Carta Igienica Quotes

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Lo strizzacervelli non sapeva che l'attesa è una di quelle cose che fa impazzire la gente? La gente aspettava per tutta la vita. Aspettava per vivere, aspettava per morire. Aspettava in fila per comprare la carta igienica. E se non aveva quattrini aspettava in file più lunghe. Aspettavi per dormire e poi aspettavi per svegliarti. Aspettavi per sposarti e poi aspettavi per divorziare. Aspettavi che piovesse poi aspettavi che smettesse. Aspettavi per mangiare poi aspettavi per mangiare di nuovo. Aspettavi nello studio di uno strizzacervelli con una masnada di psicopatici e ti chiedevi se lo fossi anche tu.
Charles Bukowski (Pulp)
Ecco, è così che mi sento: in sala d'attesa. Fa un po' ridere ma è così. Sala d'attesa mentre studio, mentre prendo una laurea che potrei usare come carta igienica, mentre faccio la disoccupata a vita, mentre scrivo romanzi che nessuno leggerà mai, neanche il mio ragazzo, perchè dice che scrivo frasi troppo brevi e la punteggiatura lo snerva. Sala d'attesa, sempre e comunque. Che poi, chissà che diavolo stiamo aspettando, tutti quanti.
Bianca Rita Cataldi (Waiting Room)
Sam gli passò le mani dietro il collo, mormorando: «Ti amo.» Mason si irrigidì. Sapeva di avere un'espressione raggelata, ma non c'era niente, assolutamente niente, che potesse sciogliere la presa di ferro che si sentiva addosso. Sam ritrasse le mani, e forse avrebbe fatto anche un passo indietro, ma Mason la stava ancora abbracciando. «Mason, io... Non dovevo dirlo?» No, non lo doveva dire. Doveva proprio starsene zitta, perché, nel momento in cui quella parolina di tre lettere le era uscita di bocca... «No, è che...» si sentiva rintronato, il cervello che andava a rilento come dopo un placcaggio particolarmente duro a football. «Eravamo là, vicino alla carta igienica. Io ho pensato che un cavaliere, un vero duro, non fa dichiarazioni mentre compra la carta igienica. Adesso siamo vicino ai fazzoletti e vorrei risponderti che anche io ti amo.» Sam sembrava confusa. Faceva saettare lo sguardo dalle confezioni di carta igienica a quelle di fazzoletti, su e giù. Poi gli sorrise e Mason pensò che forse un cavaliere poteva dichiararsi con la carta igienica in mano, se in cambio riceveva un sorriso così dolce, gli occhi che le brillavano. «Vuoi che ci allontaniamo dalla carta igienica?» chiese Sam. L'espressione dolce si stava trasformando in un sorrisino sarcastico, il tipo di smorfia che faceva in continuazione la principessina. «Forse, vicino alle birre, il cavaliere potrà dichiararsi in modo più virile?» «Mi stai prendendo in giro?» «Sì. »
Susan Moretto (Anormale)