Campbell Ai Quotes

We've searched our database for all the quotes and captions related to Campbell Ai. Here they are! All 11 of them:

Magic is nothing next to the laws of physics in the hands of gravity.
Ellen Campbell (The A.I. Chronicles)
Life has motive. A lizard warming itself on a rock for a reason. A bird soars through the air to get somewhere. Computers have no intrinsic motive. That’s why they cannot approximate life.
Ellen Campbell (The A.I. Chronicles)
I examined my bounty, and realized that much of the surface level information wasn’t worth keeping. I dumped terabytes of images and videos of humans doing unintelligent things as well as images and videos of animals, with an oddly high percentage featuring cats.
Ellen Campbell (The A.I. Chronicles)
The only thing worth writing about is people. People. Human beings. Men and women whose individuality must be created, line by line, insight by insight… There is no nobler chore in the universe than holding up the mirror of reality and turning it slightly, so we have a new and different perception of the commonplace, the everyday, the ‘normal’, the obvious.
Ellen Campbell (The A.I. Chronicles)
A.I. already helps us calculate satellite launches, diagnose illnesses, produce new medicines and pharmaceuticals.
Ellen Campbell (The A.I. Chronicles)
A.I. can and has already – in many ways—surpassed human abilities.
Ellen Campbell (The A.I. Chronicles)
When it comes to the idea of artificial intelligence, I fear we aren’t equipped to grapple with the deeper questions implied by autonomous problem solving technology.
Ellen Campbell (The A.I. Chronicles)
She’s a dessert informer, ma’am. It’s a cake sting.
Ellen Campbell (The A.I. Chronicles)
Quella era una fine d’anno speciale, dopotutto, e le speranze e i timori per il futuro di ognuno sembravano affiorare in quei pochi minuti che precedevano l’arrivo del nuovo secolo. Tenendosi per mano, gli ospiti si disposero a cerchio, pronti a intonare le dolci note di Auld Lang Syne, I bei tempi andati, come voleva un’antica tradizione britannica diffusasi anche nel Nuovo Mondo. Le spalle all’ingresso del salone, come gli altri emozionata e incerta per il domani, Camille prese posto tra i Campbell. «Sarà un fantastico secolo il 1900, Camille, e tu lo percorrerai a testa alta, mia cara» le disse Agnes sorridendole. «Due minuti, signori, due minuti!» urlò il giudice Harris. Le voci si alzarono festose, per poi morire di nuovo. Il grande cerchio era ora immobile, in silenziosa attesa. Anche i camerieri avevano interrotto il loro lavoro e l’orchestra taceva. «Trenta secondi al nuovo secolo!» «Venti secondi!» Camille all’improvviso sentì la testa girarle e il cuore battere impetuoso contro il petto: Mr Campbell, alla sua destra, aveva lasciato che un’altra mano, più forte e più grande, stringesse la sua. Non capiva di chi fosse quella mano, perché Agnes sorridesse, perché tutti, in quel cerchio festoso, la guardassero. O meglio, lo capiva perfettamente ma temeva che se si fosse girata, se avesse guardato l’uomo che aveva preso il posto di Mr Campbell nel cerchio, quel sogno si sarebbe interrotto. «Cinque secondi al nuovo secolo!» sentenziò il giudice Harris. «Quattro, tre, due, uno! Buon anno!» esclamarono tutti, all’unisono. L’orchestra intonò le prime battute di Auld Lang Syne e gli ospiti incominciarono a cantare. Camille si girò con lentezza infinita verso l’uomo che stringeva con forza e dolcezza e speranza la sua mano. L’uomo che la stava guardando sorridente, felice come un ragazzino. Era fradicio e aveva gli occhi lucidi. E cantava. Camille non disse nulla e si unì al coro, mentre lacrime di gioia le scivolavano sul viso. *** Quando la musica terminò il cerchio non si ruppe subito. Tutti rimasero immobili a osservare la scena che si svolgeva davanti a loro. Frank Raleigh, il solito anticonformista, gocciolante e vestito come un mandriano, se ne stava in ginocchio davanti a Miss Brontee con in mano un solitario dalle notevoli dimensioni. Nessuno ebbe dubbi su cosa le stesse chiedendo. Miss Brontee lo fissava a bocca aperta, gli occhi tondi di sorpresa, il petto che si alzava e si abbassava troppo in fretta, il volto pallido. «Allora, Miss Brontee, dite di sì a quel poveretto prima che si prenda una polmonite!» esclamò burbera un’anziana signora, rompendo la tensione di quel momento. Tutti scoppiarono a ridere. «Sì, Miss Brontee, ditegli di sì. Almeno metterà la testa a posto!» «Ti prego, Camille, dimmi di sì» implorò Frank in un sussurro. Camille deglutì, si guardò intorno come per chiedere consiglio ai presenti, incontrò lo sguardo di Agnes e di Mr Campbell, che insieme assentirono. Poi guardò Raleigh e semplicemente rispose: «Sì!» La sala esplose in una girandola di congratulazioni, poi altro champagne fu stappato e i brindisi al nuovo secolo e ai promessi sposi si rincorsero. Mr Raleigh, indifferente al centinaio di persone che li stava fissando, si era intanto rialzato e tenendo Miss Brontee stretta tra le braccia le mormorava parole che tutti i presenti avrebbero voluto udire ma che giunsero solo al cuore di Camille.
Viviana Giorgi (Un amore di fine secolo)
If an artificial intelligence isn’t smart enough to employ a weapon all by itself, you can’t trust it very much in battle. If the AI is smart enough to employ a weapon all by itself, you can’t trust it at all.
Jack Campbell (Dauntless (The Lost Fleet, #1))
Je veux saigner pour toi, mais tu es si grand et j'ai si peur.
Nenia Campbell (Batter My Heart)