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Quando a Grande Inverno c'era uno Stark, una fanciulla vergine poteva andarsene in giro sulla strada del Re con addosso la veste del suo compleanno senza che le succedesse niente. E i viandanti potevano trovare fuoco e pane e sale in tante locande, in tanti fortini. Ma le notti sono più fredde, adesso, e le porte sbarrate. Le piovre nuotano nella foresta del Lupo. E gli uomoni scuoiati percorrono la strada del Re facendo domande su certi stranieri."
I ragazzi Reed si scambiarono uno sguardo. "Uomini scuoiati?" ripete' Jojen.
"I ragazzi del Bastardo di Bolton. Era morto, ma adesso non e' piu' morto. E pagano buon argento per le pelli di lupo, quest' uomo ha sentito dire... e forse oro per unaparola su certi altri morti che camminano." Guardo' Bran nel dirlo, e guardo' Estate sdraiato a lui. "Quanto alla Barriera..." riprese l'uomo che forse era un Liddle " non e' quello li' il posto in cui io andrei. Il Vecchio orso ha portato i guardiani della notte nella foresta Stregata, ma tutto quello che e' tornato sono i corvi, e quasi nessuno con un messaggio. "Ali oscure, oscure parole" diceva la mia mamma. Ma quando gli uccelli volano silenziosi, a me se,bra che le parole sono ancora piu' oscure." Attizzo' il fuoco con il bastone. "Era diverso quando a Grande Inverno c'era uno Stark. Ma il vecchio lupo e' morto, e il Giovane lupo e' andato al sud, a giocare... il gioco del trono . E a noi, tutto quello che ci rimane sono gli spettri.
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George R.R. Martin (Tempesta di spade (Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, #5))