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Ognuno ha il suo monumento di parole e di ricordi, ma qui non si sa scrivere e le parole non scritte son già scancellate e i ricordi muoiono con la morte di chi ricorda: la morte di un uomo, in queste parti del mondo dove non c'è tradizione scritta, non è soltanto la morte di quell'uomo, ma anche di tutti i parenti morti che lui nella sua mente conteneva. Lui viene a sua volta ricordato e contenuto nella mente di coloro che gli vogliono bene. Andare verso la morte è come camminare tenendosi per mano e formando una catena. L'umanità sarà giusta quando la catena stringerà tutti gli uomini, allora la storia avrà un senso positivo, cioè collettivo.
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