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Era un patto che avevo fatto con me stessa mesi prima e l’unica cosa che mi aveva consentito di fare trekking da sola. Sapevo che se mi fossi lasciata prendere dalla paura, quel viaggio sarebbe stato segnato. La paura, in gran parte, è figlia di ciò che ci raccontiamo, e quindi io avevo scelto di raccontarmi una storia diversa da quella che narrano alle donne. Decisi che sarei stata al sicuro. Ero forte. Ero coraggiosa. Nulla poteva sconfiggermi. Ripetermi questa storia era una specie di controllo della mente, ma funzionava abbastanza bene. Ogni volta che sentivo un rumore sconosciuto o mi accorgevo che la mia immaginazione pensava a qualcosa di orribile, scacciavo il pensiero. Semplicemente non mi concedevo di essere spaventata. La paura genera paura. La forza genera forza. Io volevo generare forza. E non passò molto tempo prima che smettessi sul serio di avere paura.
Stavo facendo troppa fatica per essere spaventata.
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