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Supponiamo, ad esempio, che gli uomini venissero rappresentati in letteratura solo in qualità di amanti delle donne e non fossero mai amici di altri uomini, o soldati, pensatori, sognatori; quanti pochi ruoli potrebbero venir assegnati loro nelle opere di Shakespeare; e come soffrirebbe la letteratura! Ci rimarrebbe forse buona parte del ruolo di Otello; e gran parte di quello di Antonio; ma niente Cesare, niente Bruto, né Amleto, né Lear, né Jacques – la letteratura ne risulterebbe incredibilmente impoverita, come in effetti è stata incalcolabilmente impoverita da tutte quelle porte che sono state chiuse per le donne. Fatte sposare contro la loro volontà, rinchiuse in una stanza, costrette a una sola occupazione, come avrebbe potuto mai un drammaturgo fare un ritratto della vita di queste donne che fosse completo o interessante o veritiero? L’amore era l’unico interprete possibile.
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