa quantità di sali. La donna crea un piccolo oceano nel proprio corpo. Ma non solo. Il nostro sangue e il sudore hanno quasi la stessa composizione dell'acqua di mare. Portiamo oceani dentro di noi, nel nostro sangue e nel nostro sudore. E con le nostre lacrime, piangiamo oceani. (Shantaram, pag. 465)
”
”
Gregory David Roberts (Shantaram)
“
Eppure l'amore all'inizio è una cosa bella, una cosa dolce e cara. Ma proprio come un gattino, che da piccolo ti delizia con i suoi modi teneri e amabili, con la sua innocenza, morbidezza e mansuetudine, si trasforma con spaventosa rapidità in un gatto che ti artiglia crudelmente. Vorrei sapere se esiste una sola persona al mondo, all'apparenza felice e indifferente, che non abbia ben nascosti sotto abiti e ornamenti i segni degli artigli dell'amore. Credo anche che si tratti di graffi così profondi che sanguinano a lungo, senza rimarginarsi; e quando, dopo anni, finalmente guariscono, rimane sempre una cicatrice, rossa e terribile, che fa trasalire quando inavvertitamente la si tocca.
”
”
Elizabeth von Arnim (Lettere di una donna indipendente)
“
Le droghe mi facevano un effetto anche peggiore dell’alcol ma, per certi versi, erano molto meglio. Quello che tenevo tra le mani era un piccolo pezzo di felicità. Artificiale, sì. Effimera, sì. Ma non ero sicuro che ne esistesse un altro tipo. E bisognava accontentarsi di ciò che passava il convento. Stavo prendendo in giro me stesso, fingendo di poter resistere come se avessi avuto scelta. Ma la verità era che avrei pagato di buon grado qualunque prezzo pur di sentirmi… meglio. Presente a me stesso. Umano. Vivo. Qualsiasi cosa.
”
”
Alexis Hall (Glitterland (Spires, #1))
“
Cos'è l'odio, veramente, l'ho capito su queste assi insanguinate, con l'acqua del mare addosso a imputridire le ferite. E cos'è la pietà, non lo sapevo prima di aver visto le nostre mani di assassini accarezzare per ore i capelli di un compagno che non riusciva a morire. Ho visto la ferocia, nei moribondi spinti a calci giù dalla zattera, ho visto la dolcezza, negli occhi di Gilbert che baciava il suo piccolo Léon, ho visto l'intelligenza, nei gesti con cui Savigny ricamava il suo massacro, e ho visto la follia, in quei due uomini che una mattina hanno spalancato le ali e se ne sono volati via, nel cielo. Dovessi vivere ancora mille anni, amore sarebbe il nome del peso lieve di Thérèse, tra le mie braccia, prima di scivolare tra le onde. E destino sarebbe il nome di questo oceano mare, infinito e bello.
”
”
Alessandro Baricco
“
«Nathan…»
Rapidamente si accostò al corpo del ragazzo e si accorse che stava dormendo.
Aveva utilizzato il giaccone come coperta e lo zainetto come cuscino. Seppur vederlo così gli suscitava tenerezza, Ross era felice che Nathan avesse deciso di trovare un rifugio nel Byron; quella notte la biblioteca possedeva un tesoro in più, un piccolo testardo dal pessimo carattere, che non voleva più abbandonare i pensieri di Ross.
Doveva ammettere che Nathan avesse scelto un posto originale per trascorrere la notte. Originale come lo era lui, in fondo
”
”
Cristiano Pedrini (La teoria del pettirosso (Italian Edition))
“
Si accostò allo sportello dei biglietti. Per la prima volta, era costretta a rivelare quel che aveva intenzione di fare.
- Giardino Zoologico, - disse. Un piccolo biglietto giallo le venne sospinto con indifferenza. - Venti, - disse la donna dietro la lastra di vetro.
- E volendo… ritornare? - chiese Rita timidamente.
- Allora quaranta, - disse la donna, riprese il biglietto e gliene sospinse un altro dallo sportello.
In questo, dunque, si distingueva da tutte le altre del mondo questa città: che per quaranta pfennig teneva in mano due vite diverse.
”
”
Christa Wolf (Il cielo diviso)
“
«Quando ero piccolo, mio nonno mi raccontava una storia a proposito dell’acqua del fiume. Diceva che se guardavi a lungo i riflessi del sole, l’acqua avrebbe premiato la tua pazienza facendoti apparire il viso del tuo vero amore».
«Che storia dolce. E tu hai già visto il riflesso del tuo vero amore?», chiesi scherzosamente.
Lui sostenne il mio sguardo abbastanza a lungo da farmi arrossire. «Sono stato molto paziente».
Mi chinai a osservare l’acqua, sperando di riuscire a scorgere anch’io qualcosa. Ed eccolo lì, il suo riflesso ondeggiante accanto al mio.
”
”
Bethany Neal (My Last Kiss)
“
«Quando un Sioux nasceva, i suoi genitori gli davano una specie di nome provvisorio. Tanto per sapere come chiamarlo finché era piccolo, mi segui? Come Margherita. Ma quando diventava grande, e la sua natura si rivelava, lo sciamano della tribù lo osservava per un po’ di tempo e alla fine trovava il nome giusto per lui. Sai cos’è uno sciamano?»
«Certo che lo so. Uno stregone».
«Brava. Ma non era lo sciamano a scegliere il nome, era il nome a rivelarsi. Lo sciamano era soltanto un bravo osservatore. Capisci la differenza? Lo capisci che nessuno può decidere chi sei?»
”
”
Paolo Cognetti (Sofia si veste sempre di nero)
“
E poi, perché hanno il taschino sul petto? Chi è che ha mai usato il taschino del pigiama? Perché lo mettono? Nessun responsabile o azionista delle case produttrici di pigiami ha detto una volta in consiglio di amministrazione: ma che li facciamo a fare questi taschini? Perché non smettiamo?
”
”
Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile felicità)
“
Jessica gli baciò una delle mani, sopra un piccolo sbaffo di sangue, e continuò: «Però ricordati che qui avrai sempre un pasto caldo e un letto se ti serviranno.» Fece un sorriso buffo. «Magari non il letto di mio figlio, dovreste dormire in camere separate. Potrei chiudere a chiave Zeke di notte, per essere sicura che non sgattaioli da te. Oppure potrei comprare dei tappi per le orecchie. Sì, i tappi per le orecchie mi sembrano una buona soluzione. Che ne dici?»
Gabe sentì le lacrime che gli scorrevano sulle guance, il petto che doleva.
Sì, era un’ottima soluzione. Essere amato. Essere voluto.
”
”
Susan Moretto (Principessina)
“
We know, however, that the mind is capable of understanding these matters in all their complexity and in all their simplicity. A ball flying through the air is responding to the force and direction with which it was thrown, the action of gravity, the friction of the air which it must expend its energy on overcoming, the turbulence of the air around its surface, and the rate and direction of the ball's spin. And yet, someone who might have difficulty consciously trying to work out what 3 x 4 x 5 comes to would have no trouble in doing differential calculus and a whole host of related calculations so astoundingly fast that they can actually catch a flying ball.
People who call this "instinct" are merely giving the phenomenon a name, not explaining anything. I think that the closest that human beings come to expressing our understanding of these natural complexities is in music. It is the most abstract of the arts - it has no meaning or purpose other than to be itself.
Every single aspect of a piece of music can be represented by numbers. From the organization of movements in a whole symphony, down through the patterns of pitch and rhythm that make up the melodies and harmonies, the dynamics that shape the performance, all the way down to the timbres of the notes themselves, their harmonics, the way they change over time, in short, all the elements of a noise that distinguish between the sound of one person piping on a piccolo and another one thumping a drum - all of these things can be expressed by patterns and hierarchies of numbers. And in my experience the more internal relationships there are between the patterns of numbers at different levels of the hierarchy, however complex and subtle those relationships may be, the more satisfying and, well, whole, the music will seem to be. In fact the more subtle and complex those relationships, and the further they are beyond the grasp of the conscious mind, the more the instinctive part of your mind - by which I mean that part of your mind that can do differential calculus so astoundingly fast that it will put your hand in the right place to catch a flying ball- the more that part of your brain revels in it. Music of any complexity (and even "Three Blind Mice" is complex in its way by the time someone has actually performed it on an instrument with its own individual timbre and articulation) passes beyond your conscious mind into the arms of your own private mathematical genius who dwells in your unconscious responding to all the inner complexities and relationships and proportions that we think we know nothing about.
Some people object to such a view of music, saying that if you reduce music to mathematics, where does the emotion come into it? I would say that it's never been out of it.
”
”
Douglas Adams (Dirk Gently's Holistic Detective Agency (Dirk Gently, #1))
“
Ha letto tutti quei libri?” ho chiesto.
“Sì. Alcuni anche più d’una volta. Sono i grandi amori della mia vita. Mi fanno ridere, piangere, dubitare, riflettere. Mi permettono di evadere. Mi hanno cambiata, hanno fatto di me un’altra persona.”
“Un libro ci può cambiare?”
“Certo che un libro ti può cambiare! E può anche cambiare la tua vita. Come un colpo di fulmine. E non si può sapere quando avverrà l’incontro. Bisogna diffidare dei libri, sono geni addormentati.
”
”
Gaël Faye (Petit pays)
“
«Piccolo Sinclair, sta’ attento. Io dovrò andarmene. Un giorno avrai forse bisogno di me, di nuovo contro Kromer o altro. Se mi chiamerai, non verrò più così volgarmente a cavallo o col treno. Allora dovrai ascoltare te stesso, e ti accorgerai che dentro ci sarò io. »
...
La medicazione fu dolorosa. Tutto ciò che mi avvenne dopo quel giorno fu doloroso. Ma talvolta, quando trovo la chiave mi sprofondo dentro di me, dove le visioni del destino dormono nello specchio buio, basta che mi chini sopra questo specchio per vedere la mia propria immagine che è in tutto uguale a lui, a lui, mio amico e guida.
Demian, Hermann Hesse
”
”
Hermann Hesse (Demian)
“
Quelle volte in cui mi sono svegliato in piena notte, e ho guardato chi dorme sempre accanto a me, con la complicità delle ore buie, che rendono sopra le righe tutti i sentimenti e le preoccupazioni, le paure, le angosce e il senso profondo della vita. E mi sono chiesto, intanto che osservavo il torace gonfiarsi e sgonfiarsi in modo regolare: chi è questo essere umano a cui sto concedendo il mio amore, le mie giornate, tutti questi anni e anche il mio futuro? È l'essere speciale che mi sembra di aver intuito, o è un mostro che mi sembra di temere?
E poi mi sono girato dall'altra parte e mi sono rimesso a dormire, sollevato.
”
”
Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile felicità)
“
E' Jun. E' Jun che se ne va. Ha un libro, in mano, che la sta portando lontano. Addio, Dann. Addio, piccolo signor Rail, che mi hai insegnato la vita. Avevi ragione tu: non siamo morti. Non è possibile morire vicino a te. Perfino Mormy ha aspettato che tu fossi lontano per farlo. Adesso sono io che vado lontano. E non sarà vicino a te che morirò. Addio, mio piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov'era l'infinito. Tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con te. E' una cosa che non riuscirò a spiegare mai a nessuno. Ma è così. Me la porterò dietro, e sarà il mio segreto più bello. Addio, Dann.
”
”
Alessandro Baricco (Castelli di rabbia)
“
Se ciascuno pensa solo a se stesso e non si fida che di se stesso, come volete che ci sia coraggio civile, dal momento che questa virtù si basa sulla rinuncia a se stessi? Coraggio civile e coraggio militare nascono dallo stesso principio. Voi siete chiamati a dare la vostra vita in un sol momento, la nostra si consuma a goccia a goccia. Da entrambe le parti è la stessa lotta, sotto forme diverse. Non basta essere onesti per far progredire il più piccolo paese, bisogna anche essere preparati; senza contare che istruzione, onestà, amor di patria non valgono niente se non c'è la ferma volontà di trascurare ogni interesse personale per dedicarsi al pubblico bene
”
”
Honoré de Balzac (The Country Doctor)
“
Addio", disse. "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". "L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo. "È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante". "È il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurrò il piccolo principe per ricordarselo. "Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..." "Io sono responsabile della mia rosa..." ripeté il piccolo principe per ricordarselo.
”
”
Anonymous
“
La mia vita è monotona. Io do la caccia ale galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai i capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. E amerò il rumore del vento nel grano...» disse la volpe.
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (Il piccolo principe)
“
Ma in nessuna delle sue fantasie avrebbe potuto immaginare di finire intrappolato in una realtà puramente mentale, con il mondo reale ridotto a una distesa di cenere e fumo sovrastata da nubi tossiche e gas. Uno sconfinato spazio di terra senza futuro, di acqua senza vita. Una silenziosa palla di roccia in orbita nel Sistema Solare, divenuta all'improvviso inospitale. La civiltà di Alex aveva percorso l'ultimo tratto del sentiero. Si era arresa alla Natura. Aveva obbedito impotente alle leggi del cosmo, spietate e uguali per tutti i possibili universi paralleli.
Ma nelle pieghe dei ricordi, là dove tutto era già successo e il tempo non seguiva più un andamento lineare, continuava a echeggiare un rumore di fondo.
Un flebile, piccolo e insignificante crepitio.
L'eco lontana della speranza.
”
”
Leonardo Patrignani (Memoria (Multiversum, #2))
“
Il pianeta appresso era abitato da un ubriacone.
Questa visita fu molto breve, ma immerse il piccolo principe in una grande malinconia.
«Che cosa fai?» chiese all'ubriacone che stava in silenzio davanti a una collezione di bottiglie vuote e a una collezione di bottiglie piene.
«Bevo», rispose, in tono lugubre, l'ubriacone.
«Perché bevi?» domandò il piccolo principe.
«Per dimenticare», rispose l'ubriacone.
"Per dimenticare che cosa?» s'informò il piccolo principe che cominciava già a compiangerlo.
«Per dimenticare che ho vergogna», confessò l'ubriacone abbassando la testa.
«Vergogna di che?» insistette il piccolo principe che desiderava soccorrerlo.
«Vergogna di bere!» e l'ubriacone si chiuse in un silenzio definitivo.
Il piccolo principe se ne andò perplesso.
I grandi, decisamente, sono molto, molto bizzarri, si disse durante il viaggio.
”
”
Antoine de Saint-Exupéry (The Little Prince)
“
Nei film le persone si comportano in modo diverso dalla vita vera, più intenso e preciso; non sono reticenti e si occupano poco di cose pratiche: si parlano, si spiegano, capiscono, riescono a dire che sono cambiati e in che modo, dicono è vero hai regione e non mi comporterò più così, chiedono se saranno amati per tutta la vita e sono lì non solo a vivere ma anche a riflettere sulla vita, a cercare di capire che vita intendono vivere.
”
”
Francesco Piccolo (La separazione del maschio)
“
C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra. Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m'intendi? Uguale al loro, va perduto, tutto servirà se non a liberare noi e a liberare i nostri figli, a costruire un'umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi. L'altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell'odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restarne schiavi. Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni: per l'operaio dal suo sfruttamento, per il contadino dalla sua ignoranza, per il piccolo borghese dalle sue inibizioni, per il paria dalla sua corruzione. Io credo che il nostro lavoro politico sia questo, utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro se stessa, per la nostra redenzione, così come i fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo.
”
”
Italo Calvino (Il sentiero dei nidi di ragno)
“
«Mi sta bene che andiamo avanti. Ci vediamo, andiamo a letto insieme, tutto quello che vuoi fare per trascorrere del tempo con me. E prometto che non avrò alcuna aspettativa quando te ne andrai.» I suoi occhi si assottigliano dubbiosi. «Ma?» «Ma devi promettere che, oltre alla possibilità di partire, prenderai in considerazione anche quella di restare. Penso che dovresti concederti la possibilità che tu possa desiderare di restare.» Gli occhi di Kyle si scuriscono immediatamente con evidente dolore. È proprio qui… scritto sul suo volto. Gli ho appena chiesto di fare la cosa più impossibile al mondo, e so che ci crede con ogni fibra del suo essere. Per qualche ragione, Kyle crede profondamente di non avere altra scelta, se non quella di andarsene, e questo mi confonde, perché c’è sempre una scelta.Ma piuttosto che negare la mia richiesta, mi rivolge un piccolo sorriso e mente senza ritegno. «Okay… lascerò la possibilità aperta.»
”
”
Sawyer Bennett (Finding Kyle)
“
«Ho il cuore e la mente di un uomo, e voglio che il resto coincida. È semplice.»
«Non l’hai detto ai tuoi amici o alla tua famiglia?» domandò Cash.
«Mia madre probabilmente penserebbe che transgender sia una rara specie di tigre» disse. «Quando ero piccolo avevo paura di dirlo ai miei amici perché non sapevo come avrebbero reagito. Ora so che mi accetterebbero, ma temo che la mia onestà possa ferire qualcuno.»
«Sfondi una porta aperta» disse Cash. «Stai parlando di Topher, giusto?»
Sam gli lanciò un’occhiata: sembrava che l’attore gli avesse letto nella mente. «Come fai a saperlo?»
«Dai, quel ragazzo è un libro aperto» disse Cash. «Ho visto come ti guardava in macchina, e seduti al tavolo durante il pranzo. È adorabile e patetico allo stesso tempo.»
«Be’, è una cosa reciproca» disse Sam.
«Che cosa?» esclamò Cash. «Mi stai dicendo che anche tu hai una cotta per Topher? Be’, di certo lo nascondi meglio di lui.»
Sam annuì. «L’ho scoperto solo di recente» spiegò. «Pensavo di proteggere Topher dalla verità per non ferire i suoi sentimenti, non volevo che stesse male quando avesse realizzato che la ragazza dei suoi sogni in realtà è un ragazzo. Ma ora mi sono reso conto che ho nascosto la verità a me stesso per proteggere i miei sentimenti: ho paura che non gli piaccia il vero me, o che si arrabbi quando scoprirà che gli ho mentito. Accetterei di continuare a essere soltanto amici, ma non posso pensare di perderlo per sempre.»
«Cristo» disse Cash. «Non esiste canzone di Taylor Swift che ti possa aiutare in questo caso.»
”
”
Chris Colfer (Stranger Than Fanfiction)
“
Shane smise di ballare e si spostò leggermente per guardare Jimmy in faccia. Prese il suo viso tra le mani. “Rattlesnake è casa tua. Penso che tu lo sappia già questo. Ma credo sia anche giunta l’ora di diventare il proprietario di una casa vera e propria; in realtà vale per tutti e due.”
Jimmy alla fine fece la cosa che si era ripromesso di non fare mai, ma quella promessa era stata una bugia, e anche stupida. Scoppiò a piangere.
Continuarono a ballare, e Jimmy macchiò il cappotto di Shane di lacrime, e Shane fece lo stesso con il suo; Johnny Cash continuava a cantare attraverso il piccolo altoparlante. Jimmy pensò che gli sarebbe piaciuto avere un murale nel salotto tra un paio di solide librerie. Ovviamente avrebbe raffigurato un serpente a sonagli.
Tutto era cominciato con un uomo solo negli ampi spazi del deserto, alla guida di una Escort decrepita con un morto sul sedile passeggero. Però la storia era diventata quella di due uomini vivi che danzavano, pronti a mettere su casa insieme. E Jimmy era certo che la fine fosse ancora parecchio lontana.
”
”
Kim Fielding (Rattlesnake)
“
Non ho mai riso alle barzellette o alle mail con spiritosaggini e sarcasmi vari su Berlusconi o su ministri bassi o grassi; non mi sono mai divertito, e di questo alla fine sono contento. Ho smesso di firmare qualsiasi appello così ho trovato il metodo concreto per ricordare a me stesso che io c'entro, che non sono innocente, che non posso tirarmi fuori, che tutto ciò che accade in italia è anche un po' colpa mia; che stare insieme a molti altri dalla parte giusta non è sufficiente, non mi fa sentire migliore; non firmo quindi per paura di esserne compiaciuto; per paura che, alla fine, mi possa bastare.
”
”
Francesco Piccolo (Il desiderio di essere come tutti)
“
Non avrei mai pensato di svegliarmi questa mattina accanto a Nathan. Guardo il suo viso e mi sembra il ritratto della perfezione, pensava Ross mentre studiava ogni minima parte di quel corpo che gli stava disteso accanto.
I tenui raggi del mattino penetravano dalla tenda accostata, illuminando entrambi.
Il respiro rilassato di Nathan scandiva il tempo che sembrava dilatarsi in infiniti istanti di perfezione.
Piccolo Nathan. Quanto mi hai reso felice stanotte, ammise Ross lasciando scivolare le sue dita sul petto del ragazzo.
Nathan si mosse nel sonno, stringendosi ancor di più a lui.
«Ciao», disse il ragazzo, sbadigliando. «Felice risveglio.»
«Lo è. Lo è. Sono qui accanto a te», rispose Ross, baciandogli la fronte.
«Pensa cosa direbbe Luke se ci vedesse», scherzò Nathan, sollevando le braccia e stirandosi i muscoli.
«Direbbe che mi hai plagiato. Tu, piccolo incantatore, servo di Belzebù», rispose l’uomo, accarezzandogli il viso. «Ma com’è possibile credere che questi occhi appartengano a un servo del Signore del male?», Ross rise divertito. «Ma, pensandoci meglio, tutto è possibile. In fondo Satana era uno degli angeli di Dio, il più bello. E ammetto che tu non sia solo angioletto, anche se ce ne vuole a paragonarti a un demone perverso»
”
”
Cristiano Pedrini (La teoria del pettirosso (Italian Edition))
“
Non più dunque agli uomini mi rivolgo, ma a te Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi e di tutti i tempi. Se è permesso a deboli creature perdute nell’immensità e impercettibili al resto dell’universo osar domandare qualcosa a te, a te che hai dato tutto, a te i cui decreti sono immutabili quanto eterni, degnati di guardar con misericordia gli errori legati alla nostra natura. Che questi errori non generino le nostre sventure. Tu non ci hai dato un cuore perché noi ci odiassimo, né delle mani perché ci scannassimo. Fa che ci aiutiamo l’un l’altro a sopportare il fardello d’una esistenza penosa e passeggera. Che le piccole diversità tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi, tra tutte le nostre lingue insufficienti, tra tutti i nostri usi ridicoli, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate, tra tutte le nostre condizioni ai nostri occhi così diverse l’una dall’altra, e così uguali davanti a te; che tutte le piccole sfumature che distinguono questi atomi chiamati uomini non siano segnali di odio e di persecuzione; che coloro i quali accendono ceri in pieno mezzogiorno per celebrarti sopportino coloro che si accontentano della luce del tuo sole; che coloro i quali coprono la veste loro di una tela bianca per dire che bisogna amarti non detestino coloro che dicono la stessa cosa portando un mantello di lana nera;che sia uguale adorarti in un gergo proveniente da una lingua morta, o in un gergo più nuovo; che coloro il cui abito è tinto di rosso o di violetto, che dominano su una piccola parte di un piccolo mucchio di fango di questo mondo e che posseggono alcuni frammenti arrotondati di un certo metallo, godano senza orgoglio di ciò che essi chiamano grandezza e ricchezza, e che gli altri guardino a costoro senza invidia;perché tu sai che nulla vi è in queste cose vane, né che sia da invidiare né che possa inorgoglire. Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! Che essi abbiano in orrore la tirannide esercitata sugli animi, così come esecrano il brigantaggio che strappa con la forza il frutto del lavoro e dell’industria pacifica! Se i flagelli della guerra sono inevitabili, non odiamoci però, non laceriamoci a vicenda quando regna la pace e impieghiamo l’istante della nostra esistenza per benedire ugualmente, in mille lingue diverse, dal Siam sino alla California, la tua bontà che questo istante ci ha dato
”
”
Voltaire (Trattato sulla tolleranza)
“
Non ti crucciare, don Camillo" sussurrò il Cristo. "Lo so che il vedere uomini che lasciano deperire la grazia di Dio è per te peccato mortale perchè sai che io sono sceso da cavallo per raccogliere una briciola di pane. Ma bisogna perdonarli perchè non lo fanno per offendere Dio. Essi cercano affannosamente la giustizia in terra perchè non hanno più fede nella giustizia divina, e ricercano affannosamente i beni della terra perchè non hanno fede nella ricompensa divina. E perciò credono soltanto a quello che si tocca e si vede, e le macchine volanti sono per essi angeli infernali di questo inferno terrestre che essi tentano invano di far diventare un Paradiso. E' la troppa cultura che porta all'ignoranza, perchè se la cultura non è sorretta dalla fede, a un certo punto l'uomo vede soltanto la matematica delle cose. E l'armonia di questa matematica diventa il suo Dio, e dimentica che è Dio che ha creato questa matematica e questa armonia. Ma il tuo Dio non è fatto di numeri, don Camillo, e nel cielo del tuo Paradiso volano gli angeli del bene. Il progresso fa diventare sempre più piccolo il mondo per gli uomini: un giorno, quando le macchine correranno a cento miglia al minuto, il mondo sembrerà agli uomini microscopico, e allora l'uomo si troverà come un passero sul pomolo di un altissimo pennone e si affaccerà sull'infinito, e nell'infinito ritroverà Dio e la fede nella vera vita. E odierà le machine che hanno ridotto il mondo ad una manciata d numeri e le distruggerà con le sue stesse mani. Ma ci vorrà del tempo ancora, don Camillo. Quindi rassicurati: la tua bicicletta e il tuo motorino non corrono per ora nessun pericolo.
”
”
Giovannino Guareschi (The Little World of Don Camillo)
“
Ascolta bene, Wanda. So esattamente ciò che non vuoi essere. Ma noi siamo umani, ed egoisti, e non facciamo sempre la cosa giusta! Non ti lasceremo andare. Fattene una ragione
«Viandante? Ti stiamo aspettando tutti, piccola. Apri gli occhi.»Questa voce, il respiro caldo che mi sfiorava l'orecchio, era ancora più familiare. Percepii una strana sensazione quando la sentii. Una sensazione mai provata prima. Mi mozzò il respiro e mi fece tremare le dita.Volevo vedere quel viso, quella voce.Un'ondata di colore invase la mia mente - un colore che mi chiamava da una vita lontana - un blu acceso, brillante. L'universo era blu e acceso.
I miei occhi trovarono il blu che cercavo. Zaffiro, neve e mezzanotte.«Ian? Ian, dove sono?» Il suono della voce che mi uscì dalle labbra mi spaventò. Acuto e stridulo. Familiare, ma non mio. «Chi sono?»«Tu sei tu» rispose Ian. «E sei di nuovo a casa.»
«Ti ho tenuta in mano, Viandante. Ed eri bellissima.»
«No. È grossa abbastanza solo per te.»«Non voglio restare solo. Però...»Perché non me lo chiedeva? «Però cosa?»«Sei riuscita a pensarci un po' su? Non voglio metterti fretta. So che sei confusa... a proposito di Jared...»Impiegai un istante a capire cosa voleva dirmi, e reagii con un risolino soffocato. In genere, Melanie non si lasciava andare, Luna invece sì, e il suo corpo mi tradiva nei momenti meno opportuni.«Che c'è?» domandò Ian.«Ero io ad aspettare che ci pensassi su» bisbigliai. «Non volevo metterti fretta, perché so che sei confuso. A proposito di Melanie.»Un sobbalzo impercettibile, di sorpresa. «Pensavi...? Ma Melanie non sei tu, non mi sono mai sentito confuso.»Sorridevo nel buio. «E tu non sei Jared.»Rispose circospetto. «Resta pur sempre Jared. E tu lo ami.»Era ancora geloso? Non avrei dovuto lasciarmi lusingare da un'emozione negativa, ma dovevo ammettere che mi gratificava.«Jared è il passato, un'altra vita. Tu sei il mio presente.»Tacque per un momento. Quando riprese a parlare, la sua voce era gon-fia di emozione. «E il tuo futuro, se lo vuoi.»«Sì, te ne prego.»Mi baciò nella maniera meno platonica possibile, in mezzo alla calca, mentre ripensavo con eccitazione alla mossa smaliziata e spontanea con cui avevo aggiunto un anno alla mia età.Terminata la stagione delle piogge, Ian sarebbe diventato il mio compa-gno, nel vero senso della parola. Era una promessa, un impegno al quale non mi ero mai sottoposta, in tutte le mie vite. Ripensarci mi riempiva di gioia, di ansia, di timidezza e di impazienza... mi faceva sentire umana.
«Il diciottesimo!» Avevo mentito, aggiungendo un anno.Con la coda dell'occhio, vidi Melanie e Ian sobbalzare di sorpresa. Il mio corpo non dimostrava affatto i suoi quasi diciassette anni.Fu quel piccolo imbroglio, quella rivendicazione preventiva del mio compagno, a farmi capire che sarei rimasta con loro. Con Ian e il resto del-la mia famiglia. Sentii un gonfiore strano chiudermi la gola.
«Melanie sarà mia per sempre. E io sarò per sempre suo.»
”
”
Stephenie Meyer (The Host (The Host, #1))
“
Anche amare è bene: poiché l’amore è difficile. Volersi bene, da uomo a uomo: è forse questo il nostro compito più arduo, l’estremo, l’ultima prova e verifica, il lavoro che ogni altro lavoro non fa che preparare. Per questo i giovani, che sono principianti in tutto, ancora non sanno l’amore; lo devono imparare. Con tutto l’essere, con tutte le energie, raccolte intorno al loro cuore solitario, ansioso, dal battito anelante, devono imparare ad amare. Ma il tempo dell’apprendistato è sempre un tempo lungo, chiuso al mondo, e così amare è a lungo, e fin nel pieno della vita, solitudine, intenso e approfondito isolamento per colui che ama. Amare non significa fin dall’inizio essere tutt’uno, donarsi e unirsi a un altro (poiché cosa sarebbe mai unire l’indistinto, il non finito, ancora senza ordine?); è una sublime occasione per il singolo di maturare, di diventare in sé qualcosa, di diventare mondo, diventare mondo per sé per amore di un altro, è una grande, immodesta pretesa a lui rivolta, qualcosa che lo presceglie e lo chiama a vasti uffici. Solo in questo senso, come compito di lavorare a sé (“di stare all’erta e martellare notte e dì”), i giovani potrebbero usare l’amore che viene loro dato. Essere tutt’uno e donarsi e ogni sorta di comunione non è per loro (che ancora a lungo devono risparmiare e radunare), è il compimento, è forse quello per cui oggi intere vite umane ancora non sono sufficienti. In questo però i giovani sbagliano così spesso e gravemente: che essi (nella cui natura è non avere pazienza) si gettano l’uno all’altro quando l’amore li assale, si spandono così come sono, in tutto il loro disordine, scompiglio e turbamento… Ma come fare allora? (…) Se resistiamo e prendiamo su di noi questo amore come fardello e tirocinio, invece di perderci in tutto quel gioco frivolo e lieve (…) allora forse un piccolo progresso e un certo sollievo saranno percettibili a coloro che verranno molto dopo di noi (…) E questo amore più umano (…) somiglierà a quello che noi lottando con fatica andiamo preparando, l’amore che consiste in questo: che due solitudini si proteggano, si limitino e si inchinino l’una innanzi all’altra.
”
”
Rainer Maria Rilke (Lettere a un giovane poeta/Lettere a una giovane signora/Su Dio)