“
«La vita è troppo breve per non sfruttare tutto il potenziale dei vostri talenti», disse l’incantatore rivolgendosi a una platea di migliaia di persone. «Siete nati con l’opportunità e, nello stesso tempo, la responsabilità di diventare una leggenda. Siete stati forgiati per realizzare capolavori, progettati per conseguire obiettivi importanti e insoliti, e costruiti per essere una forza del bene su questo minuscolo pianeta. È insita in voi stessi la rivendicazione della sovranità sulla vostra originaria grandezza, in una civiltà che è divenuta quasi incivile. Dovete riaffermare la vostra nobiltà in una comunità globale dove la maggioranza acquista belle scarpe e compra oggetti costosi, ma raramente investe nel migliorare se stessa. La vostra personale leadership richiede, anzi esige che smettiate di essere dei cyber-zombie, attratti irresistibilmente dal digitale. E che ristrutturiate la vostra vita per gestire il vostro talento, essere esempio di bontà e abbandonare quell’egocentrismo che costringe la brava gente a restare limitata. Le grandi donne e i grandi uomini del mondo sono state tutte persone che hanno dato, non che hanno preso. Rinunciate all’illusione comune secondo cui a vincere sono quelli che accumulano di più. Piuttosto, fate un lavoro eroico, che sbalordisca il vostro mercato con la sua originalità e i vantaggi che procura. E, mentre lo fate, la mia raccomandazione è che vi creiate anche una vita privata forte sul piano etico, ricca di meravigliosa bellezza e inflessibile quando si tratti di tutelare la vostra pace interiore. Questo, amici miei, è librarsi con gli angeli. Camminare al fianco degli dèi.»
”
”
Robin S. Sharma (Il Club delle 5 del mattino: Inizia presto la giornata, dai una svolta alla tua vita)
“
Our Filters are what we need to pay attention to, yet they are what many of us are oblivious to.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
The vital question we each need to ask ourselves is not if but when and where I am contributing to disparities in my profession, in my system, in my community?
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
We think we are in conscious control and are making our own decisions when, in actuality, we aren’t.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
We mistakenly believe our cultural behaviors are the good, right, and respectful behaviors. What convinces us of that misperception? Our Filters.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
Our challenge is how to identify and talk about our differences, well, differently.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
Unless we’re interacting with a mirror all day, we are interacting across differences.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
It can feel as if we’re giving up our own values or giving in to the other person’s preferences. The reality is, it’s not giving up but adding on.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
Being in the dominant group, where the culture matches our culture, tends to lead to not only advantage, but also conscious laziness.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
The systems within our organizations continue to churn out disparities and inequities, and all too often, those charged with fixing the problem look to the wrong source.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
Organization after organization has created a culture of, for, and by only round holes, yet they say they want square and triangle and star pegs.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
Equality applies the same rules and advantages to all in an attempt to treat everyone fairly. While used with the best of intentions, the results are rarely equal.
”
”
Sara Taylor (Thinking at the Speed of Bias: How to Shift Our Unconscious Filters)
“
The highest aspirations of DEI should be to utilize the energy of conflict, generated by diversity, to create something new and better.
”
”
Nate Regier (Compassionate Accountability: How Leaders Build Connection and Get Results)
“
I grandi uomini col potere diventano ancora più grandi.
I piccoli uomini col potere diventano ancora più piccoli.
Sfortunatamente, i piccoli uomini tendono a desiderare il potere più dei grandi uomini
”
”
Luigina Sgarro
“
Some of the evangelical scholars and pastors who are most vocal about male headship and female submission argue that the relationship between husband and wife models the relationship between God the Father and God the Son. Wives follow the leadership of their husbands, just as Jesus follows the leadership of the Father. The marriage hierarchy, like marriage itself, they argue, is embedded in the imago Dei.
”
”
Beth Allison Barr (The Making of Biblical Womanhood: How the Subjugation of Women Became Gospel Truth)
“
L'uomo di successo che incassa l'elogio pubblico di Barack Obama nell'operazione Chrysler, che sa trattare al tavolo del potere con i capi di Gm, allora prima azienda automobilistica mondiale, che scherza della sua rudezza, del suo pelo sullo stomaco, della sua aggressività (perché il suo obiettivo, spiega, è proteggere la Fiat) e di quel certo cinismo di cui le regole del suo gioco si nutrono, è anche un capitano d'impresa che gli altri definiscono socialdemocratico. E sul socialdemocratismo costruisce un piccolo successo di comunicazione, e di perfezionamento dell'identità. Marchionne si fa carico del suo sociale. Dice che un'azienda non può sopportare il peso della contrazione dei mercati oltre un certo limite, ma sostiene un modello nordeuropeo di flexsecurity (cioè un mercato del lavoro fatto di flessibilità per le imprese e sicurezza economica per i lavoratori), in contrasto con la cultura americana su cui è formato, mentre preferisce il modello americano di relazioni industriali
”
”
Marco Ferrante (Marchionne: L'uomo dell'impossibile (Italian Edition))
“
Marchionne è un informale antisalottiero. E' un mangiatore d'altri tempi, di quelli generosi con loro stessi, e fuma incessantemente (anche a tavola). Del cliché dell'antitalianità ha l'anticonformismo. E' un nemico delle formule di successo, dei consulenti aziendali. Ha inventato anche un'estetica personale. La spinta a rappresentare un carattere e ad avere delle idee che lo definiscano genera un'aggrovigliata matassa di suggestioni
”
”
Marco Ferrante (Marchionne: L'uomo dell'impossibile (Italian Edition))