Louis Prima Quotes

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Non sono tipo da messaggi o da idee io… Le idee, ne è piena l’enciclopedia… Io sono uno stilista. Un maniaco dello stile. Oh una cosa da nulla, una certa musichetta introdotta nello stile, tutto qui. Sono l’ultimo musicista del romanzo! Il resto, immaginazione, creatività e roba del genere, non mi interessa. La lingua, nient’altro che la lingua, ecco l’importante. La foto non è il vero: il vero lo si fa barando al modo giusto. Se prendi un bastone e vuoi farlo apparire diritto nell’acqua, devi prima curvarlo sennò sembra rotto. Bisogna romperlo prima di immergerlo. È un vero lavoro, è il lavoro dello stilista. Ci vuole un enorme respiro, grande sensibilità, è difficilissimo da fare, perché bisogna girarle attorno. Attorno a che? All’emozione! Perché in principio non era il verbo, era l’emozione. L’argot non si fa con il dizionario, ma con immagini nate dall’odio; è l’odio che fa l’argot! Tutti hanno voluto imitarmi, nessuno c’è riuscito… Mi prendono per un primitivo, un rozzo… Io invece sono un raffinato, un aristocratico, e quei cretini credono che improvvisi… Io so far ballare i tavolini e loro no, ecco la verità! I miei libri moriranno anche loro, e presto, si capisce, ma almeno avranno vissuto! Tanto i posteri saranno i cinesi… E quelli se ne fregheranno altamente della mia letteratura fessa e del mio stile vacca e dei miei tre puntini…
Louis-Ferdinand Céline
Câtă tristețe… cât de zadarnică îți pare tinerețea când îți dai seama pentru prima oară… câți oameni ai uitat pe drum… prieteni pe care n-ai să-i mai revezi… pierduți fără urmă, ca-n vis… dispăruți… așa cum ai să dispari și tu într-o zi… Într-o zi care e încă departe… dar care va veni oricum… adusă de vârtejul acesta blestemat al lucrurilor… al oamenilor… al zilelor… forme care trec… fără să se oprească vreodată. Toți imbecilii, pârliții, curioșii, toate paiațele care bat drumul pe sub arcade, cu lornioane, umbrele și căței legați de sfoară… n-ai să-i mai revezi pe nici unul… Se îndepărtează… ca-n vis… alături de ceilalți… la grămadă… se duc… ce tristețe!... câtă infamie!... Neștiutori, trec ștergându-se de vitrine… o poftă nebună mă apucă… un impuls de care mă înfior, să le sar de gât… să mă înfig în fața lor… să nu se mai miște… să înțepenească așa!... o dată pentru totdeauna!... Să nu-i mai văd cum se duc.
Louis-Ferdinand Céline (Death on the Installment Plan)
I bei seni alti emanano l'unico vero profumo, quello del suo corpo (...) "Sapete che sotto porto tre gonne leggere? Guardate anzitutto la prima, blu nascente, che si chiama la modesta" dice spostando leggermente il dietro dell'abito per svelare una gonna, che subito solleva. "La seconda, blu morente, porta il nome di briccona..." (...) nella scala buia, la veste alzata offre una visione tentatrice e lascia una scia di profumo di tuberose che si mischia all'odore di legno incerato (...) "E la terza gonna" Françoise scoppia a ridere, "è la segreta. Blu inferno!" Sotto, come tutte, la marchesa non porta biancheria e siccome ha sollevato fin sopra la testa la veste e le sottogonne, Louis-Henri ora sta correndo dietro a un culo nudo inondato dalla luce della finestra
Jean Teulé (Le Montespan)
Ora ascoltami, Louis' disse, e si sdraiò accanto a me ville le da farmi subito pensare a un amante; io mi ritrassi, ma lui sui gradini, con un movimento così aggraziato e così sensuale da farmi subito pensare a un amante; io mi ritrassi ma lui mi circondò col braccio destro e m'attirò a sé. Mai prima d'allora eravamo stati così vicini, e in quella luce fioca vidi lo splendido fulgore dei suoi occhi e quella maschera innaturale della pelle. Come cercai di muovermi, mi premette le dita sulle labbra e disse: 'Stai fermo. Adesso ti succhierò il sangue fino a portarti alla soglia della morte, ma voglio che tu stia calmo, tanto calmo da sentire il sangue scorrere nelle tue vene, tanto calmo da sentire lo stesso sangue scorrere nelle mie. È la tua coscienza, la tua volontà, che deve tenerti in vita'.
Anne Rice (INTERVIEW WITH THE VAMPIRE By ANNE RICE reprint assumed)
Ora ascoltami, Louis' disse, e si sdraiò accanto a me sui gradini, con un movimento così aggraziato e così sensuale da farmi subito pensare a un amante; io mi ritrassi ma lui mi circondò col braccio destro e m'attirò a sé. Mai prima d'allora eravamo stati così vicini, e in quella luce fioca vidi lo splendido fulgore dei suoi occhi e quella maschera innaturale della pelle. Come cercai di muovermi, mi premette le dita sulle labbra e disse: 'Stai fermo. Adesso ti succhierò il sangue fino a portarti alla soglia della morte, ma voglio che tu stia calmo, tanto calmo da sentire il sangue scorrere nelle tue vene, tanto calmo da sentire lo stesso sangue scorrere nelle mie. È la tua coscienza, la tua volontà, che deve tenerti in vita'.
Anne Rice (Interview with the Vampire (The Vampire Chronicles, #1))