Lu Su Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Lu Su. Here they are! All 32 of them:

Mis manos tiemblan ante esta visión momentánea de su rostro, ¿Realmente había olvidado lo guapo que es, cómo sus ojos reflejan algo salvaje e indómito, libre, incluso en medio de todo este orden y elegancia?
Marie Lu (Champion (Legend, #3))
J'ai beaucoup lu, depuis très longtemps. Je suis une lectrice assidue, une amoureuse des livres. On pourrait le dire ainsi. Les livres furent mes amants et avec eux j'ai trompé ton grand-père qui n'en a jamais rien su pendant toute notre vie commune
Frédérique Deghelt (La Grand-mère de Jade)
Se amava quel viso non indulgente, era perché era netto, espressivo e risoluto. Vedeva, o gli sembrava di vedere, come tali qualità fossero state mascherate o soffocate da atteggiamenti più convenzionali: una modestia simulata, un'appropriata pazienza, un disprezzo che si spacciava per calma. Al suo peggio - oh, lui la vedeva chiaramente, malgrado la possessione che esercitava su di lui - al suo peggio guardava in basso e di traverso e sorrideva timidamente, e questo sorriso era quasi una smorfia meccanica, perché era una bugia, una convenzione, un breve forzato riconoscimento delle aspettative del mondo. Lu aveva visto subito, così gli pareva, ciò che lei era in essenza, seduta alla tavola di Crabb Robinson ad ascoltare dispute maschili, credendosi osservatrice inosservata. Se, rifletté, la maggior parte degli uomini avesse visto la durezza e la fierezza e la tirannia, sì, la tirannia di quel volto, se ne sarebbe ritratta. Il suo destino sarebbe stato di essere amata solo da timidi inetti, segretamente desiderosi che lei li punisse o li comandasse, o da anime candide, convinte che la fredda aria di delicato riserbo esprimesse una sorta di purezza femminile che tutti a quei tempi facevano mostra di desiderare. Ma lui aveva capito immediatamente che lei era per lui, che lei aveva qualcosa in comune con lui, lei com'era veramente o avrebbe potuto essere, se fosse stata libera.
A.S. Byatt (Possession)
Eh bien, monsieur de Rastignac, traitez ce monde comme il mérite de l'être. Vous voulez parvenir, je vous aiderai. Vous sonderez combien est profonde la corruption féminine, vous toiserez la largeur de la misérable vanité des hommes. Quoique j'aie bien lu dans ce livre du monde, il y avait des pages qui cependant m'étaient inconnues. Maintenant je sais tout. Plus froidement vous calculerez, plus avant vous irez. Frappez sans pitié, vous serez craint. N'acceptez les hommes et les femmes que comme des chevaux de poste que vous laisserez crever à chaque relais, vous arriverez ainsi au faîte de vos désirs. Voyez-vous, vous ne serez rien ici si vous n'avez pas une femme qui s'intéresse à vous. Il vous la faut jeune, riche, élégante. Mais si vous avez un sentiment vrai, cachez-le comme un trésor ; ne le laissez jamais soupçonner, vous seriez perdu. Vous ne seriez plus le bourreau, vous deviendriez la victime. Si jamais vous aimiez, gardez bien votre secret ! ne le livrez pas avant d'avoir bien su à qui vous ouvrirez votre cœur. Pour préserver par avance cet amour qui n'existe pas encore, apprenez à vous méfier de ce monde-ci...
Honoré de Balzac (Père Goriot)
Él me sonríe sin decir nada, con una expresión que me parte el alma. Rompo a llorar. Esos ojos azules...Este es el chico que me vendó las heridas en las calles Lake, que protegió a su familia hasta el último aliento, que se quedó a mi lado a pesar de todo, el chico lleno de luz, de alegría y de vida, de dolor, de furia y pasión, el chico cuyo destino está enlazado al mío para siempre. -Te quiero, Day -susurro una y otra vez-. No me dejes.
Marie Lu (Champion (Legend, #3))
traitez ce monde comme il mérite de l’être. Vous voulez parvenir, je vous aiderai. Vous sonderez combien est profonde la corruption féminine, vous toiserez la largeur de la misérable vanité des hommes. Quoique j’aie bien lu dans ce livre du monde, il y avait des pages qui cependant m’étaient inconnues. Maintenant je sais tout. Plus froidement vous calculerez, plus avant vous irez. Frappez sans pitié, vous serez craint. N’acceptez les hommes et les femmes que comme des chevaux de poste que vous laisserez crever à chaque relais, vous arriverez ainsi au faîte de vos désirs [...] Si vous avez un sentiment vrai, cachez-le comme un trésor ; ne le laissez jamais soupçonner, vous seriez perdu. Vous ne seriez plus le bourreau, vous deviendriez la victime. Si jamais vous aimiez, gardez bien votre secret ! ne le livrez pas avant d’avoir bien su à qui vous ouvrirez
Honoré de Balzac (Père Goriot)
No se quedará para siempre. Pero mientras tanto, disfrutaré su compañía.
Marie Lu (The Young Elites (The Young Elites, #1))
«Un omo dovrebbe campare quanto è di giusto. Novant'anni sono assà, troppi. E addiventano ancora chiussà quanno che uno è obbligato a ripigliare le cose in mano doppo che pinsàva d'essersene sbarazzato. E la facenna di Japichinu mi ha consumatu, dottore. Non dormu per la prioccupazione. È macari malatu di petto. Io ci dissi: consegnati ai carrabbinera, almeno ti curano, Ma Japichinu è picciotto, tistardu come tutti i picciotti. Comunque, io ho dovuto ripinsàri a pigliari la famiglia in manu. Ed è difficili, difficili assà. Pirchì intantu lu tempu è andato avanti, e gli òmini si sono cangiati. Non capisci cchiù come la pensano, non capisci quello che gli sta passando per la testa. Un tempu, tantu pi fari un esempiu, su una data facenna complicata ci si ragiunava. Macari a longo, macari pi jorna e jorna, macari fino alle mali parole, alla sciarriatina, ma si ragiunava. Ora la genti non voli cchiù ragiunari, non voli pèrdiri tempu». «E allora che fa?». «Spara, dottore mio, spara. E a sparari semu tutti bravi, macari u cchiù fissa di la comitiva. Se lei, putacaso, ora comu ora scoccia il revorbaro che tiene nella sacchetta...». «Non ce l'ho, non cammino armato». «Daveru?!». Lo sbalordimento di don Balduccio era sincero. «Dottore mio, 'mprudenza è! Con tanti sdilinquenti ca ci sono in giro...». «Lo so. Ma non mi piacciono le armi». «Manco a mia piacevano. Ripigliamo il discorso. Se lei mi punta un revorbaro contro e mi dice: "Balduccio, inginocchiati", non ci sono santi. Essendo io disarmato, mi devo inginocchiari. È ragionato? Ma questo non significa che lei è un omo d'onore, significa solo che lei è, mi pirdonasse, uno strunzo con un revorbaro in mano». «E invece come agisce un omo d'onore?». «Non come agisce, dottore, ma come agiva. Lei viene da mia disarmato e mi parla, m'espone la quistione, mi spiega le cosi a favori e le cosi contro, e se iu in prima non sugnu d'accordu, u jornu appressu torna e ragiunamu, ragiunamu fino a quannu iu mi fazzu convintu ca l'unica è di mettermi in ginocchiu comu voli lei, nell'interessi miu e di tutti». Fulmineo, nel ricordo del commissario s'illuminò un brano della manzoniana Colonna Infame, quando un disgraziato è portato al punto di dover pronunziare la frase «ditemi cosa volete che io dica» o qualcosa di simile. Ma non aveva gana di mettersi a discutere di Manzoni con don Balduccio. «Mi risulta però che macari a quei tempi beati che lei mi sta contando si usava ammazzare la gente che non voleva mettersi in ginocchio». «Certo!» fece con vivacità il vecchio. «Certo! Ma ammazzare un omo pirchì si era refutato d'obbediri, lo sapi lei che significava?». «No». «Significava una battaglia persa, significava che il coraggio di quell'omo non ci aveva lasciato altra strata. Mi spiegai?».
Andrea Camilleri (Excursion to Tindari (Inspector Montalbano, #5))
Se gira y, antes de que pueda decirle nada, da un paso hacia adelante, envuelve mi rostro entre sus manos y me besa por última vez. Me abruma el calor, la vida, el amor, el dolor y la tristeza que desprende. Le rodeo el cuello con los brazos y él me estrecha la cintura. Mis labios buscan los suyos y me besa con desesperación, devorándome, bebiéndose hasta mi último aliento. No te vayas, le suplicó en silencio. Pero sus labios saben a despedida, y ahora soy incapaz de contener las lágrimas. Day está temblando, tiene las mejillas húmedas. Me aferro a él como si tuviera miedo de que desaparezca, como si su ausencia me fuera a dejar sola para siempre en esta habitación oscura, flotando en la nada. Tal vez Anden sea el hombre más poderoso de la República, pero Day, el chico vagabundo sin más posesiones que la ropa que lleva puesta y la honradez de su mirada, es el dueño de mi corazón. Day es hermoso por fuera y por dentro. Day es el resplandor que ilumina un mundo lleno de oscuridad. Day es mi luz.
Marie Lu (Prodigy (Legend, #2))
Río. Tal vez quiero besar a otro. Los celos cruzan fugazmente por su rostro y sus ojos se vuelven tan negros como la carbonilla. Aun a través de la distancia física que nos separa, puedo percibir sus emociones mediante del Link, ese deseo deliciosamente sensual.
Marie Lu (Warcross (Warcross, #1))
«Per le battaglie navali, io ho inventato asta e arpione. Anche la tua giustizia può contare su aste e arpioni?» chiese. «Le aste e gli arpioni della mia giustizia sono migliori dei tuoi» ribatté con decisione Mozi. «L’amore è il mio arpione, il rispetto la mia asta. Se non si usa l’amore come arma d’attacco, l’affetto non sarà ricambiato; se non si usa il rispetto come arma di difesa, si diventa untuosi e l’affetto non sarà ricambiato. In questo modo, si finisce per rimanere isolati. Per questa ragione, se ci si ama e ci si rispetta a vicenda, questo è vantaggioso per entrambe le parti. Se tu attacchi una persona con l’arpione, costui a sua volta ti attaccherà con il suo arpione; se usi un’asta per difenderti da una persona, costui a sua volta userà un’asta per difendersi da te. Arpionarsi e respingersi a vicenda non fa altro che arrecare danno a entrambe le parti. Per questo motivo, l’arpione e l’asta della mia giustizia sono migliori dei tuoi.»
Lu Xun (Fuga sulla luna)
«Che cosa intendi con “lavorare sodo”?» chiese Gao Yao. «Quando il diluvio è arrivato fino al cielo, circondando le montagne e sommergendo le colline, il popolo è stato inghiottito dalle acque» disse Yu. «Ho viaggiato in carrozza sulla terra, in barca sulle acque, in slitta sul fango e in portantina sui monti. Ogni volta che sono arrivato su una montagna, ho fatto tagliare degli alberi e, con l’aiuto di Yi, ho fatto in modo che tutti avessero cibo e carne da mangiare. Ho riportato l’acqua che aveva invaso i campi nel letto dei fiumi e l’acqua che era nei fiumi nel mare. Con l’aiuto di Ji, ho distribuito tra la popolazione beni difficili da reperire. Là dove c’erano carenze, rimediavo prendendo dai luoghi in cui c’erano eccedenze. Ho fatto trasferire famiglie intere. In questo modo tutti si sono sistemati e pace e ordine ora regnano ovunque.» «Bene! Queste sono davvero perle di saggezza» approvò Gao Yao.
Lu Xun (Fuga sulla luna)
GALILEI. —Es luz de la Tierra. SAGREDO. —¡Qué disparate! ¡Cómo va a brillar la Tierra! Con sus cordilleras y bosques y ríos. Un cuerpo frío. GALILEI. —Del mismo modo que brilla la Luna. Porque los dos astros están iluminados por el Sol, por eso brillan. Lo que es la Lu- na para nosotros somos nosotros para la Luna. Y ella se nos apare- ce una vez como hoz, otra vez como semicírculo, una vez llena y otra vez, nada. SAGREDO. —¿Entonces quiere decir que no hay diferencia entre Luna y Tierra? GALILEI. —Al parecer, no. SAGREDO. —No hace todavía diez años un hombre fue quemado en Roma. Se llamó Giordano Bruno y sostenía lo mismo. GALILEI. — Efectivamente. Y nosotros lo estamos viendo. Acerca tu ojo al telescopio, Sagredo. Lo que tú ves es que no hay diferencia entre cielo y tierra. Estamos a diez de enero de mil seiscientos diez. La humanidad asienta en su diario: hoy ha sido abolido el cielo. SAGREDO. —¡Qué cosa maravillosa es este aparato!
Anonymous
Line 10: The fact that the inhabitants of the Netherworld are said to be clad in feather garments is perhaps due to the belief that after death, a person's soul turned into a spirit or a ghost, whose nature was wind-like, as well as bird-like. The Mesopotamians believed in the body (*pagru*) and the soul. the latter being referred to by two words: GIDIM = *et.emmu*, meaning "spirit of the dead," "ghost;" and AN.ZAG.GAR(.RA)/LIL2 = *zaqi_qu*/*ziqi_qu*, meaning "soul," "ghost," "phantom." Living beings (humans and animals) also had ZI (*napis\/tu*) "life, vigor, breath," which was associated with the throat or neck. As breath and coming from one's throat, ZI was understood as moving air, i.e., wind-like. ZI (*napis\/tu*) was the animating life force, which could be shortened or prolonged. For instance...Inanna grants "long life (zi-su\-ud-g~a/l) under him (=the king) in the palace. At one's death, when the soul/spirit released itself from the body, both *et.emmu* and *zaqi_qu*/*ziqi_qu* descended to the Netherworld, but when the body ceased to exist, so did the *et.emmu*, leaving only the *zaqi_gu*. Those souls that were denied access to the Netherworld for whatever reason, such as improper buriel or violent or premature death, roamed as harmful ghosts. Those souls who had attained peace were occasionally allowed to visit their families, to offer help or give instructions to their still living relatives. As it was only the *et.emmu* that was able to have influence on the affairs of the living relatives, special care was taken to preserve the remains of the familial dead. According to CAD [The Assyrian Dictionary of the University of Chicago] the Sumerian equivalent of *zaqi_qu*/*ziqi_qu* was li/l, which referred to a "phantom," "ghost," "haunting spirit" as in lu/-li/l-la/ [or] *lilu^* or in ki-sikil-li/l - la/ {or] *lili_tu*. the usual translation for the word li/l, however, is "wind," and li/l is equated with the word *s\/a_ru* (wind) in lexical lists. As the lexical lists equate wind (*s\/a_ru* and ghost (*zaqi_qu*) their association with each other cannot be unfounded. Moreover, *zaqi_qu* derives from the same root as the verb *za^qu*, "to blow," and the noun *zi_qu*, "breeze." According to J. Scurlock, *zaqi_qu* is a sexless, wind-like emanation, probably a bird-like phantom, able to fly through small apertures, and as such, became associated with dreaming, as it was able to leave the sleeping body. The wind-like appearance of the soul is also attested in the Gilgamesh Epic XII 83-84, where Enkidu is able to ascend from the Netherworld through a hole in the ground: "[Gilgamesh] opened a hole in the Netherworld, the *utukku* (ghost) of Enkidu came forthfrom the underworld as a *zaqi_qu." The soul's bird-like appearance is referred to in Tablet VII 183-184, where Enkidu visits the Netherworld in a dream. Prior to his descent, he is changed into a dove, and his hands are changed into wings. - State Archives of Assyria Cuneiform Texts Volume VI: The Neo-Assyrian Myth of Istar's Descent and Resurrection {In this quote I haven't been able to copy some words exactly. I've put Assyrian words( normally in italics) between *asterisks*. The names of signs in Sumerian cuneiform (wedge-shaped writing) are normally in CAPITALS with a number slightly below the line after it if there's more than one reading for that sign. Assyriologists use marks above or below individual letters to aid pronunciation- I've put whatever I can do similar after the letter. E.g. *et.emmu" normally has the dot under the "t" to indicate a sibilant or buzzy sound, so it sounds something like "etzzemmoo." *zaqi_qu* normally has the line (macron) over the "i" to indicate a long vowel, so it sounds like "zaqeeqoo." *napis\/tu* normally has a small "v" over the s to make a sh sound, ="napishtu".}
Pirjo Lapinkivi
Su voz hace que mi mente se detenga, que deje de analizar las cosas, y la llena de emociones: a veces de deseo, otras de miedo, otras incluso de ira. Pero siempre me provoca algo, algo que no estaba ahí.
Marie Lu (Legend (Legend, #1))
Todos tienen una manera diferente de escapar a la oscura quietud de su mente.
Marie Lu (Warcross (Warcross, #1))
el movimiento feminista tiene algo ariano, en el sentido de que busca que las mujeres puedan vivir su deseo libremente sin que eso implique una censura por su accionar. Además, creo que el feminismo nos trajo el permiso para expresar nuestros enojos y nuestro lado más aguerrido. Todo esto es Aries.
Lu Gaitán (Astrología para reencantar el mundo (Spanish Edition))
Hasta el día de hoy me pregunto: ¿por qué las personas homosexuales tienen que contar o comunicar que se sienten atraídos por alguien de su mismo sexo? ¿Acaso los heterosexuales también lo hacen? ¿También reúnen a sus padres y les dicen "soy hetero"? Es totalmente ridículo anunciar aquello como si fuera una mala noticia, como si en lugar de decir "soy gay", estuvieras diciendo "tengo cáncer". Por Dios, es ridículo.
Lu Sal (Sonríe para mí (Sonríe #1))
La bola áurea del sol radiante rueda por un flujo de lava desolada y antigua, entre las hilachas sangrientas del horizonte, mientras por el otro costado refulge el hierro colado de la luna fría y blanca. Pero Nüwa ya no discierne qué astro nace y qué astro muere, pues, ausente de vida, su cuerpo exhausto yace desplomado en tierra. Un silencio más poderoso que la muerte se expande por todo el universo.
Lu Xun
Qi Lu creció en un pueblo a las afueras de Shangai, China, sin agua corriente ni electricidad. Era un pueblo tan pobre que la gente padecía deformidades por malnutrición. Allí vivían cientos de niños, pero solo había un maestro. A los veintisiete, Qi Lu estaba ganando el sueldo de su vida: siete dólares al mes. Veinte años después, es el presidente de los servicios en línea de Microsoft.
Alex Banayan (La tercera puerta: En busca del secreto del éxito de Bill Gates, Steven Spielberg y Lady Gaga (Spanish Edition))
Przed przy­by­ciem czar­nych su­tann mi­łość i czu­łość nie znały ogra­ni­czeń. Uczu­cia mię­dzy ludź­mi były jak słoń­ce, nie miały ostrych kra­wę­dzi ani pro­stych linii. Jed­nak tylko lu­dzie z in­diań­ską krwią ro­zu­mie­li te wiel­kie moż­li­wo­ści mię­dzy dwoma męż­czy­zna­mi lub dwie­ma ko­bie­ta­mi. Odkąd wła­dzę ob­ję­li biali, sy­tu­acja się zmie­ni­ła.
Danielle Daniel (Daughters of the Deer)
El me devuelve la sonrisa e inclina la cabeza, sin apartar sus ojos de los míos. El fuego de su mirada me traspasa el pecho. •June, pág. 55
Marie Lu (Champion (Legend, #3))
Porque cada dia tenemos por delante veinticuatro horas más; cada día puede pasar cualquier cosa. Hay que vivir en el momento, porque para morir solo hace falta un instante. Hay que vivir día a día —su mirada se pierde en la puerta entreabierta del vagón. La lluvia oscura cubre el mundo como una manta —. Y hay que tratar de caminar en la luz. •June, pág. 360
Marie Lu (Legend (Legend, #1))
Casi había olvidado cómo me hace sentir su contacto. Querría hundirme en la pureza de Day, beberme su sinceridad, su corazón abierto de par en par. •June, pág. 274
Marie Lu (Prodigy (Legend, #2))
Su voz hace que mi mente se detenga, que deje de analizar las cosas, y la llena de emociones: a veces de deseo, otras de miedo, otras incluso de ira. Pero siempre me provoca algo, algo que no estaba antes ahí. •June, pág. 282
Marie Lu (Legend (Legend, #1))
Tal vez Anden sea el hombre más poderoso de la República, pero Day, el chico vagabundo sin más posesiones que la ropa que lleva puesta y la honradez de su mirada, es el dueño de mi corazón. •June, pág. 395
Marie Lu (Prodigy (Legend, #2))
Hace mucho tiempo llegué a sentirme atraída por su leyenda, por todas las historias que se contaban sobre él. Ahora noto cómo regresa esa fascinación. •June, pág. 282
Marie Lu (Legend (Legend, #1))
Aunque está inmóvil, su postura trasluce algo salvaje, descuidado y desafiante; por un segundo recuerdo la primera vez que lo vi en las calles, con sus brillantes ojos azules, su vertiginosa agilidad y su rebelde melena rubia. La imagen me produce una nostalgia tan amarga que estoy a punto de llorar. •June, pág. 224
Marie Lu (Champion (Legend, #3))
Su piel roza la mía y ese simple gesto hace que se me desboque el corazón. •June, pág. 226
Marie Lu (Champion (Legend, #3))
Day, el héroe del pueblo, incapaz de ver sufrir a los que le rodean, daría con gusto su vida por aquellos a los que ama. •June, pág. 226
Marie Lu (Champion (Legend, #3))
Me faltan las fuerzas; es como si todo perdiera su brillo y la luz plateada de la luna se volviera grisácea. •June, pág. 67
Marie Lu (Champion (Legend, #3))
El botón de Lichtenberg no es un ejemplo insólito de elevar lo menospreciado a alturas filosóficas. Es un tributo a la normalidad de todo lo que nos preocupa desde siempre. Desde la Antigüedad, el feliz culto a la trivialidad tiene varios tomos de obras incompletas: Luciano de Samósata elogiando la inmortalidad del alma de las moscas, Sinesio de Cirene defendiendo la sabiduría lampiña de los calvos, Leonardo da Vinci preguntando por qué es tan larga la lengua de un pájaro carpintero, Francisco de Quevedo ponderando las gracias y desgracias del ojo del culo, sor Juana Inés de la Cruz señalando el engaño colorido de los retratos, Xavier de Maistre detallando un viaje de cuarenta y dos días alrededor de su cuarto, J. W. Goethe describiendo la morfología de las nubes, Montaigne confesando un terror crónico a sus cálculos renales, Charles Lamb admirando la melancolía de los sastres, Schopenhauer examinando la visión nocturna de fantasmas, Darwin dedicándole su último libro a las lombrices, Machado de Assis proponiendo reglas para comportarse en los tranvías, Nietzsche interrogándose sobre el valor de un fósforo por su eventual poder de destrucción, R. L. Stevenson meditando sobre los efectos meteorológicos de un paraguas, Proust babeando por los lujosos salones de princesas y condesas de París, Chesterton predicando la humildad del plomo, Rosa Luxemburgo llamando por teléfono a sus amigos para que escucharan con ella a un ruiseñor, Roberto Arlt calculando con cuántas mujeres estuvo un difunto que escribió setenta y dos mil cartas de amor, Lu Sin debatiendo sobre los senos fajados versus los senos naturales, Theodor Adorno acusando lo insoportables que son los signos de exclamación, Salvador Novo argumentado su rencor contra la letra h, Vladimir Nabokov alabando las alas de las mariposas, Hannah Arendt discutiendo sobre la banalidad del mal, Clarice Lispector dictando reglas de seducción para mujeres, Roland Barthes explicando la mitología del bistec y las papas fritas, Virginia Woolf contándonos la muerte de una polilla, Sylvia Plath revelando el placer de escarbarse la nariz, Italo Calvino estudiando la fenomenología del llanto en las novelas, Cioran blasfemando contra el tedio de los domingos por la tarde, García Márquez especulando sobre la inutilidad de los días jueves, Wisława Szymborska y su preocupación por la inexistencia de una historia de los botones.
Julio Villanueva Chang (Un aficionado a las tormentas y otros textos al vuelo)