Amor Mio Quotes

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ma gia volgena il mio disio e'l velle si come rota ch'igualmente e mossa, l'amor che move: i sole e l'altre stelle ...as a wheel turns smoothtly, free from jars, my will and my desire were turned by love, The love that moves the sun and the other stars.
Dante Alighieri (Paradiso (The Divine Comedy, #3))
Per te aspetterei per sempre, amore mio.
Ana Huang (King of Wrath (Kings of Sin, #1))
Mai in vita mia Dimenticherò la tua presenza. Tu mi hai presa quando ero spezzata E mi hai riparata Su questa terra troppo piccola Dove potrei mai voltare il mio sguardo? Così immenso, così profondo! Non c'è più tempo. Non c'è più nulla. Distanza. C'è soltanto la realtà. Quello che è stato, è stato per sempre.
Frida Kahlo (Diego et Frida)
A l'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e'l velle sì come rota ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole e l'altre stelle.
Dante Alighieri
Il volersi bene si costruisce. Ma l’amore quello vero, no. L’amore lo senti immediato, non ha tempo. É dire “ti sento”. Un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio. Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle,sempre e comunque.
Erri De Luca (I pesci non chiudono gli occhi)
Slowly he turned into the curve of her palm, cut lip pressed against her skin. She heard two whispered words, felt them kissed into her flesh: amore mio. My love. Two words: the shock of them held her still.
Alison Goodman (The Dark Days Pact (Lady Helen, #2))
Ve l'ho detto, Axel, e ve l'ho dimostrato: il mio amore non è il peggiore degli inferni." Lui si mosse le labbra, lottando contro la disperazione. "Così avete reso inferno un amore che mi ha accompagnato per tutta la mia esistenza".
Virginia De Winter (L'Ordine della chiave (Black Friars, #0.5))
Every day,” he whispered, “I’ll take you like this. In the morning, before coffee, I fuck you. At night, I fuck you harder. In our bedroom, our living room, our kitchen, I’ll love you in every room. Amore mio, I’ll break you with my love and put you back together. And when I retire, you still call me Capo because you’re mine. Always mine.
C.D. Reiss (Spin (Song of Corruption, #1))
No sé adonde voy, pero sé con quién voy. No sé dónde estoy, pero sé que estoy en mi. No sé qué es Dios, pero Dios sabe lo que soy. No sé lo que es el mundo, pero sé que es mio. No sé lo que valgo, pero sé no compararme. No sé lo que es el amor, pero sé que gozo tu existencia. No puedo evitar los golpes, pero sé como resistirlos. No puedo negar la violencia, pero puedo negar la crueldad. No puedo cambiar al mundo, pero puedo cambiarme a mi mismo. No sé lo que hago, pero sé que lo que hago me hace. No sé quién soy, pero sé que soy el que no sabe.
Alejandro Jodorowsky (La danza de la realidad)
If I’m the devil, amore mio, cast stones at the one who made me.
Emily McIntire (Twisted (Never After, #4))
Per te aspetterei per sempre, amore mio.” “Spero non ci vorrà così tanto.
Ana Huang (King of Wrath (Kings of Sin #1))
My Dearest Theresa, I have read this book in your garden, my love, you were absent, or else I could not have read it. It is a favourite book of mine. You will not understand these English words, and others will not understand them, which is the reason I have not scrawled them in Italian. But you will recognize the handwriting of him who passionately loved you, and you will divine that, over a book that was yours, he could only think of love. In that word, beautiful in all languages, but most so in yours, Amor mio, is comprised my existence here and thereafter. I feel I exist here, and I feel that I shall exist hereafter – to what purpose you will decide; my destiny rests with you, and you are a woman, eighteen years of age, and two out of a convent, I wish you had stayed there, with all my heart, or at least, that I had never met you in your married state. But all this is too late. I love you, and you love me, at least, you say so, and act as if you did so, which last is a great consolation in all events. But I more than love you, and cannot cease to love you. Think of me, sometimes, when the Alps and ocean divide us, but they never will, unless you wish it.
Lord Byron
Mi chiedono spesso se amo e rispondo che amo a modo mio perché l'amore per me non è un concetto univoco, esso ingloba varie forme e una di queste, la più potente, è silente.
Kira Shell (Let the game begin (Kiss me like you love me, #1))
¡El amor es una ecuación poética, amigo mio! Debes tratar de resolverla a cualquier precio.
Mathias Malzieu (El beso más pequeño (Spanish Edition))
Non è solo il mio corpo a volerlo. Ormai non è più solo il mio corpo ad amarti.
Alessia Esse (La tentazione di Laura (Nel cuore di New York, #1))
Era incredibile come il semplice gesto di cercare qualcuno svelasse quanto si conosceva di quella persona. Volevo trovarlo, volevo che capisse che io c'ero. Trovarlo era il mio: 'volevo vederti ballare' , era il mio sapere cosa stesse leggendo, il mio augurio di buon compleanno. E forse lui non sapeva neanche cosa significasse per me interessarmi così a qualcuno, ma per una volta volevo essere io a tenere lui al sicuro, dietro una tenda, e danzare con i suoi fantasmi.
Rossana Soldano (Come anima mai)
Volevo il movimento, non un'esistenza quieta. Volevo l'emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia che non trovava sfogo in una vita tranquilla
Leo Tolstoy (Felicitat conjugal. El diable)
Con te sarò nuovo. Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, nel periodo in cui sto bene, in cui ho capito tante cose. Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto con la mia gioia. In questo periodo la mia vita è piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano. Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa. Lo so che detto così suona male, ma non fraintendermi, intendo dire che ti chiedo di stare con me non perché senza di te io sia infelice: sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicità, e così tu saresti la mia salvezza. Io ti chiedo di stare con me perché la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di più. Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti se tu fossi l'alternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Più una persona sta bene da sola, e più acquista valore la persona con cui decide di stare. Spero tu possa capire quello che cerco di dirti. Io sto bene da solo ma quando ti ho incontrato è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu. Ho imparato ad amarmi. E visto che stando insieme a te ti donerò me stesso, cercherò di rendere il mio regalo più bello possibile ogni giorno. Mi costringerai ad essere attento. Degno dell'amore che provo per te. Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione... non sono solo innamorato di te, io ti amo. Per questo sono sicuro. Nell'amare ci può essere anche una fase di innamoramento, ma non sempre nell'innamoramento c'è vero amore. Io ti amo. Come non ho mai amato nessuno prima...
Fabio Volo (È una vita che ti aspetto)
​Per me si va ne la città dolente, Per me si va ne l'etterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore: Fecemi la divina potestate La somma sapienza e'l primo amore Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogni speranza, voi ch'intrate.
Dante Alighieri (The Divine Comedy)
Amica mia. Amore mio. Mio respiro.
Petra March (Amico mio irresistibile)
guido per le strade, ad un passo dal pianto, vergognandomi del mio sentimentalismo e del mio possibile amore.
Charles Bukowski (Love Is a Dog from Hell)
I understand the circumstances, and I chose you. Amore mio, you must believe that nothing can change my choice or how much I love you. There’s only one person who can keep me from you, and that’s you.
Marie Ohanesian Nardin (Beneath the Lion's Wings)
Dopo aver fatto l'amore, dormiremo abbracciati. La tua schiena contro il mio ventre. E io stringerò le dita dei piedi attorno alle tue caviglie, come delle mollette, perché tu non possa volar via la notte. Saremo come un'immagine in un libro di scienze: un frutto tagliato a metà, tu la buccia e io il torsolo.
David Grossman (Be My Knife)
«L’amore è la mia ragione che scende a compromessi con il mio cuore per il mio progetto di vita con te, ovunque e comunque.»
Dilhani Heemba (Nuova Terra: Gli occhi dell'erede (Nuova Terra, #1))
Non era stata mia intenzione amarlo, e avevo fatto di tutto per estirpare dal mio animo i germi dell'amore che vi avevo scovato; e ora, non appena l'avevo rivisto, essi risorgevano spontaneamente più forti e più gagliardi! Anche senza che lo guardassi si faceva amare.
Charlotte Brontë
«Ma il mio amore per te, Matt, va oltre ogni mia immaginazione. Più tu mi consumi, più io ti consumo, è vero. Ma ti amo» sorrido. «E se amarti vuol dire cadere a pezzi, allora i miei cocci sono tuoi. Io sono tua.»
Chiara Cilli (Radioactive Storm (The MSA Trilogy, #2))
Sei il grande amore della mia vita. Il mio cuore è solo tuo Senza di te la vita non ha più senso. (You are the love of my life. My heart is yours. Without you, life has no meaning.) So never look away from me for too long.
J.J. McAvoy (A Bloody Kingdom (Ruthless People, #4))
Dove troverete, ditemi, un amore simile al mio, un amore che né il tempo, né la lontananza, né la disperazione possono spegnere; un amore che si accontenta di un nastro smarrito, di uno sguardo perduto, di una parola sfuggita?
Alexandre Dumas (The Three Musketeers)
Sul mio cuore ci sono cicatrici altrettanto spesse e deturpanti di quelle che ho in viso. So che ci sono. Spero che resti un po’ di tessuto integro, una chiazza attraverso la quale l’amore possa penetrare e defluire. Lo spero.
Gail Honeyman
In un altro tempo io ero il falco e vivevo di giorno: della vita vedevo le luci. Lui era il lupo e viveva di notte: della vita vedeva le ombre. Io ero sempre in ritardo, mentre lui correva alla velocità del suono. Com’è logico supporre, non ci saremmo mai potuti incontrare, se non si fosse creato uno squarcio nel tempo per cui ci trovammo nello stesso luogo nell’istante in cui io non ero ancora un falco, e lui aveva già smesso di essere un lupo. Per ventiquattro ore appena sovvertimmo l’ordine del tempo, finché il giorno divenne notte e la notte divenne giorno, e il falco vide attraverso le ombre, senza esserne aggredito, e il lupo guardò verso la luce, senza esserne accecato. Poi io mi rituffai nella lentezza dei miei giorni, e lui riprese a correre nella frenesia delle sue notti. E ora vorrei non desiderare di ricondurlo dentro al mondo insieme a me. Vorrei non osservare ogni suo gesto segreto cercando di capire se posso accettare quella segretezza dentro la mia vita, e conoscere già la risposta. Vorrei non provare vergogna di me stessa al pensiero che lui non mi avrebbe ancora chiesto niente di tutto questo. Mi fa rabbia la sua lucida follia, che sottintende un coraggio più grande del mio. Ci vuole coraggio per essere pazzi, perché il mondo non ce lo permette.
Sara Zelda Mazzini (I Dissidenti)
Non tentarmi, il mio cuore è fragile Consumato, ferito. Batte A fatica per me, non può batter per due Scegli bene le parole tue Una sola e si potrebbe spezzare Non voglio più amare, ricordalo Troppo amore ho voluto sprecare Mi è caduto a terra, si è rotto Parla pure, ripara ed incolla Il mio fauno non corre, barcolla Prega le ninfe che gli stanno intorno: “Non scappate da me così in fretta” Ma le ninfe ridono e fuggono Ed è giusto. E’ la loro vendetta.
Stefano Benni (Di tutte le ricchezze)
Mia cara, il tuo piccolo cuore è ferito; non giudicarmi crudele perché obbedisco all’irresistibile legge della mia forza e della mia debolezza. Se il tuo piccolo cuore è ferito, anche il mio sanguina con il tuo. Nell’estasi della mia grande umiliazione, io vivo nella tua calda vita e tu morirai.., morirai dolcemente.., nella mia vita. Non posso farne a meno; come io mi avvicino a te, così tu, a tua volta, ti accosterai ad altri, e capirai l’estasi di questa crudeltà che è sempre amore; così, per ora, non cercare di sapere più niente di me e di te, ma abbi fiducia in me con tutta la tua anima appassionata».
J. Sheridan Le Fanu (Carmilla)
Cosa vuol dire amare, figlia mia? Tu lo sai? Amare per me fu tenere il respiro di Italia nelle braccia e accorgermi che ogni altro rumore si era spento. Sono un medico, so riconoscere le pulsazioni del mio cuore, sempre, anche quando non voglio. Te lo giuro, Angela, era di Italia il cuore che batteva dentro di me.
Margaret Mazzantini (Don't Move)
Te lo ricordi quando mi insegnavi a usare la frizione? L’insegnante di guida e mio papà ci avevano provato a spiegarmelo, ma niente. Poi sei arrivato tu, mi hai detto metti un piede lì e un altro qui, e tutto mi è sembrato facilissimo. Che sarà, la vita, rispetto a guidare una macchina? Niente. E allora forza. Spiegami come si fa.
Chiara Gamberale (L'amore quando c'era)
Io ti ho nominato regina. Ve n'è di più alte di te, di più alte. Ve né di più pure di te, di più pure. Ve né di più belle di te, di più belle. Ma tu sei la regina. Quando vai per le strade nessuno ti riconosce. Nessuno vede la tua corona di cristallo, nessuno guarda il tappeto d'oro rosso che calpesti dove passi, il tappeto che non esiste. E quando t'affacci tutti i fiumi risuonano nel mio corpo, scuotono il cielo le campane, e un inno empie il mondo. Tu sola ed io, tu sola ed io, amor mio, lo udiamo.
Pablo Neruda (The Captain's Verses)
Altro io non sono che la schiava del mio ardente desiderio per te... Chi per questo mi biasima è sicuro che sia giusto il suo giudizio?
René R. Khawam (Le Mille e una Notte: Volume Primo; Volume 1 of 2)
La sua voce profonda risuonava attraverso il mio intero essere. Risvegliava sentimenti e sensazioni lasciate in sospeso troppo a lungo.
Petra March (Amico mio irresistibile)
Ti amo, gattina.
Petra March (Amico mio irresistibile)
Se vi odiassi vi farei un regalo. E’ quello che cercate, ma rispondere all’odio con la collera sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete.
Antoine Leiris (Vous n'aurez pas ma haine)
Hai la forza di tutte le stelle e lo spirito di un guerriero, amore mio. Non hai bisogno di nessuno. Neanche tua madre. Ma tu hai me,
Caroline Peckham (Savage Fae (Ruthless Boys of the Zodiac, #2))
Ti inganni mio signore, io non amavo mio padre come amo te; il mio amore per te è un altro amore: mio padre è morto e io non sono morta, mentre se tu morissi io pure morirei.
Alexandre Dumas (The Count of Monte Cristo)
Il mio piccola bella amore, I can’t change the past as much as I’d like to,” he said softly. “I can only tell you that you have my future. Only you.
Christine Feehan (Shadow Rider (Shadow Riders, #1))
Ci si innamora di persone che non si sopportano, di persone che rappresentano un pericolo insostenibile... Nell'amore, io vedo un trucco del mio istinto per non assassinare l'altro.
Amélie Nothomb (Ni d'Ève ni d'Adam)
Amor tremendo è il mio. Tu nol conosci ancora, oh!. Tutto ancora non tel mostrai; tu eri mio: secura nel mio gaudio io tacea; nè tutto mai questo labbro pudico osato avria dirti l'ebbrezza del mio cor segreto" "Sparsa le trecce morbide sull'affannoso petto, lenta le palme, e rorido di morte il bianco aspetto, giace la pia, col tremolo sguardo cercando il ciel".
Alessandro Manzoni
Ed io resto lì, con lui, ad accarezzare con la mente le sue ferite, procurandogli quel sollievo che solo un cuore spezzato come il mio è capace di donargli. Ed io resto lì, mentre la sua mano scivola lentamente verso la mia. Le nostre dita si toccano e non c’è un’emozione talmente completa e disarmante capace di eguagliare questo momento. Ed io la stringo, stringo la sua mano, e sento che è l’unica mano che voglio stringere, adesso, qui, e domani, ovunque. Ed io resto lì, con lui. In lui. Trattenendo il fiato e l’amore che sta crescendo in un istante, qui, nel mio petto.
A.S. Kelly (Tre minuti solo per me (Tre minuti di me, #2))
Basterà che ricordi quel che già sai, le mie canzoni preferite e i miei libri preferiti e il mio colore preferito, perché l’amore non è una cartella clinica da compilare, ma un romanzo da scrivere.
Mirya
Ecco, amore mio. Quell’uomo elegante con i gomiti appoggiati al bancone del caff des Tourneurs, che ti sorride, è mio padre. Sotto la terra di Francia riposano i tuoi compagni. Ogni volta che sento qualcuno esprimere le proprie idee in un mondo libero, penso a loro. Allora mi ricordo che la parola «straniero» è una delle più belle promesse del mondo, una promessa a colori, bella come la Libertà
Marc Levy (I figli della libertà)
Mi sa che è questo il mio limite: mi mancano le conclusioni, nel senso che ho l'impressione che niente finisca mai veramente. Io vorrei, vorrei davvero che i dispiaceri scaduti, le persone sbagliate, le risposte che non ho dato, i debiti contratti senza bisogno, le piccole meschinità che mi hanno avvelenato il fegato, tutte le cose a cui ancora penso, le storie d'amore soprattutto, sparissero dalla mia testa e non si facessero più vedere, ma sono pieno di strascichi, di fantasmi disoccupati che vengono spesso a trovarmi. Colpa della memoria, che congela e scongela in automatico rallentando la digestione della vita...
Diego De Silva (Non avevo capito niente)
Lei era tutto. Primo, costituiva una certezza attorno alla quale tutto girava, una certezza di libertà e un senso di sicurezza. E' stata quello che il grande poeta bengalese che cito sempre è riuscito così bene a descrivere, il palo al quale l'elefante si fa legare con un filo di seta. Se l'elefante dà uno strattone può scappare quando vuole, ma non lo tira. Ha scelto di essere legato con un filo di seta a quel palo.
Tiziano Terzani (La fine è il mio inizio)
Ho provato molto seriamente a non pensare a lui. Ho sepolto il suo ricordo sotto i baci, le carezze e le voci di altri ragazzi ma ora tutto ciò che sento, provo e avverto sulla pelle è lui e il suo profumo di cannella.
Petra March (Amico mio irresistibile)
In the steady light of her power,she pressed a kiss upon his mouth and breathed two words into the soft caress."Amore mio." She felt his arms circle her,his lips curling into a smile against her own. "In Russian," she added ,"it is lyubov moya.
Alison Goodman (The Dark Days Deceit (Lady Helen, #3))
Dio mio possibile che non riuscisse a pensare ad altro? la mente era fissa lì, sempre sullo stesso argomento tormentoso, e all'altezza del palazzo di Brera lo prese lo sgomento perché in questo preciso istante ha capito di essere completamente infelice senza nessuna possiblità di rimedio, una cosa assurda e idiota, tuttavia così vera e intensa che non trovava più requie.
Dino Buzzati (Un amore)
Alla fine lo portai a letto dove, invece di fare l'amore, lo riabbracciai, gli bacia le labbra, poi le palpebre chiuse e gli dissi che era perfetto. Intuii che non mi credeva. Quando gli dicevo che era perfetto o gli dicevo che era meraviglioso, non mi credeva mai. "Cosa devo fare per far sì che tu mi creda quando lo dico?" Sdraiato fra le mie braccia, strofinò il naso contro il mio collo. Non mi diede mai una risposta
N.R. Walker (Through These Eyes (Blind Faith, #2))
io, mio caro, non credo nell'amore universale. L'amore esiste in dosi modiche. Si possono amare forse cinque fra uomini e donne, dieci magari, talvolta financo quindici. E anche questo solo assai di rado. Ma se uno arriva e mi dice che ama tutto il Terzo mondo, o ama l'America Latina, o ama il sesso femminile, quello non è amore ma retorica. Pura demagogia. Slogan. Non siamo nati per amare più di una manciata di persone.
Amos Oz (Judas)
Il mio ultimo respiro darà sfogo alla mia tristezza, finché le fiamme del mio fuoco non saranno spente. Ah, quando giungerà l'ora dell'incontro generosamente concesso, dopo il tempo delle tenebre e dell'implacabile durezza? Il male allora mi abbandonerà e io dirò: «Il mio amore ha mantenuto la promessa!»
René R. Khawam (Le Mille e una Notte: Volume Primo; Volume 1 of 2)
Avevo trovato conforto in Arthur Rimbaud, in cui mi ero imbattuta a sedici anni, su una bancarella di libri di fronte alla stazione degli autobus di Philadelphia; il suo sguardo borioso aveva incrociato il mio dalla copertina di Illuminazioni. Possedeva un'intelligenza insolente capace di infiammarmi, e l'avevo accolto come un compatriota, un parente, un amore segreto perfino. Non avendo i novantanove centesimi per comprare il libro me lo ero messo in tasca.
Patti Smith (Just Kids)
Quelle volte in cui mi sono svegliato in piena notte, e ho guardato chi dorme sempre accanto a me, con la complicità delle ore buie, che rendono sopra le righe tutti i sentimenti e le preoccupazioni, le paure, le angosce e il senso profondo della vita. E mi sono chiesto, intanto che osservavo il torace gonfiarsi e sgonfiarsi in modo regolare: chi è questo essere umano a cui sto concedendo il mio amore, le mie giornate, tutti questi anni e anche il mio futuro? È l'essere speciale che mi sembra di aver intuito, o è un mostro che mi sembra di temere? E poi mi sono girato dall'altra parte e mi sono rimesso a dormire, sollevato.
Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile felicità)
«Ascolta, so come ti senti: sei prevenuto, hai paura, ti senti insicuro, credi che la felicità per te sia irraggiungibile. Ti assicuro che non è così. Io non ti lascerò mai, sarò sempre al tuo fianco, malgrado i tuoi sbalzi d’umore e la tua stronzaggine. Ci sarò per te, ci sono sempre stata. E ti amo, Elijah, dovresti saperlo.» Annuisce, ma l’espressione combattuta non va via dal suo viso. Non crede ancora di meritare la felicità. Non può vivere così, deve lasciarsi il passato alle spalle, prendere coscienza del fatto che da ora in poi la nostra vita sarà insieme, amarmi con tutto se stesso e mettersi in gioco. «Anche io ti amo e cercherò di dimostrartelo, di essere più ottimista. Mi fido di noi e so che il nostro amore è fortissimo, che siamo un’unica cosa e niente può separarci, nemmeno le mie insicurezze del cazzo.» Mi alzo sulle punte e assaggio le sue labbra con frenesia «Così ti voglio» mormoro. Si morde il labbro, incastrandomi con uno sguardo malizioso. «Io ti voglio in qualsiasi modo» esclama.
Debora C. Tepes (Sei tu il mio paradiso)
Venerdì sera avete rubato la vita di una creatura eccezionale, l'amore della mia vita, la madre di mio figlio, ma non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio saperlo. Siete anima morte. Se quel Dio per quale uccidete ciecamente ci ha fatto a sua immagine, ogni proiettile nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita al cuore per lui.
Antoine Leiris (Vous n'aurez pas ma haine)
È umana. Parla ma non la sento. Rotola lungo i fianchi del mio sentimento, precipita dalle altezze infinite del per sempre, capitombola dalle mie mani, frana e si infrange sul nuovo senso di me. Mi ribello al suo non-amore. La verità giace nel posto buio delle paure e dei bisogni. Lei non la conosce e io non la saprò. È ora di andare. Ha smesso di piovere. Ha smesso di parlare. Ha smesso di rollare. Ha smesso di fumare. Ci abbracciamo quando va via, ci teniamo strette. È un lungo abbraccio del quale non so il perchè
Agata Baronello (#ioquestamelasposo)
...vidi i resti atroci di quanto deliziosamente era stata Beatriz Viterbo, vidi la circolazione del mio oscuro sangue, vidi il meccanismo dell'amore e la modificazione della morte, vidi l'Aleph, da tutti i punti, vidi nell'Aleph la terra, e nella terra di nuovo l'Aleph e nell'Aleph la terra, vidi il mio volto e le mie viscere, vidi il tuo volto e provai vertigine e piansi, perché i miei occhi avevano visto l'oggetto segreto e supposto, il cui nome usurpavano gli uomini, ma che nessun uomo ha contemplato: l'inconcepibile universo.
Jorge Luis Borges (The Aleph and Other Stories)
Ti amo di sbieco perché ho un cuore malandato fin dalla nascita. I medici mi hanno formalmente vietato di innamorarmi perché il mio orologio-cuore è troppo fragile per resistere. Ciò nonostante ho messo la mia vita nelle tue mani, perché oltre al sogno, tu mi hai regalato una dose d’amore tanto forte che mi sono sentito capace di affrontare qualunque cosa per te.
Mathias Malzieu (La Mécanique du cœur)
Non posso più ascoltare tacendo. Devo parlarvi con i mezzi che ho a disposizione. Voi mi trafiggete l'anima.Io sono tra l'agonia e la speranza. Non ditemi che è troppo tardi, che questo prezioso sentimento è svanito per sempre. Vi offro di nuovo il mio cuore, vi appartiene ancor più di quando otto anni e mezzo fa voi quasi me lo spezzaste. Non dite per carità che l'uomo dimentica più della donna, che il suo amore è più rapido a morire. Non ho mai amato nessuna all'infuori di voi. Posso essere stato ingiusto, forse debole e offeso, ma incostante mai. Solo voi mi avete condotto a Bath. Penso e faccio progetti solo per voi. Non ve ne siete accorta? Possibile che non indoviniate i miei desideri? Non avrei atteso neanche questi dieci giorni se avessi conosciuto i vostri sentimenti. Devo andare senza conoscere il mio destino ma tornerò qui o vi seguirò non appena possibile. Una parola, uno sguardo saranno sufficienti a farmi entrare in casa di vostro padre questa sera o mai più.
Jane Austen (Persuasion)
Ma l'amore che Hyde prova nei confronti della vita è stupendo; dirò di più: ogniqualvolta io, che solo a pensarlo mi sento venir meno e sento il sangue farsi ghiaccio, ricordo l'abiezione e la passione che lo lega alla vita, quando mi rendo conto di quanto tema il potere che io ho di recidere quel suo legame a essa attraverso il suicidio, sento, nel profondo del mio cuore, di avere pietà per lui.
Robert Louis Stevenson (Lo strano caso del dottore Jekyll e del signor Hyde - Il trafugatore di salme - Un capitolo sui sogni)
Diranno che l’ho tradito, che ho ridotto il suo prezzo a trenta sicli d’argento. Diranno che sono avaro, che ho tradito il mio maestro. Non sanno che sono morto di crepacuore. Per il rammarico… Per amore. Se non conoscono me, non conoscevano neanche lui. Quanto ci ha sconvolti con la sua compassione, con la sua riluttanza a salvare un’intera nazione, ma con il desiderio di salvare le singole persone. Lo definivano un folle, un bugiardo. Ma ora so che era il volto di Dio, che non ci salva dai romani… Ma da noi stessi Sono il lebbroso, l’indemoniato. Io, paralizzato dalla paura, ero cieco. La prostituta, il cadavere nella tomba. Io, sono tutto questo. Io, che l’ho rinnegato e l’ho consegnato ai nemici. Io, che muoio per lui. Il mio nome sarà per sempre sinonimo di “traditore”. Ma egli amava i suoi nemici. Egli mi amava.
Tosca Lee (L'uomo che tradì Gesù)
A che servirebbe essere stata creata se fossi tutta contenuta qui? Le mie grandi pene a questo mondo sono state le pene di Heathcliff, e io le ho osservate e provate tutte fin dall'inizio; il mio grande pensiero nella vita è lui. Se tutto il resto perisse, e lui rimanesse, io continuerei a esistere; e se tutto il resto rimanesse, e lui fosse annientato, l'universo mi diventerebbe totalmente estraneo. Io non sembrerei farne parte. Il mio amore per Linton è come le fronde di un bosco. Il tempo le cambierà, ne sono consapevole, come l'inverno cambia gli alberi...il mio amore per Heathcliff somiglia all'eterna roccia sottostante...fonte di scarsa gioia visibile, ma necessaria.
Emily Brontë
La fiamma c'era, avevi ragione, non si vive altrimenti. Per vivere c'è bisogno di almeno una scintilla accesa nel corpo. Ma tu non sapevi, allora, di stare attizzando un fuoco che t'avrebbe bruciato, facevi così perché obbedivi alla legge impersonale della vita. Chi è vivo cerca la vita, la fiamma. E lì, in quel diluvio in cui pareva che il mondo si sarebbe dissolto, la tua bocca fu l'arca in cui la mia anima salì per salvarsi, e il tuo fiato fu il mio respiro, ecco come fu.
Nadia Fusini (L'amore necessario)
-La tua stessa coscienza ti dice che non sei più quello che eri, io invece sono rimasta la stessa, e mi rendo conto che tutto quello che ci prometteva felicità quando avevamo gli stessi sentimenti è diventato presagio d'infelicità ora che siamo diversi. Quanto sovente e con quanta pena abbia pensato ciò non voglio dirtelo. E' sufficiente che vi abbia pensato e che sia in grado ora di renderti la tua libertà. -Te l'ho forse mai chiesta? -A parole no, mai. - E in quale modo allora? -Mutando il tuo carattere, il tuo umore, la tua atmosfera di vita, le tue speranze, tutto ciò che rendeva il mio amore bello ai tuoi occhi. Se nulla mai ci fosse stato fra di noi, dimmi, mi sceglieresti ancora, cercheresti ancora di conquistarmi? Oh no, certo!
Charles Dickens (A Christmas Carol)
Margheritina, se qualcosa ci dovesse separare, devi pensare a me nella luce migliore, caro ragazzo. Su! Facciamo questo patto. Pensa a me nella luce migliore, se mai le circostanze ci separeranno!" "Per me, Steerforth, tu non puoi avere luce migliore, né peggiore" affermai. "Tu sei sempre egualmente amato e hai sempre lo stesso posto... nel mio cuore." [...] Mi alzai con l'alba incolore e, dopo essermi vestito il più silenziosamente possibile, m'affacciai alla sua camera. Egli era profondamente addormentato: giaceva, tranquillo, col capo appoggiato al braccio, come lo avevo spesso visto giacere a scuola. Venne, a suo tempo, il momento (e fu prestissimo) in cui quasi mi meravigliai che nulla turbasse il suo riposo, mentre lo guardavo. Ma dormiva (lasciate che io lo ripensi così!) come spesso lo avevo visto dormire a scuola; e così, in quell'ora silenziosa, lo lasciai. ... Per mai più, oh, Dio ti perdoni, Steerforth! Mai più toccare con atto di amore e di amicizia quella mano abbandonata, mai più! [Charles Dickens; 'David Copperfield]
Charles Dickens (David Copperfield)
Oh, Lily", mormora, scuotendo la testa. "Ne so parecchio dell'amore. So cosa significa volere una ragazza, sognarla e desiderarla con tutta l'anima. Ne so abbastanza da non confondere cosa è reale e cosa invece è solo frutto della mia fantasia." Gira un pochino la testa per guardarmi, e io mi ritrovo a dire: "Ti-tipo?" "Tipo quando lei piange e il mio cuore va in mille pezzi e tutto quello cui riesco a pensare è come farle dimenticare la causa della sua tristezza." Il suo viso è impassibile, senza l'ombra di un'emozione. Le sue parole, e tutto il sentimento che sottintendono e che mi travolgono grazie al legame, rendono tutto molto chiaro. "Questa è realtà." La mia voce è appena un sussurro quando gli dico: "E la fantasia?" "Credere che prima o poi anche lei proverà le stesse cose per me.
Tera Lynn Childs (Forgive My Fins (Fins, #1))
Tu, tu che non vuoi ch'io mi renda conto della tua posizione, e hai la vanità di mantenere a me la mia; tu che, conservandomi il lusso nel quale vivevo, conservi la distanza morale che ci separa; tu, infine, che non giudichi il mio affetto abbastanza disinteressato per dividere con me quello che possiedi, e basterebbe a vivere insieme felici, mentre preferisci rovinarti, schiavo di un pregiudizio ridicolo. E credi tu davvero ch'io possa paragonare una carrozza e alcuni gioielli col tuo amore? E che il mio bene consista in vanità che accontentano quando non si ha amore per nulla, ma diventano subito meschine quando si ama? Tu pagherai i miei debiti, impegnerai il tuo patrimonio e insomma mi manterrai! Quanto potrà durare tutto ciò? Due o tre mesi, e sarà troppo tardi allora vivere come ti propongo, perché allora tu dovrai accettare tutto da me, ciò che un gentiluomo non può fare. Oggi invece, con i tuoi otto o diecimila franchi di rendita, possiamo vivere. Io venderò il mio superfluo, e da questa sola vendita ricaverò duemila franchi di reddito. Affitteremo un bell'appartamento per tutti e due. L'estate andremo in campagna, non in una casa con questa, ma in una casetta che basti a due persone. Tu sei indipendente, io libera, e siamo giovani: in nome di Dio, Armando, non ricacciarmi nella vita che fui costretta a condurre un giorno.
Alexandre Dumas fils (La Dame aux Camélias)
«Quando ero piccolo, mio nonno mi raccontava una storia a proposito dell’acqua del fiume. Diceva che se guardavi a lungo i riflessi del sole, l’acqua avrebbe premiato la tua pazienza facendoti apparire il viso del tuo vero amore». «Che storia dolce. E tu hai già visto il riflesso del tuo vero amore?», chiesi scherzosamente. Lui sostenne il mio sguardo abbastanza a lungo da farmi arrossire. «Sono stato molto paziente». Mi chinai a osservare l’acqua, sperando di riuscire a scorgere anch’io qualcosa. Ed eccolo lì, il suo riflesso ondeggiante accanto al mio.
Bethany Neal (My Last Kiss)
«Io non mi sposo, se mi dici che mi ami e vuoi stare con me» azzardai, con il respiro strozzato in gola e le mani gelide per la tensione. Lui si volse verso di me. «Qui non si tratta di me, Serena» iniziò lui, ed ebbi un brivido di paura: non mi chiamava mai con il mio nome completo. «Non si tratta di Christian o di quello che provo per te. Se ti dicessi che ti amo e tu lo lasciassi e poi tra noi non funzionasse? La colpa sarebbe mia che ti ho portato via da lui.» «Non capisco» tentai di stimolarlo a spiegarsi meglio. «Tu devi lasciarlo perché vuoi farlo, non perché ci sono io di mezzo.» Il silenzio si fece pesante e denso. «Tu vuoi un figlio e vuoi sposarti, io questo non posso farlo» aggiunse lui dopo, distogliendo lo sguardo dal mio che si stava riempiendo di lacrime. «Ho paura di restare sola» bisbigliai. «Tutti abbiamo paura di restare soli, ma non si sposano solo per quel timore.» Pensai che avevo avuto ragione. Nico non sarebbe mai stato mio marito e forse non avremmo avuto dei bei bimbi cicciotti che correvano per casa, ero disposta a rinunciare a quello per lui? «Io sono innamorata di te, anche se non volevo accadesse. Ma tu cosa provi davvero per me?» Nico tornò a fissarmi. Era strano, sembrava assente e lontano, freddo come il ghiaccio e pericoloso come la punta di un coltello, e con quello sguardo mi colpì al cuore, dritto, affondando la lama sino all’impugnatura. «Sei importante per me». Tutto qui? Pensai subito. Solo quello, io ero importante, come poteva esserlo un cane o un animale domestico. Con le lacrime agli occhi guardai le fiamme spietate nei suoi occhi, fiamme che mi stavano divorando l’anima e tutti i sentimenti che avevo dentro. «Anche se provassi qualcosa per te, non te lo direi mai. Io sono così e sarò sempre così» aggiunse lui, poco dopo, scostandosi dal mio contatto, non solo da quello visivo. «Se devi piangere vai a farlo da un’altra parte, per favore» commentò lui, la voce fredda, priva di inflessioni che mi fece così male da farmi sentire i polmoni collassare. Tutto lì. Niente Addio, Serena, niente Chiamami quando starai meglio, niente Scusami, sono un cretino. Mi asciugai le lacrime dal viso, gli girai intorno, raccogliendo i miei vestiti che infilai velocemente e uscii dalla porta come ero entrata: sola.
Eilan Moon (Il mio lieto fine)
«Mi dispiace molto che lei sia divenuto così cinico da non amare più la materia del suo lavoro, ma io nutro ancora una profonda passione per quello che studio e che faccio.» Non si accorse nemmeno di essersi alzata, mentre lo diceva, per difendere le sue opinioni con maggiore fermezza. «E mi intristisce vedere che ormai il mondo dell’istruzione è popolato da persone come lei, così fredde da non riuscire a farsi più trasportare da una riga o da un verso, così impermeabili a qualunque emozione scritta da riuscire ad affondare gli entusiasmi degli studenti. Lo so che ormai va di moda criticare tutto e tutti, cercare il pelo nell’uovo in ogni opera, farsi grandi mostrando di disprezzare tutti gli autori, persino i più importanti, piuttosto che provare allora a raggiungerli con qualcosa di altrettanto bello, perché la verità è che chi è così bravo a criticare non lo è poi a scrivere. Ma io non sono così, e mai lo sarò. Io amo ciò che faccio, e spero di trasmettere il mio amore attraverso ogni mia azione ed ogni mia parola, anche attraverso la mia tesi di Dottorato, e se questo talvolta mi porta ad estraniarmi dalla realtà, è un prezzo che pago più che volentieri.»
Mirya (Di carne e di carta)
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, entro l'ombra e l'anima. T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra. T'amo senza sapere come, né quando né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Pablo Neruda (100 Love Sonnets)
Poi", continuò Marguerite, "tu eri l'unica persona davanti alla quale avevo subito intuito che potevo pensare e parlare liberamente. Tutti coloro che stanno intorno alle donne come me analizzano tutto quello che diciamo, cercano di trarre delle conclusioni dalle nostre azioni più insignificanti. Per natura, non abbiamo amici. Abbiamo amanti egoisti, che dilapidano il patrimonio non certo per noi, come dicono, ma per la loro vanità. Per questi amanti, dobbiamo essere gaie quando sono allegri, in buona salute quando vogliono cenare, scettiche come loro. Ci è proibito avere un cuore, per non essere beffate e perdere il nostro credito. Noi non ci apparteniamo più. Non siamo più esseri umani, ma cose. Siamo le prime nel loro amor proprio, le ultime nella loro stima. Abbiamo amiche, ma sempre del genere di Prudence, ex mantenute, che hanno conservato il gusto dello scialo senza poterselo permettere, data l'età. Allora diventano le nostre amiche, o meglio, le nostre commensali. La loro amicizia arriva fino al servilismo, mai fino al disinteresse. Mai ci daranno un consiglio, se non venale. A loro poco importa se abbiamo dieci amanti, purché ci ricavino qualche vestito, o un braccialetto, e possano ogni tanto passeggiare nella nostra carrozza o andare al teatro nel nostro palco. Prendono i mazzi di fiori che abbiamo ricevuto il giorno prima, e si fanno prestare i nostri scialle di cachemire. Non ci fanno mai il minimo piacere senza farselo pagare il doppio di quello che vale. L'hai visto tu stesso, la sera in cui Prudence mi ha portato i seimila franchi che l'avevo pregata di chiedere da parte mia al duca: se n'è fatta prestare cinquecento che non mi restituirà mai, o che mi pagherà in cappelli che resteranno eternamente nelle loro scatole. Noi non possiamo avere, o meglio io non potevo avere che una gioia, triste come sono talvolta, sofferente come sono sempre: trovare un uomo abbastanza superiore da non chiedermi conto della mia vita, ed essere l'amante dei miei sentimenti molto più che del mio corpo. Un uomo così l'avevo trovato nel duce, ma il duca è vecchio, e la vecchiaia non protegge né consola. Avevo creduto di poter accettare la vita che mi offriva, ma che vuoi? morivo di noia, e per finire con l'uccidersi è meglio gettarsi in un incendio che asfissiarsi col carbone. Allora ho incontrato te, giovane, ardente, felice, e ho cercato di fare di te l'amante che avevo invocato nella mia rumorosa solitudine. Ciò che amavo in te non era l'uomo che eri, ma quello che dovevi essere. Tu non accetti questo ruolo, lo respingi come indegno di te, sei un amante volgare; fai come gli altri: pagami, e non ne parliamo più.
Alexandre Dumas fils (La Dame aux Camélias)
Da bambino amavo ciò che si vede, da adolescente quello che si sente: da uomo, non amo più nulla. E tuttavia quante cose ho nell'animo, quanta intima forza e quanti oceani di collera e d'amore si urtano e s'infrangono in questo cuore così debole, così malato, così stanco, così inaridito! Mi dicono di riprendere a vivere, di mescolarmi alla folla!... ma come può un ramo spezzato riprendere a dar frutti? Come può la foglia strappata dal vento e trascinata nella polvere rinverdire? E perché così giovane provo tanto disgusto? Cosa posso saperne? Forse era il mio destino vivere così, stanco prima ancora di aver portato il fardello, ansimante prima ancora di aver corso.
Gustave Flaubert (Memoirs of a Madman (Hesperus Classics))
Lo amavo. Io ero innamorata di Nico, un suicidio per il mio cuore e una fatale verità dalla quale non potevo più nascondermi. Scacciarlo dai miei pensieri era diventata un’impresa ardua e anche inutile, perché lui era sempre lì. Nella mente il suo sorriso furbo, lo sguardo da cacciatore che mi fissava, le calde mani che mi toccavano in punti che non credevo potessero donarmi un tale piacere, avevo dentro di me tutto questo e non sarei riuscita a scappare a quel sentimento nemmeno se mi fossi strappata il cuore dal petto e lo avessi gettato nelle fiamme dell’inferno. Era impossibile perché l’inferno stesso, con le sue braci divoratrici, albergava proprio in quel cuore che volevo scacciare lontano da me.
Eilan Moon (Il mio lieto fine)
« Jane… nel mio mondo, se inviti un uomo a casa lui si aspetta che apri le gambe per lui.» Spero di scioccarla e farla incazzare, così farà lei quello che non posso fare io in questo momento, e cioè rendersi conto che si tratta di un disastro annunciato. Voglio offendere le sue nozioni d’amore e sensibilità, e farla fuggire da me. Invece, alza lo sguardo per incontrare il mio e sussurra: «Non era quello che ti stavo offrendo, Kyle. Forse più avanti, quando ci saremo conosciuti meglio, ma per ora… voglio davvero solo un bacio.» Dannazione.Cazzo lo voglio anch’io. E ne sarei ben più che felice, anche solo con un semplice tocco della sua bocca sulla mia, con la promessa di niente altro in cambio. Mi riterrei soddisfatto. Penso.
Sawyer Bennett (Finding Kyle)
Non c’è bisogno di parlare, lui mi ha detto ciò che volevo sapere, ha aperto il suo cuore, si è fidato di me. Adesso è Elijah, il mio primo e unico amore. Lo amo, il mio cuore è troppo piccolo per contenere questo sentimento che scalpita dentro di me. Mi sembra di rivivere ogni brevissimo istante di quell’estate, però ora è amplificato di dieci volte. Ci amiamo, sembra così facile, in realtà è piuttosto difficile. Ma cosa importa? Se con lui mi sento così bene da star male, se mi scoppia il cuore quando mi guarda e nel mio futuro riesco a vedere solo lui, significa che ogni cosa viene dopo. Il buon senso, la razionalità, le opinioni degli altri, Aaron. Tutto passa in secondo piano al cospetto di questo folle e deleterio sentimento. Esistiamo semplicemente noi.
Debora C. Tepes (Sono sempre stata tua)
Amiamo i mondi di fantasia perché il mondo in cui viviamo non ci soddisfa completamente. Troviamo conforto e rifugio nelle pagine di un fumetto, o nell’episodio di un telefilm epico, perché nella fantasia altrui troviamo ciò che la nostra realtà non ci ha ancora dato. Perché vorremmo di più dal mondo reale, e da noi stessi. Grazie a loro ci sentiamo diversi, migliori, forse più forti. Se Iron Man riesce a salvare il pianeta, allora anch’io potrò salvare gli alberghi di mio padre. Se Carrie Mathison riesce ad uccidere un terrorista, allora anche tu potrai fare un lavoro che non ti piace. Non c’è nulla di più immaturo, me ne rendo conto. Un uomo e una donna in età adulta che investono tempo e denaro in faccende da adolescenti. In molti la considerano una follia.
Alessia Esse (La tentazione di Laura (Nel cuore di New York, #1))
«Mi dispiace di aver rovinato questo momento, ma non posso starmene zitto mentre fai il più grande sbaglio della tua vita.» Il sudore iniziò a scorrermi lungo la schiena. Nicola Guidoni voleva rovinare la mia vita, voleva dire a tutti che era stato il mio amante e io avrei perso anche quel poco di felicità che avrei potuto avere al fianco di Christian. «Non ho mai conosciuto una donna come te. Tu mi provochi, mi sfidi, mi tieni testa. Sei forte e delicata al tempo stesso. Mi fai desiderare di essere un uomo migliore. Non ho intenzione di rinunciare a te senza lottare perché tu hai paura di te stessa e della splendida donna selvaggia che sei. Smetti di fingere di essere un’altra e vieni via con me.» Il respiro si bloccò ed ebbi voglia di piangere. Perché non mi aveva detto quelle cose quando ancora poteva?
Eilan Moon (Il mio lieto fine)
Are you deliberately torturing me?” he growls. My heart kicks. Wild and unrhythmic. “Torturing you?” He raises the scotch, downing the contents in one fell swoop before returning the glass to his side. “You know exactly what I’m talking about.” There’s a warning in his voice. A delicious subtle threat. My throat tightens. My chest, too. Everything is so painfully, invigoratingly restricted that I have to fight hard to maintain level breathing. I raise my other leg, crossing both at the ankles against the rim of the tub. I shouldn’t be doing this. Warning bells ring in the farthest recesses of my mind. If only they were loud enough to put a stop to the craziness. “Join me.” His jaw ticks. That’s his only response. No movement. No words. “Matthew?” His features tighten, almost setting in a glower as he grates, “Be sure about this, Layla.” “I think I am,” I lie. I’m not even partially certain. I’m running on instinct alone. No, not instinct—infatuation.  “Then I’m staying where I am.” He crosses his arms over his chest, the glass moving to rest in the crook of his arm. “I’m on the precipice here. I can only pretend to be a stand-up guy for so long, then I’m going to start pushing my own agenda. So don’t play with me, amore mio.
Eden Summers (Seeking Vengeance)
Non ho mai desiderato vestiti, scarpe perfette né beni di lusso. Non ho mai desiderato di ricoprirmi di seta. L’unica cosa che desideravo era di poter toccare un altro essere umano con le mani, e soprattutto con il cuore. Conosco il mondo e la sua scarsa compassione, il suo giudizio severo e spiacevole, il suo sguardo algido e risentito. Ci sono cresciuta in mezzo. Ho avuto tutto il tempo che volevo per ascoltare. Per guardare. Per studiare le persone, i luoghi e le alternative. Non dovevo far altro che aprire gli occhi. Non dovevo far altro che aprire un libro e vedere le storie che sanguinavano una pagina dopo l’altra. Vedere i ricordi impressi sulla carta. Ho trascorso un’esistenza intera fra le pagine dei libri. In mancanza di relazioni umane, ho stretto legami con personaggi di carta. Ho sperimentato l’amore e la perdita per mezzo di storie ambientate nel passato; ho vissuto l’adolescenza di riflesso. Il mio mondo è una ragnatela intricata di parole che connettono arto con arto, osso con tendine, pensieri con immagini. Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa. Vogliono cancellare ogni segno d’interpunzione dalla mia vita, e non credo di poterglielo lasciar fare.
Tahereh Mafi (Shatter Me (Shatter Me, #1))
Tuo padre, sì… Ma quale interna pena fa tanto lunghe l’ore di Romeo? ROMEO - La pena di non posseder per sé la cosa che gliele farebbe brevi. ========== È la crudele legge dell’amore. Già le pene del mio pesano troppo sul mio cuore, e tu vuoi ch’esso trabocchi coll’aggiungervi il peso delle tue: giacché quest’affettuosa tua premura altro non fa che aggiunger nuova ambascia a quella che m’opprime, ch’è già troppa. L’amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s’è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è più? Una follia segreta, un’acritudine che mozza il fiato, una dolcezza che ti tira su. ========== Oh, ch’ella insegna perfino alle torce come splendere di più viva luce! Par che sul buio volto della notte ella brilli come una gemma rara pendente dall’orecchio d’una Etiope. Bellezza troppo ricca per usarne, troppo cara e preziosa per la terra! Ella spicca fra queste sue compagne come spicca una nivea colomba in mezzo ad uno stormo di cornacchie. Finito questo ballo, osserverò dove s’andrà a posare e, toccando la sua, farò beata questa mia rozza mano… Ha mai amato il mio cuore finora?… Se dice sì, occhi miei, sbugiardatelo, perch’io non ho mai visto vera beltà prima di questa notte. ========== Codesti subitanei piacimenti hanno altrettanta subitanea fine, e come fuoco o polvere da sparo s’estinguono nel lor trionfo stesso, si consumano al loro primo bacio. Miele più dolce si fa più stucchevole proprio per l’eccessiva sua dolcezza, e toglie la sua voglia al primo assaggio. Perciò sii moderato nell’amare. L’amor che vuol durare fa così. Chi ha fretta arriva sempre troppo tardi, come chi s’incammina troppo adagio. ==========
William Shakespeare (Romeo and Juliet)
Presi in disparte Ryan, sistemandogli la cravatta per non dare nell’occhio. «Fammi un favore. Resta qui e, quando mi girerò verso di te, fissami nella maniera più tenebrosa e scocciata che puoi». «Tenebrosa?». «Sì, beh… hai presente, no?». «No». Gli riassestai il bavero del cappotto, cercando una definizione che non scadesse nel solito stereotipo. «Guardami come se fossi un vampiro cattivo». Ryan si lasciò scappare una risata monosillabica alla Al Pacino. «Tu vuoi lo sguardo di un voivoda, e io non lo sono mai stato». «Improvvisa». Il vampiro piegò il capo in un gesto d’intesa. «Sei tu la stratega, Elizabeth». Masticò il mio appellativo, spolpandolo fino a raschiarne il nocciolo. Com’è che si dice? Se vuoi qualcosa, o qualcuno, prima devi far tuo il suo nome. Quel millenario, nel più assurdo dei momenti, e nel più sbagliato dei luoghi, aveva fatto l’amore con tutte e nove le lettere del mio.
Giorgia Penzo (Asphodel)
«Figlio mio, per fare una rivoluzione bisogna credere nella realtà. Ci sono persone che si illudono di fare le rivoluzioni solo con le loro idee, con l’immaginazione. Si convincono di una idea e poi cercano di applicarla alla realtà, fino a farle violenza, purché i loro conti tornino. Ma la realtà non si piega. E così quelle persone rimangono deluse della vita e si deprimono, perché non è andata come si erano immaginate. Invece chi vede veramente la realtà non può non amarla, perché è lei che a poco a poco ti si svela. E l’unico modo di lasciarsi sorprendere dalla realtà è seguire il proprio sogno, perché i sogni sono come questo telescopio. Le cose erano già lì, eri tu che non le vedevi ancora, ma quella lente, la lente dell’amore, te le ha rese visibili. Il telescopio è nel cuore, non nel cervello. Il cuore fa le rivoluzioni, non la mente, perché il primo si apre alla vita, la seconda la vuole dominare.»
Alessandro D'Avenia (L'appello)
Cos'è l'amore? Ognuno ha una risposta diversa a questa domanda. Questo demone ha tormentato un numero infinito di uomini valorosi e di donne virtuose e capaci. Basandomi sulle storie d'amore del nonno, sugli amori tempestosi di mio padre e sul pallido deserto delle mie esperienze, ho desunto alcune costanti valide per le tre generazioni della mia famiglia. La prima fase, quella dell'amore ardente, è fatta di dolore lacerante, dal cuore trafitto gocciola un liquido simile alla resina di pino; il sangue versato per le pene d'amore sgorga dallo stomaco, attraversa gli intestini e viene espulso dal corpo sotto forma di feci nere come la pece. La seconda fase, quella dell'amore crudele, è la fase della critica impietosa; gli innamorati adorano scorticarsi vivi sul piano fisico, psicologico, spirituale e materiale; adorano strapparsi a vicenda le vene, i muscoli, gli organi e infine il cuore nero o rosso, e gettarlo in faccia all'altro, facendo sì che i due cuori si scontrino e vadano in pezzi. La terza fase, o dell'amore di ghiaccio, è caratterizzata da lunghi silenzi. La freddezza trasforma gli amanti in ghiaccioli. E' per questo che quelli che amano veramente hanno il viso bianco come brina e una temperatura corporea di venticinque gradi. Battono i denti senza riuscire a parlare, non perché non lo vogliano ma perché hanno disimparato, e agli altri danno l'impressione di esser muti.
Mo Yan (Red Sorghum)
Poi... sei arrivata tu. Ho dovuto credere che tu mi amassi, che amassi veramente me, non i milioni di mio padre. Non c'era altro motivo per cui avresti voluto sposare un diavolo senza un penny e con i miei ipotetici precedenti. E io provavo pena per te. Oh, sì, non nego di averti sposata perché provavo pena per te. E poi... ho scoperto che eri la migliore, la più allegra e la più cara compagna che avessi mai avuto. Spiritosa, leale, dolce. Mi hai costretto a credere nuovamente nella vera amicizia e nel vero amore. Il mondo sembrava di nuovo bello perché c'eri tu, tesoro mio. Desideravo che continuasse così per sempre tra di noi. L'ho capito la notte in cui sono tornato a casa e ho visto per la prima volta la luce della mia casa che risplendeva sull'isola. E sapevo che tu eri lì ad aspettarmi. Dopo essere stato senza una casa per tutta la vita, era bello averne una. Tornare affamato a notte inoltrata e sapere che c'era un buon pasto e un fuoco accogliente - e che c'eri tu.
L.M. Montgomery (The Blue Castle)
Ma ancora non sono dove vorrei essere,” disse. “Sono ancora – come dire? – sono ancora spaventato.” “Notizia dell'ultim'ora, scemo. Tutti abbiamo paura. Devi fartene una ragione e andare avanti.” Baciò Zach con gentilezza. “Impara ad accettare ciò che puoi e ciò che non puoi fare. Come già stai facendo.” “Non so come farò a Boston, senza di te,” disse Zach. David sbuffò. “Te la caverai benissimo. Abbiamo un intero anno di tempo per lavorare sulla tua autostima. Diamine, ragazzi molto più giovani di te vanno al college tutti da soli; ragazzi con le loro inibizioni e i loro problemi. Sarai in buona compagnia. Pensi che io fossi perfettamente a mio agio quando andai all'UCLA? Diavolo, no.” “No?” “No. Perché era passato appena un anno da quando avevo perso il mio migliore amico, e l'amore della mia vita.” Batté la fronte contro quella di Zach. “Tu non avrai questo problema, perché sai che non mi perderai mai. Io ci sarò.” “Insieme per sempre?” “Insieme per sempre,” gli fece eco David. Tirò Zach a sé e appoggiò la testa sulla sua spalla
Rowan Speedwell (Finding Zach (Finding Zach, #1))
Nei bar in cui non si poteva nè leggere nè piangere. Quando guardavi indietro sembrava poi tutto sacro. Quando a separarci prima c’era una parete e adesso ci sono due rampe di scale con un eco fortissimo che si ripetono le parole per due volte tutte intere ma i nostri silenzi infiniti. Sprechiamo ancora qualcosa ma assieme, non come i tuoi giri di quando cadevi sempre in scooter. Per immaginarla mi metto degli occhiali da sole anche se non ce n’è bisogno, per il colore della sua pelle che è più scuro. Per resuscitare in un altro bar alle sette di sera. Queste grandiose solitudini, e questi scavi archeologici per mettersi a scrivere sulle tastiere di pianoforti affittati che suonano da anni nei pianobar. Mi ricordi quel personaggio di Moebius che è vestito di un cielo stellato. Uscendo dalla metropolitana non riuscivo mai a capire in che punto sarei arrivato in superficie, in quale degli incroci. Vedevo solo questo rettangolo di cielo che difficilmente era colorato. Poi subito ti travolgevano se ti guardavi troppo attorno ma era bello lo stesso. Se dentro siamo fatti siamo fatti di minerali. E il nostro lato instabile è un cerchio. se l’ametista delle nostre iridi e il piombo delle nostre viscere si fondessero, sai che freddo amore mio d’inverno a mettersi a volare.
Vasco Brondi
non piangere, Wanda. Resterai con me.»«Otto vite» sussurrai stretta a lui, con voce spezzata. «In otto vite non ho mai trovato nessuno in grado di trattenermi su un pianeta, nessuno da seguire fra i pianeti. Non ho mai trovato un compagno. Perché proprio adesso? Perché proprio tu? Appartieni a un'altra specie. Come puoi tu essere il mio compagno?»«Che strano universo» mormorò. «Non è giusto» protestai, ripetendo le parole di Sole. Non era giusto. Com'era possibile che avessi finalmente trovato l'amore e fossi costretta ad abbandonarlo, a un passo dalla fine? Era giusto che la mia anima e il mio corpo non sapessero riconciliarsi? Era giusto che dovessi voler bene anche a Melanie?Era giusto che Ian dovesse soffrire? Meritava la felicità più di chiunque altro. Non era giusto, e nemmeno... logico. Come potevo infliggergli tanto dolore?«Ti amo» sussurrai.«Non dirlo come fosse un addio.»Invece dovevo. «Io, l'anima che chiamano Viandante, ti amo, Ian, anche se sei umano. E ciò non cambierà mai, qualsiasi cosa io diventi.» Scandii ogni parola per fargli capire che non mentivo. «Se anche fossi un Delfino, un Orso o un Fiore, non mi importerebbe. Ti amerò per sempre, per sempre ti ricorderò. Tu sarai il mio unico compagno.»Le sue braccia si irrigidirono, mi cinsero ancora più forte, e sentii la fu-ria scorrere dentro di loro. Era difficile respirare.«Tu non vai da nessuna parte, Viandante. Tu resti qui.» «Non puoi permettere che Mel resti intrappolata, è come ucciderla, Jeb.»Ian si chinò verso il cerchio di luce, la sua espressione di nuovo furiosa. «Non è la stessa fine a cui condanneresti Wanda, Jared? E tutti noi, se la porti via?»«Ma quale "tutti noi"! Tu vuoi salvare Wanda a spese di Melanie... è l'unica cosa che ti importa.»«Tu invece vuoi avere Melanie, a spese di Wanda, è l'unica cosa che importa a te! Perciò, visto che siamo pari, tocca decidere cos'è meglio per la comunità.»«No! Tocca decidere cos'è meglio per Melanie! Il corpo è suo!»
Stephenie Meyer (The Host (The Host, #1))
«Tu…» «Tu,» lo blocco io. Non riconosco neanche più la mia voce debole e un po’ insicura. Di solito non sono così, dico sempre quello che penso e tanto peggio se non va a genio a qualcuno. Ma, anche se tengo a essere sincero con Mack, so anche che la sua reazione potrebbe farmi male. Cade di nuovo il silenzio nell’abitacolo. Apro gli occhi e giro la testa verso quella del mio compagno e vedo che i suoi occhi mi squadrano. Non riesco a capire cosa pensa delle mie parole, è chiuso quanto un'ostrica. Sento il mio cuore tamburellarmi nel petto, non pensavo che avrei sentito queste sensazioni dovute alla paura che possa rifiutarmi, le palpitazioni, la bocca secca nell'attesa delle sue parole, gli occhi che pungono come se stessi per piangere, e la tensione che mi ha invaso tutto il corpo, pronta a farmi esplodere le vene. Se l'amore somiglia a questo, non sono sicuro di volerlo provare. Ma posso lottare contro tutto ciò? Quello che ho preso per una semplice attrazione sessuale è diventato rapidamente altro, senza che io me ne rendessi conto, e in base a quel poco che so sull'argomento, non ho mai letto o sentito qualcuno dire: “ho scelto di amare questa persona”. Non per niente tutte le espressioni che possono essere ricondotte all’amore sono violente e senza remore: colpo di fulmine, morire d’amore, bruciare d’amore, innamorarsi
Amheliie (Road (French Edition))
«Te l'ho detto, sono fatto così. Amo incontrare le persone, imparare a conoscerle, sapere come vivono. Voglio vivere un'esperienza e ritornare a casa avendo avuto un'idea di quello che è la vita in generale, delle situazioni più improbabili, dell'inatteso. Vivrò una vita semplice quando ritornerò, avrò un lavoro, un appartamento, una routine di merda dove non avrò la possibilità di incontrare persone che non facciano parte del mio ambiente sociale. E poi francamente, Travis, l’essere umano è così appassionante. Vedo questo viaggio come una lunga esperienza per il mio lavoro. Penso che tutte le esperienze siano degne di essere vissute, che siano la delusione, l'amore, la gioia, o la pena. Vivere significa conoscere ogni tappa sentimentale. Per esempio tutto è da provare, qualunque sia l'ordine, dobbiamo vivere la vita che ci detta il nostro destino, senza riflettere. E per farlo, bisogna incontrare delle persone, avere delle esperienze insolite come prendere lo zaino, la carta di credito e dirsi: “me ne vado per approfittare della mia gioventù prima di avere quarant' anni e realizzare che non ho vissuto”. Ecco io sono così, mi interesso alle persone, non è una cosa che si può spiegare altrimenti, è prendere o lasciare.» «Okay.» Un’unica parola di risposta, per tutto un monologo. Quando dico che questo ragazzo ha un contatore dev’essere senza dubbio vero
Amheliie (Road (French Edition))
Amami perché l’amore non esiste e io ho provato tutto ciò che esiste. Ma la mia ultrabis-ultratriste-nonna non amava Yankel, almeno nel senso semplice e impossibile della parola. In effetti, sapeva ben poco di lui. E lui poco sapeva di lei. Ciascuno conosceva intimamente nell’altro aspetti di se stesso, ma l’altro no. Avrebbe mai potuto immaginare, Yankel, cosa sognasse Brod? E Brod, avrebbe potuto indovinare, se gliene fosse importato, dove andava Yankel di notte? Erano estranei come mia nonna e me. Ma... Ma ognuno era la cosa più prossima a un degno oggetto d’amore che potesse trovare l’altro. Così se lo profondevano a vicenda, per intero. Lui si sbucciava un ginocchio e diceva: Sono caduto anch’io. Brod si versava l’acqua sulle mutande perché Yankel non si sentisse solo. Lui le diede quella pallina. Lei la portò. E quando Yankel disse che sarebbe morto per Brod, di certo era sincero: ma ciò per cui sarebbe morto non era esattamente Brod, bensì il suo amore per lei. E quando lei diceva: Papà, sei il mio amore, non era né ingenua né ipocrita, ma al contrario: era abbastanza saggia e sincera da mentire. Si scambiavano a vicenda la grande bugia salvatrice – che il nostro amore per le cose sia più grande del nostro amore per il nostro amore per le cose – recitando di buon grado le parti che scrivevano per sé, creando di buon grado le finzioni necessarie alla vita, e credendoci." ― da "Ogni cosa è illuminata
Jonathan Safran Foer (Everything is Illuminated)
Sapere che la fine della nostra storia si avvicina mi stringe il cuore. Non riesco a dirgli addio, non ho il coraggio di farlo. Come si può dire addio alla persona che ci ha fatto scoprire l'amore? Che ci ha fatto vivere il mese più meraviglioso di tutta la nostra vita? Mi piacerebbe tanto avere la risposta. Vorrei disperatamente trovare una soluzione meno dolorosa… Travis l'avrebbe, lui crede in noi, più di quanto non avessi pensato, anche se è cosciente che, a lungo andare, ci ucciderebbe. Lui sulla strada e io a New York? Impossibile. Dividersi è la più saggia delle decisioni… ma è anche la più dolorosa. Siamo arrivati a Orlando due giorni fa, dopo quindici giorni intensi a viaggiare lungo la costa ovest degli Stati Uniti, con il camion di Travis carico di un'altra consegna. Questo ritorno è stato fantastico. Ho vissuto due settimane accanto a lui, come qualsiasi individuo in una coppia. Mi è piaciuto, fin troppo. Ho amato la nostra complicità, le nostre numerose litigate, le nostre “lunghe” conversazioni e i nostri momenti intensi a letto. Mi è piaciuto da impazzire sconvolgere la vita di Travis, amare quest’uomo, la sua vera faccia, quella che mi ha segnato per sempre e che nessuno altro uomo riuscirà a ricreare in me. Travis si è guadagnato il suo posto in fondo al mio cuore e so che nessuno arriverà a eguagliarlo. I miei prossimi amanti saranno solo delle brutte copie di lui, e adesso comincio a credere a quello che dicevano le ragazze che frequentavano i miei corsi all’università: il vero amore esiste e si incontra una sola volta nella vita. Il mio invece mi preparo a lasciarlo andare
Amheliie (Road (French Edition))
Quando guardo Travis, ho l'impressione di conoscerlo da anni, sono riuscito a decifrare ciascuna delle espressioni del suo viso, a capire ciascuno dei suoi silenzi, e a interpretare ogni reazione del suo corpo. Non è più un segreto per me. E tuttavia, io custodisco ancora le mie parti d’ombra, quelle che lo spaventano. Lo vedevo nei suoi occhi, quando mi guardava senza dire niente, ci vedevo le sue domande. Quelle che gli bruciavano sulle labbra, ma che non osava mai pronunciare. Ma Travis ha rispettato la mia scelta, il mio silenzio, malgrado quello che desiderava lui. E abbiamo trascorso un mese insieme, un mese meraviglioso, un mese che non dimenticherò mai. In trentotto giorni accanto a lui ho appreso più sulla vita, sulle persone, sul mondo di quanto abbia fatto nei quattro anni di frequenza alla facoltà di sociologia. Travis Hamilton è la più bella esperienza umana che la vita mi ha dato. Lo so, perché viaggiare attraverso tutto il paese, e innamorarmi erano le due cose più meravigliose che volevo fare da quando ero bambino. Non potrò dimenticarlo mai. Malgrado le scelte immense che si offrono a noi, abbiamo deciso, per il bene di ciascuno, che le nostre strade si sarebbero separate. Avremmo potuto ritornare sulla nostra decisione, tentare di darci una possibilità, ma il risultato sarebbe stato lo stesso; talvolta l'amore non basta. Talvolta amarsi non ci permette di vincere la realtà. Talvolta le differenze sono talmente gigantesche che qualunque cosa si faccia, non si verrà mai a capo delle cose. Io e Travis siamo troppo diversi, e lo sappiamo. Ma questo non ci ha impedito di innamorarci, perché l'amore se ne fotte di tutto.
Amheliie (Road (French Edition))
Il mio nome è Legione, perché siamo tanti" rispose a Gesù Cristo l'indemoniato di Gerasa e credo che tutti potremmo sottoscrivere le sue parole; tutti siamo legione, anche se agli effetti pratici rispondiamo a un nome solo. Mio padre ripeteva che non sappiamo chi siamo finché le circostanze non ci mettono alla prova. Non sono d'accordo: non arriviamo mai a sapere chi siamo o non riusciamo mai a fissare una sola delle tante personalità che, come incubi o succubi, albergano in noi alternativamente, a seconda dell'ora del giorno, della stagione dell'anno, delle condizioni dei nostri denti o della situazione dell'economia domestica. Siamo una persona a colazione, un'altra a pranzo, un'altra ancora dopo che ci hanno rubato il portafogli e un'altra diversa, pletorica e boriosa, dopo una conquista sessuale o una promozione. Siamo freddi e razionali quando lasciamo un amore; romantici, appassionati, straordinariamente sensibili e anche troppo rancorosi quando a essere abbandonati siamo noi. Sì, siamo molti e non abbiamo idea di quale di noi sarà di turno quando arriverà il momento di congedarci, quale dei nostri numerosi demoni interiori esalerà il nostro ultimo respiro, se il saggio placido e generoso, che dirà addio con un sorriso e uno "scusate", o il vile egocentrico, che proverà pena per se stesso e, in lacrime, si aggrapperà alle lenzuola nel disperato e ultimo tentativo di aggrapparsi alla vita e perciò quando qualcuno a noi vicino, un amore, un fratello, ci dice: "Ti conosco molto bene, perfettamente, so come sei fatto", alziamo le spalle e sorridiamo tra noi, pensando: "Come fai a conoscermi tu, se nemmeno io so chi sarò stanotte?". Nessuno conosce veramente nessuno: né l'amante l'amata, né il fratello la sorella, né la figlia il proprio padre.
Clara Usón (La hija del Este)
FAUST: Ah, Faust, hai solo un'ora di vita, poi sarai dannato per sempre. Fermatevi sfere del cielo che eternamente ruotate, che il tempo finisca e mezzanotte non venga mai. Occhio lieto della natura, sorgi, sorgi di nuovo e fai un giorno eterno, o fai che un'ora duri un anno, un mese, una settimana, un giorno, che Faust possa pentirsi e salvare l'anima. "O lente lente currite noctis equi". Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio suonerà, verrà il demonio e Faust sarà dannato. Salirò fino a Dio! Chi mi trascina in basso? Guarda, il sangue di Cristo allaga il firmamento e una sola goccia mi salverebbe, metà d'una goccia. Ah, mio Cristo, non uncinarmi il cuore se nomino Cristo. Lo dirò di nuovo. Risparmiami, Lucifero. Dov'è? E' scomparso. Vedo Dio che stende il braccio e china la fronte minacciosa Montagne e colline, venite, franatemi addosso, nascondetemi all'ira terribile di Dio. No, no? Allora mi getto a capofitto nella terra: apriti, terra. No, non mi dà riparo. Stelle che regnavate alla mia nascita e che mi avete dato morte e inferno, risucchiatevi Faust come una nebbia nelle viscere di quelle nubi incinte, affinché, quando vomitate in aria, il corpo cada dalle bocche fumose ma l'anima salga al cielo. (L'orologio suona) Ah, mezz'ora è passata. Presto passerà tutta. Dio, se non vuoi avere pietà di quest'anima almeno per amore di Cristo il cui sangue mi ha riscattato, assegna un termine alla mia pena incessante: che Faust resti all'inferno mille anni, centomila, e alla fine sia salvato. Ma non c'è fine alle anime dannate. Perché non sei una creatura senz'anima? Perché la tua dev'essere immortale? Metempsicosi di Pitagora, fossi vera, l'anima mi lascerebbe, sarei mutato in una bestia bruta. Felici le bestie che morendo cedono l'anima agli elementi, ma la mia vivrà torturata in eterno. Maledetti i genitori che mi fecero! No, Faust, maledici te stesso, maledici Lucifero che ti ha privato del cielo. (L'orologio suona mezzanotte). Suona, suona! Corpo, trasformati in aria, o Lucifero ti porterà all'inferno. Anima, mùtati in piccole gocce d'acqua e cadi nell'oceano, nessuno ti trovi. (Tuono, ed entrano i diavoli) Mio Dio, mio Dio, non guardarmi così feroce! Serpi e vipere, lasciatemi vivere ancora un poco. Inferno orribile, non aprirti. Non venire, Lucifero. Brucerò i miei libri. Ah, Mefistofele. (Escono con Faust. [Escono in alto Lucifero e i diavoli]) Christopher Marlowe, La tragica storia del Dottor Faust [Atto V, Scena II]
Christopher Marlowe (Dr. Faustus)
Qui giace Francis Turner Su Mary, non stare lì impalata, appoggia quei fiori e siediti. [...] Mi hanno assegnato un bel posto, non trovi? [...] Passo le giornate a seguire tutto il viavai che c’è là fuori, non mi pare neanche di essere morto. Dai su, Mary, non fare così. Asciugati, da brava. Tu non potevi saperlo. Nessuno può pensare di uccidere qualcuno con un bacio. Sei stata spontanea e nient’altro. Ti sei sentita di farlo e, così, all’improvviso, dopo che tutte le cose lasciavano credere che non l’avresti mai fatto, mi hai baciato. Non hai usato un coltello, né una pistola. Non avevi una capsula di cianuro nascosta in bocca. Hai semplicemente appoggiato piano le tue labbra sulle mie. Devi smetterla di fartene una colpa. Io non ti avevo detto nulla, forse avrei dovuto ma ho preferito rischiare. Ho passato tutta la vita a controllarmi, con te ho voluto rischiare. Non avevo incontrato niente fino a quel momento che lo meritasse più della signorina Mary Iggins e non mi pento di averlo fatto. Tutta la mia infanzia se n'è andata con me seduto in tribuna che la guardavo sfilare. [...] Capisci, Mary, per tutta la vita, giorno dopo giorno —un giorno dopo l'altro, uno dopo l'altro e dopo l'altro e dopo l'altro e dopo ancora uno e ancora uno e ancora uno...— io sono rimasto a guardare. I miei genitori mi hanno spiegato subito come stavano le cose. Niente palla avvelenata, niente nascondino, niente capanna sull'albero, niente grandi emozioni. Un'esistenza protetta da spettatore, questo mi toccava e io questo ho preso. Fino a che ti ho conosciuta. [...] Voglio dire, sì, fare quella cosa lì mi mancava moltissimo, però mi pareva di immaginare abbastanza bene come sarebbe stato. Il finale almeno, lo conoscevo anche io: un piacere che ti svuota, un crollo di tensione dalle ginocchia alle radici dei capelli. L'inizio invece, il momento del vero inizio, quando le mani sono ancora al loro posto e i vestiti anche, quando le bocche parlano solo come azione diversiva intanto che gli occhi scrutano i pensieri dell'altro, ecco insomma, il momento, l'attimo che precede il primo bacio, lo desideravo come la rivelazione di uno stato superiore di conoscenza, che in fondo spettava anche a me, in quanto essere umano. Dopo il bacio vengono un sacco di altri bei momenti, ma sono —così pensavo— una conseguenza abbastanza automatica del primo esaltante contatto da cui sono scaturiti. Finire a letto dopo che ci si è baciati dev'essere splendido ma non è certo sorprendente, mai almeno quanto l'attimo in cui l'altro, un individuo in tutto e per tutto sconosciuto fino a un secondo prima, accetta di schiudere le labbra mentre ti avvicini. Il bacio, baciare la donna che desideravo, era ciò che più avrebbe messo a rischio la mia vita, ma era anche la scommessa più emozionante. Io l'avevo fatta con te, Mary. E avevo perso. [...] Di nuovo il silenzio della sera prima. E tu che ti avvicini centimetro dopo centimetro, tenendo gli occhi nei miei, sollevando il mento verso un luogo che, contro ogni aspettativa, contro ogni più libera immaginazione, sembrava essere proprio la mia bocca. Che gioia immensa, l'attimo dell'intenzione tradita. Lo stavi facendo, lo stavi proprio facendo. La gente non si era ancora accorta di niente, e neanche tu. Non potevi aver sentito il colpo. Un solo tum. E poi tutto fermo, non un battito, non un rumore, tutto già finito dentro di me, mentre il nostro amore cominciava. No, niente cianuro, ma il sapore delle tue labbra, della tua saliva, è stato un'arma forse ancora più potente. È così, Mary. Piangi pure se vuoi, ma il mio cuore è esploso per colpa tua, il mio cuore è esploso grazie a te. Vedo perfettamente la tua bocca ancora schiusa mentre cado, l'interno lucido, buio, gli occhi di una donna che, senza saperlo, ha appena messo la morte sulle labbra di un uomo. Qui, sulla collinetta di Spoon River, di amori letali ne sentirai raccontare. Ma il nostro, Mary —forse era questo che volevi sentirmi dire— è stato davvero unico.
Mauro Covacich