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Il dolore, pensò, dovrebbe avere un peso, un suo particolare peso specifico, dovrebbe essere visibile come un minerale che non si trova in nessun altro luogo, una valuta non convertibile in cui calcolare i cadaveri, il sangue, le ferite, le malattie, le umiliazioni, e che rimanesse sul campo di battaglia, nelle prigioni, sui patiboli e negli ospedali, un monumento che avesse sempre e dovunque lo stesso significato.
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