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La vista che si offre allo sguardo dall'alto dei rilievi circostanti è di grande bellezza: migliaia di ville, il vecchio e il nuovo Schloss, la Stiftskirche, l'Opera, i musei e quelli che un tempo erano i parchi reali. Ovunque un'infinità di Höhenrestaurants, sulle cui ampie terrazze la gente di Stoccarda soleva trascorrere le calde sere d'estate, bevendo vino del Neckar o del Reno e ingozzandosi di enormi quantità di cibo: insalate di carne e patate, Schnitzel Holstein, Bodenseefelchen, trote della Foresta Nera, salsicce calde di fegato e sanguinaccio con i crauti, Rehrücken con Preiselbeeren, tournedos in salsa bernese e Dio sa cos'altro, il tutto seguito da una straordinaria scelta di torte farcite, guarnite di panna montata. Se i cittadini di Stoccarda si fossero dati la pena di alzare gli occhi dal piatto, avrebbero visto, tra gli alberi e i cespugli di alloro, la foresta che si stendeva per chilometri e chilometri, e il Neckar che scorreva lento tra i dirupi, i castelli, i pioppeti, le vigne e le antiche città, verso Heidelberg, il Reno e il Mare del Nord.
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