“
Alla sfida mondiale dei robot c’è una star ed è «made in Italy» Lorenza Castagneri | 454 parole L’umanoide del futuro, il robot che potrebbe sostituire l’uomo in molte emergenze, è italiano. Ha l’altezza di un corazziere - 1 metro e 85 - e mani agilissime. Pesa più di 100 chili, sa camminare, può aprire le porte, usare il trapano, afferrare un oggetto dietro la schiena senza voltarsi, perché ha braccia capaci di piegarsi all’indietro e piegarsi in avanti per raccogliere un oggetto. Si chiama Walkman (nelle foto) e l’hanno inventato all’Iit, l’Istituto italiano di tecnologia di Genova, in collaborazione con il Centro di ricerche «E. Piaggio» dell’Università di Pisa e grazie al contributo della Commissione Europea. Tra meno di un mese parteciperà a una competizione internazionale lanciata dalla Darpa, l’agenzia per la ricerca avanzata del dipartimento della Difesa americano. Obiettivo: definire gli standard tecnologici per i robot da impiegare in caso di disastri ambientali, alluvioni, terremoti e incendi. La gara si chiama «Darpa robotics challenge» e si svolgerà il 5 e il 6 giugno a Pomona, Los Angeles. Walkman e gli scienziati che lo guideranno saranno gli unici a rappresentare il nostro Paese e l’Europa. L’invito a prendere parte alla competizione è arrivato dagli organizzatori a fine 2013: «Considerata la forza delle idee dell’Iit, siamo certi che la sua partecipazione aumenterà la qualità della competizione», ha scritto Gill Pratt, responsabile dell’evento a Nikolaos Tsagarakis, che guiderà il team genovese. Da allora è cominciata una corsa contro il tempo per mettere a punto Walkman, che dovrà vedersela con le creature messe a punto da altre 24 squadre, tra cui la stessa Darpa e la Nasa, provenienti non solo dagli Usa, ma anche da Giappone, Corea, Cina e Hong Kong. I robot dovranno dimostrare, tra l’altro, di sapersi muovere e prendere decisioni in autonomia, salire le scale, oltrepassare ostacoli. Persino guidare un veicolo tipo Ranger: la prova più complicata che attende i ricercatori dell’Iit. E per rendere la situazione più realistica, in più fasi delle prove, le comunicazioni robot-scienziati saranno interrotte. «Siamo orgogliosi. Walkman è la dimostrazione che anche l’Europa, e su tutti l’Italia, gioca un ruolo decisivo per lo sviluppo del settore», ha commentato Roberto Cingolani, il direttore scientifico dell’Iit. Tanto che presto il robot sarà messo alla prova in situazioni di emergenza vere, definite con la Protezione civile. Ma quella della Darpa sarà una sfida che coinvolgerà anche i team che comandano i robot. Per individuare i primi tre classificati - a cui andrà un finanziamento di 3 milioni e mezzo di dollari - saranno valutati il software e l’interfaccia di controllo, oltre che le tecnologie per garantire alla macchina equilibrio, agilità ed efficienza energetica.
”
”