Fu Dog Quotes

Those monkey-thumbs were meant for dogs. Give me my thumbs, you fu**ing monkeys!

Fu dogs,” Puck mused as we approached the doors, hopping over shattered pillars and crumbling archways. “You know, I met a Fu dog once in Beijing. Persistent bastard chased me all over the temple grounds. Seemed to think I was some kind of evil spirit.” “Imagine that,” Grimalkin muttered, and the Wolf snorted with laughter. Puck flicked a pebble at him.

What’s wrong with you, you pieces of dog shit?! Attacking people while they’re down—so vile! Fuck your entire family!” “You sure you want to fuck their families if they all look like that?!” Xie Lian responded.

See that?! I said I’d fuck you up! Fucking pieces of dog shit! This ancestor can blow all of you away with one hand!

Xiao Xun suddenly gained some insight into why Yan Xiaohan's reputation was so bad - it was said that every time he argued with Fu Shen, whether he won or lost, the word in the capital would be "The court's dog has been abusing a loyal and upright man again".

Deepfakes are built on a technology called generative adversarial networks (GAN). As the name suggests, a GAN is a pair of “adversarial” deep learning neural networks. The first network, the forger network, tries to generate something that looks real, let’s say a synthesized picture of a dog, based on millions of pictures of dogs. The other network, the detective network, compares the forger’s synthesized dog picture with genuine dog pictures, and determines if the forger’s output is real or fake.

A scuola la signora Forbes mi disse che quando mia madre era morta era volata in cielo. Mi aveva raccontato questa cosa perché la signora Forbes è molto vecchia e crede nell’aldilà. Porta sempre i pantaloni della tuta perché sostiene che sono molto più comodi dei pantaloni normali. E ha una gamba leggermente più corta dell’altra a causa di un incidente in moto. Quando mia madre è morta, però, non è andata in cielo perché il cielo non esiste. Il marito della signora Peters è un prete che tutti chiamano il Reverendo Peters, e ogni tanto viene a trovarci a scuola per parlare un po’ con noi; un giorni gli chiesi dove fosse il cielo. - Non è nella nostra galassia. È un luogo a sè, - rispose. Qualche volta il Reverendo Peters emette uno strano verso mentre pensa, una specie di ticchettio con la lingua. E fuma e si sente l’odore delle sigarette mentre tespira e a me dà fastidio. Dissi che non c’era niente fuori dall’universo e che non poteva esistere un luogo a sè. A meno che non si attraversi un buco nero, ma un buco nero è ciò che si definisce una Singolarità, che significa che è impossibile scoprire cosa c’è dall’altra parte perché la forza di gravità di un buco nero è talmente potente che persino le onde elettromagnetiche come la luce non riescono a sfuggirle, e le onde elettromagnetiche sono il mezzo attraverso il quale riceviamo le informazioni su tutto ciò che è lontano da noi. Se il cielo si trovasse dall’altro lato di un buco nero i morti dovrebbero essere scaraventati nello spazio su dei razzi per arrivare fin lassù e così non è, altrimenti la gente se ne accorgerebbe. Penso che le persone credano nell’aldilà perché detestano l’idea di morire, perché vogliono continuare a vivere e odiano pensare che altri loro simili possano trasferirsi in casa loro e buttare tutte le loro cose nel bidone della spazzatura. Il Reverendo Peters spiegò: - Be’, quando dico che il cielo è fuori dall’universo è solo un modo di dire. Immagino che ciò che significa veramente è che i defunti sono con Dio. - Ma Dio dov’è? Allora il Reverendo Peters tagliò corto dicendo che avremmo fatto meglio a discuterne in un altro momento, quando avessimo avuto più tempo a disposizione. Ciò che di fatto avviene quando una persona muore è che il cervello smette di funzionare e il corpo si decompone, come quando morí Coniglio e noi lo seppellimmo in fondo al giardino. E tutte le sue molecole si frantumarono in altre molecole e si sparsero nella terra e vennero mangiate dai vermi e defluirono nelle piante, e se tra 10 anni andremo a scavare nello stesso punto non troveremo altro che il suo scheletro. E tra 1000 anni anche il suo scheletro sarà scomparso. Ma va bene ugualmente perché adesso lui è parte dei fiori e del melo e del cespuglio di biancospino. Quando una persona muore qualche volta viene messa in una bara, che significa che il suo corpo non si unirà alla terra per moltissimo tempo, finché anche il legno della bara non marcirà. Mia madre però fu cremata. Questo vuol dire che è stata messa in una bara e bruciata e polverizzata per poi trasformarsi in cenere e fumo. Non so cosa capiti alla cenere e non potei fare domande al cimitero perché non andai al funerale. Però so che il fumo esce da lcamino e si disperde nell’aria e allora qualche volta guardo il cielo e penso che ci siano delle molecole di mia madre lassù, o nelle nuvole sopra l’Africa o l’Antartico, oppure che scendano sotto forma di pioggia nelle foreste pluviali del Brasile, o si trasformino in neve da qualche parte, nel mondo.

He reached out. Eming’s eye instantly widened, like it was looking at him with great anticipation. I can’t pet here, poking the eye will hurt, Xie Lian thought, then lowered his hand and stroked along the curve of the hilt. The eye squinted into a full crescent line and quivered even harder, as if it was extremely pleased and enjoying the touch very much. The more Xie Lian stroked the scimitar, the more intriguing he found it. He was the type of person animals liked; when he’d pet dogs and cats, they’d squint their eyes like this when they got comfortable and would often throw themselves into his embrace, whining and mewling. Who knew that he’d be stroking a cold, silver scimitar—that legendary cursed blade, no less—like he would a puppy! In what way was this a “bloody, cursed blade of misfortune”? Xie Lian hadn’t believed it before, but after seeing this with his own eyes, he threw away all that awful hearsay entirely, tossing it into the trash pile labeled “not believable.” An evil, bloody ritual wouldn’t forge a spirit this clever and cute.

So,” John said, “I’ll meet you at your place at eight, and we can walk over together?” “What? For what?” “The vigil.” “I’m not going to that.” I tried to ignore his surprise, his dogged faith. “Of course you are.” “I don’t know this person.” John continued to stand there, arms hanging down. The knife skidded so much I lost my grip and had to pick it up again. “It could’ve been you,” he said finally. “No,” I said, chopping bluntly, breaking more than slicing the lettuce, “it couldn’t. I’ve worked my whole life so that it couldn’t be me.” White flash of a face. Where did they go, those boys, after they left us behind? “Last night,” John began. He paused, still looking wounded. “You were so happy.” I gathered the lettuce into a bin and held it against my stomach like a barrier. “If it had been me, it would’ve been your fault.” John reeled as though I’d struck him. “You’re a coward,” he said. “You’ve worked your whole life because you’re a coward.” “What do you know? What do you know about anything?” His family moved for him. The hormones. The surgery he was allowed to accept or reject. I waved my arm around the kitchen, at the stunned cooks watching us. “Nobody has to know about you! You can blend in whenever you want!” “You honestly believe that? You think my life’s been easy?” “Yes, I think it’s been fucking easy!” I screamed. “They don’t know! I didn’t know! I wish I still didn’t know!” I tried to shove past him. He touched my back. I remembered Humphrey Bogart’s hand, I remembered dancing, I remembered the gown twirling, I remembered the boy who complimented my ass, I remembered being told I was beautiful. I remembered the woman staring back at me in the Métro windows, her wink. I tried to pull away. John embraced me with my arms pinned to my sides, the lettuce bin between us, its raw, wet smell pushed toward our faces. In full view of the entire kitchen, he kissed me. A kiss that made me think of the woefully few people I had kissed in my life. A kiss that reminded me I had never been loved. A kiss that said I could not be John unless I risked being Dana.   My

She woke in the night drenched in sweat, pinned by Wolf's heft, dog hair already past her mouth and compressing in her throat, a crushing, stultifying embrace. She envied other dog owners...The ones with friendly dogs, emanating love in all directions, like a hazy Corona of light. But sometimes she pitied them, that they would never know the focused, scorching beam of another creature’s obsession.

Aideen shrugged. "It's nearly ten in the mornin' here, but I didn't get to sleep till around five. Storm kicked me to death last night and no matter how many times I pulled him out to the sofa, he always snuck back into the room. Your dog can open doors Keela, that's fu**ed up." I chuckled. "That's me baby.

Per Wallander la vita era un succedersi di problemi pratici che dovevano essere risolti, allo stesso tempo sapeva di non aveva la capacità di migliorare la propria esistenza o quella di altri con formule filosofiche. E non si era mai lamentato di vivere nell'epoca che il caso o il destino gli avevano assegnato. Si nasce quando si nasce e si muore quando viene la nostra ora, e questi per Wallander erano i limiti dell'esistenza. Ma in quella notte passata insieme a Baiba Liepa in quella gelida chiesa fu costretto a guardare dentro se stesso come non aveva mai fatto prima. Durante quella notte interminabile si rese conto che la ricca Svezia non era il mondo e che quelle che fino ad allora aveva considerato delle difficoltà apparivano insignificanti se paragonate al terrore con cui Baiba Liepa doveva vivere giorno dopo giorno. Quella notte il ricordo del massacro di cui era stato testimone lo colpì con tutta la sua violenza. Quello a cui aveva assistito none era stato un incubo, le armi erano armi vere e le pallottole che avevano brutalmente interrotto delle vite umane erano pallottole vere. Si chiese se il supplizio peggiore al quale un essere umano potesse essere condannato fosse una paura senza fine. Improvvisamente, il nostro è diventato il tempo della paura, pensò. Questa è l'epoca in cui io vivo ed è solo adesso che me ne rendo conto.

Computer vision (CV) is the subbranch of AI that focuses on the problem of teaching computers to see. The word “see” here does not mean just the act of acquiring a video or image, but also making sense of what a computer sees. Computer vision includes the following capabilities in increasing complexity: Image capturing and processing—use cameras and other sensors to capture real-world 3D scenes in a video. Each video is composed of a sequence of images, and each image is a two-dimensional array of numbers representing the color, where each number is a “pixel.” Object detection and image segmentation—divide the image into prominent regions and find where the objects are. Object recognition—recognizes the object (for example, a dog), and also understands the details (German Shepherd, dark brown, and so on). Object tracking—follows moving objects in consecutive images or video. Gesture and movement recognition—recognize movements, like a dance move in an Xbox game. Scene understanding—understands a full scene, including subtle relationships, like a hungry dog looking at a bone.

Lazy pet owners could use an app to hail someone who would come right over and clean out a cat’s litter box or wash their dog.

Swim to get wet. Sink to get saturated. Float to relax. Drown to learn.

No wonder Miller is out of sorts. You know how much he loves an athletic woman,” Dallas says. “That’s my fu—freaking dream girl,” I whine, making sure I don’t drop any f-bombs in front of June. “We had a horrible first meeting, and now I have to play next to her with my tail between my legs.” “You do remind me of a dog,” Maven says. “You look like one too,” June adds, and I blow a raspberry on her cheek. “Pretty sure I wanted to bark when I saw her for the first time,